Tag: Cascina

Continui arrivi nel campo nomadi – MilanoToday


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Continui arrivi nel campo nomadi
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I nomadi di cascina San Francesco sono quasi raddoppiati negli ultimi mesi. La comunità di 60 romeni che nel dicembre scorso è stata anche al centro di un sopralluogo da parte dell'amministrazione comunale, in base alle ultime verifiche è infatti

Asti: emergenza rapine, banda di immigrati scatenata

Nuova rapina notturna in un’abitazione astigiana. Nelle scorse settimane erano state assaltate ville e case a Revigliasco, Palucco e Valmanera. L’ultimo episodio è invece accaduto intorno alle 2 della notte tra martedì e ieri in una piccola cascina di località Rilate dove vive sola una pensionata di 75 anni.
Quattro banditi hanno forzato una finestra e sono entrati nelle stanze delle casa mentre la donna dormiva. Sentendo i rumori l’anziana si è svegliata ma è stata bloccata da uno dei quattro, che l’ha strattonata e le ha messo una mano sulla bocca per zittirla. Intanto, i tre complici rovesciavano con brutalità cassetti e armadi alla ricerca di denaro e oggetti di valore. L’aggressione è durata pochi minuti. Dopo aver trovato un centinaio di euro e alcuni monili d’oro, i balordi se ne sono andati. La pensionata, rimasta sotto choc, ha quasi subito avvertito il 113. Sono intervenuti gli agenti delle Volanti di turno insieme agli investigatori della Mobile e della Scientifica. I quattro, secondo la frammentaria descrizione della vittima indossavano cappucci e sciarpe a coprire il volto. Avrebbero pronunciato alcune frasi in italiano con un’inflessione non comune, straniera. Durante l’assalto non hanno mostrato armi.
Nella notte in città sono scattati numerosi posti di controllo delle forze dell’ordine e alcuni immigrati sono stati accompagnati in questura per accertamenti. Non si escludono collegamenti con le rapine in casa avvenute nel corso della primavera ai danni di una pensionata di Revigliasco, di una famiglia di Valmanera e di un giovane operaio residente in una villetta al Palucco.

http://lastampa.it/2013/05/30/edizioni/asti/rapinata-in-casa-da-banditi-momenti-di-terrore-nella-notte-xSNYpIwjV3thNf1nixBYuI/pagina.html

Stuprò ritardata mentale: solo 3 anni al violentatore, assolto il palo!

L’avevano “agganciata” in piazzale Cadorna a Milano, davanti alla stazione terminale della linea Fnm da Como. Poi l’avevano condotta in auto sino ad una cascina di Carugate, nella Martesana, ad una quindicina di chilometri dal capoluogo, e qui uno di loro era passato alla violenza sessuale tentata e consumata.
Ha ottenuto solo parziale giustizia, in aula di Tribunale a Monza (Giovanni Gerosa giudice per le udienze preliminari, Flaminio Forieri il pubblico ministero), la 21enne luganese che nell’agosto 2012 aveva denunciato uno stupro dai connotati particolari: sulla scorta delle descrizioni, l’autore del gesto era infatti stato facilmente identificato in un 36enne di nazionalità rumena, e lo stesso era avvenuto per il 24enne – parimenti rumeno – che si trovava con lui.
In sede processuale, e con il rito abbreviato, il 36enne è stato condannato al carcere per tre anni e quattro mesi; assoluzione, invece, per il 24enne, che un rapporto sessuale aveva sì avuto ma, stando alla testimonianza fornita dalla ragazza stessa, in modo consenziente.

Caduta, in séguito alle dichiarazioni rese dalla giovane, anche l’accusa di rapina che era stata formulata verso entrambi i rumeni. La 21enne, che all’epoca dei fatti soffriva di un ritardo mentale e che era evasa dalla clinica ticinese di cui era ricoverata, era stata irretita con un invito in discoteca e caricata in auto ma ben presto si era ritrovata in balia dei due rumeni.
Per lei, ore di terrore e poi l’abbandono in luogo sconosciuto, a ridosso di una macchia boschiva: niente più borsetta, niente più soldi, brandelli di vestiti; solo la fortuita coincidenza del transito di un residente nella zona aveva permesso l’individuazione della ragazza stessa da parte degli agenti di una pattuglia dei Carabinieri di Vimercate.

Piuttosto confuso il primo racconto, chiare invece le successive indicazioni su entrambi i soggetti, risultati poi sposati e titolari di regolare permesso di soggiorno in Italia. L’altro ieri un verdetto che forse diverso sarebbe potuto essere, almeno per quanto riguarda la posizione del 24enne che, pur avendo la possibilità di intervenire, nulla avrebbe fatto per evitare lo stupro della ragazza.

http://www.ininsubria.it/solo-3-anni-per-il-rumeno-violentatore~A11018

I magistrati italiani fanno sempre più schifo. Lo stupro di una ragazza vale appena 3 anni e 4 mesi di carcere – ricordiamo che 4 anni vale scrivere sul web  che gli Zingari sono cattivi – mentre osservare la violenza, non fare nulla e abbandonare una ragazza ritardata in un bosco, per questa specie di giudice che ha emesso la sentenza, non è reato. E che dire del sedicente “rapporto consenziente” con una ritardata mentale?

 

Due ragazzi romeni tentano il furto di rame: un arresto e una denuncia – Libertà (Abbonamento)


Libertà (Abbonamento)

Due ragazzi romeni tentano il furto di rame: un arresto e una denuncia
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Approfittando della posizione defilata di una cascina, situata in località La Madonnina a Piacenza, due giovani romeni, rispettivamente di 17 e 18 anni, si sono introdotti nell'abitazione, con accanto una vasta area destinata a magazzino, in quel

Milano: Romeni rubano biancheria intima

Due arresti nella cascina Badia Pavese, il furto messo a segno in un magazzino di Milano
Gli arrestati sono ricercati anche per rapine in villa avvenute in Lombardia 

BADIA PAVESE. La polizia li ha sorpresi con diversi scatoloni di biancheria intima rubata a Milano. Due romeni sono stati arrestati a Badia Pavese mentre i complici sono riusciti a fuggire nelle campagne. Sono finiti in carcere Dumitru Guta, 36 anni, residente a Badia Pavese e Costel Mavrichie, 38 anni, abitante a Villanterio. I due dovevano già essere arrestati perchè colpiti da ordini di custodia emessi dalle procure di Milano e di Lecco. Il primo è accusato di aver messo a segno una brutale rapina in una villa di Verderio Superiore nel mese di settembre del 2010. Una rapina violenta: i padroni di casa erano finiti in ospedale. Ma non solo. La procura di Milano lo voleva arrestare per una rapina altrettanto violenta messa a segno, sempre nel 2010, ai danni di un bar di via Acquarelli. Il titolare era stato colpito alla testa con un tubo di ferro. Un terzo ordine di custodia era stato emesso nei suoi confronti per un giro di ricettazione di matasse di rame. Il complice, Costel Mavrichie, era stato raggiunto da un ordine di custodia cautelare per giro di falsificazione di carte di credito. Ecco la ricostruzione di quello che è successo l’altra notte a Milano. Una gang di scassinatori ha preso di mira un magazzino di stoccaggio dove erano custoditi diversi capi di biancheria intima che dovevano essere consegnati a un boutique. I ladri sono fuggiti a bordo di un furgone. Gli agenti della polizia ferroviaria di Pavia, la mattina dopo, hanno ricevuto alcune informazioni sui responsabili del furto milanese e hanno passato la notizia ai colleghi della squadra mobile. I poliziotti hanno scoperto che la gang si era rifugiata in un cascinale di Badia Pavese, in via Monticelli. Poi l’irruzione con gli arresti dopo un violento corpo a corpo.

http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2013/03/30/news/rubano-biancheria-intima-due-arresti-nella-cascina-1.6796607

Marocchino picchia 12enne

Un immigrato di 51 anni, marocchino, è stato arrestato dai carabinieri di Milano

Stanno creando una società caotica

Secondo quanto riportato da via Moscova, i militari hanno ricevuto una chiamata lunedì sera da una donna in via Cascina Barocco (zona Baggio), che chiedeva aiuto poichè il marito, operaio, regolare e senza precedenti, stava schiaffeggiando la figlia di 12 anni.

Secondo l’uomo, infatti, la ragazzina “aveva una relazione amorosa” (cosa, dagli accertamenti, rivelatasi non vera) ed era “troppo piccola”. Per questo “meritava di essere punita”. La madre aveva cercato di frapporsi tra il 51enne e la figlia, e anche lei è stata picchiata.

Sembra che il nordafricano fosse ubriaco. Non era la prima volta che episodi simili accadevano in famiglia, ha spiegato la donna: c’erano state almeno altre tre occasioni. Le due donne sono state accompagnare per precauzione in ospedale mentre il marocchino è stato portato via in manette dagli uomini dell’Arma.

Cascina, sorpresi a vendere eroina: arrestati cinque spacciatori – PisaToday


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Cascina, sorpresi a vendere eroina: arrestati cinque spacciatori
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Nella sera del 14 novembre, i carabinieri di Cascina e Navacchio, hanno concluso una difficile indagine che ha portato all'arresto Nelle sera del 14 novembredi 5 spacciatori tunisini. L'indagine, condotta per alcune settimane, è stata portata avanti
Sgominata una banda di pusher fra Navacchio e il capoluogogonews

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Cascina, immigrati sorpresi a rubare in una villa: due scappano, un arresto

Cascina, sorpresi a rubare in una villa: due scappano, un arresto
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Cascina, sorpresi a rubare in una villa: due scappano, un arresto. I carabinieri di Cascina hanno arrestato un cittadino di origine albanese, mentre era intento ad aprire la cassaforte di una villa. L’uomo era insieme ad altri due malviventi che sono
Furto in villa e carabinieri aggrediti, arrestato un pregiudicatogonews

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