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Rossetti alla Lega: "Bando antichi mestieri, macchè quote per rom…" – Primocanale


Il Vostro Giornale

Rossetti alla Lega: "Bando antichi mestieri, macchè quote per rom…"
Primocanale
''Secondo l'Europa che finanzia questo bando – spiega Rossetti – attraverso gli antichi mestieri puo' essere dato diritto di cittadinanza ai rom e agli zingari e la giunta regionale è convinta che la linea dell'integrazione perseguita dalla Ue sia
Bando sugli antichi mestieri, Bruzozne (Lega): “No ai privilegi per Città di Genova
Privilegi a rom e sinti, Bruzzone replica a Rossetti: “È la Regione a Il Vostro Giornale
LIGURIA: ROSSETTI A BRUZZONE, BANDO FORTEMENTE AgenParl – Agenzia Parlamentare

tutte le notizie (3) »

Incontro tra mantenuti: il cardinale Vallini tra i rom di via Candoni

Il cardinale Vallini tra i rom di via Candoni
Romasette.it
Creare rapporti di amicizia e collaborazione con la popolazione rom è una sfida che Eva Maruntel, del campo di accoglienza di via Salaria, ha imparato a combattere nel suo lavoro di mediatrice culturale: «Anch'io ero come loro – spiega -; io li vedo

Pavia: infermiera assediata da zingari, “Dacci i soldi”

PAVIA. «Ho un tuo capello, se chiami la polizia ti faccio una maledizione». L’infermiera si è guardata attorno nel parcheggio semideserto in zona Campeggi, alle spalle del San Matteo, per cercare aiuto. Ma c’era solo la nomade che le aveva appena lanciato il malaugurio e due uomini con fare poco rassicurante che si erano appena infilati nelle tasche i suoi 30 euro.
Non è stata una rapina, non c’è stata minaccia esplicita. «Ma mi sono trovata in una situazione tale da temere per la mia incolumità – ammette l’infermiera – . Sono stata costretta a consegnare il denaro. Ho avuto paura». E’ accaduto venerdì sera, poco dopo le 21, nel parcheggio esterno al San Matteo, in zona Campeggi. Di giorno è saturo di auto, quelle dei dipendenti e dei visitatori. La sera si svuota e rimangono solo le macchine di chi sta per finire il turno di lavoro.
«Usciamo singolarmente – spiega l’infermiera – e raggiungiamo le auto. Ma non è sempre rassicurante, specialmente nei mesi invernali. E’ poco illuminato e incustodito». Il mese scorso è successo a un medico specializzando. E ancora prima alla moglie di un paziente, rimasta in ospedale fino all’imbrunire. Fino a un paio di anni fa c’era una telecamera, collegata con il monitor all’interno del gabbiotto delle guardie del San Matteo, ma era fissa, riprendeva solo una porzione del parcheggio. Ora le telecamere sono spente. «Da tempo chiediamo maggior sicurezza nell’area Campeggi – dice Marco Grignani segretario della Uil –. Abbiamo proposto che un addetto alla vigilanza si sposti per mezzora, tra le 21 e le 21.30, nel parcheggio. E’ l’ora in cui i dipendenti, soprattutto le donne, finiscono il turno e vanno a prendere l’auto. Ma le segnalazioni aumentano, sta diventando pericoloso». La tattica usata è sempre la stessa. «Si sono avvicinati 4 o 5 bambini per chiedere soldi – racconta l’infermiera – . Mi hanno circondata, si aggrappavano ai vestiti. Allora ho preso due euro dal portafoglio e gliel’ho dato». E’ stato in quel momento che è entrata in scena la donna. «Aveva una gonna lunga ed era incinta – dice ancora la dipendente dell’ospedale –. Mi ha preso la mano e, cogliendomi di sorpresa, mi ha strappato un capello. Mi sono voltata spaventata anche perché diceva cose strane. “Ti porterà fortuna, mettilo nel caffè”. Subito dopo ha cambiato atteggiamento. Mi ha chiesto dei soldi, con insistenza. Continuava a dire che mi aveva letto il futuro e quindi la dovevo pagare. Io ero confusa. Mi ha strattonato e mi è caduta la borsa, rovesciando tutto il contenuto sull’asfalto». A quel punto sono arrivati anche due uomini che reclamavo i soldi ad alta voce e l’infermiera, spaventata, ha consegnato 30 euro si è allontanata.

http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2013/06/16/news/assediata-per-l-elemosina-fa-denuncia-1.7272134

Padova: commerciante italiano preso a sprangate nel centro ingrosso cinese

PADOVA. È ancora un aggressione violenta a scatenare il putiferio sul centro ingrosso cinese di Corso Stati Uniti. Ieri attorno all’ora di pranzo un ambulante trentino di 67 anni, Bruno Stablum, se l’è vista brutta dopo l’inaspettato e cruento agguato che gli ha teso un commerciante cinese. L’episodio è avvenuto dietro l’ex padiglione della Mercedes, e ad aggredire l’uomo dovrebbe essere stato un dipendente del Centro Ingrosso Cina, anche se le indagini sono ancora in corso dopo che Stablum ha fatto denuncia alla polizia.

Succede tutto verso le 13.30. Stablum, che da quarant’anni gira i mercati del Trentino Alto Adige con il suo banchetto di vestiti, ha raggiunto l’ingrosso di Corso Stati Uniti senza l’idea di comprare qualcosa di preciso, ma soltanto per dare un’occhiata ad eventuali nuovi arrivi. Tra le vie dell’ingrosso incrocia un vecchio amico, Antonio Meneghetti, titolare di una catena di negozi di abbigliamento nel trentino e arrivato per rifornirsi dai cinesi. Meneghetti, dopo gli acquisti, invita a pranzo il collega, che sale sul suo furgone lasciato nel parcheggio dell’ingrosso. È qui che, mentre sta per partire, Stablum viene avvicinato da un cinese con un tubo di dalmine in mano. «Io ti uccido, devi pagarmi», inizia ad urlare il cinese che scaglia ripetutamente il palo contro il parabrezza del furgone. In pochi secondi manda in frantumi il vetro, danneggiando anche parte della carrozzeria. Stablum, riesce a mettere in moto il furgone e partire, nonostante una scheggia di vetro finita sul volante gli provochi una ferita alla mano. In suo soccorso arriva, però, l’amico. «Ho guardato lo specchietto retrovisore e ho assistito alla scena», spiega Meneghetti. «Così, visto che nel mio furgone trasportavo anche due rottweiler che avevo lasciato a mio fratello a Campo San Martino ed ero andato a riprenderli, ho deciso di liberare i cani». Il cinese, quindi, si allontana e i due furgoni riescono a lasciare il centro ingrosso. Ma perché quest’aggressione? «Il cinese dice che avevo un debito con lui, ma è una storia di due anni fa», spiega sotto choc Stablum. «Io quei soldi mi ricordo di averli pagati, erano poco più di mille euro». Molto scosso anche Meneghetti, che ha accompagnato l’amico a far denuncia in questura. Dopo essere usciti dalla questura Stablum ha accusato un mancamento ed è stato soccorso dall’amico. «Non è possibile subire un’aggressione del genere, anche se il debito fosse reale», conclude Meneghetti. «Io non ce l’ho con tutti i cinesi, ma questi episodi incresciosi si stanno ripetendo con troppa frequenza. Bisogna fare qualcosa, altrimenti la prossima volta ci scappa il morto».

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2013/06/08/news/commerciante-ambulante-preso-a-sprangate-al-centro-cinese-1.7219980

Lega Nord, ecco il "comitato anti-razzista": "Difendiamo gli italiani da … – La Repubblica


La Repubblica

Lega Nord, ecco il "comitato anti-razzista": "Difendiamo gli italiani da
La Repubblica
Obiettivo: opporsi alle iniquità perpetrate da questa amministrazione comunale – spiega il consigliere comunale del Carroccio Lucia Borgonzoni – che intende concedere “folli corsie preferenziali a sinti e rom nell'assegnazione di sussidi, alloggi e

Boldrinate: dietro l’omicidio di Cisterna un giro di permessi di soggiorno

Giornata dedicata all’interrogatorio di Raj Kumra e all’esame delle salme. Il duplice omicidio di Cisterna, madre e figlie uccise dal marito di Stefania Di Grazia che ha poi infierito anche su Martina Incocciati, entra nella fase degli ultimi accertamenti. Questa mattina il medico legale Saverio Potenza riceverà l’incarico dal magistrato per eseguire l’autopsia sulle salme di madre e figlia. I cadaveri sono stati portati dall’agenzia Ianiri di Cisterna al cimitero di Latina, dove si svolgeranno gli esami previsti. Subito dopo le salme saranno a disposizione dei familiari, funerali forse domani. Nelle stesse ore forse l’indiano di 36 anni, assistito dall’avvocato Benedetto Faralli, sarà ascoltato dal giudice per le indagini preliminari Costantino De Robbio, anche se in serata il difensore non aveva ancora ricevuto la notifica. Sull’operaio – in stato di fermo – pende l’accusa di duplice omicidio, è reo confesso e ha spiegato al magistrato che segue la vicenda, il sostituto procuratore Giuseppe Miliano, di aver agito perché esasperato dalle continue richieste di denaro di Stefania. Poi ha ricostruito il delitto, ha detto che una volta uccisa lei ha dovuto eliminare anche la figlia, testimone scomoda dell’omicidio. «Era spaventato dalle minacce della donna che gli diceva continuamente che l’avrebbe fatto cacciare dall’Italia – spiega l’avvocato Faralli – sapeva che voleva soldi, sabato mattina aveva portato 100 euro, lei ne pretendeva almeno 500 e l’uomo ha reagito. Erano mesi che pagava». Gli investigatori avevano parlato di un debito di 8.000 euro riferito dallo stesso Raj Kumra.

LA RICOSTRUZIONE – I carabinieri del reparto crimine violento del Ros hanno lavorato a lungo anche ieri, insieme ai colleghi del comando provinciale, per non lasciare nulla di intentato. In particolare andranno consegnati dettagliatamente tutti gli spostamenti dell’indiano la mattina di sabato, quella del delitto. Grazie ai tabulati telefonici gli uomini del colonnello Giovanni De Chiara hanno scoperto che Raj aveva chiamato la donna il giorno prima, poi le «celle» dei telefonini lo hanno dato nella zona del delitto proprio nelle ore in cui si consumava il duplice omicidio. Altri accertamenti del reparto territoriale di Aprilia, con il maggiore Andrea Mommo, il capitano Ivano Bigica e il comandante della stazione di Cisterna, maresciallo Giovanni Santoro, hanno portato all’individuazione dell’indiano a Nettuno e alla ricostruzione dell’attività per la quale era stato ricattato. Arrivando fino a uccidere.
«Stiamo verificando – spiega il colonnello De Chiara – le pratiche aperte dalla donna presso l’Inps e con l’ufficio stranieri della Questura». Non si esclude, a questo punto, un giro più vasto legato ai permessi di soggiorno.

http://www.ilmessaggero.it/LATINA/madre_figlia_omicidio_cisterna_latina/notizie/263895.shtml

Tutto il nostro dispiacere è per la morte della povera ragazza. Solo per lei.