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Faenza: circondata, bastonata e stuprata da branco di tunisini

Si è conclusa l’indagine della Polizia di Stato sull’aggressione a sfondo sessuale subita da una donna nel centro di Faenza la sera del 6 maggio 2013. Individuati tutti i tunisini responsabili, 4 sono già in carcere.
L’attività investigativa della Squadra Mobile di Ravenna e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Faenza – coordinata dal Sostituto procuratore di Ravenna Roberto Ceroni – ha consentito di individuare i responsabili dell’odioso gesto: si tratta di un gruppo di diversi cittadini tunisini, che la sera del 6 maggio scorso ha aggredito in pieno centro la donna con lo scopo di usarle violenza sessuale, dopo averla circondata, percossa, minaccia con un coltello e colpita con un bastone.

La donna era sfuggita agli aggressori solo grazie all’intervento di un passante e si era data alla fuga. Ma il branco l’aveva rintracciata il giorno dopo e nuovamente aggredita per farle ritirare la denuncia presentata alla Polizia di Stato.

Lo stesso giorno due degli autori dell’aggressione erano stati fermati e portati in carcere. Ma le indagini non si sono fermate. Le perquisizioni hanno portato al rinvenimento e al sequestro di alcuni coltelli, di una spada e di un bastone. Ora al termine degli accertamenti che vedono coinvolte 11 persone, sono stati sottoposti a fermo della Polizia Giudiziaria e all’ordinanza di custodia cautelare 6 persone tutte di nazionalità tunisina mentre altre 5 persone sono indagate. Del gruppo, 4 sono già in carcere – M. H. di 36 anni, J. C. di 43 anni, H. W. di 19 anni e M. A. di 34 anni – mentre altri due sono ricercati dalle Forze dell’Ordine. Tutti ‘figli di Kyenge’.

Arrestati due giovani marocchini con l’accusa di "furto con destrezza" – Faenzanotizie.it


Ravenna24ore

Arrestati due giovani marocchini con l'accusa di "furto con destrezza"
Faenzanotizie.it
Nella mattinata di ieri, a Faenza, i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile unitamente a personale della Polizia Municipale di Faenza hanno arrestato per "furto con destrezza" RAMADAN YASSINE, Marocco, classe 1993, censurato e LEBBARAA 
Scippano una signora ma la moto è lenta: bloccati due ragazziRavenna24ore

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Effetto Kyenge: “Sono immigrato, voglio casa e lavoro sennò ti taglio la gola”

Minaccia impiegata ai servizi sociali: “Voglio casa e lavoro, se no ti taglio la gola”

Momenti di panico per le minacce di un uomo che pretendeva dal Comune di Bologna una casa e un impiego. Tutto è cominciato quando il 112 ha ricevuto una richiesta di aiuto da parte di un impiegata in servizio presso gli uffici dei Servizi Sociali, ubicati al primo piano di via Faenza. La donna ha raccontato che una persona straniera, di sesso maschile, si era presentata allo sportello, minacciando il personale e impedendogli di lavorare.

“VOGLIO UNA CASA E UN LAVORO”. All’arrivo dei Carabinieri, la richiedente indicava ai militari la presenza di un uomo che si trovava nei pressi delle scale che conducono agli uffici. Il soggetto era giunto fino li con una pretesa inesistente (voleva una casa dal Comune di Bologna e un lavoro) ed al loro giustificato rifiuto di fornirgli quanto richiesto, l’uomo è andato in escandescenza, urlando negli uffici e nei corridoi, ed era arrivato addirittura al punto di minacciare di morte l’impiegata, promettendole che l’avrebbe aspettata fuori dall’edificio per ucciderla.

UNA MANO ALLA GOLA PER INTIMORIRE L’IMPIEGATA. Per intimorirla ancora di più, il marocchino mimava il gesto di tagliarle la gola, urlando: “Kaputt!”. I Carabinieri lo hanno tranquillizzato e accompagnato fuori dagli uffici, dove è stato identificato. Il quarantaquattrenne, privo di occupazione, coniugato e incensurato, ha esibito una regolare carta di identità, rilasciata dal Comune di Bologna lo scorso 2009. La persona denunciata è titolare di una Carta di Soggiorno per Stranieri a tempo indeterminato, rilasciata dalla locale Questura. Alla vicenda hanno assistito altre due impiegate. Nel corso dei fatti, nessuna persona è rimasta ferita.

 

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Arrestato marocchino già condannato per furto aggravato nel 2008 – Faenzanotizie.it

Arrestato marocchino già condannato per furto aggravato nel 2008
Faenzanotizie.it
Sabato 4 maggio 2013, a Faenza (RA), nel corso di un servizio di controllo del territorio, i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della locale Compagnia hanno tratto in arresto AARRAD HAMID, marocchino classe 1974, domiciliato a Faenza,

Arrestato albanese per false generalità, documenti falsi e ricettazione – Faenzanotizie.it


RavennaToday

Arrestato albanese per false generalità, documenti falsi e ricettazione
Faenzanotizie.it
Sabato 2 marzo, a Faenza (RA), i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile e della Stazione Faenza Borgo Urbecco hanno tratto in arresto in flagranza per "Falsa attestazione a p.u. sulla propria identità", "Possesso di documenti di identificazione
Da una "Fiat 500" rubata scatta l'arresto di un giovane 33enneRavennaToday

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Violenza sessuale, albanese arrestato – ANSA.it


ANSA.it

Violenza sessuale, albanese arrestato
ANSA.it
Violenza sessuale, albanese arrestato (ANSA) – RAVENNA, 4 MAR – E' andato a casa della ex fidanzata con una pistola, e dopo avere appoggiato l'arma su un tavolo, ha costretto la ragazza ad avere un rapporto sessuale. E' con questa accusa che a Faenza
«Il mio ex mi ha stuprata» Arrestato per violenza sessualeIl Resto del Carlino

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Peggio di Corona: Marocchino fregato dal Gps

LUGO – Da Faenza, passando per Cotignola, per trascorre la notte a Lugo. Ecco il tour di un’auto rubata due sere fa a Faenza e ritrovata nella città di Baracca ieri mattina. Un viaggio malandrino, perché quell’auto era stata rubata. E ieri è stata ritrovata dagli agenti di polizia del Commissariato di Lugo, grazie al sistema satellitare installato sulla Chevrolet Matiz. A finire nei guai è un giovane marocchino di 22 ann sorpreso dai poliziotti mentre stava aprendo la portiera dell’auto. Immediatamente è scattata la denuncia per ricettazione. Tutto era cominciato un paio di sere fa a Faenza, quando un automobilista si accorge che la sua auto è scomparsa. Rubata. E’ così che è partita la denuncia alla polizia. Ma quell’auto era ben custodita. Una Chevrolet Matiz dotata di sistema satellitare che ha permesso agli agenti che hanno raccolto la denuncia di seguire il suo percorso a zonzo per la Romagna.

http://www.romagnanoi.it/news/ravenna/741470/Topo-d-auto-fregato-dal-gps.html