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Studente albanese ”arrotondava” spacciando droga a Siena


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Studente ''arrotondava'' spacciando droga a Siena. Arrestato dalla
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Arrestato dalla Polizia 24enne albanese. Studente ''arrotondava'' spacciando droga a Siena. Arrestato dalla Polizia 24enne albanese 16-09-2013 ARRESTO DROGA SIENA | Uno studente albanese, definito "modello", è stato arrestato dalla Polizia per 

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“Siamo immigrati, non ci serve biglietto, comandiamo noi”: e aggrediscono capotreno e carabiniere

Sul treno senza biglietto: aggrediscono capotreno e un Carabiniere: 21enne in manette

Fidenza. E’ finita con un arresto ed un minorenne denunciato la bravata di tre ragazzi che ieri pomeriggio hanno provato a mettere in difficoltà il capotreno del convoglio diretto a Napoli che li aveva trovati senza biglietto e si era sentito opporre un netto rifiuto alla richiesta di scendere dal treno. Per fortuna dello scrupoloso ferroviere, un altrettanto scrupoloso Carabiniere in abiti civili – in forza al Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Fiorenzuola D’Arda – si trovava sul treno per accompagnare i suoi genitori.

Cittadinanza ai figli degli immigrati

Cittadinanza ai figli degli immigrati

Sentite le urla provenire dalla carrozza vicina alla sua il Carabiniere
militare della Brigata Granatieri di Sardegna si è avvicinato per capire cosa stesse succedendo ed ha visto il controllore attorniato da tre ragazzi, due dei quali prepotentemente tentavano di imporsi verbalmente sul capotreno. Il militare si è qualificato ed ha intimato ai tre di obbedire all’invito del ferroviere.

Per tutta risposta il Carabiniere è stato aggredito da due dei tre ragazzi ed è stato costretto ad una colluttazione: i due giovani sono riusciti a fuggire ma sono stati bloccati, anche grazie a un agente della locale Polizia ferroviaria, dentro al sottopassaggio. I carabinieri Nucleo Radiomobile hanno identificato i due ragazzi: B. S., originario del Burkina Faso, 21 anni a Valgreghentino, con precedenti penali per reati in materia di stupefacenti; e un diciassettene marocchino residente a Scandiano, studente, incensurato.

I due ragazzi sono stati tratti denunciati: in stato di arresto il primo, a piede libero il secondo. I reati contestati sono per entrambi resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali dolose, dato che il militare nella colluttazione ha riportato lievi contusioni con una prognosi di 7 giorni. Il 21enne B.S. ha trascorso la notte in cella in caserma e nella tarda mattinata di oggi è stato portato davanti al Giudice di Parma per il processo per direttissima. E’ stato condannato a 2 anni e 6 mesi con pena sospesa. “

http://www.parmatoday.it/cronaca/treno-aggressione-carabiniere-arresto.html

Precedenti penali e già scarcerato. Intanto, si indaga su ‘Dino dammi un crodino’.

Immigrati scatenati ad Alba: ondata di furti di smartphone

Ad Alba, in provincia di Cuneo, alcuni cittadini, alcuni dei quali studenti ancora minorenni accompagnati dai loro genitori, si sono recati in caserma dai carabinieri per denunciare il furto dei propri cellulari.

I furti, a seconda dei casi, erano stati perpetrati dai soliti ignoti a scuola durante l’intervallo delle lezioni, in piscine all’aperto o palestre, su auto in sosta ed in appartamento.

I carabinieri hanno avviato le indagini avvalendosi della tecnologia che consente di localizzare soprattutto gli apparati di ultima generazione e, analizzando anche i tabulati ed il traffico telefonico successivo al momento del furto ai danni delle vittime, sono riusciti a risalire all’identità di chi usava i cellulari rubati e dove si trovavano.

Nel corso di altrettante perquisizioni domiciliari delegate dall’Autorità Giudiziaria ed eseguite presso le abitazioni degli indagati i militari hanno poi rinvenuto e sequestrato 5 tra I-PHONE e SMARTPHONE rubati nei giorni precedenti che a breve saranno restituiti ai legittimi proprietari che ne avevano denunciato il furto in caserma.

Dovranno rispondere del reato di ricettazione 5 persone denunciate dai Carabinieri alla Procura della Repubblica di ALBA.

Si tratta di un marocchino 23enne con precedenti penali per reati contro il patrimonio che vive a TORINO il quale usava un I-PHONE rubato in una piscina ad ALBA ad una studentessa che l’aveva lasciato incustodito nello zainetto mentre faceva il bagno; un 25enne disoccupato che usava un I-PHONE rubato nello spogliatoio di una palestra cittadina ad un commerciante albese; un operaio 30enne di BRA che usava lo SMARTPHONE di un’impiegata albese che lo aveva lasciato all’interno della sua auto posteggiata dinanzi all’ufficio dove lavora in città; un macedone di CANELLI che aveva in casa lo SMARTPHONE rubato ad uno studente liceale di ALBA durante l’intervallo delle lezioni ed infine una nomade “sinti” pregiudicata del campo di ASTI che utilizzava uno smartphone rubato durante un furto in abitazione commesso nel quartiere di SAN CASSIANO di ALBA due settimane fa.

Le indagini dei Carabinieri di ALBA proseguono per risalire anche agli esecutori materiali dei furti dei telefonini ora tutti recuperati, il cui valore complessivo ammonta ad oltre 2mila euro.

http://www.cuneocronaca.it/news.asp?id=60912

Roma: ventenne stuprato da immigrato omosessuale

Lo stupro avvenuto vicino a un locale gay e a poche centinaia di metri  da una zona di incontri omosessuali e ritrovo di extracomunitari senza casa 

Violentato sulla terrazza Cederna, uno dei luoghi panoramici più suggestivi di Roma, con una vista che domina il Colosseo. La denuncia è di uno studente fuorisede ventenne, che si è presentato ai carabinieri nella notte tra nella notte tra martedì e mercoledì. Sullo stupro, stanno ora indagando gli uomini del maggiore Angelo Pitocco, comandante della compagnia Centro. I militari stanno passando al setaccio tutti i video delle telecamere di sicurezza istallate dalla Soprintendenza a protezione dei monumenti. L’aggressore, secondo il racconto della vittima, era un giovane nordafricano, probabilmente marocchino, che, dopo la violenza, è scappato a piedi.

“Stavo tornando a casa e quell’uomo mi si è avvicinato nel buio” ha raccontato il ventenne agli investigatori “ha cercato di attaccare discorso e poi all’improvviso mi ha aggredito. Non era armato ma era molto forte e violento e mi ha spaventato. Mi ha minacciato, strattonato, preso per il collo e poi mi ha costretto a un rapporto orale. Subito dopo mi ha strappato il portafogli e poi si è allontanato a piedi”. Una denuncia drammatica ma, almeno in questa prima fase delle indagini, senza riscontri. I carabinieri hanno sequestrato i vestiti dello studente universitario che sono stati inviati ai laboratori del Ris per i test su eventuali tracce di Dna. I filmati delle telecamere potrebbero mostrare le fasi della violenza e i carabinieri sperano che nelle immagini sia inquadrato anche il viso dello stupratore. Impossibile, per gli investigatori, raccogliere testimonianze sull’accaduto. Poco distante dalla terrazza Cederna, che si staglia sul primo tratto di via dei Fori Imperiali, c’è un locale gay e il parco del Celio, a poche centinaia di metri di distanza, è una zona di incontri omosessuali ma anche il ritrovo di gruppi di extracomunitari senza casa che, di giorno, frequentano le mense di carità della zona. Un ambiente sospettoso e infido dove i carabinieri sono stati accolti solo da mutismo e ostilità. Gli uomini della compagnia Centro hanno anche ascoltato i titolari e i dipendenti di alcuni locali aperti fino a tardi ma nessuno ha potuto fornire indicazioni utili.

E’ difficile pensare che il ventenne possa essersi inventato tutto. Il ragazzo ha dato una descrizione molto precisa dell’aggressore e ha detto di essere in grado di riconoscerlo. Allo studente sono state mostrate le foto di alcuni stranieri con precedenti per reati sessuali ma il giovane non ha riconosciuto nessuno.

“Nuovi italianI”: spacciava droga a scuola tra i suoi coetanei


Vivere Ancona
Spacciava droga a scuola tra i suoi coetanei. Nei guai giovane
Vivere Ancona
Nella giornata di mercoledì, da parte dei Poliziotti della Squadra Mobile di Ancona scatta un arresto per spaccio. Si tratta di del 18enne ecuadoriano, J.C.L.P., queste le sue iniziali, dedito all’attività illecita. Il giovane, residente ad Ancona
Ancona, studente spacciatore arrestato dalla Squadra MobileAnconanotizie.ittutte le notizie (2) »

Emergenza “nuovi italiani”: aggredivano coetanei a scuola, costringendoli a “svenire”

Thiene, li salva la polizia. Denunciati
tre “nuovi italiani” che avevamo imparato
la tecnica sul web. «Erano spietati»
VERONA – Cinque ragazzini costretti ad andare in iperventilazione, procurandosi così la perdita di coscienza: un vero e proprio svenimento. E per svegliarli, come se non bastasse, volavano schiaffi e calci, tra le risate generali della banda. A ordinare loro di svenire sotto minacce e persecuzioni, tramite una tecnica pescata dal sottobosco del web più oscuro, un trio di “nuovi italiani”: due ragazzi di 15 anni di origine marocchina e un sedicenne di origine ghanese. Il gruppetto soggiogava e umiliava in questo modo i cinque ragazzini, quasi tutti delle medie.

Un gioco, per la gang di bulli, che si consumava fuori da scuola, in provincia di Vicenza. Ma che costerà loro caro: sono infatti stati tutti denunciati dalla Polizia Locale di Thiene (Vicenza) alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia per atti persecutori in concorso nei confronti di cinque minorenni (quattro italiani e un ghanese). Il comandante Giovanni Scarpellini, che ha coordinato le indagini, non esclude però ulteriori sviluppi.

I tre infliggevano quello che per loro era solo un “passatempo” (assurdo e pericoloso, oltre che stupido), usando la forza del branco e isolando prima l’uno poi l’altro studente, per poi prenderlo di mira.
Ad accorgersi che qualcosa non andava, i genitori delle vittime. L’umiliazione aveva provocato uno strano stato d’ansia che non passava inosservato, soprattutto agli occhi delle mamme, le quali non ci hanno pensato due volte a segnalare le situazioni alla dirigenza scolastica dell’istituto, da subito collaborativi con la Polizia.
«I ragazzi, quasi tutti delle scuole medie thienesi, venivano attirati o aspettati fuori da scuola all’inizio o al termine delle lezioni. Sono stati segnalati episodi di bullismo anche all’interno dei bagni e nel cortile: quasi tutti gli episodi miravano a stabilire una gerarchia interna, una sorta di catena di comando», spiega il Comandante Scarpellini. Le indagini della polizia sono state a tutto campo, tanto che sono venuti alla luce altri episodi in cui veniva sottratta la merenda ad altri alunni con minacce più o meno velate di ritorsioni: ai bulli bastava una semplice frase, «ti aspettiamo fuori», per rendere le vittime totalmente succubi. In un caso – comunque fuori dalla scuola – uno dei bulli indagati ha sfilato anche un coltello minacciando di usarlo, in caso di mancata «consegna» della merenda.
Attorno alla violenza perpetrata da questa banda di piccoli delinquenti senza scrupoli, un mondo fatto anche di droga, con spinelli fumati prima e dopo le lezioni.
Le indagini continuano. Intanto la situazione è seguita anche dal Servizio Tutela Minori dell’Ulss n. 4 di Thiene, e dal Consiglio dell’Istituto Scolastico Comprensivo, il quale si pronuncerà a breve sui provvedimenti disciplinari da applicare.

http://www.lastampa.it/2013/05/13/italia/cronache/costretti-a-svenire-dai-baby-bulli-nel-cortile-della-scuola-media-mZHE6pXBZecvfFKhPtjcwK/pagina.html

Pensate il caso opposto: razzismo! razzismo!

"Dare la cittadinanza ai figli degli immigrati, ce lo chiede la società civile"

“Dare la cittadinanza ai figli degli immigrati, ce lo chiede la società civile”

Distruggere le opere d’arte italiane non è reato

BOLOGNA – Assolto perché il fatto non sussiste uno studente cileno a processo a Bologna per aver mandato involontariamente in frantumi a dicembre 2008 una statua in gesso del ‘700 raffigurante Dioniso all’accademia di Belle Arti, allora occupata. Il gip aveva escluso il danneggiamento per mancanza di dolo, rimaneva contestata l’abusiva demolizione di opera costituente bene culturale. Per il giudice il reato riguarda solo con il legittimo proprietario, possessore o custode del bene oggetto di tutela.

http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache_e_politica/Ruppe-statua-700-Bologna-assolto/06-03-2013/1-A_005299065.shtml

Branco di Nordafricani circonda e massacra un ragazzino: per 7 euro!

TREVISO – L’hanno visto arrivare ed uno dei quattro componenti della banda di giovanissimi magrebini ha avvicinato lo studente trevigiano di 16 anni: «Dacci quello che hai in tasca».

Se fosse in vigore la legge targata Pd, questo crimine sarebbe stato commesso da "italiani"

Il ragazzo ha rifiutato, pochi istanti dopo è stato scaraventato a terra e colpito ripetutamente con calci e pugni.
Mentre in tre lo pestavano, anche con calci in faccia, uno apriva lo zaino, tirava fuori il portafogli e prendeva i 7 euro che c’erano all’interno, oltre ad una tessera per un negozio di videogiochi.
Una rapina in piena regola, seppur per una somma irrisoria. I quattro magrebini si sono allontanati solo dopo l’intervento di un autista dell’Acct, il quale si è messo a gridare che avrebbe chiamato la polizia.
Lo studente è finito all’ospedale per via delle ferite in varie parti del corpo.

I fatti si sono verificati qualche settimana fa davanti al McDonald’s a ponte San Martino, nei pressi della stazione delle corriere. Del caso si è occupata la squadra mobile della Questura di Treviso, che ora è riuscita ad identificare uno dei quattro aggressori, grazie al riconoscimento fotografico.

Si tratta di un marocchino di 16 anni, residente a Vedelago. È stato denunciato alla Procura minorile per rapina. Sono in corso indagini per risalire agli altri responsabili. Dall’inizio dell’anno si tratta del quinto episodio di violenza in cui sono coinvolti ragazzi extracomunitari in quel punto della città che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

«Sono ragazzi stranieri, in particolare nordafricani, che non studiano e aggrediscono i coetanei fondamentalmente per denaro – afferma il dirigente della squadra mobile, Enrico Biasutti – È un fenomeno preoccupante, che può degenerare in episodi come questo, se non peggio. Stiamo cercando di tenere sotto controllo la situazione»

http://www.oggitreviso.it/studente-pestato-rapinato-da-quattro-bulli-7-euro-58451

In sostanza sono i sedicenti “nuovi italiani” che tanto piacciono a Bersani-Vendola-Monti e un po’ anche a Berlusconi. E forse anche a Grillo.

Parma, quattro spacciatori arrestati – Parmaonline


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Parma, quattro spacciatori arrestati
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Infine domenica pomeriggio in piazzale della Pace un clandestino nigeriano è stato arrestato mentre vendeva erba a uno studente 14enne di Parma. L'immigrato ha anche ferito un carabiniere nel tentativo di scappare e ora è in carcere in attesa del

Rimini: Senegalese aggredisce e pesta un giovane perché non regala birra

Pestato in pieno centro per una birra. In manette un 41enne

Riccardi si complimenta con il 'migrante'

Preso a botte perchè rifiuta di regalare una birra. E’ quanto accaduto ad uno studente di 20anni, originario di Pescara, vittima, nella notte tra venerdì e sabato, mentre tornava a casa, di un’aggressione in pieno centro a Rimini. Il ragazzo stava attraversando piazza Ferrari, poco dopo l’una ed è stato avvicinato da un energumeno africano, che gli ha chiesto una birra, vedendo che il giovane ne aveva un paio.

 

Lo studente ha detto di no e l’immigrato è passato al piano B: in cambio della birra gli ha offerto del fumo. Ma ha incassato un altro no. A quel punto l’uomo ha iniziato ad insultare il giovane e poi sono partiti calci e pugni. Il ragazzo si è difeso alzando un ginocchio, ma l’aggressore lo ha afferrato alla gamba facendolo cadere a terra, sopra una delle bottiglie che aveva con sè. Spaccandola nella caduta si è tagliato.

 

A quel punto lo straniero ha tentato di fuggire e si è nascosto in una galleria che dà sulla piazza. Il giovane è riuscito a chiamare il 113, e quando la polizia è arrivata ha segnalato dove si trovavava il malvivente. L’aggressore, un 41enne del Senegal, è stato arrestato dalla Polizia per rapina impropria. Per medicare il giovane aggredito è arrivata anche un’ambulanza: il ragazzo ha riportato ferite da taglio ad una mano e un gomito.

 

http://www.riminitoday.it/cronaca/aggressione-pestaggio-stanotte-piazza-ferrari-rimini.html