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Ospiti di Fassino rubano alla stazione

Continuano i controlli da parte degli agenti della Polizia Ferroviaria all’interno delle stazioni cittadine e delle zone limitrofe, in particolare in questo periodo, dove a Torino, sono attesi numerosi turisti per l’Ostensione della Sindone.

Gli operatori hanno denunciato un cittadino magrebino di 19 anni, regolare, sul territorio nazionale per ricettazione dopo averlo trovato in possesso di tre telefoni cellulari dal valore di circa 3mila euro. Il ragazzo, che dapprima non ha fornito spiegazioni, ha poi ammesso di averli comprati tutti e quattro da un suo connazionale a Torino a Porta Palazzo, per una somma irrisoria rispetto al loro valore di mercato.

Una ragazzina di 15 anni di origini rumene è stata denunciata per furto aggravato a seguito di una rapina perpetrata ai danni di una donna intenta ad acquistare un biglietto ferroviario presso una biglietteria automatica nella stazione di Porta Susa. La ragazzina, residente nel campo nomadi di via Germagnano, era già nota alle forze dell’ordine per diversi reati contro il patrimonio, commessi anche in ambito ferroviario. L’autrice del furto è stata perquisita e la refurtiva sottoposta a sequestro.

Presso la stazione di Torino Lingotto, personale della Sottosezione di Orbassano ha accompagnato presso gli uffici Polfer una donna trentanovenne di origini romene, domiciliata presso il campo nomadi di Via Germagnano. La donna, già nota per reati contro il patrimonio commessi nella stazione ferroviaria ed a bordo treno, è stata fermata mentre cercava di salire su una carrozza viaggiatori e trattenuta per accertamenti sulla sua identità in quanto priva di documenti identificativi. Successivamente la donna è stata posta a disposizione del locale Ufficio Immigrazione per il vaglio della sua posizione.

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Kosovaro senza biglietto scoperto aggredisce controllore

RONCADE – Si ribella al controllore e volano manate. È successo venerdì poco dopo le 19.30 a Roncade, in piazza primo maggio, a bordo di una corriera dell’Atvo che stava effettuando una fermata.
Responsabile un kossovaro di 19 anni con vari precedenti e un foglio di via da Treviso. Il giovane, bloccato dai carabinieri, è stato denunciato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio.

Il giovane era stato scoperto dal controllore: subito si sono scaldati gli animi perché era sprovvisto di biglietto.

Il passeggero ha insultato l’uomo e per fuggire all’esterno della corriera ha tirato il freno d’emergenza per attivare l’apertura automatica delle porte del mezzo. Il controllore è riuscito a fermare il 19enne. Questo ha sferrato una manata per divincolarsi e un fendente che ha fatto cadere a terra gli occhiali del malcapitato.

Il ragazzo è riuscito a dileguarsi ma è stato fermato poco dopo dai Carabinieri. Per il controllore ricovero in pronto soccorso per essere medicato: ne avrà per sette giorni.

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Montagnola: spacciatore in fuga picchia un agente

Uno spacciatore tunisino di 22 anni ha picchiato un agente di polizia poi recatosi all’ospedale Maggiore per farsi medicare con prognosi di dieci giorni. E’ successo ieri nel tardo pomeriggio a Bologna e lo spacciatore, K. T., è stato arrestato per lesioni finalizzate alla resistenza, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: aveva con sé 3,45 grammi di cocaina in otto involucri.

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Zingaro ubriaco e senza patente alla guida di una “vespa” rubata

Fermiamo la violenza degli Zingari

Intorno alle 2 di questa notte l’equipaggio di una “gazzella” del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri della Compagnia di Alba ha intercettato una Vespa 200 che procedeva a velocità elevata su corso Langhe in direzione della chiesa della Moretta. Il conducente alla vista dei militari ha accelerato ulteriormente ma, dopo un breve inseguimento, è stato fermato nei pressi del Supermercato Coop. Una volta abbandonata la moto, ha poi cercato inutilmente di fuggire a piedi nei giardini pubblici ma è stato bloccato poco dopo da un carabiniere.

Il giovane, un 16enne nomade sinti che abita al campo nomadi di Alba, è già una vecchia conoscenza delle Forze dell’Ordine per i suoi precedenti penali per reati contro il patrimonio. La vespa è invece risultata rubata una settimana prima ad uno studente 20enne albese che l’aveva parcheggiata nei pressi del Parco Sobrino.

Il nomade senza patente, avvertiti i genitori, è stato anche sottoposto ad accertamenti con l’etilometro dai quali è emerso avere un tasso alcolemico pari al 2,3%, quasi cinque volte superiore il limite consentito dello 0,5%.

Nei suoi confronti è scattata la doppia denuncia penale alla Procura della Repubblica per i Minori di Torino per i reati di ricettazione e di guida in stato d’ebbrezza alcolica e guida senza patente.

La vespa, del valore di circa 2mila euro, questa mattina è stata restituita al legittimo proprietario.  

L’operazione di questa notte si inquadra nel rafforzamento generale del controllo del territorio attuato dai Carabinieri di Alba, in particolar modo in alcune aree sensibili cittadine tra le quali il Quartiere della Moretta a seguito delle segnalazioni fatte da alcuni cittadini ai militari dell’Arma in merito alla presenza di giovani che disturbano nelle ore tardo serali e di notte.  

Rifiuta lavaggio: massacrata da lavavetri

Riccardi si complimenta con il 'migrante'

SAN NICOLA LA STRADA – Nella serata di ieri i carabinieri della stazione di San Nicola La Strada hanno arrestato Ndiaye Ibou, senegalese classe 1992, per violenza privata e lesioni personali in danno di una donna 56enne. Tutto è accaduto in viale Carlo III allorquando il cittadino senegalese, avvicinatosi alla vettura della donna e vistosi negare la possibilità di lavarle il vetro l’ha aggredita colpendola alla testa con un bastone. Nella circostanza la donna è stata soccorsa da alcuni componenti dell’Associazione Nazionale Carabinieri – sezione di Afragola, che si trovavano di passaggio in quella zona, e condotta al vicino ospedale di Caserta dove le è stata diagnosticata una ‘ferita lacero contusa al cuoio capelluto’ con prognosi di 21 giorni.

http://interno18.it/cronaca/29862/donna-aggredita-su-viale-carlo-iii-arrestato-lavavetri

Aggredita da Somalo con la spada: grave una 22enne

 

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Una ragazza di 22 anni di Seriate è stata aggredita a Londra da un giovane di origine somala con una spada da Samurai. E’ successo nella notte tra domenica e lunedì scorso nel quartiere di Holloway road, vicino all’Emirates Stadium, a Nord della capitale inglese. La giovane di Seriate, universitaria, è a Londra per un anno di studio-lavoro. E’ stata salvata grazie al coraggioso intervento di un sergente della polizia metropolitana, Steve Brown, che a mani nude ha cercato di bloccare il giovane somalo. Nonostante il confronto impari è riuscito a disarmarlo e poi ad atterrarlo. La 22enne bergamasca è stata portata in ospedale dove è ricoverata in gravi condizioni a causa delle ferite riportate, ma secondo i sanitari non versa in pericolo di vita.

http://www.bergamonews.it/cronaca/londra-22enne-bergamasca-aggredita-con-una-spada-salvata-da-un-poliziotto-169008

Allarme Tubercolosi tra detenuti stranieri

Si aggrava a Benevento il rischio di una epidemia di tubercolosi nel carcere di Contrada Capodimonte: «Dopo la scoperta il 23 dicembre di un detenuto straniero affetto da tubercolosi – riferisce il Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria – erano stati disposti provvedimenti di profilassi per i poliziotti penitenziari in servizio in quella sezione detentiva e dagli accertamenti è risultato che quattro agenti sono risultati positivi al test della tbc. Ma il numero potrebbe essere più elevato, perchè il detenuto era un lavorante, libero di muoversi nel carcere».

Per il segretario generale del Sappe Donato Capece, «quanto accaduto a Benevento è gravissimo e le responsabilità di avere ammesso al lavoro un detenuto con la tubercolosi sono ben precise: il direttore del carcere deve essere avvicendato. Non può infatti costituire un alibi per l’amministrazione penitenziaria centrale l’assenza di un programma di prevenzione sui rischi di contagio, affinchè si evitino ingiustificati allarmismi, con la sottoposizione periodica degli operatori penitenziari a vaccinazioni, la dotazione di kit di protezione, l’indicazione di una scrupolosa profilassi da eseguire. Tutto questo a Benevento non è stato fatto».

Il Sappe auspica che «il ministro della Giustizia Severino assuma urgenti iniziative. Sono evidenti anche le responsabilità del capo del Dap Tamburino e del vicecapo Pagano. La necessità di uno screening su scala nazionale risulta quanto più utile e opportuno in considerazione dell’alto tasso di detenuti stranieri provenienti da Paesi dove patologie, che in Italia sono state debellate, sono assai radicate e diffuse, anche in considerazione che il sovraffollamento favorisce la possibilità di contagio».

http://www.ilmattino.it/benevento/benevento_carcere_epidemia_tubercolosi/notizie/240823.shtml

Stupratore in permesso premio picchia e rapina

La sera di Santo Stefano, una pattuglia dell’Arma, allertata, ha raggiunto la zona industriale di Bologna: una donna, sotto shock, riferiva di essere diventata prostituta da circa tre mesi dopo aver perso il posto di lavoro.

IL RACCONTO. Dai racconti, quella sera un giovane si era avvicinato al suo camper per contrattare una prestazione, 40 euro, e, salito a bordo, era diventato violento. Invitato ad allontanarsi, il ragazzo aveva preteso la restituzione della somma pattuita, ma la donna si era rifiutata perché la prestazione era comunque avvenuta. Il cliente a quel punto aveva rubato due telefoni cellulari e era fuggito. La donna lo aveva raggiunto accettando di restituire i 40 euro in cambio dei telefoni, ma restituito il denaro, il giovane fuggiva nuovamente. A questo punto la donna aveva chiesto un passaggio ad un auto in transito, ma una volta raggiunto il ladro l’aveva colpita con un pugno in faccia facendola cadere a terra priva di sensi.

LA BUSTA GIALLA. La donna si è rifiutata di andare al pronto soccorso, mentre un’altra autoradio dell’Arma aveva rintracciato il rapinatore in via Michelino arrestandolo per rapina e resistenza a pubblico ufficiale, per aver tentato più volte di divincolarsi dalle mani dei Carabinieri. Dalle successive indagini è emerso che il ragazzo era un volto già noto alle forze dell’ordine con un precedente per violenza sessuale e di reati contro il patrimonio.
Durante la fuga l’aggressore aveva perso una busta di colore giallo. All’interno c’era una lettera del 24 dicembre scorso rilasciata dal Ministero della Giustizia-Dipartimento di Giustizia Minorile, emessa in favore di un 19enne nato in Costa d’Avorio e attualmente detenuto presso il Carcere Minorile del Pratello. Il contenuto della missiva riguardava un permesso premio per le festività natalizie. Essendo ormai maggiorenne è stato rinchiuso alla Dozza.

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Feroce pestaggio in una famiglia di immigrati

I ministri Riccardi e Cancellieri soddisfatti dagli effetti della loro politica di accoglienza

«Mi vuole accoltellare». La drammatica richiesta d’aiuto di una donna ha consentito alla polizia di scoprire che le feste di Natale di un polacco di Monigo si celebravano tra alcol e lame.
L’uomo voleva accoltellare la moglie. L’episodio di violenza domestica, sfociato poi in una violenta lite con gli agenti di polizia, si è verificato alle 21.15 di domenica. J.S., 48 anni, che vive con la moglie nonostante siano in fase di separazione, era completamente ubriaco. Durante una lite ha alzato le mani, e la moglie ha chiamato il 113. «Venite, mi vuole accoltellare», sono state le sue parole. Picchiata e minacciata, la donna è riuscita a scappare dal marito.
Troppo gravi i suoi problemi di alcolismo per placarsi: così la 45enne, anche lei straniera, è scesa al pianterreno del condominio in cui vivono per aspettare i poliziotti. Era sconvolta. Gli agenti di polizia prima l’hanno rassicurata, poi sono riusciti a entrare in casa, trovando in camera da letto il 48enne, disteso, seminudo e completamente ubriaco: ai lati del letto aveva due coltelli, tra cui quello con cui avrebbe voluto fare a fette la moglie.
Lo straniero, una volta resosi conto della situazione, si è alzato puntando dritto gli agenti e ribellandosi al loro tentativo di fermarlo con insulti, spintoni e botte. Per lui, a quel punto, sono state inevitabili le manette, scattate non senza difficoltà e ferite. I due poliziotti se la sono cavata con 5 e 7 giorni di prognosi.
L’uomo è stato processato per minacce, lesioni, resistenza, violenza, oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità. La direttissima ha portato lo straniero ad una condanna di un anno e 8 mesi con pena sospesa.
Dopo la sentenza l’uomo ha chiesto espressamente come fare per entrare in contatto con il Sert e cominciare quindi un percorso di disintossicazione dall’alcol, l’unico modo forse per evitare di finire nuovamente in questura, o di macchiarsi – cosa ancor peggiore – di orribili delitti come quello che minacciava di compiere.

http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2012/12/27/news/ubriaco-vuol-accoltellare-la-moglie-1.6258214

Ladro senegalese recidivo aggredisce poliziotti

Riccardi si complimenta con il 'migrante'

LADRO “TECNOLOGICO”: DENUNCIATO – Giovedì mattina un equipaggio della squadra Volante ha denunciato a piede libero O. D., senegalese, classe 1994, residente a Parma, studente senza precedenti penali. Intorno alle ore 12 è stato notato da un addetto alla sicurezza di un esercizio commerciale del Centro Torri un giovane mentre forzava il dispositivo antitaccheggio di un I-Pod. Il dipendente vedeva chiaramente il giovane che, una volta “liberato” l’oggetto hi-tech, lo occultava sotto gli indumenti dirigendosi verso il varco di uscita senza acquisti. Superato il varco, l’uomo veniva fermato dal personale dipendente, che chiamava immediatamente la Polizia.

UBRIACO E MOLESTO AGGREDISCE GLI AGENTI – Alle 22,30 di giovedì sera una Volante è intervenuta in un bar di via Emilia est, in quanto era stata segnalata la presenza di un uomo ubriaco e molesto. All’arrivo degli agenti, l’uomo si presentava seduto ad un tavolino all’esterno dell’esercizio, ma subito inveiva contro gli operatori, aggredendoli verbalmente e minacciandoli pesantemente.

Gli agenti riuscivano con non poche difficoltà a riportarlo alla calma; in quel frangente, l’uomo prendeva dalla tasca del giubbotto un involucro contenente una piccola quantità di marijuana (grammi 1,6) e la gettava per terra. Successivamente, durante la stesura degli atti, l’uomo fermato andava nuovamente in escandescenza, aggredendo fisicamente gli agenti.

All’esito dell’attività, P. C., residente a Parma ma originario di Siracusa, classe 1967, con precedenti di polizia, veniva denunciato a piede libero per resistenza e minacce a Pubblico Ufficiale, e sanzionato in via amministrativa per ubriachezza molesta e detenzione per uso personale di sostanza stupefacente.

http://parma.repubblica.it/cronaca/2012/12/28/news/ubriaco_aggredisce_gli_agenti_un_arresto_in_via_emilia_est-49558697/