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Milano: immigrato gira con spranga a caccia di italiani, sprangate ad agenti

(ANSA) – MILANO, 7 GIU – Andava in giro a Milano a torso nudo e con una spranga in mano, che poi ha abbandonato, e quando gli agenti di polizia hanno cercato di fermarlo, li ha presi a calci e pugni: per questo un romeno di 25 anni e’ stato arrestato. A dare l’allarme sono stati ieri sera alcuni dei partecipanti a una festa di residenti in un giardinetto in via Livigno, forse memori delle tre persone uccise a picconate da Mada Kabobo ha ucciso tre persone a sprangate meno di un mese fa.

Kabobo / Bari, la rivolta degli immigrati: nel 2011 anche il ghanese … – Il Sussidiario.net


AGI – Agenzia Giornalistica Italia

Kabobo / Bari, la rivolta degli immigrati: nel 2011 anche il ghanese
Il Sussidiario.net
Nessuno si sarebbe aspettato la tragedia che ha preso il via lo scorso sabato, quando alle 5 del mattino a Niguarda, quartiere della periferia nord di Milano, il 31enne Mada Kabobo, originario del Ghana e irregolare in Italia dal 2011, ha assalito sei
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Strage di Milano: i morti diventano tre, uccisi da picconatore ghanese

MILANO – E’ salito a tre vittime e due feriti (entrambi dimessi) il bilancio della terribile mattina di follia omicida avvenuta sabato scorso in un quartiere periferico di Milano ad opera di Mada ‘Adam’ Kabobo, il ghanese irregolare e con precedenti di 31 anni che, armato di un piccone, ha ferito cinque persone (una sesta Antonio Morisco, un imbianchino campano di 57 anni, era sfuggito al suo attacco). Dopo Alessandro Carolé, disoccupato di 40 anni aggredito davanti a un bar-gelateria, e Daniele Carella, di 21, il giovane al lavoro con il padre a distribuire giornali, colpito mentre cercava di scappare, è morto anche Ermanno Masini, il pensionato di 64 anni che era stato assalito mentre portava a spasso il cane, in un giardinetto. Altri due feriti, invece, si sono salvati: Francesco Niro, l’operaio di 50 anni ferito alla testa, che è stato dimesso dall’ospedale domenica, e Andrea Canfora, di 24 anni, dipendente di un supermercato, che ha riportato una frattura a un braccio.

Mada Kabobo, 31 anni, il ghanese  autore della strage di italiani

Mada Kabobo, 31 anni, il ghanese autore della strage di italiani

Ermanno Masini è deceduto stamani intorno alle 7 all’ospedale Policlinico. Era stato sottoposto anche a un’operazione chirurgica, ma le lesioni riportate erano troppo gravi. Il pensionato era stato aggredito intorno alle 6.20, nei giardinetti in via Adriatico, a poca distanza dai luoghi delle altre aggressioni. L’uomo, di origine modenese, stava portando a spasso il cane e, dalle prime ricostruzioni dei carabinieri, aveva cercato di sfuggire alla furia omicida di Mada Kabobo, che però lo ha raggiunto e colpito ripetutamente,alle spalle.

“Encefalogramma piatto”. Su queste due parole si sono spente le speranze dei genitori di Daniele Carella, il ragazzo di 21 anni colpito alla testa. I medici hanno comunicato la notizia alle 10.50 ma ci sono volute altre sei ore per l’ufficialità. Un tempo tecnico che è servito ai famigliari per prendere una decisione drammatica: l’espianto di cuore, polmone, reni, fegato e pancreas, ma anche tessuti, tratti vascolari e cornee.

Una scelta che, come ha spiegato il direttore sanitario dell’ospedale Niguarda, Giuseppe Genduso, “é stata presa nella convinzione che questa sia l’unica risposta in favore della vita che continua” e che “il bene vince sul male”.

Quel male che all’alba di lunedì si è impossessato dell’extracomunitario, scorrendo nelle sue mani attraverso una spranga e poi un piccone trovato in un cantiere, con il quale ha ammazzato Alessandro Carolé, disoccupato di 40 anni, e aggredito altre quattro persone, compreso il 21enne. Daniele Carella era in via Monte Rotondo per consegnare i giornali assieme al padre, con il quale tutti i giorni era in giro prima dell’alba. Il genitore, sotto choc, ha raccontato di essersi distratto un momento e di aver visto subito dopo il ghanese accanirsi sul corpo ormai esanime del figlio con una violenza tale da spaccare il piccone.

E’ stato l’ultimo a vedere Kabobo prima dell’arresto dei carabinieri. Stamattina il gip del Tribunale di Milano, Andrea Ghinetti, ha convalidato l’arresto dopo aver ascoltato il 31enne nel carcere di San Vittore per circa un’ora e mezza alla presenza del suo legale d’ufficio, Matteo Parravicini. Sebbene sia apparso lucido e calmo, Kabobo ha fatto intendere di “sentire delle voci” nella sua testa, un dettaglio che dovrà essere verificato da successivi test specifici. La comunicazione con l’arrestato, comunque, è stata molto difficoltosa poiché parla un dialetto del Ghana e un inglese stentato. Pare abbia trascorso la notte prima del raptus nei ruderi di Villa Trotti, un edificio abbandonato, a poca distanza dall’area dove ha colpito. Intanto, la scorsa notte sono state trovate 4 molotov in via Antonio Fortunato Stella 5, davanti a una sede della Fondazione Progetto Arca Onlus, che si occupa di persone senza fissa dimora, anziani, famiglie in difficoltà, persone con problematiche di dipendenza, rifugiati e richiedenti asilo politico.

Quattro bottiglie contenenti benzina accanto ad altrettanti stracci che sarebbero serviti come miccia, abbandonati all’ingresso della cucina della onlus, dove ogni giorno vengono preparati i pasti per diversi centri d’accoglienza milanesi. Il presidente della Fondazione, Alberto Sinigallia, ha chiarito che “in nessun centro gestito da Progetto Arca a Milano abbiamo mai avuto minacce di questo genere” e che non ci sono elementi che lasciano ipotizzare un legame tra quanto accaduto attorno a piazza Belloveso (distante dalla cucina tre chilometri) e il ritrovamento delle molotov.

I carabinieri hanno fatto sapere che il gesto non è stato rivendicato, ma hanno anche parlato di un tentativo di intrusione nel corso della notte. In tal proposito l’Arca ha spiegato che i vicini hanno sentito dei rumori e quando si sono affacciati per vedere, hanno notato persone scappare in tutta fretta. E’ dunque possibile che siano le stesse persone che, per motivi ancora sconosciuti, hanno lasciato al civico 5 le bottiglie incendiarie.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/05/11/colpi-piccone-ferisce-3-uomini-milano-preso_8687808.html

Strage Milano: 21enne gravissimo, 64enne entra in coma

MILANO – Follia sabato a Milano, dove un 21enne ghanese Mada Adam Kabobo disoccupato e senza fissa dimora ha aggredito i passanti a colpi di piccone uccidendo una persona e ferendone altre quattro. Sono sempre gravi le condizioni dei due feriti che hanno riportato le lesioni più profonde durante la folle aggressione. Il pensionato modenese Ermanno Masini, di 64 anni, colpito alla testa nei giardinetti di via Adriatico alle 6.20, mentre portava a spasso il cane, è entrato in coma.

Il 21enne Daniele Carella, che stava lavorando con il padre, distributore di giornali, e che è stato aggredito alle 6.30 in via Monte Rotondo, sottoposto a un lungo intervento chirurgico, si trova in rianimazione neurologica.

Alle 10 di questa mattina è stato dimesso dall’ospedale Niguarda di Milano il cinquantenne tra le vittime dell’aggressione. Francesco Niro era stato ricoverato al Pronto soccorso dell’opedale con un trauma cranico facciale e diverse fratture dovute ai colpi di piccone ricevuti.

Le prime due aggressioni con una spranga. Le prime due aggressioni della terribile sequenza (una delle quali mortale) avvenuta a Milano sono state compiute con una spranga di ferro e non con un piccone. Il particolare è emerso dalle indagini che i carabinieri stanno svolgendo per determinare con esattezza la dinamica dei fatti. Sia la spranga, sia il piccone usato nelle altre tre aggressioni, sono nelle mani degli investigatori. La prima era stata divelta dalla recinzione di un giardinetto non distante dai luoghi dei ferimenti, il secondo era stato rubato da un cantiere edile in via Ornato. Sono in corso le analisi scientifiche su entrambi i reperti che serviranno a confermare le accuse nei confronti dell’omicida.

Mada Adam Kabobo, irregolare, è un pregiudicato per diversi reati: i militari attraverso le impronte hanno scoperto che ha precedenti per resistenza, rapina, furto e stupefacenti. Il ghanese era stato foto-segnalato nel 2011, in Puglia, e intimato all’espulsione. successivamente sarebbe stato identificato durante un normale controllo circa un mese fa anche a Milano. Parla in un inglese stentato: non aveva con sé documenti ed era in stato confusionale. L’uomo non sarebbe stato ubriaco.

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/aggressione_piccone_mada_adam_kabobo/notizie/278773.shtml

Picconate ai passanti: l’aggressore ha infierito sulle vittime a terra


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Picconate ai passanti a Milano: arrestato Mada Kabobo, ghanese 31 anni. Quattro feriti e un morto

HA INFIERITO SUL RAGAZZO – Il suo obiettivo “preferito” è stato il ragazzo 21enne che ha incrociato in via Monterotondo, dove poi è stato arrestato. Il giovane stava consegnando giornali, insieme a suo padre, ed è stato aggredito alle spalle. Colpi alla testa duri, forti e ripetuti. Tanto violenti da fare uscire materia cerebrale dal cranio del ragazzo. La sua situazione è disperata ed è stato sottoposto ad intervento neurochirurgico all’ospedale Niguarda di Milano “per gravi lesioni vascolari-cerebrali”, come spiega il bollettino diffuso dalla struttura sanitaria. La prognosi resta riservata.

KABOBO GIA’ FERMATO – Intanto, emergono particolari inquietanti su Mada Kabobo, il 31enne accusato della “mattanza”. L’uomo risulta essere arrivato a Milano solo da un mese, ma non è escluso che possa avere vissuto in città illegalmente. La sua presenza, inoltre, viene segnalata anche in Puglia tra il 2011 e il 2012. Ciò che, a questo punto, non sorprende è che il ghanese fosse stato già fermato in passato per rapina e furto.

“HO FAME” – Portato in caserma per l’interrogatorio, subito dopo il fermo, Kabobo ha detto agli agenti di avere fame prima di chiudersi in un interminabile silenzio. Silenzio che non chiarisce i motivi di un gesto davvero inspiegabile. 

Choc a Milano: Africano aggredisce passanti a picconate, uno è morto altri gravissimi

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E’ sceso in strada con un piccone e ha iniziato a rincorrere i passanti, aggredendoli. Un uomo di 40 anni, colpito alla testa, è morto poco dopo il ricovero mentre altre due sono in gravi condizioni. Le aggressioni sono avvenute tre punti limitrofi, un in piazza Belloveso, una in via Monterotondo e la terza in via Adriatico. I due feriti sono entrambi italiani, uno di 64 e l’altro di 19 anni.

L’aggressore è un immigrato irregolare – Lo straniero fermato dai carabinieri è Mada K., un giovane ghanese irregolare e con precedenti. Era stato foto-segnalato nel 2011, in Puglia, e intimato all’ espulsione. Secondo indiscrezioni, successivamente sarebbe stato identificato durante un normale controllo circa un mese fa anche a Milano.

L’omicida – L’aggressore è un cittadino ghanese di 31 anni, Mada Kabobo L’uomo è irregolare in Italia, senza fissa dimora ma non è mai stato espulso dal territorio nazionale nonostante la sfilza di precedenti penali per danneggiamento, furto, rapina e resistenza a suo carico. Episodi tutti commessi in Puglia fra il 2011 e il 2012. Secondo i carabinieri l’uomo si trovava da circa un mese a Milano.

"Dare la cittadinanza ai figli degli immigrati, ce lo chiede la società civile"

“Dare la cittadinanza ai figli degli immigrati, ce lo chiede la società civile”


strong>Il parroco: “Sono tutti sconcertati” – “Le persone che ho sentito dicono che si tratterebbe del gesto di un folle, ma sono commenti del momento, certo sono tutti sconcertati ma di più non saprei dire, ho avuto frammentarie notizie dai miei parrocchiani”: lo ha detto, contattato telefonicamente, il parroco della chiesa di S. Martino in Niguarda. “Quando sono sceso dall’abitazione per aprire la chiesa ho sentito le sirene di polizia e carabinieri – ha detto il prete -. Poi alcuni parrocchiani mi hanno detto che c’era stata questa cosa, si sono formati capannelli di persone che commentavano l’accaduto. Certo c’era un po’ di preoccupazione tra i miei parrocchiani ma adesso la situazione é sotto controllo”.
http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/13/05/11/milano-aggressione-piccone-morto.html

Ora, è tutto “sotto controllo”, dice il parroco. Fino alla prossima strage.
E’ l’ennesimo caso di immigrato clandestino che viene espulso solo sulla carta. E c’è chi vorrebbe togliere il “reato di clandestinità” e dare la cittadinanza a chiunque.