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Peruviano ruba ambulanza e semina panico

PERUGIA – Peruviano ruba un’ambulanza e viene arrestato. Il fatto è avvenuto questa stanotte in via Donizetti.
Gli agenti della volante, giunti sul posto, hanno individuato il veicolo segnalato sulla corsia di destra della rotonda e quindi ancora a ridosso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia.
Una volta bloccato il mezzo, hanno verificato chi vi fosse alla guida.
Si tratta di un 50enne peruviano, che non lavora come operatore sanitario, e che ha subito manifestato inequivocabili segni di ubriachezza.
Secondo la ricostruzione della polizia il peruviano – J.V.M.Y le sue iniziali – era andato al pronto soccorso nella tarda serata del 30 aprile, per farsi medicare una lieve ferita.
L’uomo si è presentato ubriaco e ad un certo momento, mentre si trovava ancora in sala d’attesa, si è alzato e se ne è andato via.
Il peruviano ha puntato un’ambulanza utilizzata per servizi di trasporto occasionali è riuscito ad avviare il motore ed è uscito dal Santa Maria della Misericordia.
L’arrivo immediato delle Volanti, però, non gli ha permesso di fare molta strada.
Così, la Polizia ha restituito il mezzo al nosocomio perugino ed arrestato in flagranza il sudamericano con l’accusa di furto.
Per J.V.M.Y. – che domattina sarà processato per direttissima – anche una denuncia per guida con patente revocata ed in stato di ebbrezza.

http://www.umbriadomani.it/il-fatto-di-cronaca/perugia-ubriaco-ruba-unambulanza-fermato-e-denunciato-dalla-polizia-39768/

Nigeriano molesta passanti e picchia agenti: è l’ennesima volta

PADOVA. Parapiglia ieri poco dopo mezzanotte nel complesso dei padri rogazionisti in via Tiziano Minio, all’Arcella. Alcuni atleti della società sportiva Juvenilia, che si erano riuniti per una cena, si sono accorti che un individuo africano si era introdotto all’interno della palestra.

È nato un parapiglia nel corso del quale due della società sportiva sono stati picchiati dal malvivente. I feriti hanno chiamato il 113 e richiesto l’intervento di una volante. Sul posto sono giunte due auto e ben quattro poliziotti sono stati picchiati.

Alla fine in manette è finito John Seron, 39 anni, nigeriano senza fissa dimora. L’uomo ha un sacco di precedenti per aggressioni dello stesso tipo, anche ai danni di privati cittadini. La particolarità per cui tutti lo conoscono è che parla in napoletano. Più volte è stato segnalato in zona Borgomagno come individuo molesto

http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2015/05/03/news/ruba-e-picchia-i-poliziotti-arrestato-il-nigeriano-che-parla-napoletano-1.11349312

Picchia la convivente per strada, egiziano arrestato

Picchia la convivente per strada: egiziano 28enne in manette

Un 28enne egiziano, residente a Pescara, è stato arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.  I Carabinieri del Nor sono intervenuti in soccorso di una donna, convivente del giovane, dopo essere stati allertati da alcuni passanti.

L’uomo infatti, a seguito di una discussione per futili motivi, ha cominciato a picchiare la sua vittima per strada, poi si è scagliato contro i cittadini che hanno cercato di difendere la donna.

Infine, all’arrivo dei militari dell’Arma, ha preso a calci e pugni anche loro, che pero’ lo hanno bloccato e ammanettato.

http://www.ilpescara.it/cronaca/picchia-convivente-per-strada-egiziano-arrestato.html

 

Bloccati sul furgone rubato dopo un colpo in abitazione: un arresto

Veggioletta, bloccati sul furgone rubato dopo un colpo in abitazione: un arresto

Rapina aggravata e ricettazione sono le accuse con le quali è stato arrestato nella notte del 2 maggio dai carabinieri un romeno pregiudicato di 20 anni bloccato dalle guardie dell’Ivri e di Metronotte di Piacenza e dai carabinieri del Radiomobile a bordo di un furgone rubato e con a bordo la refurtiva di un colpo portato segno in serata a Montecanino, vicino ad Agazzano. Un complice che invece era con lui è riuscito a dileguarsi scappando a piedi.

A segnalare al 112 un furgone bianco sospetto che si aggirava nella notte vicino a Gazzola sono stati alcuni residenti. I carabinieri, analizzando la targa fornita al telefono dai cittadini, hanno scoperto che si trattava di un mezzo rubato pochi giorni fa a Carpaneto. La segnalazione è stata diramata anche alla centrale dell’Ivri e a tutte le guardie sul territorio.

Intorno alle 4 le pattuglie degli istituti di vigilanza piacentini individuano il furgone sospetto con a bordo due persone e riescono a bloccarlo alla Veggioletta. I due a bordo scendono per scappare: uno ce la fa, mentre il complice viene bloccato dalle guardie. Nel frattempo arriva anche una gazzella del Nucleo radiomobile di Piacenza e il ladro viene portato in caserma e arrestato.

A bordo del furgone i carabinieri hanno ritrovato tutta la refurtiva di un colpo ingente che era stato portato a segno poco dopo mezzanotte nell’abitazione a Montecanino: telefoni cellulari, attrezzi da lavoro, biciclette e denaro in contanti. Tutto è già stato restituito ai legittimi proprietari.

http://www.ilpiacenza.it/cronaca/veggioletta-bloccati-sul-furgone-rubato-dopo-un-colpo-in-abitazione-un-arresto.html

Coltellate tra africani per una 2 euro

Un marocchino di 29 anni ha aggredito e ferito un giovane tunisino con il quale si contendeva pochi euro per l’acquisto di una bibita. L’episodio è avvenuto a Reggio Calabria dove gli agenti delle volanti hanno arrestato il ventinovenne per lesioni. Il tunisino è stato ferito con un bottiglia al volto, al collo ed al fianco. I poliziotti sono intervenuti dopo la segnalazione di una persona. Sul posto è stato trovato anche un coltello a serramanico.

http://calabria.weboggi.it/Cronaca/89781-Accoltellato-per-una-bottiglietta-d%27acqua%2C-arrestato-marocchino-nel-reggino

‘Nomade’ punta pistola e picchia ragazza: poi si avventa su soccorritore

La squadra mobile di Lucca ha denunciato per i reati di violenza privata, minacce gravi e porto abusivo di armi un pluripregiudicato 34enne, già residente al campo nomadi di Lucca ed attualmente dimorante a Seravezza, che nelle scorse settimane si era reso protagonista di un episodio che aveva fatto allertare il 113: un uomo armato era stato segnalato sulla via Sarzanese perché malmenava una ragazza armato di pistola. La squadra mobile aveva avviato le indagini, e dopo aver sentito alcuni testimoni dei fatti ha individuato il pregiudicato, che aveva picchiato la ragazza con la quale aveva avuto in passato una relazione sentimentale. Era stato un marocchino abitante poco distante a intervenire in difesa della ragazza, riuscendo a sottrarla alla furia dell’uomo e farla scappare che aveva rimediato solo una settimana di prognosi per ecchimosi superficiali. Il sinti aveva indirizzato la sua furia verso il marocchino, minacciandolo di morte con una pistola, stando alle testimonianze resa dalla vittima; i poliziotti lo hanno poco intercettato e sottoposto a perquisizione personale estesa al veicolo, senza rinvenire l’arma. Il racconto del marocchino era coerente e logico, per cui al termine delle indagini, oltre alla violenza privata e le minacce di morte, il pregiudicato è stato denunciato anche per porto abusivo di armi.

Leggi questo articolo su: http://www.gonews.it/2015/05/02/minaccia-una-ragazza-con-una-pistola-poi-si-avventa-sul-suo-soccorritore-arrestato/

Adotta un ‘profugo’: immigrato pestava moglie e suoceri italiani

Si presentava sotto casa dei suoceri e minacciava di morte sia loro che la moglie, che da alcuni mesi, dopo che l’aveva picchiata più volte, lo aveva lasciato e si era trasferita nell’abitazione dei genitori insieme al figlio piccolo. Per questo un ventiduenne di origini kosovare è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti. Secondo quanto emerso, il giovane era già stato sottoposto a un divieto di avvicinamento alla donna, che però violava regolarmente. Da settimane si presentava sotto casa dei suoceri, gridando in strada e dicendo che avrebbe bruciato la loro auto e tagliato la gola alla moglie, ventiduenne fiorentina, se non fosse tornata con lui.

Leggi questo articolo su: http://www.gonews.it/2015/04/30/maltrattamenti-picchia-la-moglie-e-minaccia-i-suoceri-arrestato-un-22enne/

Arrestano una spacciatrice e via Skype i poliziotti trovano il fidanzato latitante

VENEZIA. Capita anche che sul computer della donna che stanno arrestando per spaccio di droga, appaia – in una inattesa telefonata via Skype – il volto del fidanzato latitante, che appena riconosce il poliziotto che lo ha arrestato tempo fa, interrompe in tutta fretta la comunicazione.

Nei giorni scorsi, i poliziotti  della Squadra investigava del  commissariato di Mestre hanno arrestato Olena Khaldzhiyeva – cittadina ucrina residente a Mestre in via Aleardi, 45 anni –  tenuta d’occhio perché aveva “ereditato” l’attività di spaccio del fidanzato magrebino, Msehli Abdelkarim detto “Baffo”, tunisino, arrestato  per spaccio di eroina, ma evaso dagli arresti domiciliari.

Il 14 aprile i poliziotti hanno seguito la donna all’uscita di casa: lei in bici, loro pure.

Dopo aver percorso diverse vie apparentemente senza un senso logico, la donna si dirigeva verso il parco Piraghetto, dove nei pressi del parcheggio dell’ingresso principale incontrava un ragazzo al quale consegnava un involucro, ricevendo in cambio delle banconote.  Poi i due si allontanavano in direzioni opposte. A quel punto, gli agenti sono intervenuti, bloccando la spacciatrice, mentre il giovane tossicodipendente – all’alt della polizia –  innestava  la retromarcia, investendo la bicicletta  di uno degli agenti, riuscito a saltare a terra giusto in tempo per non venire travolto. L’uomo era scappato, ma poi in seguito è stato identificato e denunciato.

In casa della donna, all’interno di due stivaletti, venivano trovati tre distinti involucri, contenenti complessivamente  47 dosi di eroina, per un peso complessivo di circa 70 grammi. E proprio durante la perquisizione, sul pc della donna è arrivata una video chiamata a mezzo Skype del  fidanzato spacciatore della cittadina ucraina, attualmente  latitante. Quest’ultimo, alla vista  del poliziotto che ha “risposto”  alla Web cam, riconoscendolo per l’agente  che lo aveva  a suo tempo arrestato, iniziava a balbettare non comprendendo quanto stava accadendo, ma interrompendo la chiamata.

Le indagini sono tuttora in corso per verificare se il latitante  possa in qualche modo aver  “ceduto  l’attività”  alla compagna gestendola via Skype dall’estero.

http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2015/04/29/news/arrestano-una-spacciatrice-e-via-skype-i-poliziotti-trovano-il-fidanzato-latitante-1.11328401

Caccia allo spacciatore, sorpreso in casa con i “clienti”

I carabinieri della compagnia di Assisi, impegnati senza sosta nel contrasto alle attività di spaccio di sostanze stupefacenti nell’hinterland Perugino, hanno arrestato un cittadino albanese, irregolare, a casa del quale i militari hanno rinvenuto venti grammi di “polvere bianca”.
Le indagini, fa sapere il comandante della compagnia Carabinieri Maggiore Sivori, sono partite dal comprensorio dell’assisano, dove sono stati fermati dagli investigatori alcuni giovani del posto trovati in possesso di alcune dosi di cocaina destinate al loro uso personale.
Da qui è partita l’identificazione del fornitore dello stupefacente individuato dai militari del Radiomobile dopo una lunghissima serie di appostamenti nei quartieri di Perugia tristemente noti per lo spaccio “al dettaglio” di droghe pesanti e non. L’ultimo e più difficile passo è stato quello relativo all’individuazione dell’appartamento del soggetto dove gli inquirenti immaginavano potesse detenere lo stupefacente.
Avuta la certezza della sua identità e della ubicazione della casa, i militari hanno fatto il blitz nell’appartamento dell’uomo intorno alle 18 del 29 aprile dopo avere fermato altri due acquirenti trovati anch’essi in possesso di alcuni grammi di cocaina.
Il cinquantenne, con alle spalle altri arresti per spaccio di sostanze stupefacenti deteneva in casa circa venti dosi di cocaina già confezionate, un bilancino elettronico di preciso e materiale usato dagli “addetti ai lavori” per il “taglio della sostanza” oltre a 1.500 euro incontanti, sicuro provento dell’attività delittuosa.
Colto con le mani nel sacco l’uomo non ha fornito ai militari alcuna spiegazione trincerandosi dietro l’assoluto silenzio. Per la giornata di dopo domani è atteso l’interrogatorio di garanzia di fronte al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Perugia.

http://corrieredellumbria.corr.it/news/assisi-bastia/178151/Caccia-allo-spacciatore–sorpreso-in.html?refresh_ce

Rapina armata in villa a Rimini: tradito dalle impronte digitali, arrestato al rientro in Italia

La Polizia di Rimini, al termine di serrate investigazioni, ha identificato il rapinatore che il 10 gennaio scorso si era introdotto in casa di un antiquario riminese. Quest’ultimo, sotto la minaccia di una pistola, gli aveva consegnato del denaro, il bancomat e un telefono cellulare. Il responsabile è un 23enne magrebino, incastrato dalle impronte digitali rilasciate sul luogo della rapina. Localizzato in Marocco, la Polizia ha scoperto che era pronto a tornare in Italia. Martedì gli Agenti lo hanno atteso allo sbarco dell’aereo atterrato all’aeroporto di Levaldigi, a Cuneo. Il giovane è stato arrestato: non ha opposto resistenza alle manette.

 

http://www.altarimini.it/News77128-rapina-armata-in-villa-a-rimini-tradito-dalle-impronte-digitali-arrestato-al-rientro-in-italia.php