Tag: gelateria

Uomo massacrato al parco con la figlia: presi due immigrati e due zingari

Morbegno: individuati e denunciati i quattro aggressori di Mariano D’Eraclea, ex poliziotto picchiato a sangue mentre rincasava con figlia.

I carabinieri di Morbegno (Sondrio) hanno individuato e denunciato i quattro giovani che hanno selvaggiamente picchiato l’ex poliziotto cinquantatreenne Mariano D’Eraclea mentre passeggiava con la figlia in un parco pubblico. Si tratta di quattro ragazzi appena diciottenni evasi da una comunità protetta: due sono zingari di nazionalità ‘italiana’, originari della provincia di Como, due stranieri (un cittadino lettone e un cittadino ecuadoriano).
D’Eraclea, conclusa l’esperienza come poliziotto, lavorava come impiegato civile nella questura di Sondrio.
Al momento dell’aggressione da parte dei quattro giovani, stava rincasando passeggiando per un parco pubblico di Morbegno in compagnia della figlia. Il ‘branco’ lo ha picchiato violentemente, infierendo anche quando era ormai caduto al suolo.
I carabinieri hanno individuato gli aggressori e li hanno denunciati a piede libero.

http://www.befan.it/flash-sondrio-denunciati-aggressori-ex-poliziotto/

MORBEGNO (SONDRIO) – Mariano D’Eraclea, 53 anni, era appena andato a prendere la figlia alla piscina comunale di Morbegno (Sondrio) quando, attraversando i giardini pubblici, è stato accerchiato da quattro giovani che gli hanno prima chiesto una sigaretta, e poi, al suo rifiuto, lo hanno aggredito a calci e pugni davanti alla figlia. E’ successo martedì sera.
L’uomo, un ex poliziotto della questura di Sondrio oggi impiegato civile negli stessi uffici, è stato prima soccorso dal titolare di una gelateria lì vicino e poi ricoverato in ospedale.
Gli sono state diagnosticate diverse lesioni e la frattura di alcune costole, per cui l’esatta prognosi sarà definita solo in seguito ad ulteriori esami clinici.
Sull’ episodio sono ora in corso indagini da parte dei carabinieri del Nucleo operativo di Sondrio che stanno perlustrando il territorio.
Gli aggressori avrebbero anche tentato di rubare una catena d’oro al collo dell’uomo, prima di darsi alla fuga all’arrivo di alcuni passanti.

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/morbegno-mariano-deraclea-aggredito-mentre-era-parco-figlia-1651945/

Milano: pizzaiolo egiziano tira fuori i genitali e molesta ragazza

Milano 03 luglio 2013 – Un pizzaiolo egiziano di 31 anni è stato arrestato dalla polizia, a Milano, per molestie sessuali ai danni di una ragazza spagnola, che sarebbe stata avvicinata all’interno di una gelateria in galleria Vittorio Emanuele. L’uomo, A.S., incensurato, è stato bloccato dagli agenti mentre si toccava le parti intime (messe in “bella” mostra) alle spalle della giovane, scappata subito dopo il fermo del molestatore. L’egiziano, infatti, era stato notato in metropolitana e scambiato per un borseggiatore, così i poliziotti lo hanno seguito fino a quando si è appoggiato alla ragazza in gelateria. Ma quando lo hanno bloccato la giovane, spaventata, si è dileguata. L’uomo ora è accusato di violenza sessuale.

http://www.milanotoday.it/cronaca/violenza-sessuale-gelateria-galleria-vittorio-emanuele.html

 

Torino: immigrati “sciacalli” tra gli studenti in festa

Si sono infiltrati tra i ragazzi 
che hanno invaso il centro per festeggiare la fine della scuola
derubandoli di catenine e portafogli

Sciacalli tra gli studenti in festa. I carabinieri hanno arrestato ieri 4 persone,in due circostanze, smascherati dai militari “infiltrati” tra gli studenti che ieri hanno invaso il centro per festeggiare la fine della scuola.

Il primo episodio in Piazza Castello, dove i militari della Stazione Po Vanchiglia e del I° Battaglione Piemonte hanno arrestato un marocchino di 19 anni per rapina ai danni di due studenti. Il rapinatore,in concorso con altri soggetti non ancora identificati, ha aggredito due 15enni con un calcio e strappato loro la catenina d’oro dal collo. I militari in borghese hanno sentito le urla delle due vittime e sono intervenuti immediatamente, riuscendo a bloccare un rapinatore. Una catenina è stata recuperata.

Nell’ambito della stessa attività di prevenzione in occasione dei festeggiamenti, i carabinieri della Stazione Po Vanchiglia del Nucleo Radiomobile hanno arrestato altri tre borseggiatori che hanno derubato alcuni studenti in Via Roma e davanti alla gelateria “Grom” di Via Accademia delle Scienze. Si tratta di un algerino di 29 anni, che ha scippato un 14enne in Via Roma, e di due ragazze nomadi, che ogni probabilità fanno parte di una banda di “falsi medicanti”, che con il pretesto di chiedere l’elemosina hanno derubato dei portafogli due ragazze, una in via Roma e una davanti alla Gelateria “Grom” di Via Accademia delle Scienze.

http://www.lastampa.it/2013/06/13/cronaca/sciacalli-tra-gli-studenti-in-festa-arrestati-quattro-borseggiatori-NwS9TeGnAX6aTFYCTnSp2O/pagina.html

Strage di Milano: i morti diventano tre, uccisi da picconatore ghanese

MILANO – E’ salito a tre vittime e due feriti (entrambi dimessi) il bilancio della terribile mattina di follia omicida avvenuta sabato scorso in un quartiere periferico di Milano ad opera di Mada ‘Adam’ Kabobo, il ghanese irregolare e con precedenti di 31 anni che, armato di un piccone, ha ferito cinque persone (una sesta Antonio Morisco, un imbianchino campano di 57 anni, era sfuggito al suo attacco). Dopo Alessandro Carolé, disoccupato di 40 anni aggredito davanti a un bar-gelateria, e Daniele Carella, di 21, il giovane al lavoro con il padre a distribuire giornali, colpito mentre cercava di scappare, è morto anche Ermanno Masini, il pensionato di 64 anni che era stato assalito mentre portava a spasso il cane, in un giardinetto. Altri due feriti, invece, si sono salvati: Francesco Niro, l’operaio di 50 anni ferito alla testa, che è stato dimesso dall’ospedale domenica, e Andrea Canfora, di 24 anni, dipendente di un supermercato, che ha riportato una frattura a un braccio.

Mada Kabobo, 31 anni, il ghanese  autore della strage di italiani

Mada Kabobo, 31 anni, il ghanese autore della strage di italiani

Ermanno Masini è deceduto stamani intorno alle 7 all’ospedale Policlinico. Era stato sottoposto anche a un’operazione chirurgica, ma le lesioni riportate erano troppo gravi. Il pensionato era stato aggredito intorno alle 6.20, nei giardinetti in via Adriatico, a poca distanza dai luoghi delle altre aggressioni. L’uomo, di origine modenese, stava portando a spasso il cane e, dalle prime ricostruzioni dei carabinieri, aveva cercato di sfuggire alla furia omicida di Mada Kabobo, che però lo ha raggiunto e colpito ripetutamente,alle spalle.

“Encefalogramma piatto”. Su queste due parole si sono spente le speranze dei genitori di Daniele Carella, il ragazzo di 21 anni colpito alla testa. I medici hanno comunicato la notizia alle 10.50 ma ci sono volute altre sei ore per l’ufficialità. Un tempo tecnico che è servito ai famigliari per prendere una decisione drammatica: l’espianto di cuore, polmone, reni, fegato e pancreas, ma anche tessuti, tratti vascolari e cornee.

Una scelta che, come ha spiegato il direttore sanitario dell’ospedale Niguarda, Giuseppe Genduso, “é stata presa nella convinzione che questa sia l’unica risposta in favore della vita che continua” e che “il bene vince sul male”.

Quel male che all’alba di lunedì si è impossessato dell’extracomunitario, scorrendo nelle sue mani attraverso una spranga e poi un piccone trovato in un cantiere, con il quale ha ammazzato Alessandro Carolé, disoccupato di 40 anni, e aggredito altre quattro persone, compreso il 21enne. Daniele Carella era in via Monte Rotondo per consegnare i giornali assieme al padre, con il quale tutti i giorni era in giro prima dell’alba. Il genitore, sotto choc, ha raccontato di essersi distratto un momento e di aver visto subito dopo il ghanese accanirsi sul corpo ormai esanime del figlio con una violenza tale da spaccare il piccone.

E’ stato l’ultimo a vedere Kabobo prima dell’arresto dei carabinieri. Stamattina il gip del Tribunale di Milano, Andrea Ghinetti, ha convalidato l’arresto dopo aver ascoltato il 31enne nel carcere di San Vittore per circa un’ora e mezza alla presenza del suo legale d’ufficio, Matteo Parravicini. Sebbene sia apparso lucido e calmo, Kabobo ha fatto intendere di “sentire delle voci” nella sua testa, un dettaglio che dovrà essere verificato da successivi test specifici. La comunicazione con l’arrestato, comunque, è stata molto difficoltosa poiché parla un dialetto del Ghana e un inglese stentato. Pare abbia trascorso la notte prima del raptus nei ruderi di Villa Trotti, un edificio abbandonato, a poca distanza dall’area dove ha colpito. Intanto, la scorsa notte sono state trovate 4 molotov in via Antonio Fortunato Stella 5, davanti a una sede della Fondazione Progetto Arca Onlus, che si occupa di persone senza fissa dimora, anziani, famiglie in difficoltà, persone con problematiche di dipendenza, rifugiati e richiedenti asilo politico.

Quattro bottiglie contenenti benzina accanto ad altrettanti stracci che sarebbero serviti come miccia, abbandonati all’ingresso della cucina della onlus, dove ogni giorno vengono preparati i pasti per diversi centri d’accoglienza milanesi. Il presidente della Fondazione, Alberto Sinigallia, ha chiarito che “in nessun centro gestito da Progetto Arca a Milano abbiamo mai avuto minacce di questo genere” e che non ci sono elementi che lasciano ipotizzare un legame tra quanto accaduto attorno a piazza Belloveso (distante dalla cucina tre chilometri) e il ritrovamento delle molotov.

I carabinieri hanno fatto sapere che il gesto non è stato rivendicato, ma hanno anche parlato di un tentativo di intrusione nel corso della notte. In tal proposito l’Arca ha spiegato che i vicini hanno sentito dei rumori e quando si sono affacciati per vedere, hanno notato persone scappare in tutta fretta. E’ dunque possibile che siano le stesse persone che, per motivi ancora sconosciuti, hanno lasciato al civico 5 le bottiglie incendiarie.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/05/11/colpi-piccone-ferisce-3-uomini-milano-preso_8687808.html