Titolari di un locale pestati da tre rom
Il Tempo Ora sono rinchiusi nel carcere isernino di Ponte San Leonardo Fabio, Cesare e Consiglio Spada, i tre fratelli rom arrestati l’altra notte dai carabinieri di Venafro, coordinati dal comando provinciale di Isernia. Per tutti l’accusa formulata è … |
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Titolari di un locale pestati da tre rom – Il Tempo
Faenza: circondata, bastonata e stuprata da branco di tunisini
Si è conclusa l’indagine della Polizia di Stato sull’aggressione a sfondo sessuale subita da una donna nel centro di Faenza la sera del 6 maggio 2013. Individuati tutti i tunisini responsabili, 4 sono già in carcere.
L’attività investigativa della Squadra Mobile di Ravenna e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Faenza – coordinata dal Sostituto procuratore di Ravenna Roberto Ceroni – ha consentito di individuare i responsabili dell’odioso gesto: si tratta di un gruppo di diversi cittadini tunisini, che la sera del 6 maggio scorso ha aggredito in pieno centro la donna con lo scopo di usarle violenza sessuale, dopo averla circondata, percossa, minaccia con un coltello e colpita con un bastone.
La donna era sfuggita agli aggressori solo grazie all’intervento di un passante e si era data alla fuga. Ma il branco l’aveva rintracciata il giorno dopo e nuovamente aggredita per farle ritirare la denuncia presentata alla Polizia di Stato.
Lo stesso giorno due degli autori dell’aggressione erano stati fermati e portati in carcere. Ma le indagini non si sono fermate. Le perquisizioni hanno portato al rinvenimento e al sequestro di alcuni coltelli, di una spada e di un bastone. Ora al termine degli accertamenti che vedono coinvolte 11 persone, sono stati sottoposti a fermo della Polizia Giudiziaria e all’ordinanza di custodia cautelare 6 persone tutte di nazionalità tunisina mentre altre 5 persone sono indagate. Del gruppo, 4 sono già in carcere – M. H. di 36 anni, J. C. di 43 anni, H. W. di 19 anni e M. A. di 34 anni – mentre altri due sono ricercati dalle Forze dell’Ordine. Tutti ‘figli di Kyenge’.
Nuove culture: immigrati si affrontano con spade, coltelli, fionde e fucili
Bergamo 01 agosto 2013 – Coltelli, una spada, una fionda e persino un fucile da caccia. Sono queste le armi bianche e da fuoco spunate mercoledì a Zingonia, durante una rissa fra nordafricani scoppiata al secondo piano del condominio Athena 3, in via Monaco. Solo un uomo è rimasto ferito in modo non grave da una coltellata: trasportato al policlinico San Marco di Zingonia è stato giudicato guaribile in sette giorni. La rissa si è conclusa quando chi impugnava il fucile ha esploso un colpo che si è sentito in tutto il circondario senza fortunatamente colpire nessuno.
Ieri sera i carabinieri della stazione di Zingonia, erano ancora alla ricerca del nordafricano che ha sparato e anche del fucile da caccia: è stato comunque già identificato e denunciato. Tutti gli altri partecipanti alla rissa, scoppiata intorno alle 15, sono stati rintracciati nel condominio dai militari che, appena giunti sul posto, hanno dato il via a una perquisizione in tutti gli appartamenti. Secondo quanto hanno poi riferito ai carabinieri le persone coinvolte, la rissa sarebbe scoppiata per un telefono cellulare rubato qualche giorno fa. Versione a cui i militari non credono, convinti invece che il motivo sia legato allo spaccio di stupefacenti.
http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/388459_accoltellamento/
Vicenza, immigrato irrompe in un bar armato di spada: terrore e feriti
VICENZA, 25/03/2013 – Un trentenne marocchino, Tarik Essounani, è stato arrestato oggi dai carabinieri ad Asiago dopo aver seminato il panico in un locale pubblico estraendo dal giubbotto una katana giapponese con un lama di 62 centimetri.
Nel fuggi-fuggi generale un cliente del bar, un 39enne di Asiago, è caduto rovinosamente a terra, riportando la frattura del femore sinistro. Portato al’ospedale cittadino, l’uomo è stato sottoposto ad un intervento chiurugico. Lo straniero, probabilmente in stato di ubriachezza, è stato portato a fatica all’esterno del locale da alcuni clienti, contro i quali si è successivamente scagliato, inveendo a più riprese. Sul posto è giunta una pattuglia dei carabinieri di Asiago, che ha arrestato l’uomo per lesioni personali gravi, minacce e porto abusivo di arma bianca. Stamane, con rito direttissimo, il giudice del Tribunale di Bassano ha convalidato il suo arresto, rinviando l’udienza al prossimo 6 maggio. Il marocchino è stato quindi rimesso in libertà, non avevamo dubbi. Cari magistrati volete che i cittadini comincino a farsi giustizia da soli?
http://www.ilgazzettino.it/nordest/vicenza/armato_di_scimitarra_semina_il_panico_in_un_bar_di_asiago_ferito_un_cliente/notizie/260810.shtml