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Preso Camerunense che aggredì una

Inserisci Titolo: Bulli del Biscione rapinano 30enne Inserisci Link e Articolo: http://www.oggitreviso.it/bulli-del-biscione-rapinano-30enne-56228#.UO_PO52G0kY.facebook

CONEGLIANO – Beccato. E’ stato individuato e denunciato ieri dalla polizia ferroviaria un 19enne di origine camerunese residente a San Fior. Il ragazzo è ritenuto responsabile della rapina ai danni di una trentenne coneglianese.

I fatti risalgono allo scorso 5 dicembre: la donna era sul treno – cuffie dell’iPod alle orecchie – quando due giovani si sono avvicinati a lei, strappandole cuffie, iPod e borsetta. La donna, sotto shock, non è rimasta solo senza musica. Si è vista sparire soldi, documenti, cellulare.

Scesa alla stazione di Sacile (si trovava su un treno proveniente da Mestre), la 30enne ha sporto denuncia alla polizia. Con la collaborazione tra le forze dell’ordine e la vittima, è stato possibile risalire al colpevole. Il 19enne, noto come uno dei “bulli” del Biscione, quel giorno non aveva comunque agito da solo. Il complice non è stato ancora individuato.

Il giovane camerunense è stato denunicato a piede libero per rapina e la consegna di un avviso di garanzia per aggressione. Attribuita al ragazzo anche la violenza contro un sessantenne avvenuta nei giorni scorsi: l’uomo era nei pressi nella stazione ferroviaria di Conegliano quando è stato pestato. Senza apparente motivo.

 

Profugo devasta il centro per disabili che lo ospitava

Il profugo devasta il centro disabili a Mantova

MANTOVA. Due euro e cinquanta: il pocket money, la paghetta giornaliera per i profughi. Diciassette e cinquanta ogni sette giorni, anche se i vertici della cooperativa sociale Isidora di Largo 1° Maggio agli Angeli di euro gliene sganciavano almeno venti a settimana. Evidentemente non gli sono bastati e il 31 dicembre quando l’emergenza profughi è scaduta portandosi via anche la diaria giornaliera si è trovato senza un euro in tasca. Un pasto e un letto garantiti grazie alla convenzione rinnovata tramite la prefettura, ma senza più soldi. Così ha visto il baratro davanti a sè e si è abbandonato alla disperazione, oltre che all’alcol. Ventinove anni, del Niger, ospite da mesi nella struttura della cooperativa a Curtatone in via Parri, è piombato come una furia alla trattoria Isidora agli Angeli, gestita dai soci disabili e dai volontari su iniziativa dell’associazione DonneExtrà. Lì, ha raccolto i sassi dal parcheggio e li ha scaraventati contro la vetrata del locale. Brandendo una scopa come arma ha finito per infrangere tutti i vetri, ha danneggiato il furgoncino per il trasporto dei bimbi disabili e ha rotto il parabrezza dell’auto della presidente della cooperativa, Monica Perugini. Lei è fuggita, mentre i soci e i volontari che ogni giorno lavorano nella trattoria si sono barricati dentro la cucina. Voleva altri soldi, nonostante gli avessero garantito un altro posto dove andare, la struttura di Buscoldo, dove in passato era già stato e dove aveva avuto un diverbio con altri migranti fuggiti dalla Libia. «Lì non voglio tornare – ha detto – mi prendono in giro e voglio altri soldi, datemeli e me li gestisco io». Niente da fare: ci hanno provato tutti a riportarlo alla ragione, ma la disperazione e l’alcol hanno avuto il sopravvento. E ad un certo punto è stato necessario far intervenire la forze dell’ordine. «Le abbiamo provate tutte – racconta Monica Perugini, sull’auto della quale è finita anche una mountain bike scagliata dal profugo – qualche giorno fa gli abbiamo proposto di gestire noi i 17,50 euro che gli davamo a settimana, in modo da creare un piccolo gruzzolo da utilizzare nel momento in cui sarebbe scaduta la convenzione, ma lui non ne voleva sapere». La trattoria Isidora ha subito danni per migliaia di euro. Con l’anno nuovo è chiusa per lavori di ristrutturazione (ampliamento e rifacimento del bagno) che dureranno un paio di mesi, ma ora ai soldi già accantonati per l’intervento occorrerà aggiungere anche quelli per riparare la vetrata, la porta e il furgoncino. «Non sappiamo che cosa gli abbia preso – raccontano la vicepresidente della cooperativa Aysha Dominelli e il cuoco Dino Carasi – in precedenza si era sempre comportato bene. Gli abbiamo sempre assicurato tutto quello che gli serviva per vivere in maniera decorosa e quando gli abbiamo comunicato che la convenzione con noi era scaduta e che doveva andare a Buscoldo è andato su tutte le furie». La polizia lo ha rintracciato poco distante dalla trattoria ancora su di giri e lo ha portato in questura. Qui è stato denunciato a piede libero e poi rilasciato.

«Ci dispiace tantissimo per quello che è successo – conclude la Perugini – ma noi con le scarse risorse che abbiamo non potevamo più ospitarlo nella nostra struttura, trovandogli comunque un’alternativa tra la Caritas e Buscoldo. Ora ci restano tutti i danni da pagare e per questo lanciamo un appello alla popolazione. Chi vuole darci una mano può rivolgersi alla Cassa Padana, filiale di Curtatone presso la quale abbiamo aperto un conto corrente».

Link : http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2013/01/03/news/profugo-devasta-la-trattoria-dei-disabili-1.6291972

Come a Treviso: anziani pestati in casa da banda di minorenni

Baby gang di immigrati aggredisce coppia in casa “Ci servivano soldi per Capodanno”

In manette due pakistani e un 17enne ‘italiano’ di nuovo conio. Denunciati i complici

Stanno creando una società caotica

Carpi, 2 gennaio 2013 – DI GIORNO i bravi ragazzi del quartiere Osteriola, simbolo della politica riccardiana di ‘inclusione’ , di notte rapinatori senza scrupoli capaci di picchiare e minacciare con le pistole in pugno una coppia di anziani. L’avrebbero fatto per avere qualche soldo in più da spendere l’ultimo dell’anno: anziché chiederli ai genitori, la sera del 30 dicembre hanno organizzato una rapina in una villetta del loro stesso quartiere, in via Villanegro. Ma sono dovuti scappare a mani vuote e poche ore dopo erano già in carcere.

All’alba di lunedì sono finiti in manette due pakistani di 17 e 20 anni e un ‘nuovo italiano’ di 17 anni. Altri due minorenni, di nazionalità italiana e pakistana, sarebbero stati denunciati. I carabinieri li hanno trovati in poco tempo perché le vittime, i coniugi Wainer Zapparoli e Giliola Vaccari, di 79 e 74 anni, hanno riconosciuto uno di loro che abita a poca distanza dalla villetta.

DOMENICA sera erano da poco passate le otto. «Hanno suonato alla porta, pensavo fosse mia figlia — racconta l’anziana sotto choc — mio marito è andato ad aprire e sono entrati in casa in due, avevano il volto coperto con dei cappucci e una pistola», probabilmente un’arma giocattolo o scacciacani. Senza esitare hanno sfoderato una violenza degna delle bande più feroci.
«Mi hanno spinto contro il muro e mi hanno buttato per terra puntandomi contro la pistola — racconta Zapparoli, il volto e le mani coperti di ematomi così come il corpo — il ‘piccolo’ è rimasto con me e mi dava calci e pugni». Mentre l’anziano cercava di difendersi e restituire i pugni, il rapinatore più robusto si accaniva contro la donna.

«Mi ha puntato la pistola al petto e poi in fronte, non sapevo se era vera o finta, era una grossa rivoltella. Mi urlava ‘ti ammazzo’ e io gli ho detto guardandolo negli occhi ‘sparami pure, tanto i carabinieri lo sanno chi siete’. Non so dove ho trovato il coraggio per dire quelle parole, credevo che sarei morta». Non solo Giliola Vaccari ha risposto ma ha preso il libro che era sul tavolo, l’ultimo volume natalizio di Dante Colli ‘Carpi di ieri’ (un bel tomo) e l’ha tirato in testa al rapinatore. «Non so cosa mi abbia preso — continua a ripetere in lacrime — continuavo a picchiarlo con il libro. É stato terribile, mi viene addosso tutta la paura che ho provato».

I banditi si sono trovati spiazzati e quando hanno capito che potevano essere riconosciuti se la sono data a gambe. Il ragazzo che ha aggredito Zapparoli nel trambusto ha perso il cappuccio, l’anziano l’ha visto in faccia e mentre scappavano hanno anche perso in strada un portafoglio con i documenti.
Prove schiaccianti raccolte dai carabinieri. «Abbiamo riconosciuto il pakistano nella fototessera — spiegano i coniugi — abita qua vicino e spesso passa davanti a casa nostra». I carabinieri hanno cominciato da lui, sono andati a prenderlo a casa e l’hanno portato in caserma assieme ai genitori. Ha parlato quasi subito e nel giro di qualche ora il quadro dei complici si è chiarito. Nell’abitazione sarebbero entrati i due pakistani, mentre il ‘nuovo italiano’ sarebbe rimasto fuori.
Avevano studiato il colpo per giorni, facendo anche delle ‘prove’.

«DA NATALE avevamo notato cose strane — racconta Vaccari — una sera abbiamo trovato la corrente staccata, un’altra volta ho trovato i panni stesi fuori tutti per terra. La mattina di Santo Stefano un vicino di casa mi ha detto che un ragazzo era uscito dal mio cortile scavalcando il cancello. E poi passavano sempre qua davanti, ci guardavano». Perché questi bravi ragazzi dell’Osteriola, appartenenti a famiglie semplici, siano diventati rapinatori è ancora da chiarire. Avrebbero detto ai carabinieri che volevano ‘fare un pò di soldi’ per festeggiare Capodanno. «Anche se sono giovani sapevano quello che facevano — dice Giliola Vaccari — sono dei delinquenti».

http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/provincia/2013/01/02/824178-baby_gang_aggredisce_coppia_casa.shtml

Ruba i soldi dalla cassetta delle offerte in chiesa

Nome: elisa

Ruba i soldi dalla cassetta delle offerte dellla chiesa Arrestato un romeno  http://www.lanazione.it/arezzo/cronaca/2012/12/13/816427-ruba_soldi_dalla_cassetta.shtml

Ospedali sotto assedio: non dà soldi al parcheggiatore, macchina coperta di sputi e aggressione

I "nuovi italiani"

Un viareggino, appena arrivato all’ospedale unico “Versilia”, si è rifiutato di dare soldi ad un parcheggiatore abusivo extracomunitario e quando è tornato alla macchina l’ha trovata ricoperta di sputi, con la serratura dello sportello tappata da un fazzoletto di carta. Quando ha provato a “lamentarsi” l’automobilista è stato accerchiato da diversi senegalesi .

http://www.lagazzettadiviareggio.it/notizie-brevi/2012/11/parcheggia-al-versilia-e-si-ritrova-l-auto-ricoperta-di-sputi/

Bloccano un bancomat per prendere soldi, arrestati due rumeni – Il Resto del Carlino


Il Resto del Carlino

Bloccano un bancomat per prendere soldi, arrestati due rumeni
Il Resto del Carlino
Modena, 13 ottobre 2012 – Avevano 'bloccato' un bancomat per poter ritirare i soldi di correntisti che non riuscivano a ritirare il contante per ché lo sportello era stato manomesso. Per questo due romeni di 24 e 23 anni sono stati arrestati a Modena

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Immigrati estorsori: disperato per le minacce, ruba i soldi alla madre

NON DATE CONFIDENZA AGLI IMMIGRATI

 

VALDOBBIADENE – Un’estate da incubo, per un 19enne di Valdobbiadene. Un incubo cominciato tre mesi fa quando, a casa di un’amica, il ragazzo ha conosciuto M. E. Z. (in foto), 21enne di origini marocchine. Dall’incontro, il 19enne è stato vittima di minacce e estorsioni di soldi.

Una vittima che aveva troppa paura di parlare, di ribellarsi, di non obbedire. E così, finiti i 500 euro che aveva nel fondo bancario, pur ottemperare alle richieste del bullo, ha sottrato il bacomat alla madre, ha fatto un prelievo e ha consegnato la somma al ragazzo. Secondo gli inquirenti, il giovane è arrivato a sborsare circa 1200 euro.
Il bullo lo avrebbe minacciato, attraverso pesanti e frequenti sms, di far del male a lui e alla madre, se non avesse ricevuto i soldi che chiedeva. 100, 150 euro per volta. La situazione è andata avanti per mesi, finchè il 19enne è scoppiato in lacrime, e ha raccontato tutto alla madre. Immediata la denuncia. E il blitz dei carabinieri, capitanati dal comandante Carraro, che hanno aspettato l’incontro programmato tra i due.

Al bar, il 19enne aspettava M.E.Z., che è arrivato in compania di un connazionale 29enne. Le manette per entrambi. Con l’accusa di estorsione aggravata in concorso, i giovani sono stati portati al carcere di Santa Bona, a Treviso.

http://www.oggitreviso.it/deve-pagare-pizzo-ruba-soldi-alla-madre-51482

“Dammi i soldi o ti distruggo l’auto”, arrestato marocchino.

Bari: arrestato immigrato per tentata estorsione, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale.  Faceva il parcheggiatore abusivo e minacciava gli automobilisti; questa volta ha scelto la vittima sbagliata, un carabiniere. Queste persone vengono definite come “linfa vitale” del paese.

 Bari, 24/09/2012 – Ha chiesto soldi ad un automobilista in cambio del ‘permesso’ di parcheggiare l’auto, con tanto di minacce di danneggiare l’auto se la sua richiesta non fosse stata accontentata. Questa volta però il parcheggiatore abusivo, un 46enne di nazionalità marocchina, si è trovato di fronte un carabiniere libero dal servizio, che alla sua tentata estorsione ha reagito chiamando il 112 e facendolo arrestare. E’ accaduto ieri sera a Torre a Mare, quartiere a sud del capoluogo pugliese. Il 46enne è stato arrestato con l’accusa di tentata estorsione e resistenza e minaccia a Pubblico ufficiale.

http://www.baritoday.it/cronaca/parcheggiatore-abusivo-arrestato-torre-a-mare.html

 

Non ha soldi per l’elemosina: calci e sputi

Falconara, non ha i soldi per l’elemosina Sputi e calci da un baby mendicante

FALCONARA – Parcheggia e viene avvicinata da un baby mendicante. Il ragazzino le chiede l’elemosina, le si scusa gentilmente: «Mi spiace, non ho soldi con me».Il mendicante, un nomade di circa 13 anni, a quel punto inizia a strattonarla. Interviene il marito della donna, che per difenderla riceve insulti, sputi, perfino calci dal baby-mendicante. E’ successo a Falconara, alle prese con il dilagare della violenza. Episodi di tutti i tipi, dalle aggressioni ai regolarmenti di conti tra pregiudicati.

A raccontare l’aggressione per l’elemosina negata è un residente, che fornisce nome e cognome. A confermare l’escalation del degrado Ivano Pasquini, promotore dell’assemblea per la sicurezza urbana già riunitasi alla fine dello scorso anno. «Nonostante le buone intenzioni – dice – da allora non è stato fatto nulla di concreto. Mi è stata proposta un’altra raccolta di firme, ma è tempo sprecato se poi le istituzioni locali non prendono delle decisioni»

http://www.ilmessaggero.it/marche/citt_insicura/notizie/217563.shtml

Siamo al punto che i cittadini onesti si debbano scusare davanti alle richieste di baby criminali: questo e’ il clima creato dalla propaganda xenofila.

 

Arrestato Romeno scassinatore

Anzio: forza la macchina cambia soldi in una sala giochi, arrestato

Si è finto cliente di una sala giochi di via della Liberazione ad Anzio ma le sue intenzioni erano quelle di prendersi i soldi delle macchinette cambia soldi. Per questo, una volta scoperto è stato accompagnato insieme al gestore negli uffici del Commissariato Anzio – Nettuno diretto dal dr. Fabrizio Mancini per gli ulteriori accertamenti, V.N.C. è stato arrestato per il reato di rapina impropria e lesioni.

Il denaro è stato restituito al titolare della Sala Giochi, mentre l’attrezzo usato per forzare le macchinette è stato sequestrato. Alcuni avventori accortisi dello strano atteggiamento dell’uomo hanno avvisato il proprietario. Il gestore ha quindi, cominciato a sorvegliare l’uomo attraverso le telecamere del circuito interno al locale e si è accorto che quando venivano scaricate le monete si accendeva una luce rossa sulla macchina indicando una anomalia nel sistema.

Il titolare ha deciso quindi di intervenire e si è avvicinato all’uomo ma questi appena lo ha visto lo ha aggredito tentando di uscire dalla sala. Neè nata una colluttazione che veniva interrotta dall’intervento della Polizia giunta immediatamente, allertata da alcuni cliente. I poliziotti dopo aver calmato i due hanno identificato l’aggressore V.N.C. 20enne di origine rumeno, noto alle forze di polizia e ascoltato il titolare che ha denunciato il furto e l’aggressione.
Il giovane sottoposto a un controllo è stato trovato in possesso dell’attrezzo usato per forzare le macchinette cambia soldi e di un borsello pieno di monete per un valore di circa 400.00 euro rubate poco prima.

http://www.romatoday.it/cronaca/anzio-arresto-sala-giochi-via-liberazione.html#