Tag: reato

Trentola Dugenta, albanese non ottempera all’espulsione, arrestato … – l’eco di caserta (Blog)

Trentola Dugenta, albanese non ottempera all'espulsione, arrestato
l’eco di caserta (Blog)
TRENTOLA DUGENTA (Caserta) – I Carabinieri della locale stazione hanno arrestato, in flagranza per reato di inottemperanza dell'ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale il cittadino albanese Skenderi Dilaver, cl. 1988, domiciliato in

“Profughi”: ospitati nel centro d’accoglienza, spacciavano

Tratti in arresto 2 cittadini extracomunitari ospiti del Centro d’accoglienza per “profughi” Sant’Anna

Nella giornata di ieri, personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto TUNDE Collins, nato il 04.11.1981 in Nigeria, domiciliato presso il CD.A. – CARA. Sant’ Anna di Isola di Capo Rizzuto (KR) e ABRAHAM Edward, nato il 06.06.1984 in Nigeria, domiciliato presso il CARA. Sant’ Anna di Isola di Capo Rizzuto (KR), resisi responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente; gli stessi, a seguito di perquisizione locale dell’alloggio abitativo che ospita gli stranieri all’interno del Campo CARA, venivano rinvenuti nr. 12 (dodici) involucri in cellophane, opportunamente confezionati, contenenti sostanza stupefacente tipo Marijuana per un peso complessivo lordo pari a gr. 11,5.

http://questure.poliziadistato.it/Crotone/articolo-6-683-51453-1.htm

I veri “ladri di biciclette” sono Romeni

LADRI DI BICICLETTE ARRESTATI DUE RUMENI DOVE FU GIRATO IL FILM

(ANSA) – ROMA, 29 GEN – Probabilmente non sanno di aver emulato le gesta del protagonista di uno dei più celebri film di Vittorio De Sica, ‘Ladri di Biciclette’, i due malviventi arrestati la notte scorsa nella strada che più di sessant’anni fa fece da location per la scena finale della pellicola. Questa volta a finire in manette sono stati due romeni di 21 e 26 anni, sorpresi dai carabinieri della stazione Roma Flaminia a rubare una bici da passeggio in via Pietro da Cortona, proprio dove Antonio, il protagonista del film di De Sica, rischiò il linciaggio dopo aver commesso lo stesso reato. Immediatamente bloccati ed arrestati i due “Ladri di Biciclette” sono ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del rito direttissimo e dovranno rispondere di tentato furto aggravato.

http://wwww.ansa.it/web/notizie/regioni/lazio/2013/01/29/Ladri-biciclette-arrestati-set-film_8154771.html

Il Kosovaro ha confessato: ora vada in galera, non ci sono scuse! Il Pm: “la violenza non è poi tanto grave”

DELIRANTI PAROLE DEL MAGISTRATO DETTORI

Ha confessato l’immigrato accusato della violenza sessuale nei confronti della giovane bergamasca che stava rientrando a casa dopo una serata con le amiche, lo scorso venerdì 4 gennaio. Durante una pausa dal lavoro notturno che svolgeva in aeroporto, al momento di prendere l’automobile sotto casa per tornare alla sua occupazione, il kosovaro 32enne afferma di essere stato colto da un raptus e di aver cominciato a toccare la vittima.

Fischiare è reato, stuprare no

L’uomo, che ha risposto a tutte le domande poste dal giudice e dal pubblico ministero, ha spiegato che l’aggressione sarebbe durata solo un paio di minuti e ha escluso qualsiasi tipo di “congiunzione carnale”. Circostanza, quest’ultima, confermata dal procuratore di Bergamo Francesco Dettori: “Anche grazie all’intervento rapido delle forze dell’ordine – spiega il magistrato – dopo la violenza la vittima è stata immediatamente sottoposta a tutti gli accertamenti medici necessari: non solo non sono state trovate tracce di liquido seminale, che avrebbero potuto comportare grave rischio per la salute della ragazza, ma non sono state nemmeno riscontrate lesioni agli organi genitali che potessero essere riconducibili a uno stupro in senso stretto. Ci sono comunque stati dei palpeggiamenti violenti, che il nostro ordinamento configura come violenza sessuale”. Vomito per il modo con il quale il responsabile dei domiciliari Dettori, tratta la vicenda. Come se per una donna non fosse grave l’essere stata sbattuta su un auto ed avere evitato quello che lui chiama “stupro in senso stretto” solo grazie alla sua reazione, non certo perché l’immigrato colto da raptus l’abbia “risparmiata”

Il Pubblico Ministero F.Dettori

Il procuratore Dettori – senza vergogna – tiene a precisare che questi sono stati i motivi che hanno portato alla scelta degli arresti domiciliari per il sospetto, scelta duramente contestata soprattutto dagli ultras dell’Atalanta che nei giorni scorsi hanno tirato bottiglie contro la casa dell’uomo e esposto striscioni con scritte come “vergogna” o “datecelo a noi”. “Senza voler sminuire il dolore della ragazza e il crimine di cui il 32enne è accusato – chiude Dettori – anche per la violenza sessuale esistono vari gradi di gravità. Nella scelta delle misure cautelari sono state applicate le norme di legge”. Un pazzo furioso.

L’indagato, con un comunicato diffuso dai sui avvocati Francesca Signorelli e Rita Duzioni, si è ridicolmente dichiarato “profondamente pentito per la sofferenza psicologica ed emotiva arrecata alla vittima” e si è dichiarato disponibile “a riparare la stessa, qualora la parte offesa vi acconsenta, mediante un percorso di giustizia riparativa studiato ad hoc per le vittime di questo reato”. L’unica riparazione è il carcere prima, e il ritorno in quella sorta di stato criminale chiamato “kosovo”.

Gli avvocati hanno anche espresso preoccupazione per le condizioni di sicurezza dell’uomo e della sua famiglia, dopo le intimidazioni e i lanci di oggetti dei giorni scorsi: “io non dormo più nella mia stanzetta perché ho paura delle luci, avrebbe riferito alla difesa la bimba più grande”. “Tutta la famiglia teme per la propria incolumità – scrivono i due legali – si ritiene opportuno collocare la famiglia in altro luogo. Rendiamo pertanto noto che siamo alla ricerca di una comunità che possa accoglierli”. Magari a spese nostre. Ricollocateli in Kosovo.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/01/14/news/bergamo_il_kosovaro_confessa_e_stato_un_raptus_l_ho_toccata-50548653/

Pesta, rapina e minaccia: magistrato lo libera

Fischiare è reato, picchiare no

LANDRIANO. Si sarebbe accanito sulla fidanzata con calci e pugni per strapparle la borsetta con dentro le chiavi di casa e i documenti. Qualche ora prima il giovane era stato allontanato dall’abitazione della donna, che da giorni, secondo l’accusa, subiva le botte e le minacce del convivente. Per le contestazioni di rapina, violazione di domicilio e minacce i carabinieri di Landriano hanno arrestato Jeton Ndrevataj, un cittadino di origine albanese di 23 anni. L’arresto, tuttavia, non è stato convalidato ieri mattina dal giudice, che non ha disposto la custodia in carcere per il 23enne (difeso da Filippo Carella), come invece aveva chiesto la procura di Pavia, sulla base della “lieve entità del fatto” e della modestia delle lesioni riportate dalla ragazza, che avrebbe rifiutato di farsi medicare in ospedale.
E’ stata la donna a raccontare l’accaduto ai carabinieri, che hanno trovato un riscontro alle sue dichiarazioni nel fatto che la borsetta è stata trovata nelle mani del giovane 40 minuti dopo i fatti. Secondo la ricostruzione dell’accusa il 23enne era rientrato il 20 dicembre dalla Svizzera, dove era stato trattenuto per problemi di giustizia. Una volta a Landriano era andato a casa della fidanzata, che aveva accettato di ospitarlo. Da questo momento, però, il giovane avrebbe mostrato segnali di aggressività, a causa della gelosia. La donna sarebbe stata picchiata e minacciata di morte. Per questo sarebbe stato allontanato da casa. Ma il 31 dicembre, nel parcheggio di un bar a Landriano, la ragazza sarebbe stata avvicinata dal fidanzato e rapinata della borsetta con dentro documenti, le chiavi di casa e 10 euro. Il giudice ha ritenuto, però, di non applicare nessuna misura.

http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2013/01/04/news/ha-rapinato-la-fidanzata-arrestato-e-gia-libero-1.6295882

Volanti, 24 ore tra rapine e furti – Estense.com


Estense.com

Volanti, 24 ore tra rapine e furti
Estense.com
Hanno arrestato per il reato di falsa attestazione sull'identità personale e denunciato per il reato di furto e resistenza a pubblico ufficiale un moldavo 33enne che, alle ore 20.50 di ieri, era stato sorpreso in via Cassoli mentre trascinava una

Droga, arrestato un pusher – Ostia Tv

Droga, arrestato un pusher
Ostia Tv
Il marocchino è stato arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e sarà giudicati per direttissima presso le aule del Tribunale di Roma. Il ragazzo è stato segnalato all'autorità competente quale assuntore di

Arresti in flagranza per furto – Agenfax


Agenfax

Arresti in flagranza per furto
Agenfax
Lunedì i carabinieri di Alessandria hanno arrestato in flagranza di reato per furto aggravato due romeni di 38 e 27 anni domiciliati in città, e hanno denunciato in stato di libertà per lo stesso reato una minorenne anch'essa di nazionalità romena. I
Rubano 1.200 euro da un tabaccaio del centro: arrestati due rumeniTuononews.it – Quotidiano online di informazione e cultura di

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Cassazione: Zingari schiavisti

Chi costringe un bambino a chiedere l’elemosina va condannato per riduzione in schiavitu’: il fatto che l’accattonaggio sia considerato “un sistema di vita” nella tradizione Rom non salva dalla condanna. Lo sottolinea la quinta sezione penale della Cassazione, confermando la condanna a sei anni di reclusione per il reato di riduzione in schiavitu’ inflitta dalla corte d’assise d’appello di Catanzaro ad un quarantacinquenne romeno. L’uomo era finito sotto processo per aver “sistematicamente e continuativamente” costretto alla “pratica umiliante” dell’elemosina a Cosenza la figlia, di soli 10 anni, della propria convivente”. “La bambina, era “obbligata a dedicarsi all’accattonaggio dalla mattina alla sera – secondo l’accusa – dietro la minaccia e l’uso materiale della violenza nei suoi confronti” da parte dell’imputato. La piccola raccoglieva somme di denaro per consegnarle a fine giornata ai genitori. L’imputato, nel suo ricorso in Cassazione, aveva rilevato anche che in base alle “millenarie tradizioni culturali dei popoli di etnia rom“, a cui appartengono i protagonisti della vicenda, “l’accattonaggio assume il valore di un vero e proprio sistema di vita” cosicche’ non e’ possibile, secondo la difesa, parlare di riduzione in schiavitu’. La Suprema Corte, con la sentenza numero 37638, ha invece dichiarato inammissibile il ricorso e ricordato che “commette il reato di riduzione in schiavitu’ colui che mantiene lo stato di soggezione continuativa del soggetto ridotto in schiavitu’ o in condizione analoga, senza che la sua mozione culturale o di costume escluda l’elemento psicologico del reato”.

http://www.agi.it/cronaca/notizie/201209281538-cro-rt10185-cassazione_accattonaggio_bimbi_rom_e_riduzione_in_schiavitu

Vaglielo a raccontare a Riccardi e alla Caritas, che la riduzione in schiavitù non è una “tradizione zingara da rispettare”.

Arrestati in flagranza di reato a San Lazzaro di Savena due predoni … – Bologna 2000

Arrestati in flagranza di reato a San Lazzaro di Savena due predoni
Bologna 2000
I Carabinieri della Compagnia di San Lazzaro di Savena hanno arrestato due predoni notturni, responsabili del reato di furto. Si tratta di due moldavi di 42 e 43 anni, residenti a San Lazzaro di Savena e Villanova di Castenaso. La vicenda ha avuto

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