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Padova: commerciante italiano preso a sprangate nel centro ingrosso cinese

PADOVA. È ancora un aggressione violenta a scatenare il putiferio sul centro ingrosso cinese di Corso Stati Uniti. Ieri attorno all’ora di pranzo un ambulante trentino di 67 anni, Bruno Stablum, se l’è vista brutta dopo l’inaspettato e cruento agguato che gli ha teso un commerciante cinese. L’episodio è avvenuto dietro l’ex padiglione della Mercedes, e ad aggredire l’uomo dovrebbe essere stato un dipendente del Centro Ingrosso Cina, anche se le indagini sono ancora in corso dopo che Stablum ha fatto denuncia alla polizia.

Succede tutto verso le 13.30. Stablum, che da quarant’anni gira i mercati del Trentino Alto Adige con il suo banchetto di vestiti, ha raggiunto l’ingrosso di Corso Stati Uniti senza l’idea di comprare qualcosa di preciso, ma soltanto per dare un’occhiata ad eventuali nuovi arrivi. Tra le vie dell’ingrosso incrocia un vecchio amico, Antonio Meneghetti, titolare di una catena di negozi di abbigliamento nel trentino e arrivato per rifornirsi dai cinesi. Meneghetti, dopo gli acquisti, invita a pranzo il collega, che sale sul suo furgone lasciato nel parcheggio dell’ingrosso. È qui che, mentre sta per partire, Stablum viene avvicinato da un cinese con un tubo di dalmine in mano. «Io ti uccido, devi pagarmi», inizia ad urlare il cinese che scaglia ripetutamente il palo contro il parabrezza del furgone. In pochi secondi manda in frantumi il vetro, danneggiando anche parte della carrozzeria. Stablum, riesce a mettere in moto il furgone e partire, nonostante una scheggia di vetro finita sul volante gli provochi una ferita alla mano. In suo soccorso arriva, però, l’amico. «Ho guardato lo specchietto retrovisore e ho assistito alla scena», spiega Meneghetti. «Così, visto che nel mio furgone trasportavo anche due rottweiler che avevo lasciato a mio fratello a Campo San Martino ed ero andato a riprenderli, ho deciso di liberare i cani». Il cinese, quindi, si allontana e i due furgoni riescono a lasciare il centro ingrosso. Ma perché quest’aggressione? «Il cinese dice che avevo un debito con lui, ma è una storia di due anni fa», spiega sotto choc Stablum. «Io quei soldi mi ricordo di averli pagati, erano poco più di mille euro». Molto scosso anche Meneghetti, che ha accompagnato l’amico a far denuncia in questura. Dopo essere usciti dalla questura Stablum ha accusato un mancamento ed è stato soccorso dall’amico. «Non è possibile subire un’aggressione del genere, anche se il debito fosse reale», conclude Meneghetti. «Io non ce l’ho con tutti i cinesi, ma questi episodi incresciosi si stanno ripetendo con troppa frequenza. Bisogna fare qualcosa, altrimenti la prossima volta ci scappa il morto».

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