Tag: Zingaro

Furti in appartamento, arrestato 40enne zingaro


Interno18

Furti in appartamento, arrestato 40enne
Interno18
Questa volta a finire in manette Cristian Simion, 40enne di origine rumena, proveniente da un campo nomadi di Casalnuovo in provincia di Napoli, il quale è stato sorpreso nel corso della notte mentre stava sostando nei pressi del locale Ufficio Postale

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Ancona: controllore “osa” chiedere biglietto a Zingaro, e lui lo prende a pugni!

Ancona. Controllore chiede di vedere il biglietto, Rom gli da un
Giornale.Sm
Secondo quanto si apprende il controllore ha chiesto al passeggero, un rom, di poter vedere il titolo diviaggio, ma l’uomo gli ha assestato un pugno in faccia e si e’ allontanato. Il controllore, ferito, e’ stato soccorso da un collega e accompagnato altro »

Mugnano, Zingaro sorpreso a rubare in un’abitazione


Il Mattino

Mugnano, sorpreso a rubare in un'abitazione Finisce in manette un
Il Mattino
A+ A- Stampa. MUGNANO DEL CARDINALE – Colto sul fatto mentre rubava oggetti in oro in un'abitazione. I Carabinieri hanno arrestato a Mugnano del Cardinale un 28enne pregiudicato di origine croata, residente in un campo nomadi di Scampia. Il giovane
Mugnano, sorpreso a rubare in un'abitazione. Arrestato croatoIrpinia Report

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Zingaro aggredisce la moglie, noi paghiamo le cure

Rom aggredita dal marito, ricoverata in prognosi riservata per trauma cranico

La vittima, 28enne, risiede in via Brecce Sant’Erasmo. L’uomo viene ricercato. Controlli anche nei campi

NAPOLI – Aggredita dal marito una giovane donna rom. La ragazza, 28enne, è stata ricoverata all’ospedale «Loreto Mare» in prognosi riservata per un trauma cranico ed escoriazioni. La giovane è residente nel campo di via Brecce Sant’Erasmo a Napoli.

È STATO IL MARITO – Interrogata dalla polizia, la donna ha fornito il nome del marito, che si è reso irreperibile ed è ricercato dalla polizia. Le condizioni della 28 enne intanto sono migliorate, anche se la prognosi resta riservata.

CONTROLLI NEI CAMPI – Una vasta operazione dei carabinieri di Caserta e Napoli, contro il fenomeno dei furti e delle rapine in abitazione da parte di soggetti prevalentemente di etnia straniera, è in corso in tutta la Campania dalle prime ore di oggi. Sono circa 300 i militari del Comando Provinciale di Napoli che stanno prendendo parte al blitz. I controlli si concentrano nei campi rom. Sono 45 gli arresti messi a segno in tutta la regione per vari reati (spaccio di sostanze stupefacenti, rapine, furti e detenzione di armi). Eseguiti anche con ingenti sequestri. Un nomade, proveniente dal campo di Casalnuovo, è stato arrestato per furto aggravato dai Carabinieri di Grazzanise (Caserta) che l’hanno sorpreso mentre rubava materiale da una azienda bufalina confiscata alla camorra. Controlli sono in corso anche nel campo nomadi di Caivano (Napoli).

DIECI DENUNCIATI – Dieci nomadi rom sono stati denunciati dai carabinieri al termine di controlli eseguiti nei campi dove vivono a Caivano. Nei controlli sono stati identificati rom già denunciati in passato. I reati contestati dai militari della compagnia di Casoria, che hanno operato insieme al Battaglione Campania, sono: abusivismo edilizio e furto di energia elettrica con allacciamento alla rete pubblica di illuminazione e guida senza patente. 25 le perquisizioni domiciliari eseguite, 72 quelle personali, 83 gli identificati , 72 dei quali già denunciati in passato. I carabinieri hanno sequestrato 11 auto ed elevato multe per 10 mila euro

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2013/6-marzo-2013/rom-aggredita-ricoverata-prognosi-riservata-trauma-cranico-21249411973.shtml

Ruba in un’azienda confiscata, arrestato Zingaro

Ruba in un'azienda confiscata, arrestato
Campanianotizie
GRAZZANISE – Nell'ambito dei controlli volti a prevenire furti e rapine posti in essere dai Carabinieri nella notte, un nomade del campo nomadi di Casalnuovo (NA) è stato arrestato per furto aggravato dai Carabinieri della Stazione di Grazzanise poiché

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Bologna: è uno Zingaro 19enne l’assassino di Quinto Orsi che a 72 anni lavorava ancora

Il Sindaco di Bologna

E’ uno Zingaro di 19 anni l’assassino di Quinto Orsi, il meccanico di 72 anni investito e ucciso durante il tentativo di furto dell’auto di un cliente. E’ un giovane rom di origine bosniaca, la cui famiglia è già nota alle forze dell’ordine.  Il Pm Beatrice Ronchi ha scritto nel fascicolo l’accusa di cui dovrà rispondere: tentata rapina e omicidio aggravato.
Il fatto intanto ha riportato fortemente alla ribalta il problema sicurezza tra artigiani e commercianti. La Lega Nord, prima dell’arresto aveva proposto di mettere dei soldi a disposizione della sua cattura. “Mettiamo una taglia sull’omicida di via Ferrarese!”, ha scritto su Facebook il capogruppo in Comune a Bologna e candidato per la Lega Nord Manes Bernardini. “Non c’è bisogno di taglie, non c’è bisogno di tornare al Medio Evo, non c’è bisogno di offendere le forze dell’ordine”, aveva replicato il sindaco Virginio Merola.

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/02/22/news/si_costituisce_l_assassino_di_orsi_un_giovane_nomade_di_19_anni-53217772/

Il medioevo è già qui, Merolone. Gli Italiani sono costretti a lavorare fino e oltre i 70 anni per mantenere questi parassiti.

Arrestato Zingaro re delle truffe – Il Friuli

Arrestato il re delle truffe
Il Friuli
Il nomade, 34 anni e pregiudicato molto conosciuto nel Nord Est, e' stato fermato a Velden, nei pressi di un albergo posizionato suille rive del lago, in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dalla Procura di Udine. Deve, infatti, scontare
arrestato in austria re delle truffe del nord estRegione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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Zingaro pendolare del crimine: dal campo nomadi alle case del Brenta

Arrivava dal Bergamasco, dove vive in un campo nomadi, alla guida di un’Opel Corsa non di sua proprietà, colpiva nelle abitazioni della vallata del Brenta mettendo a segno furti e si dileguava tornando quasi certamente alla base di partenza, in Lombardia. Pensava probabilmente di farla franca, ma alla fine è stato scoperto con una brillante d’indagine, dai carabinieri che l’hanno denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria per furto aggravato, dando così scacco matto ad un altro sgradito“incursore” che scorrazzava nel territorio. Protagonista della vicenda un cittadino slovacco di 58 anni, F. V. che nel giro di pochi giorni, da fine novembre ai primi di dicembre ha messo a segno i quattro colpi Pove, Solagna, Cismon e in località Fosse di Sotto, frazione di Enego. I carabinieri della stazione di Solagna, comandata dal maresciallo Vito Sitran, con i colleghi della scientifica di Bassano, hanno operato con tenacia e alla fine sono risaliti all’identità del presunto autore dei furti, commessi di pomeriggio, non appena calato il buio. I militi hanno raccolto numerose testimonianze, non solo quelle dei proprietari delle abitazioni. Hanno sentito infatti anche i vicini di casa e il lavoro, praticamente attuato a tappeto, ha dato risultati concreti. Indicato il tipo di auto con la quale lo slovacco arrivava in Valbrenta, i testimoni hanno fornito agli inquirenti parte dei numeri di targa dell’auto e, oltretutto, hanno tracciato un identikit del ladro che agiva a volto scoperto. I militi, hanno cercato riscontri sulla banca dati, riuscendo risalire non solo all’Opel ma anche a chi la utilizzava: si trattava appunto dello slovacco. Penetrava nelle abitazioni dopo aver forzato porte o finestre, rubava quindi contante e monili d’argento e si dileguava. L’ammontare dei colpi non è stato tutto sommato rilevante. I militi non hanno rinvenuto la merce sparita e continuano le indagini per rintracciare il maltolto, anche se il compito non si presenta semplice. Nei confronti dell’uomo, ufficialmente senza fissa dimora, è scattata la denuncia per furto aggravato. Quindi è in libertà. Lo slovacco era già noto alle forze dell’ordine sempre per reati contro il patrimonio, commessi nel Nord Italia.

Inserisci Link: http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Bassano/460382_individuato_dai_cc_il_pendolare_dei_furti_in_valle/

Sentenza storica: “incapace” donò casa a Zingaro, è colpevole anche il notaio

Giù le mani dai nostri anziani

Incapace donò casa a rom: colpevole anche il notaio
Il Messaggero Veneto
Alla rom, accusata invece di circonvenzione d’incapace e giudicata in settembre, in abbreviato, il gup aveva inflitto una pena di 4 anni di reclusione. Al centro del procedimento, dunque, il regalo della casa di Flambruzzo che l’invalido, scapolo e
Due rogiti per un invalido “incapace”: notaio condannato a un anno Il Gazzettinotutte le notizie (2) »

Parroco xenofilo scopre la realtà: lo Zingaro che manteneva deruba i soldi per le adozioni

Quelli che "gli Zingari non sono delinquenti"

SARZANA – Si è trasformato in “detective” ma il ladro l’ha scoperto. Una delusione atroce per Don Renzo Cortese, l’uomo che anche una settimana fa gli aveva portato via 4mila euro,destinati alle adozioni in El Salvador e mille euro di offerte attraverso le le “candele”, era proprio quello che aveva aiutato di più. Da anni tutte le mattine andava in chiesa e molto spesso chiedeva un aiuto economico. Per smascherarlo il sacerdote aveva piazzato all’insaputa di tutti, un paio di giorni fa, un sistema di videosorveglianza nella canonica e ieri mattina l’uomo è stato immortalato da una telecamera mentre alle 7 entrava all’interno della canonica della chiesa di san Francesco. E’ passato dalla porta marrone sulla piazza, usando probabilmente le chiavi che aveva rubato qualche giorno prima. Una volta all’interno della canonica ha rotto il vetro della porta d’ufficio ed è entrato. Ha aperto tutti i cassetti portando via qualcosa, non soldi, “non c’erano più” dice Don Renzo. Il nastro delle telecamere che inquadra distintamente l’uomo e registra minuto per minuto i suoi movimenti dentro le stanze della canonica è stato consegnato ieri mattina dal parroco ai carabinieri della stazione di Sarzana, ai quali ha presentato denuncia.

“Dire che sono amareggiato è poco – afferma Don Cortese che ieri mattina era nel suo studio – Ho trovato il colpevole di quanto mi è accaduto in quest’ultimo periodo. E’ proprio la persona alla quale mi sono dedicato di più. Non posso dire che sia lui ad avere messo a segno la decina di furti dei quali sono stato vittima in quest’ultimi anni, il sospetto che ci sia il suo zampino però c’è. Addirittura qualche giorno fa dopo che avevo subito il furto delle chiavi è venuto da me e l’ha riconsegnate. Ha detto che le aveva preso ad un nomade e mi chiesto una ricompensa che gli ho dato”. “Ora prego Dio – prosegue Don Renzo – che mi dia la forza di continuare, ho l’intenzione infatti di mollare tutto. Lasciare la parrocchia. Ritirarmi“. E’ stanco e deluso Don Cortese, 81 anni vissuti a difesa degli “ultimi”, a chi ha bisogno, con uno sguardo sempre rivolto verso il terzo mondo. Ha raccimolato oltre un milione di euro di offerte in dieci anni da destinare alle adozioni per 400 ragazzi in Etiopia e 200 in El Salvador. A ciascuno di quei 400 bimbi in Etiopia è riuscito a far avere 25 euro al mese. Poi l’assistenza ai poveri della città. Ha sempre aperto a chi bussava alla sua porta, cercando in ogni modo di aiutare tutti. “Ho avuto anche tante gratificazioni da loro – dice con un sorriso Don Renzo – che mi hanno riempito il cuore. Io, figlio di un trovatello, che ha conosciuto la miseria e la fame so cos’è la sofferenza”. E per alleviarla Don Renzo ha dedicato a loro buona parte del suo sacerdozio. Ora si sente tradito, e il sentimento che prova è di lasciare. Ma i suoi mille fedeli presenti domenicalmente alle Sante Messe, gli chiederanno di restare. Di non abbandonarli. Qualcuno forse lo supplicherà. Anche loro, pur appartenendo ad un altro ceto sociale, hanno bisogno di lui. Delle sue parole e dell’affetto che riesce a trasmettere.

http://www.lanazione.it/sarzana/cronaca/2013/01/25/835173-parroco-scopre-ladro-grazie-alle-telecamere.shtml