Cinese si è arricchito “regolarizzando” migliaia di immigrati: grazie a Riccardi

15-12-2012

I ministri Riccardi e Cancellieri soddisfatti dagli effetti della loro Sanatoria

L’immigrato verrà sentito lunedì prossimo dagli inquirenti. Il “re di via Piave”, P.K., 36enne di nazionalità cinese, è stato arrestato giovedì mattina nella sua “base”, il condominio al civico 168 in zona stazione, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione, assieme ad altri dieci complici. Dalle carte dell’inchiesta, come riporta il Corriere del Veneto, si scopre che il business che ha coinvolto negli anni migliaia di cinesi irregolari che pagando migliaia di euro hanno ottenuto documenti e assunzioni fittizie sfruttando le varie sanatorie, come l’ultima.

La moglie di P.K., italiana e finita agli arresti domiciliari, era arrivata al punto di strappare il passaporto del marito per evitare che scappasse con i figli all’estero, e aveva sparso la voce che stava cercando un killer per farlo fuori. Questo si leggerebbe nelle carte dell’operazione condotta per circa un anno da “Undercover”, il finanziere in incognito è riuscito a guadagnarsi la fiducia di P.K. fino a diventare il suo braccio destro e a incastrare l’intera organizzazione.

La moglie di “Luca”, il quale possedeva una ventina di esercizi commerciali e altri immobili specie in via Piave, tutti posti sotto sequestro, era stata ascoltata dagli investigatori a settembre scorso e aveva spiegato come funzionava il sistema. I cinesi (ma il business si stava allargando anche ai cittadini di nazionalità bengalese)  pagamento ottenevano documenti e lavoro fittizio. La residenza veniva assegnata in alcuni immobili di proprietà di L.K.

E’ lei a raccontarlo. Tanto che in un colloquio confidenziale con l’agente infiltrato raccontò che negli anni passati aveva un budget mensile superiore ai 15mila euro, ora ridotto a 4 o 5mila. Tanti soldi in ogni caso. Ma non era tutto rose e fiori. P.K., stando a una denuncia di maltrattamenti in famiglia depositata qualche settimana fa, la picchiava. Un giorno sarebbe entrato nella sala giochi 168, formalmente intestata a lei, spaccando tutto. Rapporti tesissimi, che avevano indotto la donna ad avviare le pratiche di separazione.

Si spera che alle “migliaia di clandestini regolarizzati in modo fittizio” venga ritirato il permesso di soggiorno e vengano perseguiti. Ma andrebbero perseguiti anche tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo, ovvero i politici che hanno approvato negli anni le varie sanatorie. E non se ne salva uno. Anche se è Riccardi, il “principe dei ladri”.

E questo è solo uno dei tanti casi. Altrimenti non è spiegabile il numero di “badanti” maschi regolarizzati con l’ultima sanatoria.

 

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