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Automobilista bloccato da 4 ‘nigeriane’ e rapinato

CASTELVETRANO. Hanno bloccato un automobilista per chiedergli un passaggio e poi lo hanno rapinato. Con questa accusa sono state arrestate dai carabinieri quattro donne nigeriane, di età compresa tra i 20 e i 22 anni. La vittima è un uomo di 42 anni di Campobello di Mazara che stava percorrendo la strada che conduce a Selinunte. Le indagate lo hanno colpito con calci e pugni e poi dopo avergli sottratto con forza le chiavi dell’automobile ed un borsello contenente cinquanta euro, si sono dileguate nelle campagne. Ma sono state rintracciate dai militari.
L’automobilista ha riportato una contusione al volto. E stato medicato al pronto soccorso dell’ospedale di Castelvetrano, dove è stato giudicato guaribile in cinque giorni. Il gip del tribunale di Marsala ha disposto per le quattro donne l’applicazione dell’obbligo di dimora a Castelvetrano.

http://trapani.gds.it/2015/05/04/rapina-a-un-automobilista-arrestate-4-nigeriane-a-castelvetrano_350944/

Risorse rubavano auto per portarle all’estero

SIENA – Rubavano auto di grossa cilindrata, nuove di zecca, nelle concessionarie del centro Italia per poi rivenderle all’estero per un giro d’affari da milioni di euro. Sono stati scoperti la notte corsa e arrestati in flagranza di reato mentre cercavano di compiere un colpo in una concessionaria a Foligno i 4 componenti della banda, due moldavi di 25 e 28 anni e due albanesi di 25 e 36 anni, che si muoveva da Roma per compiere furti nottetempo in diverse citta’.
Le indagini, condotte dalla Questura di Siena in collaborazione con la squadra mobile di Roma e con la polizia stradale di Orvieto e Roma Nord, hanno preso il via il 21 marzo scorso proprio a seguito del furto di auto nella citta’ del Palio. Il modus operandi della banda era sempre lo stesso: dopo aver effettuato un sopralluogo alle concessionarie, andavano a rubare, talvolta anche provocando cospicui danneggiamenti agli esercizi, autovetture ancora da immatricolare e quasi prive di carburante, insieme a diverse targhe. Ogni volta, si appoggiavano ad un vicino distributore, dove facevano rifornimento di benzina o gasolio, per poi mettersi in viaggio verso Roma. La’, le parcheggiavano per qualche giorno lungo la strada, mimetizzandole tra le altre in sosta, prima di riappropriarsene. I quattro malviventi sono stati accompagnati nel carcere di Rieti a disposizione dell’autorita’ giudiziaria.

http://www.umbrialeft.it/notizie/rubavano-auto-grossa-cilindrata-rivenderle-allestero-quattro-arresti

Picchia la convivente per strada, egiziano arrestato

Picchia la convivente per strada: egiziano 28enne in manette

Un 28enne egiziano, residente a Pescara, è stato arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.  I Carabinieri del Nor sono intervenuti in soccorso di una donna, convivente del giovane, dopo essere stati allertati da alcuni passanti.

L’uomo infatti, a seguito di una discussione per futili motivi, ha cominciato a picchiare la sua vittima per strada, poi si è scagliato contro i cittadini che hanno cercato di difendere la donna.

Infine, all’arrivo dei militari dell’Arma, ha preso a calci e pugni anche loro, che pero’ lo hanno bloccato e ammanettato.

http://www.ilpescara.it/cronaca/picchia-convivente-per-strada-egiziano-arrestato.html

 

Scoperto con 350 chili di rame rubato

RO FERRARESE – In auto aveva 350 chili di fili elettrici in rame, con ogni probabilità rubati. Un uomo di 33 anni di origine kosovara è stato denunciato per ricettazione dai carabinieri della Compagnia di Copparo nel corso di un servizio di controllo. L’uomo, già conosciuto alle forze dell’ordine e residente in provincia di Ferrara, si trovava alla guida di una Nissan Micra quando è stato fermato a Ro Ferrarese dai militari. Il rame e l’auto sono stati sequestrati. Sono in corso indagini per risalire alla provenienza del rame.

http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2015/04/30/news/scoperto-con-350-chili-di-rame-rubato-1.11334757

Rapina armata in villa a Rimini: tradito dalle impronte digitali, arrestato al rientro in Italia

La Polizia di Rimini, al termine di serrate investigazioni, ha identificato il rapinatore che il 10 gennaio scorso si era introdotto in casa di un antiquario riminese. Quest’ultimo, sotto la minaccia di una pistola, gli aveva consegnato del denaro, il bancomat e un telefono cellulare. Il responsabile è un 23enne magrebino, incastrato dalle impronte digitali rilasciate sul luogo della rapina. Localizzato in Marocco, la Polizia ha scoperto che era pronto a tornare in Italia. Martedì gli Agenti lo hanno atteso allo sbarco dell’aereo atterrato all’aeroporto di Levaldigi, a Cuneo. Il giovane è stato arrestato: non ha opposto resistenza alle manette.

 

http://www.altarimini.it/News77128-rapina-armata-in-villa-a-rimini-tradito-dalle-impronte-digitali-arrestato-al-rientro-in-italia.php

 

 

Ospiti di Fassino rubano alla stazione

Continuano i controlli da parte degli agenti della Polizia Ferroviaria all’interno delle stazioni cittadine e delle zone limitrofe, in particolare in questo periodo, dove a Torino, sono attesi numerosi turisti per l’Ostensione della Sindone.

Gli operatori hanno denunciato un cittadino magrebino di 19 anni, regolare, sul territorio nazionale per ricettazione dopo averlo trovato in possesso di tre telefoni cellulari dal valore di circa 3mila euro. Il ragazzo, che dapprima non ha fornito spiegazioni, ha poi ammesso di averli comprati tutti e quattro da un suo connazionale a Torino a Porta Palazzo, per una somma irrisoria rispetto al loro valore di mercato.

Una ragazzina di 15 anni di origini rumene è stata denunciata per furto aggravato a seguito di una rapina perpetrata ai danni di una donna intenta ad acquistare un biglietto ferroviario presso una biglietteria automatica nella stazione di Porta Susa. La ragazzina, residente nel campo nomadi di via Germagnano, era già nota alle forze dell’ordine per diversi reati contro il patrimonio, commessi anche in ambito ferroviario. L’autrice del furto è stata perquisita e la refurtiva sottoposta a sequestro.

Presso la stazione di Torino Lingotto, personale della Sottosezione di Orbassano ha accompagnato presso gli uffici Polfer una donna trentanovenne di origini romene, domiciliata presso il campo nomadi di Via Germagnano. La donna, già nota per reati contro il patrimonio commessi nella stazione ferroviaria ed a bordo treno, è stata fermata mentre cercava di salire su una carrozza viaggiatori e trattenuta per accertamenti sulla sua identità in quanto priva di documenti identificativi. Successivamente la donna è stata posta a disposizione del locale Ufficio Immigrazione per il vaglio della sua posizione.

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Uomo massacrato al parco: sono stati romeni, uno appena scarcerato

parrucchiere vip

Presi gli autori del massacro. I carabinieri del comando provinciale di Roma hanno fermato due giovani cittadini romeni, individuati quali autori dell’omicidio di Mario Pegoretti, noto parrucchiere e truccatore di scena trovato cadavere nel parco di via della Pineta Sacchetti, la mattina di domenica 26 aprile scorso. I due giovani sono ora ristretti al carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

L’arresto. I due giovani romeni, fermati dai carabinieri per l’omicidio di Mario Pegoretti, sono stati rintracciati nella notte al termine di serrate indagini eseguite dai carabinieri del Nucleo Investigativo di via in Selci, che hanno consentito di accertare che l’omicidio è stato commesso nel corso di una rapina messa a segno dai due stranieri nei confronti di Pegoretti.

Colpito con un masso al volto. L’omicidio del parrucchiere dei vip Mario Pegoretti sarebbe avvenuto nel corso di una rapina ai danni del 61enne compiuta dai due fermati dai carabinieri per il delitto. Secondo la ricostruzione dei militari, l’uomo aveva tentato di difendersi e, per questo, è stato selvaggiamente malmenato e ucciso con dei colpi inferti al volto con una pietra di grosse dimensioni. I due romeni accusati dell’omicidio sono stati rintracciati nella notte al termine di serrate indagini eseguite dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di via in Selci.

Uno dei due fermati era stato già arrestato per rapina e scarcerato a marzo.

http://www.iltempo.it/roma-capitale/2015/04/30/roma-fermati-due-romeni-per-l-omicidio-del-parrucchiere-dei-vip-1.1410162

Immigrati pronti a fare strage per inaugurazione Expo

Livello di allerta massima per l’apertura dell’Expo domani 1 maggio. A Milano è stato arrestato un tunisino di 30 anni con l’accusa di terrorismo.

Secondo gli inquirenti il tunisino stava pianificando un attentato ad Expo di matrice jihadista. L’uomo era pronto a fare una vera e propria strage. Gli investigatori hanno seguito le tracce del jihadista sul web. L’operazione che ha portato all’arresto è stata tenuta segreta. Di fatto il nucleo antiterrorismo da tempo aveva inviato le indagini su tentativo di attentati all’Expo, ma non era riuscito a risalire al nome del leader del progetto jihadista. Ma dopo accurate indiagini gli investigatori sono arrivati al tunisino.

L’indagine si è svolta tutta online. Un passo falso del tunisino è servito agli investigatori per la sua identificazione. Dopo l’informativa della polizia è scattato il fermo. Di fatto sul tunisino investigavano sia l’altiterrorismo di Milano che quello di Roma. Un segnale chiaro che fa capire quanto fosse altissimo il rischio di un attentato proprio nel giorno dell’apertura. Le cellule jihadiste a quanto pare si coordinano su tutto il territorio nazionale. Una minaccia quella per Expo, come ricordano gli investigatori, che difficilmente si chiude con l’arresto del tunisino. Come racconta il Tempo l’Antiterrorrismo in queste ore sta monitorando diversi profili sospetti.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/sventato-attacco-expo-arrestato-tunisino-1122403.html

Sconto di 1/3 della pena allo stupratore romeno

Era in Italia da poco più di tre mesi e presto sarebbe dovuta ripartire per tornare dalla sua famiglia in Polonia, ma quella notte di fine primavera la ragazza, una studentessa che era a Milano nell’ambito del progetto universitario Erasmus, mentre rientrava da sola dopo una serata con amici venne colpita a pugni in faccia da due balordi romeni che la stuprarono ripetutamente. Oggi, a distanza di meno di un anno dalla brutale aggressione, è arrivata una prima condanna a dieci anni e mezzo di carcere, oltre al riconoscimento di un risarcimento a favore della vittima che ha voluto essere parte civile contro i violentatori.

In particolare, a dieci anni e sei mesi di reclusione è stato condannato con rito abbreviato Orhan Suliman, romeno di 21 anni che assieme a un connazionale, l’8 giugno dello scorso anno, stuprò e rapinò la studentessa. L’altro imputato, Taner Curt Omer, assistito dall’avvocato Marco De Giorgio, già nella scorsa udienza aveva scelto la strada del rito ordinario ed era stato mandato a processo con la prima udienza fissata per il prossimo 23 giugno davanti alla quinta sezione penale.

La giovane, che studiava economia all’Università Bicocca nell’ambito dell’Erasmus, era arrivata a Milano il 24 febbraio dell’anno scorso e sarebbe dovuta ripartire per la Polonia il 26 giugno successivo, ma la notte dell’8 giugno, quando era uscita da poco da un locale in via Tito Speri, non lontano da corso Como, venne avvicinata dai due uomini. In piazza Santissima Trinità i due, secondo le indagini del pm Gianluca Prisco, la spinsero dentro un cespuglio, la colpirono al volto con una serie di pugni e la violentarono ripetutamente. Poi le portarono via anche la borsa, il telefono, i soldi e le chiavi di casa.

I due, che dormivano nei condotti di areazione della metropolitana e con precedenti per rapina, furono arrestati tra il luglio e l’ottobre scorso, dopo un riconoscimento fotografico parziale da parte della giovane e soprattutto grazie a indagini serrate e al dna recuperato e analizzato. La ragazza, che dopo la terribile violenza e la denuncia era subito rientrata in Polonia, ha voluto essere però presente nel processo come parte civile con un suo avvocato e ha ottenuto una provvisionale di 50mila euro. Simbolica, comunque, perché difficilmente l’imputato, sulla carta nullatenente e senza beni intestati, risarcirà quella cifra.

Il pm aveva chiesto 12 anni e dieci mesi di reclusione per il romeno, specificando fra l’altro nella sua richiesta di non applicare la continuazione (che porta a una diminuzione di pena) tra i due reati contestati, la violenza sessuale e la rapina, ma il “cumulo materiale” delle pene. Il giudice ha inflitto all’imputato dieci anni e mezzo partendo dalla pena di 16 anni e mezzo, poi ridotta di un terzo per il rito abbreviato (le motivazioni del verdetto arriveranno fra 45 giorni). Il gup ha anche deciso di revocare a Suliman la sospensione della pena che gli era stata concessa per una precedente rapina commessa in corso Como, nella della movida milanese.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/04/29/news/milano_stupro_una_studentessa_polacca_dell_erasmus_21enne_condannato_a_dieci_anni_e_sei_mesi-113129267/

Milano: anziana aggredita e rapinata e gettata a terra

Una donna di 73 anni è stata vittima di una rapina in viale Faenza mercoledì mattina intorno alle 11.40.

Secondo il racconto dell’anziana, un cittadino straniero e con la carnagione olivastra le ha strappato dal polso un bracciale e dal collo una catenina, entrambi in oro, ed è fuggito a piedi.

La donna è caduta a terra riportando lievi ferite ma ha rifiutato il trasporto in ospedale. Il rapinatore è rimasto ignoto il bottino è di valore da quantificare. Sull’episodio indaga la

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