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Vasto: l’alleanza criminale rom-n’drangheta-immigrati:

La sicurezza nella città è compromessa. Da anni la criminalità organizzata opera su tutto il territorio vastese tramite rom, tossicodipendenti e immigrati. Le organizzazioni criminali non fanno più vittime ma usano persone in difficoltà, tra cui imprenditori con problemi di liquidità, per utilizzarli a loro piacimento. Tutti sanno ma pochi parlano. 

«Siamo in balia della criminalità. Il Procuratore della Repubblica Francesco Prete ha segnalato la grave situazione della nostra cittadina in punto di criminalità. Questa amministrazione si è pavoneggiata, in più occasioni, di aver messo mano all’idea di installare un impianto di videosorveglianza al fine di tenere sotto controllo i ricorrenti episodi di delinquenza e di teppismo che stanno rendendo sempre meno vivibile questa nostra bellissima città. Ad oggi, però, non è stato fatto nulla nemmeno in questo vitale settore. E dopo incendi, rapine, scippi, risse alla marina con gravi feriti, furti in appartamenti, questa notte una bomba carta ha fatto saltare la porta di ingresso di una pescheria ubicata nel pieno centro storico. Siamo in balia della criminalità, siamo totalmente indifesi e affidati nelle mani di un’amministrazione comunale totalmente inerte, inadempiente, incompetente e inadeguata a risolvere i problemi primari della nostra città». Queste parole furono pronunciate il 26 febbraio 2012, in una conferenza stampa, da Giuseppe La Rana, coordinatore di Futuro e libertà a Vasto. E proprio il 28 dicembre dello scorso anno, il procuratore capo della Repubblica di Vasto, Francesco Prete, riservò parole dure per il sindaco Luciano Lapenna:«Lo Stato è debole a reimpiegare i beni sequestrati alla malavita e, anche a Vasto, troviamo difficoltà a riutilizzare, a fini sociali, una casa sottratta alla criminalità». Prete diede numeri ben precisi: dei 43 miliardi di euro confiscati alle mafie dalla magistratura solo 3 miliardi sono stati confiscati in via definitiva. Il procuratore definisce lo Stato inefficace puntando il dito sulla politica. «La stessa situazione la ritroviamo qui a Vasto» aggiunse Prete. In effetti ci chiediamo come mai il Comune non abbia proceduto subito all’assegnazione di una villa, sequestrata da Carabinieri e Guardia di Finanza perché utilizzata da un rom per spaccio di droga, per adibirla a una casa famiglia come deciso. A ‘Vasto notizie’ il procuratore ha fornito dati allarmanti: «Nel 2012 si sono verificati quattro omicidi, tre dei quali legati alla droga, mentre in ascesa sono le violenze tra le mura domestiche. La percezione d’insicurezza – ha aggiunto – è legata poi ai reati contro il patrimonio, con 2500 denunce per furto, il 90 per cento a carico di ignoti, 450 in appartamento e gli scippi».

Tra gli omicidi ci fu quella di Michela Strever, un’anziana donna 73enne di Vasto. La donna fu trovata morta con le mani legate, un fazzoletto in bocca e con segni di percosse. 

Altri due omicidi eclatanti, sempre del 2012, furono quelli compiuti da Marco Del Vecchio che il 22 novembre avrebbe ucciso padre e madre per problemi di tossicodipendenza. Il 38enne riceveva 50 euro settimanali dai genitori.

Omicidi che apparirebbero con un unico filo conduttore: quello dei soldi. Da un lato un tossicodipendente con, probabilmente, esigenze di denaro per comprarsi le dosi quotidiane e, dall’altra, il cadavere di una donna anziana imbavagliata in pieno stile mafioso. 

«Non facciamo finta di niente e smettiamola di dire che le cose accadono perché si è squilibrati di mente. La verità è che questo territorio è oramai contaminato dai traffici di droga e questi traffici portano la morte diretta o indiretta. La morte diretta è quella provocata dalle dosi tagliati male di eroina, ma è di quella indiretta che dobbiamo avere paura perché essa ha portato Vasto ed il suo territorio alla ribalta delle cronache nazionali». Le parole sono di Riccardo Alinovi Portavoce dell’associazione Codici di Vasto. 

Un nostro infiltrato ci racconta cosa accade a Vasto

«La droga a Vasto la gestisce la ‘ndrangheta» ci riferisce un nostro collaboratore. L’organizzazione criminale rifornisce i rom di stupefacenti che a loro volta si occupano di spacciarla, non solo a Vasto, ma anche in altre zone. I rom hanno una vasta capillarità sul territorio e riescono ad arrivare dappertutto e coprire ogni quartiere d’Abruzzo. Lo snodo vastese rappresenta, per la ‘ndrangheta, uno snodo importantissimo. I rom soggiogano persone incensurate per il riciclaggio di denaro, per aprire attività e nascondere stupefacenti. Ovviamente i militari senza elementi validi non possono perquisire o entrare in case di incensurati. «Questi ti mettono sotto con l’usura ma non ti uccidono. Ti mantengono in vita e sei costretto a fargli questi favori» prosegue il nostro testimone. «Ti costringono a nascondergli la droga, a fargli da corriere, a spacciare. Tra l’altro, con la popolazione c’è una complicità allucinante che non mi sarei mai aspettato». L’uomo che concentrerebbe tutto questo potere sarebbe Michele Pasqualone, già coinvolto nelle maxi inchieste Histonium e Histonium del 2007/2008 in cui i Carabinieri hanno sgominato una presunta associazione a delinquere che aveva il suo vertice in città ed era ramificata in diverse aree d’Italia.

Il nostro testimone prosegue il racconto:«Se io ho rapporti con i Bevilacqua, e dico che gli faccio arrivare la droga poi gli propongo anche le percentuali della spartizione dei proventi. Il giro della droga a Vasto è di 30mila euro al giorno. Considera che uno che si fa di eroina deve assumere 5/6 mg di sostanza al giorno ma non può assumerli con un’unica dose…quindi deve farsi più dosi al giorno per un totale di 2 o 3 dosi». I tipi di eroina sono 2: tipo I (tagliata con la caffeina) e tipo II( tagliata con caffeina e stricnina). «Il tossico si ritrova, quindi, a farsi di una dose con una percentuale bassissima di eroina. Ciò comporta, per il tossico, da una parte a farsi di più dosi per arrivare alla percentuale di eroina che il corpo gli richiede, dall’altra a dover spendere di più per la droga». Nella retata effettuata dalla Polizia qualche giorno fa, sono stati sequestrati 18 grammi di eroina tagliata con marmo e chiamata ‘cobret’. «Il cobret lo vendono a 15 euro a dose. Ogni tossico spende minimo 50euro al giorno che, per procacciarsi le dosi, devono sfasciare, rubare ed eseguire ordini di chi li rifornisce. I nomadi, da un lato la spacciano dall’altro assoldano i rumeni. I rom reclutano la manovalanza nelle sale giochi di Vasto dove ci sono persone ‘inguaiate’ senza soldi e gli prestano denaro. A quel punto chi gioca perde tutto e non può mai restituire soldi diventando servo di chi gli ha prestato i soldi. In tutto questo giro ci sono politici che prendono voti da questa gente e persone delle forze dell’ordine invischiate. I rom per ogni voto si fanno dare 50 euro. Qui arriveremo ad una situazione come Casal di Principe».

http://www.zonedombratv.it/news/1071-vasto-la-ndrangheta-opera-per-mezzo-dei-rom-il-racconto-di-un-infiltrato

Scontri etnici tra rumeni, turchi e Italiani in centro.


Il Giunco.net

Rissa tra rumeni, italiani e turchi in centro. Denunciato uno degli
Il Giunco.net
GROSSETO – È stato denunciato per lesioni in concorso uno dei ragazzi del gruppo protagonista della rissa scoppiata in via Saffi, in pieno centro storico, qualche giorno fa a Grosseto. Dalle indagini partite subito dopo il referto medico dei quattro

Altopascio in balìa delle risse

 

Attimi di terrore in pieno centro storico di Altopascio questo pomeriggio intorno alle 18 quando in piazza Tripoli, per motivi tutti da accertare, una lite tra immigrati è degenerata in un accoltellamento: un ragazzo di 22 anni, di origini straniere, è rimasto a terra, esanime e in una pozza di sangue davanti agli occhi attoniti dei passanti dopo essere stato colpito al collo con un paio di forbici. Sul posto si è recata subito la polizia municipale di Altopascio, quindi sono arrivate le gazzelle dei Carabinieri del Norm. Le condizioni dell’uomo sono apparse subito gravissime e mentre l’ambulanza lo trasportava all’ospedale di Campo di Marte partiva la caccia all’uomo per identificare i responsabili del gesto. La ricerca dei responsabili è andata a buon fine visto che che sono state fermate e poi arrestate due persone ritenute collegate all’accoltellamento. Una di queste è stata peraltro trovata in possesso di un paio di forbici utilizzate per ferire l’uomo trasportato al pronto soccorso d’urgenza. Fra le cause della lite e del gesto violento ci sarebbe l’eccessivo consumo di alcol, nonostante l’episodio sia accaduto nel pomeriggio. Sconcerto fra i residenti, che hanno assistito alla scena e al successivo via vai di ambulanze e macchine delle forze dell’ordine in azione. Tempestivo l’intervento della pattuglia dei vigili urbani di Altopascio, diretta in quel momento dal capitano Italo Pellegrini: gli agenti hanno individuato e bloccato il presunto aggressore, che adesso è accusato di tentato omicidio. Insieme a lui è stata bloccata un’altra persona ma al momento nei suoi confronti non sarebbero stati presi provvedimenti.

 

Il sindaco di Altopascio Maurizio Marchetti, informato dell’accoltellamento nel centro di Altopascio a seguito di una rissa dalla polizia municipale, ha immediatamente chiamato la Prefettura per manifestare il proprio  disappunto per un episodio che ha turbato la vigilia della Pasqua nel centro del paese. “Ho chiesto alla Prefettura la convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza- ha dichiarato il primo cittadino altopascese- per chiedere di prendere dei provvedimenti per tutta quella serie di persone che si ubriacano e danno vita a risse e atteggiamenti aggressivi dopo avere passato l’intera giornata senza fare niente. Anche a causa della crisi economica ci sono tante persone che vivono situazioni di disagio che diventano pericolose per l’intera comunità e questo non possiamo tollerarlo. Senza tanti giri di parole sono stufo di vedere decine di persone, per la quasi totalità straniere, che stazionano nel centro del paese senza fare nulla a giornate. Questa gente deve essere allontanata o quantomeno messa nelle condizioni di non creare problemi di ordine pubblico. Da parte mia prenderò tutti i provvedimenti di mia competenza per rimuovere queste persone dalle piazze e dalle panchine, perché non possiamo accettare questi comportamenti e questi stili di vita”.
Il sindaco di Altopascio, Marchetti, si complimenta con le forze dell’ordine per l’immediata cattura dei responsabili della rissa e dell’accoltellamento: “Ancora una volta la prontezza e la capacità operativa della polizia municipale di Altopascio, nelle persone del capitano Italo Pellegrini e dell’agente Claudio Del Terra, hanno permesso la cattura dell’uomo che ha aggredito un connazionale ferendolo al collo in modo grave”.

http://www.luccaindiretta.it/2011-08-07-02-51-49/item/7484-accoltellato-in-piazza-ad-altopascio-e-gravissimo-il-sindaco-marchetti-ora-basta-con-le-aggressioni.html

Immigrati scatenati a Pavia: tentato stupro e coppia aggredita nella notte

Stanno creando una società caotica

Pavia — Due aggressioni, una in pieno centro storico, l’altra alle porte della città. Entrambe con il comune denominatore dell’alto tasso alcolico degli aggressori, entrambi 27enni ed entrambi stranieri, uno del Marocco e l’altro egiziano. Erano circa le 3.30 di notte quando una ragazza, che lavora come barista in un locale del centro storico, mentre stava tornando alla sua auto, parcheggiata in via Palestro, a Pavia, è stata aggredita alle spalle. L’uomo l’ha afferrata al collo con violenza, ma lei è riuscita a divincolarsi ed è scappata mettendosi a correre, ritornando al vicino luogo di lavoro. Lì, soccorsa dai colleghi del bar, in preda al panico per l’accaduto, è scattato l’allarme al 113.

Una pattuglia della squadra Volanti della Questura è intervenuta sul posto e i poliziotti sono riusciti a rintracciare nelle vicinanze e identificare il presunto aggressore, un 27enne di nazionalità egiziana. Non è chiaro se l’aggressione potesse avere finalità di violenza sessuale o di rapina, per il momento l’extracomunitario è stato deferito, in stato di libertà, per lesioni personali. Ed è stato segnalato anche per ubriachezza molesta. Non è purtroppo la prima volta che accadono aggressioni in una città che, evidentemente, non è più sicura di notte per giovani donne sole. Pochi mesi fa, una studentessa straniera del collegio Santa Caterina, proprio mentre stava rientrando nella residenza universitaria, era stata aggredita da uno sconosciuto, che forse però aveva intenzione di introdursi nel collegio per rubare.

L’altra aggressione è avvenuta invece nella stessa nottata di venerdì ha avuto come punto di partenza il centro abitato di San Martino Siccomario, dove abita la coppia che stava rincasando quando si è avvicinato un altro giovane straniero, pure in preda all’alcol. Senza un apparente motivo, l’aggressore si è scagliato con violenza contro l’uomo della coppia, colpendolo con calci e pugni. L’intervento di alcuni vicini di casa ha posto fine alla colluttazione ed è stato richiesto l’intervento della polizia. Una pattuglia della squadra Volanti, dopo circa un’ora di ricerche nella zona, ha rintracciato il presunto responsabile a Pavia, sdraiato a terra nei pressi del ponte Coperto.

In evidente stato di ubriachezza, il 27enne marocchino ha avuto un atteggiamento aggressivo anche nei confronti dei poliziotti e del personale del 118. Aggressività che è proseguita pure al Pronto soccorso, dove ha spintonato gli agenti tentando di darsi alla fuga. E’ stato anche lui deferito, in stato di libertà, per violenza e resistenza a pubblico eufficiale.