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Ancora sbarchi di clandestini: forze navali incentivano questo fenomeno criminale

Un barcone con a bordo circa cento immigrati, presumibilmente di nazionalità siriana, è giunto nella notte al porto di Siracusa.
Poco dopo, al largo di Malta, la Guardia Costiera italiana , insieme a quella maltese, ha soccorso 300 migranti in balìa delle onde.
Il barcone giunto alle 3.30 a Siracusa aveva a bordo diversi minorenni e dieci donne, di cui una in stato di avanzata gravidanza. A scortare il barcone una motovedetta della Guardia di Finanza di Messina, dopo essere stato intercettato a circa 60 miglia ad est dalla costa. L’intervento è stato disposto dal gruppo aeronavale della Guardia di Finanza di Messina dopo una segnalazione riguardante un’imbarcazione partita dall’Egitto carica di migranti diretti verso le coste della Sicilia orientale. Per controllare la situazione, è stato inviato un aereo ATR42 in dotazione al Gruppo Esplorazione Aeromarittima di Pratica di Mare e in supporto sono stati inviati un guardacoste della Guardia di Finanza di Messina ed un velivolo della Sezione aerea di manovra di Catania. I clandestini, che appaiono tutti in buona salute, sono stati accolti da militari della Guardia di finanza ed altre forze di e sono stati affidati alle cure del personale medico. Per tutta la giornata continueranno le operazioni di polizia giudiziaria per individuare gli scafisti sotto la direzione della Procura della Repubblica di Siracusa, che ha inoltre disposto il sequestro dell’imbarcazione.

Il comando della Guardia costiera italiana, ha riferito che nelle prime ore di questa mattina l’imbarcazione soccorsa al largo di Malta è giunta a La Valletta. Era stata la Centrale Operativa di Roma della Guardia Costiera, alle 14 di ieri, a ricevere una segnalazione telefonica dal sacerdote eritreo don Mosè Zerai relativa a un barcone in difficoltà con a bordo circa 300 migranti. L’unità è stata localizzata a 38 miglia a sud ovest di Malta, in acque SAR maltesi. Sul posto sono intervenuti un pattugliatore d’altura della Guardia Costiera italiana e uno della Guardia Costiera maltese. Quest’ultima, che ha coordinato le operazioni, ha disposto anche il sorvolo di un aereo che, alle 16.20 circa, ha individuato il barcone alla deriva. Tra i clandestini presenti a bordo, alcuni feriti sono stati trasbordati sul pattugliatore italiano e successivamente trasferiti a bordo di un elicottero maltese per essere trasportati d’urgenza in un centro ospedaliero di Malta. I restanti migranti, in totale 265, tra cui donne e bambini, sono stati trasbordati su due motovedette della Guardia Costiera maltese e sono giunti nel porto di La Valletta alle prime luci dell’alba.

http://www.leggo.it/index.php?p=articolo&id=300013&utm_medium=twitter&utm_source=twitterfeed

 

Ancora sbarchi: altri 300 clandestini da mantenere

ROMA, 8 GIU 2013 – Circa 250 clandestini sono sbarcati nel pomeriggio a Portopalo di Capo Passero, nel siracusano, scortati dalle crocerossine della Guardia costiera e da un pattugliatore della Guardia di finanza. Gli immigrati erano in navigazione da parecchi giorni nel Canale di Sicilia e sono stati seguiti nelle ultime 48 ore da unita’ navali e aeree maltesi che li hanno condotti verso le acque territoriali del’Italia, considerata la nazione dei fessi evidentemente. Qui sono stati accompagnati dalle nostre unita’ fino a Capo Passero.

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sicilia/2013/06/08/Immigrazione-250-sbarcati-Siracusano_8839660.html

Agrigento 8 giugno 2013 – Sono in tutto 36, i clandestini soccorsi dalla Guardia costiera a 42 miglia a Sud da Lampedusa. L’allarme è stato lanciato da un’imbarcazione tunisina che ha avvistato il barcone. Le operazioni di trasbordo sono state rese difficili dagli stessi migranti, alcuni dei quali si sarebbero gettati in mare per paura di essere rimpatriati.

http://www.agrigentonotizie.it/cronaca/sbarco-36-migranti-lampedusa-8-giugno-2013.html

 

Padova – Africani mantenuti dal comune devastano centro: vogliono più soldi!

I "nuovi italiani"

 

PADOVA. Come annunciato il Comune di Padova si è sostituito allo Stato centrale nel mantenimento dei falsi profughi nel suo territorio.

PADOVA. Altri due mesi di accoglienza, il Comune vuole mantenere i “profughi” (in realtà non sono tali, perché non hanno ricevuto il permesso visto che non ne avevano i requisiti-si tratta in gran parte di Nigeriani e Ghanesi salpati dalla Libia con la scusa della guerra, non di Libici) arrivati ormai oltre un anno fa durante la guerra in Libia e che tra pochi giorni non avranno più la copertura economica del ministero dell’Interno. Quindi Padova regalerà a questi clandestini due mesi di accoglienza ulteriore che costeranno oltre 130 mila euro.
Attualmente 110 di questi individui sono così ospitati: 30 quelli accolti in strutture comunali, 80 in appartamenti, hotel di categoria e residenze gestite da cooperative del business immigrazione.

«Stiamo lavorando per un coordinamento di tutte le strutture» spiega l’ineffabile assessore Fabio Verlato, che poi tutto contrito «in modo che nessuno rimanga per strada con il freddo». Ci sono anziani a Padova che non sanno come pagare l’Imu, altri che non hanno soldi per fare la spesa, e il problema, secondo questo assessore è che i clandestini, dopo essere stati mantenuti per mesi e mesi, devono continuare ad esserlo, altrimenti rimangono al freddo. Tornino in Africa, lì è caldo.

Il caso è esploso giovedì quando un gruppo di manifestanti violenti guidati da una delle associazioni che lucrano sull’immigrazione, Razzismo Stop, ha assediato il municipio creando disordini e danneggiando alcune auto e moto.
Alla base della violenta protesta la decisione ministeriale di non rinnovare – dopo oltre un anno di mantenimento e a guerra in Libia finita da secoli – la diaria di 46 euro che ogni clandestino percepiva, oltre a vitto e alloggio.

Ma in “soccorso” dei violenti è corso Zanonato che per altri due mesi provvederà – coi soldi dell’Imu versati dai cittadini padovani – a far si che questa paghetta venga percepita da individui che pretendono di essere mantenuti a spese dei contribuenti italiani.
Per associazioni come “Stop razzismo”, la cui unica ragion d’essere è il business dell’immigrazione, non dare 46 euro al giorno ad ogni immigrato – quindi circa 1.400 euro al mese, più vitto e alloggio, è razzismo. Per noi, farlo è idiozia.

 

Ma ai clandestini camuffati da profughi – di una guerra finita da più di un anno – non baasta. E così, nel primo pomeriggio è scoppiata una rivolta degli immigrati con gravi disordini e danni, nella «Casa a colori» in via del Commissario. Dove la solita associazione xenofila sperpera i nostri soldi.

Quattro operatori della struttura che accoglie i sedicenti profughi sono stati chiusi con la forza in alcune stanze e sequestrati per circa un’ora. Per risolvere la questione è stato necessario l’intervento della polizia. La struttura ha subito pesanti danni: gran parte del mobilio è stato danneggiato o distrutto. La richiesta dei clandestini è quella di avere più soldi.