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Jesolo: allontanano abusivi dalla spiaggia, raffica di aggressioni e accoltellamenti
JESOLO – Una coltellata all’addome mentre passeggia per strada. Ha il sapore del regolamento di conti, forse anche di un vero e proprio agguato. E, dopo l’analoga “missione punitiva” di qualche giorno fa ai danni di un altro steward del servizio in spiaggia, adesso la situazione a Jesolo si fa allarmante.
L’altra sera lo steward, che ha quasi quarant’anni e a quell’ora era fuori servizio, stava passeggiando nella zona di via Volta, quando sarebbe stato avvicinato da tre magrebini. Due lo hanno salutato, dimostrando così di conoscerlo: ne sarebbe però nata subito una conversazione molto accesa. E, dopo improvvise minacce, il terzo ha affrontato lo jesolano con fare deciso, estraendo dalla tasca un coltellino con il quale ha provato ad accoltellarlo. Tentativo in parte riuscito, visto che l’uomo è stato colpito all’addome. I tre extracomunitari sono fuggiti, mentre lui si è rivolto autonomamente alle cure del Pronto soccorso, dove gli sono stati praticati alcuni punti di sutura.
Una ferita non grave, ma unita a tanta paura e allo stato di choc. A quanto pare la lama del coltello era abbastanza piccola e lui avrebbe fatto in tempo a scansarsi, pur rimediando il profondo taglio. Sulla vicenda sta indagando il Commissariato di Polizia: se si fosse trattato veramente di un agguato, vorrebbe dire alzare l’asticella dell’attenzione e dello stato d’allerta nei confronti degli steward voluti per il secondo anno per fornire un servizio di informazione a turisti e venditori ambulanti abusivi, e per cercare di fare prevenzione nella lotta all’abusivismo commerciale.
Si tratta della terza, grave aggressione ai danni degli steward. Nelle scorse settimane, dopo un tentativo di allontanare un venditore, sempre ricordando che quel tipo di attività non poteva essere svolta, l’abusivo ha estratto un punteruolo, con il quale ha ferito alla mano lo steward. E pochi giorni fa si era verificata una vera e propria “aggressione programmata”: il padre di un abusivo si è presentato al cospetto degli steward, assieme ad altri tre connazionali, picchiando quello che aveva avuto la “colpa” di allontanarlo dalla spiaggia.
http://www.ilgazzettino.it/nordest/venezia/jesolo_steward_anti_abusivi_accoltellato_per_strada_il_terzo_in_poche_settimane/notizie/311155.shtml
Rubavano ad anziani e vendevano ai Compro Oro: 14 arresti – lanotiziaweb.it
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Rubavano ad anziani e vendevano ai Compro Oro: 14 arresti
lanotiziaweb.it Un'altra conversazione riguarda sempre Spinelli, dopo l'arresto della moglie, Colorinda Bevilacqua. Parlando con l'avvocato il nomade esclama di essersi raccomandato con la moglie perche' lei “dovrebbe stare a casa con il figlio” e lui dovrebbe … Furti d'oro, nel clan rom anche due gioiellieri Furti agli anziani, 14 arresti a Pescara: in manette due clan rom Pescara: in manette 12 persone per furti e rapine ad anziani |
Mestre, madre di due bimbi stuprata in mezzo alla strada per una notte intera
Una 35enne viene avvicinata da un uomo alla stazione che la minaccia con un taglierino e la stupra tre volte
Minacciata con un taglierino, violentata e umiliata per ore da un uomo. Questa la terribile sorte di una 35enne residente nelPortogruarese, madre di due bambini, di 8 e 10 anni. Sabato notte ha raccontato tutto alla polizia. Da oggi la donna starà per qualche giorno in una comunità indicata dal Centro antiviolenza, perché ha paura che quell’orco, che ha denunciato, la possa trovare e identificare.
Il medico che l’ha curata: “Non si preoccupi, passerà” – Durante la violenza lei racconta di aver preso il cellulare dell’aguzzino e di essersi riuscita a fare uno squillo. Insieme tornano a Mestre e alla vista di una volante della polizia l’uomo la minaccia: “Ti trovo e ti ammazzo se dici qualcosa”. La vittima però decide lo stesso di andare alla polizia che prima la porta in ospedale e poi cerca di rintracciare il presunto aggressore attraverso il numero di cellulare. La donna viene invece curata da un medico che la dimette con 35 giorni di prognosi non prima di averla rassicurata: “Passerà tutto”. “Ma come si fa a dire una cosa del genere?”, si domanda la madre vittima della violenza.
E’ vero, come si fa a dire una cosa del genere? Ma anche come si fa a fidarsi di un Romeno sul treno di notte? Questi sono gli effetti della propaganda “gli immigrati sono buoni”.