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Effetto Kyenge: “Sono immigrato, voglio casa e lavoro sennò ti taglio la gola”

Minaccia impiegata ai servizi sociali: “Voglio casa e lavoro, se no ti taglio la gola”

Momenti di panico per le minacce di un uomo che pretendeva dal Comune di Bologna una casa e un impiego. Tutto è cominciato quando il 112 ha ricevuto una richiesta di aiuto da parte di un impiegata in servizio presso gli uffici dei Servizi Sociali, ubicati al primo piano di via Faenza. La donna ha raccontato che una persona straniera, di sesso maschile, si era presentata allo sportello, minacciando il personale e impedendogli di lavorare.

“VOGLIO UNA CASA E UN LAVORO”. All’arrivo dei Carabinieri, la richiedente indicava ai militari la presenza di un uomo che si trovava nei pressi delle scale che conducono agli uffici. Il soggetto era giunto fino li con una pretesa inesistente (voleva una casa dal Comune di Bologna e un lavoro) ed al loro giustificato rifiuto di fornirgli quanto richiesto, l’uomo è andato in escandescenza, urlando negli uffici e nei corridoi, ed era arrivato addirittura al punto di minacciare di morte l’impiegata, promettendole che l’avrebbe aspettata fuori dall’edificio per ucciderla.

UNA MANO ALLA GOLA PER INTIMORIRE L’IMPIEGATA. Per intimorirla ancora di più, il marocchino mimava il gesto di tagliarle la gola, urlando: “Kaputt!”. I Carabinieri lo hanno tranquillizzato e accompagnato fuori dagli uffici, dove è stato identificato. Il quarantaquattrenne, privo di occupazione, coniugato e incensurato, ha esibito una regolare carta di identità, rilasciata dal Comune di Bologna lo scorso 2009. La persona denunciata è titolare di una Carta di Soggiorno per Stranieri a tempo indeterminato, rilasciata dalla locale Questura. Alla vicenda hanno assistito altre due impiegate. Nel corso dei fatti, nessuna persona è rimasta ferita.

 

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