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Uomo massacrato al parco: sono stati romeni, uno appena scarcerato

parrucchiere vip

Presi gli autori del massacro. I carabinieri del comando provinciale di Roma hanno fermato due giovani cittadini romeni, individuati quali autori dell’omicidio di Mario Pegoretti, noto parrucchiere e truccatore di scena trovato cadavere nel parco di via della Pineta Sacchetti, la mattina di domenica 26 aprile scorso. I due giovani sono ora ristretti al carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

L’arresto. I due giovani romeni, fermati dai carabinieri per l’omicidio di Mario Pegoretti, sono stati rintracciati nella notte al termine di serrate indagini eseguite dai carabinieri del Nucleo Investigativo di via in Selci, che hanno consentito di accertare che l’omicidio è stato commesso nel corso di una rapina messa a segno dai due stranieri nei confronti di Pegoretti.

Colpito con un masso al volto. L’omicidio del parrucchiere dei vip Mario Pegoretti sarebbe avvenuto nel corso di una rapina ai danni del 61enne compiuta dai due fermati dai carabinieri per il delitto. Secondo la ricostruzione dei militari, l’uomo aveva tentato di difendersi e, per questo, è stato selvaggiamente malmenato e ucciso con dei colpi inferti al volto con una pietra di grosse dimensioni. I due romeni accusati dell’omicidio sono stati rintracciati nella notte al termine di serrate indagini eseguite dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di via in Selci.

Uno dei due fermati era stato già arrestato per rapina e scarcerato a marzo.

http://www.iltempo.it/roma-capitale/2015/04/30/roma-fermati-due-romeni-per-l-omicidio-del-parrucchiere-dei-vip-1.1410162

Immigrati pronti a fare strage per inaugurazione Expo

Livello di allerta massima per l’apertura dell’Expo domani 1 maggio. A Milano è stato arrestato un tunisino di 30 anni con l’accusa di terrorismo.

Secondo gli inquirenti il tunisino stava pianificando un attentato ad Expo di matrice jihadista. L’uomo era pronto a fare una vera e propria strage. Gli investigatori hanno seguito le tracce del jihadista sul web. L’operazione che ha portato all’arresto è stata tenuta segreta. Di fatto il nucleo antiterrorismo da tempo aveva inviato le indagini su tentativo di attentati all’Expo, ma non era riuscito a risalire al nome del leader del progetto jihadista. Ma dopo accurate indiagini gli investigatori sono arrivati al tunisino.

L’indagine si è svolta tutta online. Un passo falso del tunisino è servito agli investigatori per la sua identificazione. Dopo l’informativa della polizia è scattato il fermo. Di fatto sul tunisino investigavano sia l’altiterrorismo di Milano che quello di Roma. Un segnale chiaro che fa capire quanto fosse altissimo il rischio di un attentato proprio nel giorno dell’apertura. Le cellule jihadiste a quanto pare si coordinano su tutto il territorio nazionale. Una minaccia quella per Expo, come ricordano gli investigatori, che difficilmente si chiude con l’arresto del tunisino. Come racconta il Tempo l’Antiterrorrismo in queste ore sta monitorando diversi profili sospetti.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/sventato-attacco-expo-arrestato-tunisino-1122403.html

Salerno: marocchini dominano lo spaccio cittadino

Sono i cittadini marocchini i principali gestori del mercato non solo del minuto spaccio ma anche del traffico di hashish sul territorio. A confermarlo l’ennesima importante operazione dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Battipaglia i quali, dopo ore di appostamento, hanno intercettato in via De Chirico Battipaglia una Fiat Panda rossa condotta da un cittadino extracomunitario. Bloccata l’auto e sottoposto a perquisizione l’uomo, un incensurato di nazionalità marocchina, Y.K. 27enne residente a Salerno, sono saltati fuori alcuni panetti di hashish che, evidentemente, erano destinati a qualche acquirente (sicuramente uno spacciatore vista la quantità) di Battipaglia.I Carabinieri del Luogotenente Di Donato hanno cosi tratto in arresto l’uomo cche, con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti sarà giudicato con rito direttissimo.La successiva perquisizione a casa dell’arrestato, al rione Carmine di Salerno, ha permesso di rinvenire un altro panetto di hashish e tutto il materiale occorrente per il taglio ed il confezionamento delle dosi. 1980 quelle ricavabili dal quantitativo di stupefacente sequestrato cosi come accertato dalle analisi del Laboratorio Analisi sostanze stupefacenti dei Carabinieri di Salerno.

http://www.tvoggisalerno.it/trasportava-2000-dosi-di-hashish-arrestato-marocchino/

Albanese sale su tetto e picchia agenti: magistrato lo premia

BARI – Si sarebbe arrampicato sul tetto del Cie per chiedere aiuto e fuggire da un tentativo di violenza sessuale da parte di un altro migrante ma nella fuga, in stato confusionale, avrebbe aggredito quattro Carabinieri. È quanto ha raccontato al giudice il cittadino 33enne albanese albanese che dopo poche ore di detenzione è stato scarcerato dopo che era stato arrestato dai Carabinieri all’interno del Centro di Identificazione ed Espulsione di Bari per i reati di minaccia, violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Nel processo per direttissima che si è celebrato dinanzi al giudice Chiara Civitano, l’uomo, difeso dall’avvocato Loredana Liso, ha spiegato i fatti e il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, non ha concesso il nulla osta all’espulsione, rimettendo il 33enne in libertà e rinviando il processo per l’aggressione ai militari al prossimo 9 giugno.

L’uomo era stato rimpatriato nel 2008 perché irregolare. Tornato in Italia è stato quindi raggiunto da decreto di espulsione e trattenuto nel Cie in attesa di formalizzare la richiesta di permesso di soggiorno.

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/bari/bari-immigrato-fugge-da-cie-e-aggredisce-cc-no813143

Marocchino rapina 2 donne coltello alla gola

Rapina due donne puntando il coltello alla gola, preso dopo un inseguimento in auto

In pochi minuti ha rapinato due donne con lo stesso modus operandi. Entrambe, di rientro a casa, sono state minacciate con un coltello da cucina: la prima in via Quarto dei Mille e la seconda in via Adamello, nel quartiere Aeronautica, periferia ovest di Torino. A entrambe, dopo averle minacciate puntando loro il coltello alla gola, l’uomo ha portato via la borsetta tranciando con il coltello la tracolla. Alla seconda, inoltre, grazie alle chiavi contenute nella borsetta, ha rubato anche l’auto con la quale è fuggito. Subito sono scattate le ricerche per rintracciare l’uomo, poi risultato un immigrato marocchino di 21 anni senza permesso di soggiorno. Una delle volanti impegnate nella ricerca dell’uomo ha rintracciato, poco dopo, l’autovettura rubata ferma in via Franzoi. All’avvicinarsi della volante, l’uomo ha messo in moto ed è fuggito. Ne è nato un lungo inseguimento per le vie del quartiere, che ha impegnato diversi equipaggi della polizia. Giunta in via Bellardi, il fuggitivo è sceso dall’auto ed è scappato a piedi. Assieme a lui, in auto c’era anche una cittadina straniera che nel frattempo l’uomo aveva fatto salire a bordo, ma che è risultata del tutto estranea alla vicenda . Inseguito dagli agenti, l’uomo ha prima scavalcato la recinzione di una scuola e poi quella di un condominio. Poi è stato definitivamente bloccato nei garage mentre tentava un’ultima fuga in ascensore.
Il cittadino marocchino è stato arrestato per rapina aggravata continuata e denunciato per falsa attestazione sull’identità personale e ricettazione. A casa sua, infatti, sono stati rinvenuti bancomat e carte di credito oltre ad un telefono cellulare, rubato lo scorso marzo e immediatamente restituito al proprietario.

http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/04/28/news/rapina_due_donne_puntando_il_coltello_alla_gola_preso_dopo_un_inseguimento_in_auto-113033733/

Svuotacarceri: Magistrato manda arruolatore ISIS ai domiciliari

Li hanno arrestati il 25 marzo e oggi hanno già i polsi liberi dalle manette. È tornato in libertà Elvis Elezi, l’albanese arrestato per arruolamento con finalità di terrorismo islamico, mentre il tribunale del Riesame di Brescia ha disposto i domiciliari per El Madhi Halili finito in galera con l’accusa di apologia dello Stato Islamico.

Una decisione analoga a quella che nel 2013 portò alla scarcerazione anche di Anas El Abboubi, 22enne marocchino di Vobarno arrestato per addestramento con finalità di terrorismo internazionale, poi liberato e divenuto miliziano dello Stato islamico in Siria.

Il tribunale del riesame di Brescia ha rimesso in libertà Elvis Elezi e ha disposto gli arresti domiciliari per El Madhi Halili. Si tratta di due delle quattro persone raggiunte il 25 marzo scorso da ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’inchiesta della procura di Brescia sui reclutatori dello Stato islamico in Italia.

In cella resta soltanto Alban Elezi, che ora si trova in carcere in Albania, mentre ancora non si hanno notizie di Anas El Abboubi che ha fatto perdere le proprie tracce quando è appunto partito appunto per la Siria per combattere tra i miliziani del califfo Abu Bakr al Baghdadi. Secondo il tribunale della Libertà di Brescia non ci sarebbero elementi sufficienti a tenere in cella gli arrestati. Peccato che la motivazione ricordi quella presa dal Riesame nell’estate del 2013, quando scarcerò Anas El Abboubi, al tempo arrestato per terrorismo.

I giudici del Riesame hanno ritenuto gli indizi raccolti a carico di Elvis Elezi e El Madhi Halili insufficienti a trattenerli in carcere. Eppure non solo Halili è ritenuto l’autore del manifesto Lo Stato Islamico, una realtà che ti vorrebbe comunicare, un documento di 64 pagine finalizzato (secondo la procura) ad arruolare musulmani nell’Isis, ma gli investigatori hanno addirittura trovato nel suo computer un manuale con le indicazioni per confezionare bombe e ordigni. Si vede non abbastanza per i giudici di Brescia.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/blitz-riesame-brescia-gi-scarcerati-jihadisti-dellisis-1121761.html

Sudamericano picchia e rapina la fidanzata

GENOVA – Dopo una fiesta sudamericana con alcuni amici ha aggredito, picchiato e rapinato la sua fidanzata.

Per questo un ecuadoriano di 40 anni è stato arrestato dalla polizia. I fatti sono avvenuti a Brignole. A chiedere l’intervento della volante è stata la donna, una sudamericana di 30 anni che ha fermato gli agenti in lacrime raccontando loro quanto era accaduto. In particolare la donna ha spiegato di essere stata prima alla festa con il suo ragazzo e all’uscita di essere stata aggredita e malmenata da quest’ultimo che l’ha anche rapinata di tutti i soldi che aveva in tasca. Le volanti hanno rintracciato l’uomo e lo hanno arresto per rapina e lesioni.

http://www.primocanale.it/notizie/picchia-e-rapina-la-sua-fidanzata-arrestato-dalla-polizia-155264.html

Anziano 91enne ucciso: presi 3 romeni

Un uomo di 91 anni è stato trovato mor-
to nella sua casa a Terni. I carabinie-
hanno arrestato tre romeni, accusati di
omicidio preterintensionale, rapina,
sequestro di persona e lesioni. Lo ri-
reriscono gli investigatori.

La vittima era legata a faccia in giù
sul letto. Nessun segno di lesione sul
corpo, potrebbe essere stato soffocato.
La moglie, 85 anni, era legata in cuci-
na: è rivoverata in ospedale, le sue
condizioni non sono gravi. La casa era
a soqquadro, il che ha fatto pensare ad
una rapina finita in tragedia.

http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/notiziasolotesto.jsp?id=1025843&pagina=801&sottopagina=01

Nascondeva marijuana in un cespuglio, arrestato

Un uomo di 34 anni Leye Kane, di nazionalità senegalese è stato arrestato dai carabinieri di Catanzaro con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Questa è stata la seconda, volta nel giro di un mese, che l’uomo viene arrestato dai carabinieri. In particolare, in quest’ultimo caso, i militari dell’arma hanno sorpreso il trentaquattrenne mentre prelevava una dose di marijuana da un cespuglio. Una volta bloccato, il personale del Nucleo operativo ha scoperto nel cespuglio una busta con all’interno 76 grammi di marijuana. L’uomo era già sottoposto all’obbligo di dimora con la permanenza a casa nelle ore notturne. Su disposizione del sostituto procuratore di turno, Kane è stato condotto ai domiciliari.

http://catanzaro.weboggi.it/Cronaca/88891-Nascondeva-marijuana-in-un-cespuglio%2C-arrestato-

Gemelli tunisini aggrediscono agenti

Si appropria di oggetti del gemello minacciandolo con un coltello e scappa, poi, una volta fermato dalla polizia allertata dal fratello, picchia gli agenti. In manette è finito un 36enne tunisino residente ad Arezzo. L’uomo, al termine di una violenta lite con il fratello gemello, aveva portato via oggetti dalla sua casa usando anche un coltello per minacciare e farsi strada. Una volta ricevuto l’allarme, i poliziotti hanno cercato di far incontrare i due gemelli per riappacificarsi e chiudere la questione in maniera pacifica. Ma dalle indagini è emerso che il 36enne aveva derubato e offeso più volte il fratello prima di arrivare a minacciarlo con un coltello, così lo hanno fermato. L’uomo ha reagito picchiando gli agenti e perfino minacciandoli con lo specchietto divelto alla volante. Al termine della colluttazione il tunisino è stato arrestato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Stamani udienza di convalida in tribunale.

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