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Nuovo caso: ragazza incinta aggredita e violentata da immigrato

TANTO POI LI MANDANO AI DOMICILIARI

Aggredisce ragazza incinta nei bagni
Lei riesce a fuggire e lo fa arrestare

MILANO – I carabinieri hanno arrestato poco dopo le 20 di sabato, per violenza sessuale, un camionista polacco 22enne accusato di aver aggredito, palpato e tentato di stuprare una 26enne al quinto mese di gravidanza. L’uomo aveva seguito la ragazza, residente a Crema, nei gabinetti delle donne del centro commerciale «Galleria Borromea» di Peschiera Borromeo, nel Milanese. Secondo quanto riferiscono i militari l’ha aggredita alle spalle, le ha tappato la bocca toccandola con violenza nelle parti intime e cercando ripetutamente di buttarla a terra per violentarla.
La giovane ha coraggiosamente reagito, l’ha spintonato e si è messa ad urlare fino a costringere il camionista a fuggire. L’uomo è stato individuato e bloccato pochi minuti dopo dai carabinieri della Stazione di Peschiera nel parcheggio dell’ipermercato di via della Liberazione 8: cercava di allontanarsi facendo finta di nulla.
La 26enne è stata trasportata dal 118 all’ospedale di Vizzolo Predabissi, dove è rimasta in osservazione per diverse ore: le sue condizioni non sono gravi. L’arrestato, che almeno nei Paesi dell’area Schengen risulta incensurato, è stato recluso nel carcere di San Vittore.

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_gennaio_14/peschiera-borromeo-violenza-sessuale-tentato-stupro-arrestato-2113545195244.shtml

Stupro di Bergamo: si cerca un immigrato regolare dell’Est

Nel mirino un immigrato regolare che da tempo vive in città con la famiglia

Stanno creando una società caotica

Ore contate per l’autore del brutale stupro commesso giovedì notte in Borgo Santa Caterina, dove una studentessa di 24 anni è stata violentata in un parcheggio. Grazie alle immagini delle telecamere e al racconto della vittima, la questura avrebbe infatti già identificato il proprietario dell’auto: si tratta di un giovane immigrato dell’Est con regolare permesso di soggiorno, che da tempo vive a Bergamo con la famiglia. Il brutale episodio è accaduto nella notte tra giovedì e venerdì scorsi in un parcheggio nei pressi del liceo Mascheroni; la vittima è una giovane studentessa di 24 anni, residente a Verdellino che era appena uscita dal “Divina” di Borgo Santa Caterina con alcune amiche e aveva girato l’angolo per raggiungere la sua macchina parcheggiata in una via laterale. Qui un uomo, a bordo di un’utilitaria bianca, l’ha affiancata offrendole con insistenza un passaggio. Dopo il rifiuto lui è sceso dall’auto e l’ha violentata sul cofano di un’auto. Poi, sentendo l’arrivo di alcuni passanti, è scappato lasciando la ragazza sotto choc. All’ospedale dove è stata portata per essere medicata, la giovane ha scoperto di essere incinta del fidanzato. Quindi ha fornito una descrizione dell’aggressore e dell’auto che, unita alle immagini delle riprese a circuito chiuso, pare stia portando all’identificazione dello stupratore.

Risorse: getta bimbo nel water e torna in Romania

Libera circolazione

E’ una prostituta romena ed è riuscita a rifugiarsi nel suo Paese la giovane donna che nove giorni fa a Roma ha partorito un bimbo nel bagno di un McDonald’s e l’ha abbandonato nel water. E’ quanto si apprende da una fonte investigativa. La madre del piccolo – chiamato Emanuele dal personale dell’ospedale Sant’Eugenio, dove è stato portato dopo essere stato salvato – sarebbe stata individuata e ora la procura di Roma, che procede per tentato infanticidio, starebbe preparando una richiesta di rogatoria internazionale.

Il caso è passato dal commissariato Esposizione, competente per territorio (il McDonald’s si trova in piazza Sturzo, all’Eur), alla squadra mobile, secondo quanto riferito. La ragazza, che avrebbe tra i 25 e i 30 anni, era stata ripresa il 28 dicembre scorso dalle telecamere di sorveglianza del fast food mentre entrava nella toilette e ne usciva una ventina di minuti più tardi, dopo aver partorito e abbandonato il neonato. Nei fotogrammi diffusi dalla polizia appariva con i capelli scuri e lunghi, un giubbino di pelle beige, pantaloni scuri infilati in stivali rossi e una borsetta bianca al braccio. La donna sarebbe stata aiutata da alcuni complici, forse appartenenti al racket della prostituzione, anche per superare le conseguenze della pericolosa emorragia dovuta al parto. In seguito è riuscita a tornare in Romania, dove si trova attualmente.

http://www.giornalettismo.com/archives/691527/scoperta-la-mamma-del-neonato-abbandonato-a-roma/