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Perugia, è successo ancora: immigrato irrompe in locale e terrorizza tutti con bottiglia rotta

Perugia, 14/04/2013 – Ancora un brutto episodio di criminalità in via Ulisse Rocchi, a pochi passi dall’Arco Etrusco, vero simbolo del capoluogo. Dopo il fenomento dello spaccio – molte le retate della Squadra Mobile e dell’Arma – crescono anche azioni violente, minacce e soprusi portati avanti da spacciatori stranieri.

L’ultima azione violenta porta la firma di un tunisino, clandestino e nullafacente di appena 19 anni. Ha fatto irruzione in un esercizio commerciale – il Cedro – dove per ragioni ancora da accertare ha minacciato i titolari e i clienti con una bottiglia rotta. E se non fossero stati i Carabinieri ad intervenire poteva finire molto male. Ma una volta arrestato ha fatto dell’altro: ha quasi distrutto l’auto dei militari a calci. Ora si trova a Capanne per resistenza, minacce e danneggiamento.

http://www.perugiatoday.it/cronaca/via-ulisse-rocchi-straniero-minaccia-clienti-locali.html

 
 

Campo nomadi, Nuzziello replica al M5S: “Combatto perché capisco … – FoggiaToday


FoggiaToday

Campo nomadi, Nuzziello replica al M5S: “Combatto perché capisco
FoggiaToday
Sin dalla prima riga, infatti, ho puntualizzato che sono intervenuta in conseguenza di una denuncia degli stessi organi di stampa sulla situazione del campo nomadi di Borgo Arpinova, che è soltanto una delle numerose azioni di denuncia messe in opera
Campo Nomadi Arpinova: “La Nuzziello non dice il vero”StatoQuotidiano.it

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Piacenza, immigrati in piazza: “Dateci 2.000 euro oppure occupiamo il Ferrhotel”

I "nuovi italiani"

Gli immigrati marciano anche su Piacenza. Arriva sotto il municipio la protesta dei sedicenti profughi mantenuti da oltre un anno dalla collettività. La manifestazione svoltasi in mattinata è illegale in quanto non autorizzata dalla questura. Gli immigrati hanno urlato sotto le finestre del comune per chiedere un incontro con il sindaco Dosi. Il 31 dicembre 2012 infatti è terminato lo stato di emergenza, e il 28 febbraio 2013 finiranno gli aiuti che hanno permesso loro di rimanere sul nostro territorio. Gli stranieri chiedono soldi per andarsene o di lavorare. La prefettura ha proposto 500 euro a testa ma loro ne vogliono almeno 2000. A garantire l’ordine e la sicurezza del palazzo comunale un codone di carabinieri, Digos e polizia municipale.

Una delegazione di 4 profughi è stata ricevuta in comune. Alcuni dei manifestanti erano armati di ferri e catene che sono stati sequestrati dalla Digos. Il sindaco Dosi ai profughi che ha incontrato: «Non possiamo far altro che dare 500 euro, purtroppo la situazione è questa e non c’è margine». I profughi dal canto loro si sono dichiarati insoddisfatti e hanno minacciato di occupare con la forza il Ferrhotel se non verranno esaudite tutte le loro richieste.

La reazione della Lega Nord per bocca del consigliere regionale Stefano Cavalli- “L’onerosa parentesi profughi deve essere chiusa. Subito. Chiediamo al sindaco ‘tolleranza zero’ contro chi minaccia occupazioni e azioni eclatanti. I piacentini hanno sopportato fin troppo”.  “I piacentini hanno speso oltre tre milioni di euro per ospitare, in completa inattività, per due anni, oltre cento profughi, ben oltre la fine dell’emergenza libica – dichiara Cavalli -. In questi mesi alcuni migranti si sono resi responsabili di violenze, minacce, danneggiamenti alle strutture di accoglienza e oggi si permettono pure di rifiutare l’ennesimo aiuto (a perdere) concesso loro. La situazione è inaccettabile ed è chiaramente degenerata. Ci aspettiamo azioni decise e risolute. Basta sopportare in nome di un deleterio buonismo. La pazienza dei piacentini è finita”. “Si attivino quindi, immediatamente, le procedure per il rimpatrio. E i fondi che si vorrebbe assegnare a ciascun migrante vengano dirottati a favore dell’avviamento al lavoro dei nostri giovani e al sostegno ad anziani e famiglie, ai quali la politica è chiamata a garantire assoluta priorità”.

http://voxnews.info/2013/02/27/immigrati-marciano-su-piacenza-vogliono-2-000-euro-per-tornare-a-casa/

 

Milano nella morsa degli Zingari. L’assessore: “vanno integrati…dare loro casa e lavoro”

Nome: Marina

Segnalazione: http://www.cronacamilano.it/approfondimenti/34546-sicurezza-zona-4-milano-incontro-tra-cittadini-e-assessore-granelli-la-situazione-shock-del-quartiere.html AIUTO c’è pieno di articoli così, basta scrivere “rom milano” su google

ANCORA L’ALLARME ROM, TUTTORA GRAVISSIMO ED IRRISOLTO – I 14 interventi effettuati dai cittadini della Zona 4 riguardavano richieste di urgenti azioni per quanto concerne la presenza di ben 5 insediamenti abusivi rom, tra i quali i campi di Via Pestagalli, Via Dione Cassio, Viale Forlanini, Via Fantoli.

IL CASO DELL’ACCAMPAMENTO IN VIA PESTAGALLI, AUMENTATO A DISMISURA –A proposito di Via Pestagalli, occorre evidenziare la situazione drammatica venutasi a creare da settembre 2012, con un insediamento Rom iniziale di 5 baracche, passate a 60 e una presenza di circa 250 persone, all’interno del quale vengono sgozzati maiali e viene bruciato di tutto di più.

Negli ultimi 6 mesi ci sono stati anche due incendi e, data la presenza nelle immediate vicinanze di una ditta farmaceutica – alla quale sono state spaccate diverse finestre -, la pericolosità è ulteriore, dettata anche dal fatto che all’interno di tale ditta sono presenti sostanze chimiche che a contatto con fonti eccessive di calore potrebbero arrecare danni anche ambientali.

L’AUMENTO ESPONENZIALE ANCHE DEI FURTI IN ABITAZIONE, BEN 21.591 NEL 2012 – Per non parlare poi delle numerose denunce di furto con scasso alle abitazioni dei cittadini (nel 2012 sono aumentate del 42,41%, secondo i dati della Questura di Milano, raggiungendo ben 21.591 colpi durante l’anno, per una media di 1800 al mese, ndr).

IL GRUDO D’AIUTO DEI CITTADINI E DEGLI IMPRENDITORI DI ZONA, COSTRETTI AD ANTICIPARE L’ORARIO DI USCITA DEI DIPENDENTI, PER MOTIVI DI SICUREZZA – Sconvolgente poi il continuo grido di aiuto lanciato da un cittadino, che ha la propria azienda in Via Pestagalli, e da diverso  tempo ha denunciato odori maleodoranti provenienti dall’insediamento Rom a seguito di improvvisati falò fatti a cielo aperto.

– Ma ancor più sconvolgente è stato apprendere che questo cittadino/imprenditore, per salvaguardare l’incolumità dei propri dipendenti, evidentemente costantemente sotto assedio e esposti a continui pericoli, ha concordato con gli stessi l’uscita serale anticipata dall’azienda.

 

Pisapia saluta le "tradizioni" dei fratelli "migranti"

LE RISPOSTE DELL’ASSESSORE GRANELLI: PROMESSE DI INTERVENTI FUTURI, MA DANDO LAVORO E INTEGRAZIONE PER I ROM –  Ora, di fronte a tutte queste interpellanze, l’assessore Granelli ha risposto che in alcuni casi gli interventi si possono fare solo in presenza di “flagranza di reato”, e che è comunque volontà di questa giunta effettuare interventi, come sgomberi ad insediamenti abusivi, ma preoccupandosi prima di dare un tetto ed un lavoro a questa gente in nome della coesione sociale.

– Ma se coesione sociale vuol dire integrarci al degrado, all’illegalità in tutte le sue forme, ebbene noi cittadini non vogliamo adeguarci a questo stile di vita!

 

Immigrato: Picchia la moglie davanti alle bambine

Un uomo di 49 anni originario delle isole Mauritius è stato arrestato dai carabinieri, a Milano, per maltrattamenti in famiglia e lesioni. La vittima è la moglie di 38 anni, connazionale, soccorsa dai carabinieri in un appartamento di via Metauro dopo la chiamata dei vicini che avevano sentito grida di aiuto.

La lite sarebbe scoppiata per futili motivi nell’ambito di tensioni nella coppia, accentuate dallo stato di alterazione alcolica dell’uomo. Questi, operaio regolare in Italia, ha colpito la moglie davanti allo sguardo delle figlie di cinque e nove anni, procurandole un trauma facciale che i medici dell’ospedale San Paolo hanno giudicato guaribile in sette giorni. Il 49enne non sarebbe nuovo a questo genere di azioni, come ha raccontato la donna ai militari. Secondo la sua versione, le vessazioni andrebbero avanti da molto tempo.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/01/04/news/picchia_la_moglie_davanti_alle_bambine_un_quarantanovenne_finisce_in_carcere-49902299/