Tag: bici

Rubavano biciclette in Italia per spedirle in Marocco: arrestati

LADRI DI BICICLETTE MAROCCHINI ARRESTATI AD ALASSIO
I militari li hanno bloccati e identificati in viale Hanbury mentre pedalavano su due bici nuove che erano appena state rubate all’interno di un garage in centro. I due, due marocchini, entrambi ventenni, sono stati arrestati per furto in attesa di
Ladri di biciclette ad Alassio, due marocchini arrestati dai carabinieriSavona news
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Traffico di bici rubate: – L’Arena

Traffico di bici rubate:
L’Arena
I Carabinieri, seguendo gli elementi emersi in seguito a un arresto effettuato a luglio, hanno scoperto un fiorente commercio di biciclette, sottratte lungo la riviera gardesana, che poi finivano nel Paese nordafricano attraverso la penisola iberica

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Gli rubano la bicicletta, insegue e blocca ladro georgiano

Gli rubano la bicicletta Insegue e blocca il colpevole
Gazzetta di Mantova
Gamba allenata quella dei due mantovani, di 43 e di 55 anni, che mercoledì nel tardo pomeriggio hanno inseguito a piedi e “arrestato” la fuga di un cittadino di origine georgiana di 35 anni senza fissa dimora che aveva appena rubato la bici di uno dei due. 

Nigeriano la prende a bastonate per rapinarla: salvata dal fidanzato italiano

Modena 02 settembre 2013 – Via Morselli, rapina con bastonate alle 11 di domenica mattina. Il bandito, quando ha capito che la donna, una 27enne, opponeva resistenza e che non riusciva, per quanto tirasse e strattonasse, a prenderla ha usato le maniere forti: ha preso il bastone di legno che aveva nel portapacchi della bici e ha iniziato a colpire. Bastonate alla nuca: il nigeriano di 39 anni ha sferrato alcuni colpi ma, attirato dalla grida, è intervenuto il fidanzato, un maresciallo della Finanza che era sopraggiunto in auto. È sceso, ha affrontato il rapinatore che, anche per la presenza di un capannello di residenti, non ha tentato la fuga e si è arreso. Il militare della Finanza ha così consegnato il 39enne, incensurato ed in regola col premesso di soggiorno, ad una Volante accorsa sul posto.

http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2013/09/02/news/la-prende-a-bastonate-per-rapinarla-della-borsa-1.7674585

Brescia: delinquente evade da domiciliari e muore investito

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N VIA SAN ZENO. L’incidente a pochi metri dalla rotonda della Centrale del latte, l’immigrato è deceduto pochi minuti dopo il ricovero in Poliambulanza. Il 36enne Momodo Tunis, benchè si trovasse  agli arresti domiciliari, era stato a pranzo da amici Un furgone lo ha travolto mentre tornava a casa

 

Momodo Tunis è morto ieri pomeriggio in via San Zeno. Viveva a Brescia, ma la sua patria era la Sierra Leone. Aveva 36 anni e non avrebbe dovuto essere in via San Zeno a quell’ora e in nessun’altra ora. Avrebbe dovuto essere a casa. E non è l’ovvietà che sembra. Doveva proprio. Glielo imponeva una sentenza agli arresti domiciliari. Sentenza che ieri ha ignorato. Ha preso la bicicletta e se n’è andato a pranzare da amici, come lui immigrati dal centro Africa. E dopo un bel po’ di conversazione è risalito in bicicletta. ha salutato, e via verso casa in via Cremona. Erano ormai le sei di sera.

LA MORTE l’ha incontrata dopo pochi metri. Non si sa bene come sia andata. Si sa però che un furgone Renault di una ditta edile gli ha fatto fare un volo di parecchi metri, una trentina, quando gli mancavano poche pedalate per arrivare alla rotonda della Centrale del latte. L’impatto è avvenuto in prossimità delle strisce pedonali, che forse lui aveva iniziato a percorrere. Forse voleva evitare la rotonda, guadagnando subito l’altra carreggiata. Era in sella? Teneva la bici a mano? Sta di fatto che lì a quell’altezza il furgone ha centrato Momodo, che ha urtato violentemente il parabrezza, sfondandolo. «Pare che dopo un primo volo sia rimbalzato una seconda volta contro il furgone» racconta un passante senza poter dire però di aver visto la scena con i suoi occhi.  Dal punto dell’impatto a quello in cui è stramazzato: un cappellino, una scarpa da ginnastica, un portachiavi blu, uno zainetto intriso di sangue da cui spunta la cintura arrotolata, che i soccorritori del 118 gli devono aver levato prima di praticargli il massaggio cardiaco e tutto quello che si poteva fare lì per salvarlo o almeno per farlo arrivare vivo al pronto soccorso. Era in condizioni disperate, ma alla Poliambulanza c’è arrivato, sopravvivendo solo pochi minuti. Anche l’autista del furgone, di origini slave, è rimasto lievemente ferito: gli hanno immobilizzato il collo e trasportato anche lui alla clinica delle Ancelle. Era sotto choc.

LA CIRCOLAZIONE, che era stata ridotta su una corsia, stava normalizzandosi quando è arrivato un amico di Momodo Tunis: quello da cui aveva pranzato. Era agitato, aveva già visto la bicicletta a terra e il sangue a pochi metri, le cannule e i lacci testimoni di un soccorso complesso. Qualche minuto prima si era messo in strada perchè Momodo non gli rispondeva al telefono da quando si erano lasciati. Ora parla concitatamente al cellulare. Arrivano uomini e donne in lacrime. Agli agenti della polizia locale che effettuano i rilievi chiedono del loro amico: «Come sta? Dov’è Momodo?». Si incamminano verso la Poliambulanza.

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Momodo è morto. Un delinquente in meno nelle nostre città. Un’altra storia che evidenzia come siano ‘efficaci’ gli arresti domiciliari.

 

Passeggia in bici: uccisa da immigrato a coltellate

Integrazione all’opera nel centro di Foligno, nel Perugino. Una giovane donna – che stava passeggiando in bicicletta nella zona della stazione – è stata trovata morta da un passante in via Monte Nagni. La vittima aveva una ferita alla gola tale da non lasciare dubbi sul fatto che si sia trattato di un omicidio e non di un suicidio.

Il presunto killer, un romeno, si sarebbe ucciso con una coltellata al petto. L’auto del presunto omicida era stata individuata a Terni dai carabinieri e inseguita sul raccordo per Orte. Giunta allo svincolo di Amelia, forse anche in seguito a un urto con un camion, è stata costretta ad accostare ai lati della strada. A quel punto l’uomo si è colpito al petto con il coltello ed è morto sul colpo.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/foligno-sgozzata-strada-si-uccide-presunto-killer-926995.html

Modena: anziana in bici scaraventata a terra e rapinata

MODENA – Ancora una rapina ai danni di una donna nel cuore di Modena. Una anziana è stata aggredita, scaraventata a terra e rapinata al parco Amendola. E’ successo questa mattina. La pensionata era in bicicletta quando è stata afferrata da un giovane straniero che l’ha fatta cadere per poi scappare con la borsetta. All’interno il portafogli e un telefonino. Lo riferisce la Gazzetta di Modena. Ora la signora è ricoverata all’ospedale di Baggiovara, mentre in tutta la zona è scattata la caccia all’uomo da parte della polizia.

http://www.modenaonline.info/notizie/2013/05/30/anziana-aggredita-e-rapinata-al-parco_34943#.Uadk-UDvhiY

Banda moldava ruba bici, un arresto – ANSA.it


ANSA.it

Banda moldava ruba bici, un arresto
ANSA.it
Banda moldava ruba bici, un arresto (ANSA) – FANO (PESARO URBINO), 25 MAG – I carabinieri di Fano hanno arrestato un moldavo di 38 anni, che non si era fermato ad un posto di blocco, con l'accusa di ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.
FURTI: NEL FANESE RECUPERATA REFURTIVA PER 70MILA AGI – Agenzia Giornalistica Italia

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Africani spacciano al capolinea dei bus

Venezia 21 magg 2013 – Sfruttavano il capolinea degli autobus di San Donà per spacciare droga ai giovani del paese, con questa accusa è stato arrestato un 29enne nigeriano e fermato un suo connazionale. La coppia era tenuta d’occhio da tempo dai carabinieri del nucleo radiomobile e venerdì scorso i militari hanno finalmente avuto l’occasione di far scattare le manette.

NEL SELLINO DELLA BICI – Gli uomini dell’Arma da circa un mese tenevano sotto controllo piazza IV Novembre, dove si trova la stazione dei mezzi pubblici. Proprio a due passi dal capolinea, infatti, “clienti” e spacciatori erano soliti darsi appuntamento per gli scambi. La sorveglianza dei carabinieri si è concentrata su un giovane straniero, soprannominato “Markus”, sospettato di essere uno dei principali pusher del luogo. I militari l’hanno seguito mentre, in bicicletta, raggiungeva un altro straniero. Gli uomini dell’Arma hanno quindi fermato i due e li hanno perquisiti, scoprendo sotto la sella della bici di “Markus” un calzino contenente 18 dosi di marijuana, confezionate in involucri di cellophane e pronte per essere vendute. Inoltre, all’interno dell’ombrello del nigeriano, è stato trovato un ulteriore involucro di cellophane contenente una quantità più elevata della stessa sostanza. A quel punto i carabinieri hanno deciso di controllare anche l’appartamento dello spacciatore.

IN FUGA – In casa del nordafricano gli uomini della radiomobile hanno infatti trovato quattro grossi involucri di marijuana nascosti sotto al materasso. I militari hanno deciso di passare al setaccio anche la stanza del coinquilino, anche lui visto spesso in piazza IV Novembre e in quel momento non presente in casa. Sono stati quindi trovati, all’interno di una busta per la spesa, due grossi involucri contenenti un chilogrammo e mezzo di marijuana compressa, pronta per essere suddivisa in dosi minori. Il coinquilino, connazionale e coetaneo del pusher fermato in piazza, era però sparito, forse proprio vedendo che in casa stavano arrivando i carabinieri. I militari, sospettando che avesse cercato di fuggire in treno, hanno quindi allertato i colleghi di Venezia, che sono infatti riusciti a fermarlo alla stazione di Mestre. Entrambi gli stranieri sono ora nella casa circondariale di Venezia, come disposto dal pm di turno che ha richiesto e ottenuto la convalida dei provvedimenti restrittivi durante l’udienza che ha avuto luogo lunedì nelle aule del Tribunale di Mestre.

http://www.veneziatoday.it/cronaca/spaccio-droga-capolinea-autobus-san-dona-piave-piazza-iv-novembre.html

 

 

Contro lo spaccio bici, scooter e segnalazioni delle mamme – Brescia Oggi

Contro lo spaccio bici, scooter e segnalazioni delle mamme
Brescia Oggi
E il bilancio è certamente interessante perchè l'operazione «Territorio sicuro», quel territorio controllato con ogni mezzo, ha portato a 8 arresti e 16 denunciati. Nella maggior parte, tra gli arrestati da Mobile, con l'apporto della Volante, si

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