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Segrega donna italiana e la picchia: era ai domiciliari

Marocchini in parlamento

Marocchini in parlamento

Segrega la compagna e la picchia

Un marocchino 33enne è stato arrestato dai carabinieri di San Miniato, Pisa, per violenze nei confronti della compagna. L’uomo, che si trovava ai domiciliari per ricettazione, prima ha costretta la donna, italiana, a smettere di frequentare altre persone e poi ha iniziato a picchiarla, minacciando ritorsioni sulla loro figlia più piccola se lo avesse denunciato. Dopo l’ultimo episodio di violenza, la donna è fuggita e si è rivolta ai militari.

Agli arresti domiciliari picchia la conviventeLa Nazione

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Chi è causa del suo mal, pianga se stesso. A chi l’avvisava, avrà dato del ‘razzista’.

Romeni assaltano oleodotto: rischiata strage

E una conseguente strage. Due romeni trentenni infatti hanno tentato di rubare benzina gia’ raffinata , praticando un foro all’ oleodotto nei pressi di San Miniato, dove passa la vicina linea ferroviaria Firenze Pisa Livorno. Per fortuna l’ oleodotto non era in pressione altrimenti non si sa cosa ci sarebbe stato da commentare…. Probabilmente anzi sicuramente una strage , dovuta all’ assalto di una criminalita’ romena sempre piu’ violenta, che non esita a devastare impianti vitale per la Toscana e per il Paese come Oleodotti e Ferrovie, vedi furti di rame e metalli. Una criminalita’ romena sempre piu ‘ pericolosa che rischia con questi atti insensati e ” terroristici ” di creare delle spaventose stragi. Si e’ passato il limite, intervengano il ministro Alfano, il governo guidato dal Pisano On Letta, che non possono piu’ restare indifferenti alle politiche scellerate della regione Toscana, che favoriscono l’ insediamento di centinaia di migliaia di nomadi provenienti dai paesi dell’ Est Europa, con progetti fallimentari d’ integrazione come la costruzione di case a Coltano e Firenze, o la concessione di case popolari scavalcando famiglie toscane bisognose. E di fronte a sistematici sabotaggi di ferrovie, con furti di rame, di fronte al pericolo di gravi sciagure , come quella rischiata oggi a San Miniato, urge SOSPENDERE IL TRATTATO DI SCHENGEN come saggiamente in questi giorni ha fatto la Danimarca, per impedire l’ afflusso di criminali da Romania, Ungheria, Ex Jugoslavia, Albania, Macedonia, Polonia, una ” feccia ” criminale che assolutamente non deve piu’ entrare in Italia e soprattutto in TOSCANA
OSSERVATORE TOSCANO

 

http://voxnews.info/2013/05/22/assalto-all-oleodotto-di-san-miniato-rischiata-la-catastrofe/

Polizia: “allarme Albanesi, ripristinare i visti”

«Vengono come turisti e fanno i rapinatori»

I funzionari di polizia contro l’accordo del 2011 con l’Albania: «Ripristiniamo i controlli alle frontiere»

Allarme per il libero accesso degli albanesi in Italia. Per l’ingresso senza visto e, di fatto, senza controllo. Di fronte all’aumento di rapine e furti, cresciuti di pari passo con l’arresto di albanesi, l’associazione nazionale dei Funzionari di polizia sollecita il governo a ripristinare «al più presto forme di controllo alle frontiere». Nessuna forma di razzismo – assicura il segretario regionale dell’associazione, Antonio Fusco. Ma solo osservazioni in base a dati oggettivi. Del resto, in Toscana nel 2012 i primi arresti di albanesi si sono verificati a San Miniato, a metà gennaio per furti in abitazioni. Gli ultimi, a dicembre, a Siena per una banda ritenuta responsabile di una ventina di colpi fra Grosseto, Siena e Arezzo. Nel mezzo ci sono state decine di operazioni anti-droga e anti-furti. E già nel 2013 ci sono stati nuovi arresti: per una rapina a Quarrata e per spaccio nell’area di Pistoia-Agliana.

Dottor Fusco, perché collega l’aumento di reati alla presenza di albanesi in Toscana?

«Come associazione di funzionari di polizia ci limitiamo a mettere insieme alcuni dati oggettivi: dal 2011 sono aumentati i crimini predatori, come furti e rapine; dal 2011 Albania e Bosnia fanno parte dei paesi del trattato Schengen: così i loro cittadini possono entrare in Italia con un passaporto biometrico (con foto digitale) senza bisogno di visto; dal 2011 sono aumentati gli arresti, anche in flagranza di reato, di ladri e rapinatori (ma anche spacciatori) albanesi sprovvisti di permesso di soggiorno, ma regolarmente in Italia per ragioni di “turismo”».

Ma quando entrano non hanno l’obbligo di dimostrare come si mantengono?

«La legge prevede che alle frontiere devono indicare un indirizzo e dimostrare di avere fondi necessari al periodo di permanenza (ma di rado il personale è in grado di effettuare controlli così specifici, ndr). Di sicuro chi entra per turismo, non deve lavorare. Chi trova lavoro, deve tornare in Albania, chiedere un permesso di soggiorno».

E com’è possibile accertarsi che un albanese resti solo 3 mesi in Italia per turismo?

«Con un timbro sul passaporto quando entra nel paese. Ma non sempre viene messo. Ecco perché è ora che il Governo ripristini al più presto una forma minima di controllo alle frontiere, obbligando il turista a dimostrare di avere una disponibilità economica compatibile con il viaggio e a indicare dove alloggerà. La gente è esasperata e ha bisogno di risposte che per essere esaustive devono venire dalla politica e non essere demandate alle sole forze di polizia. Anche per scongiurare il pericolo di una spirale di intolleranza che potrebbe trovare terreno fertile in una condizione di crisi economica come l’attuale».

http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2013/01/30/news/vengono-come-turisti-e-fanno-i-rapinatori-1.6441353

Qualcuno ha mai “bevuto” l’idea degli Albanesi “turisti”?

E questa idiozia dell’abolizione dei visti per gli Albanesi, è un atto criminale che non ci è imposto nemmeno dalla criminale Ue come per la Romania.

Rubano i soldi a un 16enne e se la spassano al bar

Hanno rapinato un 16enne per una cifra davvero di poco conto, appena 25 euro. Per questo sono finiti in manette tre cittadini stranieri, due di nazionalità rumena e uno albanese, rispettivamente di 30, 20 e 19 anni.
L’episodio si è verificato nei giorni scorsi. Verso le 22 i tre stranieri avevano preso di mira il giovane italiano che si stava intrattendo con alcuni coetanei nei pressi di un bar di San Miniato Basso. Una volta rimasto solo, mentre stava ritornando a casa, il giovane è stato avvicinato dai tre che lo hanno prima indotto a seguirli in un’area vicina poco illuminata e successivamente costretto a consegnare loro i pochi soldi che aveva in tasca, 25 euro in tutto.
I tre si sono poi allontanati, lasciando sul posto il ragazzo che, malgrado la paura e l’agitazione, ha avuto la prontezza di chiamare tempestivamente i Carabinieri per riferire quanto accaduto. I militari dell’Arma hanno così immediatamente avviato le ricerche dei tre malviventi, rintracciati poco dopo, mentre all’interno di un bar erano impegnati nella consumazione di una bevuta pagata con il bottino della rapina. Al momento dell’arresto si sono giustificati affermando di aver ricevuto i soldi in prestito e che era loro intenzione restituirli.“

Link: http://www.pisatoday.it/cronaca/rapina-ragazzo-san-miniato.html