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Immigrato stupra la moglie e minaccia di morte la bambina

Sono i "nuovi italiani" della Boldrini

Stupra la moglie e minaccia la bambina
Corriere della Sera
L’immigrato aveva violenti eccessi di gelosia e, in alcune occasioni, aveva stuprato la moglie. Una volta che gli agenti hanno raccolto gli elementi sufficienti, il pm Gianluca Prisco ha chiesto e ottenuto dal gip Alessandro Santangelo l’arresto in
Violentava la moglie minacciando di uccidere la figlia, arrestatoIl Giornotutte le notizie (4) »

Nuovo stupro di gruppo: ragazza violentata da Egiziani, Tunisini e Marocchini

Se fosse in vigore la legge targata Pd, questo crimine sarebbe stato commesso da "italiani"

Civitanova, 23 febbraio 2013 – È quanto sarebbe avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì a Civitanova. Vittima di questa bruttissima avventura una giovane, residente in una città della costa. La ragazza era uscita in compagnia di alcuni suoi amici, egiziani, tunisini e anche marocchini come lei. Alla fine della serata, al momento di rientrare, alcuni di loro le avrebbero proposto di salire in casa, in un appartamento a Civitanova Alta. E lì per lei la situazione sarebbe precipitata.
LA GIOVANE, una Marocchina, sarebbe stata violentata da quattro persone, che le avrebbero impedito di andarsene prima di aver fatto i loro comodi con lei. Intorno alle quattro di mattina, la nordafricana è riuscita a mettersi in contatto con il marito, chiedendogli di andarla a prendere. L’uomo l’ha vista barcollante e sconvolta, le ha chiesto cosa fosse successo, e a quel punto lei gli ha rivelato cosa avrebbe subito. Lui l’ha subito portata al pronto soccorso della città alta, dove i medici hanno confermato che la giovane aveva avuto dei rapporti sessuali poco prima. Di quanto accaduto sono state informate immediatamente le forze dell’ordine, che ora stanno indagando per ricostruire i dettagli della vicenda.
MOLTI elementi sono ancora da chiarire. Sembra che alla ragazza, nel corso della serata, siano stati dati da bere diversi alcolici, per far sì che non fosse più in grado di opporre resistenza. Gli «amici» avrebbero dunque approfittato del suo stato di ubriachezza per convincerla a salire in casa, e poi approfittare di lei senza pietà, in quattro. Su questi particolari però sono in corso le indagini da parte delle forze dell’ordine.
La ragazza, intanto, comprensibilmente è sotto choc dopo quello che ha dovuto subire. Non riesce a ricordare con precisione tutti i dettagli di quello che le avrebbero fatto l’altra sera. Per lei l’uscita in comitiva doveva essere solo un’occasione di svago, qualche ora in compagnia di persone che considerava amiche, accomunate come lei dalla lontanza dalla loro terra d’origine. Mai avrebbe pensato a una simile violenza, a tanta disumanità.

http://www.ilrestodelcarlino.it/civitanova_marche/cronaca/2013/02/23/849755-violenza-sessuale-denuncia.shtml

Raid a Campo de’ Fiori, scarcerato romeno – Corriere della Sera

Raid a Campo de' Fiori, scarcerato romeno
Corriere della Sera
TESTIMONIANZA IMPRECISA – Rotariu, arrestato il 6 febbraio insieme ai due supporter della Lazio Fulvio Marra e Tony Vratuli, è stato scarcerato dal gip Antonella Capri, che ha ritenuto insufficienti gli elementi che avevano determinato l'arresto. Il
Roma: raid ultras a pub, scarcerato romenoLiberoQuotidiano.it
CAMPO DE' FIORI, TORNA LIBERO ROMENO: GIP, "INDIZI La Repubblica

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Uccide un italiano: scena muta davanti al giudice

Monfalcone (GO) – Non parla il ventenne straniero sottoposto a fermo di polizia giudiziaria nelle indagini sull’omicidio del 38enne Riccardo Degrassi, avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorsi davanti alla sua abitazione di via Marco Polo nel rione di Panzano. Interrogato dal sostituto procuratore della Repubblica Valentina Bossi, che coordina le indagini, il ragazzo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per ora, comunque, resta in carcere, in attesa della convalida del provvedimento restrittivo da parte del Gip che dovrebbe avvenire oggi. Gli inquirenti sono convinti di avere tra le mani almeno uno degli aggressori di Degrassi anche se non lasciano trapelare nulla sulle circostanze che hanno portato al suo fermo. Se non la considerazione che tra il giovane fermato e la vittima non ci sarebbe stato alcun rapporto fino al momento del delitto.

Le indagini comunque continuano a 360 gradi in tutti gli ambienti frequentati dal portuale 38enne, tra le persone coinvolte in dissidi e discussioni con lui. Non solo per trovare nuovi riscontri nei confronti del giovane fermato ma anche perchè non si esclude che all’agguato costato la vita a Riccardo Degrassi possano aver preso parte anche altre persone. E molto gli inquirenti si aspettano dall’esito dell’autopsia, effettuata ieri a Monfalcone, che potrebbe fornire elementi utili a capire quante persone ci siano state sul luogo del delitto alle 3 di sabato mattina a Panzano, assieme alla vittima.

Va delineandosi intanto anche il “ritratto” del giovane sottoposto a fermo, sulle cui generalità viene comunque mantenuto strettissimo riserbo: straniero, residente in provincia di Gorizia ma non a Monfalcone, con numerosi precedenti penali a dispetto dalla giovanissima età – vent’anni – coinvolto in ripetuti fatti di violenza, fisicamente assai robusto e quindi teoricamente in grado di sopraffare, anche senza l’aiuto di complici, un uomo atletico e determinato quale Roberto Degrassi.

Dalla Procura non trapela nulla circa le piste che hanno portato al suo fermo, anche se si tende ad escludere vendette per vecchi rancori o questioni legate alla sfera sentimentale. Certo l’efferatezza dell’omicidio di Degrassi, “finito” con una fioriera spaccatagli sulla testa, non fa nemmeno intravvedere l’esito tragico di una banale lite, sfuggita di mano all’aggressore e sfociata in tragedia.

Sicuramente le forze dell’ordine sono in possesso di elementi almeno parzialmente utili a ricostruire movente e circostanze che hanno portato al delitto ma al momento non intendono assolutamente renderle note. L’impressione è che Procura e forze dell’ordine intendano arrivare a una soluzione del caso nel più breve tempo possibile, senza avventurarsi però in accelerazioni eccessive che potrebbero vanificare tutto il lavoro.

http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/01/23/news/il-fermato-resta-muto-davanti-al-pm-1.6402450