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"Go home" via sms, a Londra campagna contro i clandestini


Atlas Quotidiano di Esteri

"Go home" via sms, a Londra una controversa campagna contro gli
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I cartelloni informano anche sul numero di arresti di immigrati irregolari realizzati in una determinata zona. L'insolita iniziativa, che rientra nelle misure contro l'immigrazione illegale annunciata dal premier David Cameron tre mesi fa, ha scatenato

Trieste: polizia smantella banda per immigrazione clandestina, 6 … – Agenzia di Stampa Asca

Trieste: polizia smantella banda per immigrazione clandestina, 6
Agenzia di Stampa Asca
(ASCA) – Trieste, 22 lug – La polizia di Frontiera di Trieste sta eseguendo diverse misure di custodia cautelare e perquisizioni nei confronti di appartenenti ad un'organizzazione criminale transnazionale dedita all'immigrazione clandestina. Sono sei

Cava de’ Tirreni invasa da zingari e abusivi extracomunitari

Cava de’ Tirreni. Silenziosa, ma drammatica, è la situazione dei senzatetto a Cava de’ Tirreni. Tanti, troppi i “barboni” sparsi per la città mentre l’amministrazione comunale sembra non riuscire ad arginare in alcun modo il problema nonostante più volte se ne sia parlato in consiglio comunale. I cittadini lamentano una condizione sempre più insostenibile e richiedono urgenti misure risolutive. Mendicanti che dormono sulle panchine dei giardini, girovaghi accampati nei pressi dei binari della stazione, venditori abusivi tra i portici e per le strade del centro, lavavetri e accattoni ai semafori. Non si contano quasi più i vagabondi che affollano il centro cittadino: c’è chi la definisce “emergenza homeless”, soprattutto in riferimento al fatto che non si limitano più a elemosinare sul bordo della strada con un cestino e il classico cartello ‘Ho fame!’, ma disturbano la quiete pubblica, diventando invadenti e insistenti. Intanto i resoconti delle forze dell’ordine si riempiono di spiacevoli episodi: uno tra tutti il tentato furto, fortunatamente sventato, avvenuto questa settimana ad opera di due giovani
cittadine serbe, K. J. di 22 anni e N. P. di 17 anni, in via Castaldi. O ancor prima, il mese scorso, quando venne sfollato un edificio abbandonato di Via XXV Luglio divenuto nelle ore notturne il rifugio improprio di un gruppo di stranieri. Poi c’è la solita routine: basta una passeggiata lungo Corso Umberto I o un giro in macchina per gli incroci nei pressi della stazione ferroviaria per rendersi conto della situazione. Passanti e frequentatori del centro sono esasperati. “Con i vigili urbani che ci ritroviamo cosa potevamo mai sperare? – dichiara un cittadino – Da un paio di anni siamo già terra di conquista di nomadi extracomunitari e venditori di calzini. Specialmente il mercoledì quando c’è mercato, si assiste allo sbarco in massa di questi poveracci (manovrati e utilizzati ad arte) che sciamano per le vie della città. Senza prevenzione, pattugliamento del territorio, allontanamento e pugno duro non ci sarà altro che un peggioramento della situazione”. Non meno facile la condizione dei commercianti del borgo porticato, che vedono i vagabondi fermare i clienti davanti ai negozi o addirittura entrare negli esercizi per elemosinare. “Nessuno si interessa ai problemi di noi commercianti – afferma una rivenditrice di prodotti alimentari che preferisce restare anonima – siamo ogni giorno martellati da questi mendicanti che entrano, disturbano i clienti e si comportano in maniera maleducata, e vengono a maledire noi che svolgiamo il nostro lavoro quotidianamente. L’amministrazione se ne disinteressa del tutto, mi è capitato
più volte di aver segnalato il disagio, ma vigili e poliziotti sono impegnati a passeggiare per i portici. L’altro giorno ho dovuto cacciare via una signora che diceva di essere stata derubata e che cercava soldi a tutti i miei clienti, alcuni sono andati via per disperazione”.

http://www.positanonews.it/articoli/96029/cava_de_tirreni_citta_invasa_dai_clochard_i_residenti_chiedono_un_intervento_urgente_da_parte_dellamministrazione.html

 

Cuneo, arrestati 16 rom: usando i bambini svaligiavano appartamenti

Cuneo, 19 aprile 2013 – E’ di 16 misure cautelari, 10 a carico di minori e sei a carico di adulti, cui si aggiungono tre arresti in flagranza e due ricercati catturati, tutti di etnia Rom, il risultato dell’operazione ‘Lele’ contro i furti in abitazione, condotta dalla Polizia di Stato di Cuneo, con l’ausilio della Squadra Mobile di Torino.

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Lo riferisce in una nota la Polizia di Stato spiegando come “le indagini della Squadra Mobile di Cuneo hanno fatto emergere due distinte condotte criminali: una prima condotta, attuata da adulti con figli, consistente nell’inviare i minori, anche infraquattordicenni, a commettere, quotidianamente, reati contro il patrimonio e, precisamente, furti in abitazione”.

I minori “venivano controllati, guidati, sollecitati ed incoraggiati a delinquere dagli adulti che, consapevolmente e scientemente, approfittavano della minore eta’ dei figli per beneficiare del trattamento sanzionatorio favorevole previsto dalla legislazione penale vigente – prosegue la nota – I minori, quotidianamente, commettono da un minimo di uno ad un massimo di cinque furti in abitazione, sempre in orario diurno e con le medesime modalita’: effrazione delle porte a mezzo di grossi cacciaviti previa verifica dell’assenza dei proprietari all’interno.

“Una seconda condotta attuata da adulti con figli in tenera eta’ (infra dodicenni) e, in particolare, dalle donne adulte che venivano condotte, dai mariti, a perpetrare furti in abitazione “, precisa la nota. Tra i destinatari del provvedimento cautelare vi sono interi nuclei famigliari e, in particolare, quattro genitori responsabili, in concorso, dei furti perpetrati dai figli istigati e sollecitati a commettere furti in abitazione.

Nel corso delle indagini questa Squadra Mobile ha tratto in arresto tre nomadi in flagranza di reato di furto in abitazione a Fossano (Cuneo) nonche’ rintracciati due ricercati destinatari di custodie cautelari per pregressi furti sempre in abitazione. I furti in abitazione accertati ed ascrivibili al gruppo monitorato sono un centinaio.

http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/Piemonte/Cuneo-furti-in-abitazioni-con-operazione-Lele-Polizia-sgomina-banda-rom_32106856244.html

 

 

 


Scandaloso: devastano paese, Magistrato li libera

Basiano, 27 luglio 2012 –  Il Tribunale del Riesame di Milano ha considerato l'”episodicità” della “condotta contestata agli indagati”, che hanno “subito” un “improvviso licenziamento” e sono stati sostituiti da “un altro gruppo di lavoratori assunti a minor costo” e con queste motivazioni ha annullato le misure cautelari a carico di 19 immigrati, protagonisti lo scorso 11 giugno dei tafferugli che si sono verificati a Basiano, nel Milanese, nel corso di un presidio che avevano organizzato per protestare davanti a una cooperativa di facchinaggio, che li aveva messi alla porta assumendo altri operai.

Intorno alle 8.30 di quel giorno le forze dell’ordine avevano cercato di spostare un presidio di un centinaio di operai e si erano verificati violenti scontri. Venti persone erano state arrestate: quattordici egiziani, cinque pakistani e un marocchino con le accuse di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamenti, lesioni e lancio di oggetti pericolosi. Uno di loro era stato scarcerato il giorno successivo dal Tribunale di Milano, mentre per gli altri prima il gip di Monza e poi quello di Milano (a cui erano stati trasmessi gli atti per competenza) avevano emesso misure diverse: gli arresti domiciliari per due, l’obbligo di dimora per tredici di loro e l’obbligo di firma per gli ultimi quattro. Misure tutte annullate dal Riesame (presidente del collegio Paola Braggion), che ha accolto l’istanza dei legali Eugenio Losco e Mauro Straini.

http://www.ilgiorno.it/martesana/cronaca/2012/07/27/750152-basiano-riesame-scontri-licenziamenti-martesana.shtml