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Pestata, rapita e stuprata brutalmente: in carcere due nordafricani

Reggio Emilia, 16/04/2013 – Insanguinata e con la maglietta strappata si è presentata ai carabinieri di Bagnolo in Piano raccontando l’orribile vicenda: violentata da due uomini. Uscita di casa per andare a comperare una ricarica telefonica si è messa alla guida dell’auto del fidanzato: una Golf dietro di lei non faceva altro che lampeggiare. Credendo che la volessero sorpassare si è fermata ignara di “firmare” la sua condanna.

La Golf posizionava di traverso impedendole di proseguire la marcia. Quello che aveva visto alla guida della Golf le apriva lo sportello colpendola con due pugni in faccia mentre il complice la raggiungeva e puntandole un coltello si sedeva in macchina con lei intimandole di seguire la vettura. In prossimità di un campo di mais veniva brutalmente violentata.

Quella vissuta il pomeriggio del 7 luglio dello scorso anno è stata per la vittima, una 30enne residente nella Bassa reggiana, un’orribile esperienza che ha visto i militari riuscire a raccogliere incontrovertibili elementi di responsabilità a carico dei fratelli Mokhtar El Anbar, 37 anni, e Abdelali 35 anni, entrambi residenti a Cadelbosco Sopra arrestati e poi, dopo la convalida rimessi in libertà dal Gip del tribunale di Reggio la cui decisione è stata impugnata dal sostituto titolare delle indagini. Il tribunale della libertà di Bologna ha, infatti, accolto il ricorso del pm Maria Rita Pantani – che coordina l’inchiesta dei carabinieri di Bagnolo – e disposto la misura cautelare in carcere per i due fratelli nordafricani.

La decisione è stata a sua volta impugnata in Cassazione dai legale dei due indagati “congelando” la carcerazione dei due fratelli. Quest’ultima impugnazione è stata rigettata dalla Suprema Corte con il provvedimento restrittivo di natura cautelare che quindi è divenuto esecutivo. I carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano a cui l’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata trasmessa per l’esecuzione, si sono subito messi alla ricerca dei due fratelli uno, ovvero il 37enne Mokhtar, è stato rintracciato ed arrestato a Cadelbosco Sopra mentre il 35enne Abdelali è stato raggiunto e fermato al porto di Genova mentre era in procinto di imbarcarsi su una nave diretta in Marocco. I due sono quindi stati trasferiri in carcere.

http://gazzettadireggio.gelocal.it/cronaca/2013/04/16/news/pestata-e-violentata-in-carcere-finiscono-due-fratelli-1.6893558

Branco di Nordafricani circonda e massacra un ragazzino: per 7 euro!

TREVISO – L’hanno visto arrivare ed uno dei quattro componenti della banda di giovanissimi magrebini ha avvicinato lo studente trevigiano di 16 anni: «Dacci quello che hai in tasca».

Se fosse in vigore la legge targata Pd, questo crimine sarebbe stato commesso da "italiani"

Il ragazzo ha rifiutato, pochi istanti dopo è stato scaraventato a terra e colpito ripetutamente con calci e pugni.
Mentre in tre lo pestavano, anche con calci in faccia, uno apriva lo zaino, tirava fuori il portafogli e prendeva i 7 euro che c’erano all’interno, oltre ad una tessera per un negozio di videogiochi.
Una rapina in piena regola, seppur per una somma irrisoria. I quattro magrebini si sono allontanati solo dopo l’intervento di un autista dell’Acct, il quale si è messo a gridare che avrebbe chiamato la polizia.
Lo studente è finito all’ospedale per via delle ferite in varie parti del corpo.

I fatti si sono verificati qualche settimana fa davanti al McDonald’s a ponte San Martino, nei pressi della stazione delle corriere. Del caso si è occupata la squadra mobile della Questura di Treviso, che ora è riuscita ad identificare uno dei quattro aggressori, grazie al riconoscimento fotografico.

Si tratta di un marocchino di 16 anni, residente a Vedelago. È stato denunciato alla Procura minorile per rapina. Sono in corso indagini per risalire agli altri responsabili. Dall’inizio dell’anno si tratta del quinto episodio di violenza in cui sono coinvolti ragazzi extracomunitari in quel punto della città che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

«Sono ragazzi stranieri, in particolare nordafricani, che non studiano e aggrediscono i coetanei fondamentalmente per denaro – afferma il dirigente della squadra mobile, Enrico Biasutti – È un fenomeno preoccupante, che può degenerare in episodi come questo, se non peggio. Stiamo cercando di tenere sotto controllo la situazione»

http://www.oggitreviso.it/studente-pestato-rapinato-da-quattro-bulli-7-euro-58451

In sostanza sono i sedicenti “nuovi italiani” che tanto piacciono a Bersani-Vendola-Monti e un po’ anche a Berlusconi. E forse anche a Grillo.