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Marocchino senzatetto aggredisce persone a bottigliate

Intervento del nucleo radiomobile di Ventimiglia ieri sera in un bar di passeggiata Oberdan per via di uno straniero assai esuberante. Un cittadino marocchino Nafti Bettomi classe 1985, senza fissa dimora, in preda ai fumi dell’alcol è entrato nel bar ed ha iniziato ad inveire nei confronti di un ignaro avventore minacciandolo. Non contento ha minacciato, brandendo un collo di bottiglia, anche la titolare del bar, romena anche lei, intimandole di dare ad egli da bere e obbligandola a farsi consegnare i soldi in cassa.

Ma qualcuno ha chiamato il 112, così i carabinieri sono intervenuti e hanno arrestato il marocchino che attualmente si trova recluso presso la casa circondariale di Imperia.

http://www.riviera24.it/articoli/2015/04/14/193095/marocchino-ubriaco-minaccia-avventori-e-titolare-di-un-bar-sul-lungomare-di-ventimiglia

Peruviani la narcotizzano e poi la stuprano

Ancona, 13 aprile 2015 – Sabato sera i poliziotti della Squadra Mobile, dopo una serrata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, hanno tratto in arresto due giovani peruviani responsabili di violenza sessuale di gruppo e lesioni nei confronti di una giovane ragazza.

Il fatto risale allo scorso 9 marzo, quando la giovane, di ritorno dalla scuola serale, si era fermata in un pub del “Piano” a bere una birra in compagnia dei due conoscenti. Dopo i primi sorsi aveva subito cominciato ad avvertire un forte malessere e giramenti di testa, causati dalla somministrazione di un farmaco che, unito all’alcool, le aveva causato uno stato di stordimento.

Di lì a poco, accompagnata dai suoi due aguzzini in un vicino giardino, approfittando del buio, uno di loro l’aveva immobilizzata con forza stuprandola, mentre il secondo, in piedi con fare circospetto, controllava che nessuno si avvicinasse al luogo del delitto. La giovane, che non aveva avuto mai rapporti sessuali nè relazioni sentimentali con nessuno dei due, è stata accompagnata a casa subito dopo l’atto, ancora completamente sconvolta e stordita.

La giovane sanguinava e la madre se n’è accorta. L’indomani, vedendo che la perdita non cessava, preoccupata, ha accompagnato la figlia d’urgenza all’ospedale Salesi, dove è stata sottoposta a un delicato intervento e ricoverata per otre una settimana.

http://www.corriereadriatico.it/ANCONA/ancona_violentata_stupro_arresti_due_giovani_peruviani_piano/notizie/1293574.shtml

Governo ospita in hotel anche un terrorista islamico

Libici fuori controllo a Roma. Ieri la polizia ha arrestato un immigrato irregolare sul territorio italiano con il divieto di accedere nell’area Schengen perché segnalato per reati legati al terrorismo. L’uomo è finito in manette insieme ad altri otto connazionali, tra regolari e irregolari sul territorio italiano, accusati di resistenza e lesioni aggravate e pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato, a causa di un tentativo di occupazione di un albergo in via di Pietralata. Nella struttura era già ospitati altri connazionali, reduci di guerra, che soggiornano in Italia da anni e sottoposti a cure mediche. Il libico segnalato per terrorismo, insieme ad una decina di altri profughi, grazie alla compiacenza dei connazionali già presenti nell’hotel, sono entrati con la forza e hanno occupato alcune stanze. Qualcuno di questi, durante l’intervento della polizia con cui hanno ingaggiato una vera e propria guerriglia per sfuggire alla cattura, sono riusciti comunque a dileguarsi. Dai primi accertamenti il terrorista sarebbe arrivato in Italia con uno dei tanti barconi di immigrati che sbarcano sulle nostre coste. Una situazione pericolosa, che porta a galla la presenza di immigrati libici «a rischio» nella Capitale, come segnalato da Il Tempo a febbraio scorso. Dopo la caduta del regime di Gheddafi, infatti, molte persone hanno raggiunto il nostro Paese, in particolare Roma, dove vivono da anni. La permanenza è stata giustificata dalla necessità di curare, presso alcune strutture sanitarie, le ferite riportate durante la guerra civile, scoppiata nel paese dopo la scomparsa del raìs. Alcuni di loro, quindici in tutto, che attualmente si trovano nella Capitale, avrebbero legami “pericolosi” con esponenti dell’estremismo islamico, che a Roma ha il suo quartier generale a Centocelle, e sarebbero segnalati come possibili jihadisti. Il gruppo in questione, dunque, sarebbe arrivato dalla Libia dal 2011 in poi. Nell’ultimo anno, poi, grazie ai continui sbarchi di profughi sulle nostre coste, ex appartenenti all’intelligence libica sotto il regime di Gheddafi, secondo fonti arabe avrebbero scelto di arrivare in Europa, non prima però di aver giurato fedeltà al califfo Abu Bakr al-Baghdadi. L’arresto di ieri, quindi, getta un’ombra inquietante sui rifugiati. A segnalare l’occupazione è stato il portiere dell’hotel, preoccupato per quanto stava accadendo. Quando le volanti sono arrivate gli agenti hanno intimato agli occupanti da lasciare la struttura. La reazione di questi ultimi, però, supportati dai connazionali già residenti, è stata violenta. Uno degli immigrati ha tentato di barricarsi in una delle camere occupate regolarmente da un connazionale che, nel tentativo di difenderlo e favorirlo, ha provato a colpire i poliziotti con un cacciavite. Alla fine sono stati bloccati e arrestati. Si tratta di H.A.S e A.A., rispettivamente di 30 e 27 anni. Non è finita qui. Mentre stavano per essere condotti in Questura, altri connazionali ancora una volta hanno tentato di ostacolare le forze dell’ordine posizionandosi davanti all’uscita e impedendo il passaggio. Sul posto, a quel punto, è stato chiesto l’invio di altre volanti anche queste prese d’assalto dai libici, che hanno lanciato contro i poliziotti diversi oggetti tra cui una specchiera in metallo di grosse dimensioni. Uno degli stranieri ha anche preso un estintore a muro e lo ha scaricato sugli agenti creando una nube di fumo che ha consentito ad alcuni suoi connazionali di fuggire.

http://www.iltempo.it/cronache/2015/04/11/un-jihadista-tra-i-profughi-libici-arrestati-1.1402833

Ubriaco chiede da bere in un locale Di fronte al rifiuto, estrae un coltello

VICENZA – In condizioni alterate e visibilmente ubriaco è entrato in un noto locale del centro storico di Vicenza, chiedendo da bere. Di fronte al rifiuto del titolare ha estratto un coltello con il quale ha cercato di colpirlo, ma è stato bloccato da quattro poliziotti, in quel momento fuori servizio.

Il movimentato episodio è avvenuto ieri sera al ristorante “Julien”, in contrà Cabianca, a poche centinaia di metri dal teatro Olimpico. Alle 20.30, nel locale in quel momento affollato, si è presentato un marocchino di 45 anni, già noto alle forze dell’ordine, che con fare molesto ha chiesto un bicchiere di vino.

All’invito di uscire lo straniero ha minacciato di morte il proprietario, che poi ha cercato di colpire all’addome con un coltello, con una lama di 6 centimetri. Tra i clienti c’erano quattro agenti della polizia penitenziaria che, assistendo alla scena, si sono precipitati sul bancone, riuscendo a disarmare l’uomo.

Sul posto è stato chiesto l’intervento della Polizia che ha denunciato il marocchino per minacce aggravate e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.

http://www.ilgazzettino.it/VICENZA-BASSANO/VICENZA/vicenza_marocchino_coltello_denunciato/notizie/1290297.shtml

Sacerdoti ‘picchiano’ africano che molestava ragazza

Stavolta non hanno porto l’altra guancia. Hanno fatto uno strappo alla regola evangelica e si sono scagliati con energia contro un marocchino che stava selvaggiamente picchiando una badante. L’intervento di due sacerdoti di Offlaga ha messo in fuga l’aggressore, che nel giro di una manciata di minuti è tornato sulle tracce della vittima del pestaggio… per concludere l’opera . Ma prima che la situazione potesse degenerare, il nord africano è stato arrestato dai carabinieri di Manerbio. L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi in via Giotto, nella casa di un anziano accudito dalla badante di 30 anni. Approfittando della visita all’anziano di un sacerdote e di un frate incaricati di portare la comunione al domicilio delle persone ammalate, S.D., 37enne residente a Brescia, è riuscito a introdursi nell’abitazione spacciandosi per un amico di famiglia. Quando se l’è trovata davanti, in preda a un raptus si è lanciato contro l’ex fidanzata e, sotto lo sguardo attonito dei due religiosi, ha cominciato ad insultarla e picchiarla. Dopo averla gettata sul pavimento, ha afferrato la badante per i capelli trascinandola per alcuni metri. A questo punto i sacerdoti sono intervenuti. La loro inattesa reazione ha spiazzato S.D., che dopo un attimo di incredulità ha guadagnato l’uscita, non prima di aver strappato di mano alla badante lo smartphone con cui cercava di telefonare ai carabinieri.
Mentre la 30enne era in caserma a sporgere denuncia e i preti erano rientrati in canonica, il marocchino è tornato nella casa dell’anziano alla ricerca dell’ex fidanzata. I familiari del pensionato però hanno chiamato il 112. Una pattuglia del radiomobile di Verolanuova è intervenuta arrestando il nord africano con l’accusa di lesioni e furto. Le indagini hanno appurato che l’aggressione è stata l’epilogo di un’escalation di minacce e pressioni psicologiche. Il marocchino non accettava la separazione e aveva promesso alla ex fidanzata che si sarebbe vendicato. Una vendetta sfumata grazie a due sacerdoti che per una volta non hanno porto l’altra guancia.

http://m.bresciaoggi.it/stories/Home/1127915_il_fidanzato_respinto_aggredisce_una_badante/

Si masturba davanti mamma con figli piccoli, li assedia in auto: “Vi ammazzo”

REGGIO EMILIA – Sono da poco passate le 15 quando la signora con i due figli esce dalla palestra attigua al parco e sente dei rumori provenire dalla fermata del bus. E’ il marocchino 25enne Soufiane Chahboune che comincia uno “show” fatto di toccamenti nelle parti intime, mimando pure con il bacino un rapporto sessuale.

Spaventata, la donna mette al sicuro in auto i due figli perché vede che quel giovane a dir poco pericoloso si avvicina sempre di più, cercando poi di fotografarlo con il telefonino per avere la prova di quanto le stava accadendo.

E’ a quel punto che il nordafricano si scatena: insulti, pugni alla macchina. Un momento delicatissimo – con quel giovane decisamente fuori controllo – che però non sfugge al poliziotto Punzo: non è in servizio ed è lì nel parco insieme alla moglie, ai figli e ai loro amichetti che stanno giocando.

«Ho detto a mia moglie di chiamare subito il 113 – racconta l’agente – e di tenere a bada i nostri bambini. Poi mi sono avvicinato: ho visto che l’uomo si stava mettendo le mani all’altezza della zona pubica e anche dentro i pantaloni. Dentro l’auto c’erano una donna e due bambini. Non solo, quel tizio ha aperto all’improvviso la porta e l’ha minacciata: ‘Ti ammazzo’. Così non ci ho pensato due volte: anch’io ho una famiglia».

Un intervento provvidenziale e decisamente difficile, perché anche se si qualifica subito come poliziotto, Punzo si trova di fronte un energumeno che prima l’insulta («Che c..o vuoi? Non sai chi sono io! Ti ammazzo») e poi si avventa sull’agente e ne nasce un corpo a corpo. Il poliziotto riesce, comunque, ad allontanare il 25enne dalla macchina in cui sono asserragliati la mamma con i suoi due bimbi. Ma fa anche di più: immobilizza il nordafricano e nel contempo piombano sul posto le Volanti.

Atti osceni in luogo pubblico aggravati dalla circostanza di averli commessi in un posto frequentato da bambini, accusa che potrebbe sfociare in quella di corruzione di minorenni: per tutto ciò Chahboune è stato arrestato. Ma nei suoi confronti è scattata anche la denuncia per minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. Oggi il marocchino – che vive a Reggio Emilia, è in regola con il permesso di soggiorno, non ha un lavoro e ha qualche precedente per reatri contro il patrimonio – comparirà in tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto.

http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2015/04/10/news/atti-osceni-terrorizza-madre-e-due-figli-1.11209427?hc_location=ufi

Questa la città che il fanatico Del Rio ha lasciato in eredità, una volta fuggito a Roma.

Sono senza il biglietto Aggrediscono il controllore

VICENZA. Viaggiavano in autobus senza biglietto. E alla richiesta del controllore hanno dato in escandescenza. Prima con urla e parolacce. Poi con spintoni e calci. È finita con l’intervento delle forze dell’ordine, il controllore all’ospedale per accertamenti e con le denunce a carico di due fratelli di origine marocchina, un giovane di 21 anni e un minorenne, residenti nel Veronese.
L’episodio è accaduto l’altro ieri a Creazzo verso le 14 sulla linea circolare 12-14 Altavilla-Creazzo-Sovizzo di Aim.
Sul bus sono presenti due controllori. Che come d’abitudine chiedono agli utenti di esibire il biglietto. I due giovani, sprovvisti del tagliando, si rifiutano anche di fornire le generalità per la sanzione amministrativa prevista in questi casi. E iniziano ad inveire contro i due controllori. Prima con insulti, poi passano a spintoni e calci ai sedili. Il conducente si ferma in viale Trieste. Gli addetti dell’Aim chiedono l’intervento della polizia locale. Perché il comportamento aggressivo dei due giovani non smette.

 

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Home/1124904_sono_senza_il_biglietto_aggrediscono_il_controllore/?refresh_ce#scroll=433

Non dà elemosina: sfondano finestrino e lo aggrediscono

CASERTA- Un lavavetri immigrato ha spaccato il vetro di una vettura e aggredito il conducente che non voleva dargli del denaro. Alla fine è stato arrestato dalla polizia. Nella tarda mattinata una pattuglia della Sezione Polizia Stradale di Caserta è intervenuta a seguito di un aggressione, subita da una giovane coppia di fidanzati fermi a bordo della propria autovettura, all’altezza dei semafori di viale Carlo III posti all’incrocio con S. Nicola La Strada.
Il diverbio, poi degenerato in violenta aggressione, è scaturito dal rifiuto opposto dal giovane automobilista al consueto tentativo di un gruppo di cittadini extracomunitari presenti all’incrocio di lavare il vetro parabrezza della propria autovettura.
In particolare, uno dei cittadini stranieri, avvicinandosi minacciosamente all’autovettura, insisteva nel suo intento chiedendo al conducente anche una prestazione in denaro; indispettito dal rifiuto dell’automobilista, infrangeva il vetro parabrezza dell’autovettura ed aggrediva il ventenne aversano alla guida dell’auto mentre la fidanzata rimaneva all’interno dell’abitacolo terrorizzata per l’atteggiamento violento dell’extracomunitario.

Solo grazie all’immediato intervento degli operatori della Polizia Stradale di Caserta, che notavano l’accaduto, si riusciva ad evitare il peggio. Gli agenti resisi conto della gravità del fatto, riuscivano a bloccare tempestivamente l’extracomunitario che reagiva violentemente anche nei confronti del personale in divisa, mentre gli altri componenti del gruppo si davano alla fuga.

L’aggressore, Wade Ndiaga originario del Senegal, accompagnato negli uffici della Polstrada di Caserta veniva arrestato per violenza, lesioni, danneggiamento, tentativo di estorsione, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Il giovane automobilista C.D., a seguito della colluttazione, riportava lesioni giudicate guaribili in 15 giorni presso il nosocomio di Aversa; traumatizzata dall’accaduto ma illesa la fidanzata.

http://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/caserta_immigrato_lavavetri_arrestato/notizie/1286326.shtml

Lo trovano mentre massacra di botte la moglie

Verso le quattro di questa notte, i Carabinieri della Stazione di Locri hanno arrestato in flagranza di reato, per “maltrattamenti in famiglia”, Hammoukhoya Mounir, disoccupato 37enne di origine marocchina. Alle prime ore dell’alba, l’uomo, dopo aver ripetutamente percosso la moglie, sua connazionale, nel corso dell’ennesima lite per futili motivi, l’ha minacciata di morte. Solo grazie all’immediato intervento dei Carabinieri, allertati dalla donna tramite 112, si è riusciti a evitare conseguenze più gravi per la povera vittima, la quale, in evidente stato di shock, è stata trasportata presso l’ospedale civile di Locri, dove i medici le hanno riscontrato ferite multiple ed escoriazioni in varie parti del corpo, poi giudicate guaribili in 5 giorni. Nella circostanza, la donna, tra le lacrime, ha confidato ai militari operanti di essere da tempo vittima delle angherie e di ripetuti episodi di violenza da parte del marito, a suo dire iniziati ai primi del 2012, rivelando un’esperienza di continue condotte minacciose, umilianti, vessatorie e violente tra le mura domestiche, mai denunciate alle Autorità per paura di più gravi ritorsioni.

A seguito dell’occorso, l’arrestato è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Locri, come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la locale Procura della Repubblica, Dottor Vincenzo Toscano.

http://www.strettoweb.com/2015/04/reggio-arrestato-marocchino-scoperto-percuotere-violenza-moglie-stava-ammazzando-foto/265366/

Non gli dà sigaretta: marocchino tenta di sgozzarlo

AVEZZANO. Per una lite scaturita da futili motivi legati ad un pacchetto di sigarette, ha aggredito un uomo tentando di ucciderlo con un fendente al collo sferrato con una bottiglia rotta.
E’ accaduto nella tarda serata di ieri ad Avezzano, all’interno della stazione ferroviaria: protagonista un cittadino di origine marocchina di anni 38 che dopo una discussione nata per futili motivi, legati ad uno scambio di sigarette, ha aggredito un 23enne.

Dalle parole si passava velocemente alle minacce e poi ai fatti. L’uomo, innervosito per l’insistenza del connazionale, ha tirato fuori da una busta una bottiglia di Gin e dopo averla spaccata al suolo, usandola come pugnale, ha colpito alla giugulare il giovane.

Pronto l’intervento dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avezzano che, giunti sul posto, hanno subito bloccato il marocchino evitando che la sua condotta fosse portata ad ulteriori e piu gravi conseguenze, ed evitando cosi’ che nessun altro si facesse del male.

Drammatica la scena del delitto, con l’androne della stazione ferroviaria ed il marciapiede antistante completamente ricoperti dal sangue della vittima. Sul posto i rilievi tecnici sono stati eseguiti dai militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando provinciale Carabinieri di L’Aquila che hanno anche repertato l’arma impropria rinvenuta sul luogo del delitto.

Il ferito, trasportato in coma presso l’ospedale di Avezzano, praticamente in fin di vita, e’ stato immediatamente sottoposto ad un urgente e delicatissimo intervento chirurgico per una vasta e profonda ferita da taglio alla giugulare, e successivamente trasferito e ricoverato in prognosi riservata presso l’ospedale ‘San Salvatore’ di L’Aquila. Il marocchino e’ stato arrestato per tentato omicidio aggravato da futili motivi e tradotto presso la Casa Circondariale di Avezzano a disposizione del pm della Procura della Repubblica Roberto Savelli.

http://www.primadanoi.it/news/cronaca/558382/Ferisce-uomo-alla-gola-per-una.html