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Cinesi razzisti pestano il fidanzato italiano della figlia

La coppia mista, lui di 48 anni residente a Trissino, lei di 20 residente a Monticello Conte Otto ma domiciliata a Montecchio, di cui non sono state rese note dalla polizia locale le generalità non essendoci stata alcuna denuncia, vivono da un anno una storia  osteggiata dai genitori della giovane donna. Non è solo una questione di differenza d’età – il fidanzato ha 28 anni in più della ragazza – ma anche di cultura e tradizioni completamente diverse. La famiglia della giovane non vuole un genero che non sia cinese. Questo è quanto hanno detto agli agenti intervenuti per tranquillizzare gli animi, su segnalazione di alcuni passanti che avevano assistito alla lite. Nonostante il veto dei genitori, i due innamorati, però, non si sono mai persi d’animo e hanno continuato a vivere il loro amore alla luce del giorno, infischiandosene delle tradizioni e di usi e costumi. Fino all’altra mattina quando la mamma e il papà della ragazza hanno deciso di andare a cercare Romeo nella sua casa di Trissino. Non trovandolo hanno danneggiato l’auto dell’uomo che dopo aver scoperto l’accaduto ha chiesto l’intervento di una pattuglia della polizia locale trissinese. Ma non è finita. Nel pomeriggio, verso le 15, i due innamorati s’incontrano in viale Europa, di fronte alla fabbrica “Fiamm”. Probabilmente un appuntamento per parlare di ciò che era accaduto la mattina, forse per farsi coraggio l’un l’altro e non mollare davanti alle pressione dei genitori. Ma mentre chiacchierano si ferma un’auto. Scendono mamma e papà di lei e iniziano ad accanirsi nuovamente contro l’autovettura dell’uomo, provocando ulteriori danni. A nulla servono i tentativi dell’uomo di riportarli alla ragione. I genitori arrabbiati decidono di rivolgere la loro attenzione verso il fidanzato della figlia e lo picchiano. Mentre la madre lo tiene fermo, il padre lo colpisce con calci, schiaffi e pugni. A salvarlo dalle botte intervengono alcuni passanti e gli avventori di un bar, poco distante, che allertano la polizia locale “Dei Castelli“. Gli agenti hanno prima tentato di far da pacieri in una situazione che di minuto in minuto si faceva sempre più accesa, fino a decidere di condurre “innamorati” e genitori in comando per tentare una riappacificazione che pare non sia avvenuta in modo molto convincente.

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Provincia/431362_esce_con_ragazza_cinese_picchiato_dai_genitori_di_lei/

Immaginate il can can mediatico a parti invertite, il fidanzato immigrato pestato da genitori italiani…
Comunque, il 50enne ha avuto quello che aspetta chi si infila in relazioni miste. E a noi non spiace affatto.

Rumeno ubriaco aggredisce agenti della stradale

Romeni

Genova – A fine turno serale, nei pressi dell’Aurelia a Genova Prà, due agenti della Polizia Stradale si sono imbattuti in un ragazzo rumeno di 22 anni completamente ubriaco che cercava di lanciarsi sotto le macchine.
Il 22enne, F.T., alla vista dei due agenti, si è alterato ulteriormente inveendo contro i due che a fatica sono riusciti ad immobilizzare il giovane aiutati da altri colleghi intervenuti sul posto.
F.T. è stato trasportato in ambulanza all’Ospedale di Sestri Ponente dove i medici hanno accertato un tasso alcolemico alto e hanno ricoverato il ragazzo nel reparto di neurologia di Villa Scassi.
Gli agenti della stradale, colpiti da calci e pugni, hanno ricevuto medicazioni e hanno denunciato il 22enne per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

http://www.primocanale.it/notizie/rumeno-ubriaco-aggredisce-due-agenti-della-stradale-denunciato-115448.html

Bari: rissa tra nigeriani, 4 arresti – Giornale di Puglia


Giornale di Puglia

Bari: rissa tra nigeriani, 4 arresti
Giornale di Puglia
BARI. Ancora violenza in una zona centrale di Bari. I Carabinieri della Stazione di Bari Scalo con il supporto di due pattuglie della C.I.O. dell'11° Btg Puglia hanno arrestato quattro persone con l'accusa di rissa. Si tratta di un 22enne, un 28enne

Solaro, 21 kg di hashish: 2 arresti nell’ "ipermercato della droga


Monza Today

Solaro, 21 kg di hashish: 2 arresti nell' "ipermercato della droga"
Monza Today
Immediato l'arresto dei due marocchini, fino a quel momento incensurati.L'operazione è un duro colpo al traffico di droga che scorre a fiumi nei boschi di Solaro. Da tempo l'area verde è considerata una sorta di «ipermercato» a cielo aperto della droga

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Albanesi scippano collana ad anziana: erano ai “domiciliari”

 
Fratelli albanesi arrestati due volte in un mese per lo stesso reato
Vasto 24
I Carabinieri della Stazione di San Salvo, ieri, hanno arrestato, S. A. e S. A., due fratelli di nazionalità Albanese rispettivamente di 21 e 19 anni, entrambi pregiudicati con obbligo di dimora in Cupello per furto con strappo. I due sono stati 
Chieti: scippano collana ad anziana, arrestatiLiberoQuotidiano.it
Chieti: scippano collana ad anziana, arrestati
LiberoQuotidiano.it
(Adnkronos) – I carabinieri della stazione di San Salvo, in provincia di Chieti, hanno arrestato ieri due fratelli di nazionalita’ albanese, S. A. e S. A., rispettivamente di 21 e 19 anni, entrambi pregiudicati con obbligo di dimora a Cupello per furto

Sentenza vergogna: la vita di un Italiano vale solo “17 anni”

Maghrebino ammazza un ragazzo e ne ferisce gravemente un altro: niente ergastolo

 

Il Gip di Verona Rita Caccamo, protagonista della vergognosa sentenza

VERONA – È stato condannato a 17 anni di carcere Said Karika, il tunisino 36enne che il 26 ottobre dello scorso anno a Verona uccise con una coltellata il 24enne Jacopo Mariotto, intervenuto per difendere la madre della sua fidanzata, aggredita dal magrebino, ex convivente della donna.

Oggi al processo con rito abbreviato il gip Rita Caccamo ha giudicato l’imputato colpevole di omicidio preterintenzionale. Il pubblico ministero Federica Ormanni aveva chiesto la condanna all’ergastolo per omicidio volontario.
Karika aveva colpito il giovane Jacopo Mariotto con un piccolo coltello, sferrando un colpo mortale. L’imputato, accusato anche di lesioni per avere ferito gravemente un amico di famiglia dell’ex compagna, dovrà anche risarcire i danni. L’avvocato Alberto Lorusso, che assiste la famiglia Mariotto costituitasi parte civile, si è riservato di leggere le motivazioni della sentenza prima di valutare ricorso in appello.

http://www.gazzettino.it/province/nordest/ucciso_perch_difendeva_la_madre_della_sua_fidanzata_17_anni_alassassino/notizie/220608.shtml

Quando la Xenofilia di uno, costa la vita ad altri.

Anziani presi di mira da immingrati

Immigrato aggredisce anziana e tenta di rapinarla

CONCORDIA. Si aggirava senza una meta precisa in via Martiri della Libertà, a Fossa. Era il pieno pomeriggio di martedì quando il 19enne magrebino ha notato l’anziana proprietaria di casa uscire, lasciando l’uscio aperto. Doveva andare a chiacchierare con la vicina. E così, in pochi istanti, il ladro residente a Quingentole, nel mantovano, si è intrufolato nell’abitazione incustodita. Pensava di poter trovare dei preziosi e un po’ di soldi, un rapido e facile blitz.
Il ragazzo, però, non si è accorto di essere stato notato dalla sua vittima, che ha prima contattato i carabinieri di Concordia e poi si è fatta coraggio rientrando in casa.
Lo ha trovato mentre si aggirava tra la cucina ed il soggiorno. «Cosa fai qui? Cosa vuoi?», le ha domandato in modo deciso. Il magrebino ha cercato di farla franca: «Ho visto la porta aperta, speravo di poterle vendere qualcosa», ha risposto titubante. Una fesseria colossale visto che il marocchino non aveva con sé l’ormai tradizionale borsone pieno di calze e fazzoletti.
L’anziana non ci è cascata e ha iniziato a prendere tempo. Con convinzione ha provato a bloccare il 19enne, sperava nell’arrivo celere dei carabinieri. E il ladro, intimorito per lo stesso motivo, ha cercato di divincolarsi, spingendola a più riprese. Non è servito.
A Fossa sono infatti arrivati i militari della stazione locale insieme ai colleghi del del 7° Reggimento Laives, stanziati a Concordia per dare supporto nell’emergenza sisma. Sono entrati in casa e in poco tempo hanno ammanettato il ragazzino poi trasferito in ufficio per accertamenti. E ieri pomeriggio il ladro, al momento accusato di tentato furto, reato che potrebbe essere trasformato in tentata rapina, si sarebbe dovuto presentare davanti al giudice per le indagini preliminari. L’udienza è stata rinviata e soltanto oggi si deciderà sulla convalida dell’arresto. Il fatto che il ragazzino sia pregiudicato per reati analoghi potrebbe essere un aggravante, ma non si esclude che l’attenzione e il coraggio della vittima e la rapidità di intervento dei carabinieri vengano frustrati dalla scelta di rimetterlo in libertà.

http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2012/08/22/news/aggredisce-anziana-e-tenta-di-rapinarla-subito-arrestato-1.5573691

Maltratta e minaccia di morte moglie e figli: arrestato 50enne romeno – OnTuscia.it


OnTuscia.it

Maltratta e minaccia di morte moglie e figli: arrestato 50enne romeno
OnTuscia.it
MONTALTO DI CASTRO – (c) I Carabinieri della Stazione di Pescia Romana, guidati dal Maresciallo Ferraro, hanno arrestato un 50enne di origini romene responsabile di maltrattamenti in famiglia. I militari hanno avviato le indagini dopo la denuncia della
PESCIA ROMANA, VIOLENZE IN FAMIGLIA: ARRESTATO 50ENNE NewTuscia
Stalking e violenze domestiche. Due drammi con lieto fineLibero News
Da un anno vessava moglie e figli: arrestato 50enneViterbo News 24
Tuscia Web
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Immigrati sequestrano bimbo per costringere la mamma a prostituirsi

ALBIGNASEGO. Un bimbo tenuto in ostaggio per costringere la madre a prostituirsi. È grazie ai carabinieri di Albignasego che sono stati liberati sia il piccolo che la mamma. Lo scorso 20 luglio i carabinieri di Gardone Val Trompia hanno fermato e arrestato due cittadini romeni con l’accusa di sfruttamento della prostituzione, lesioni personali e sequestro di persona.

Un’operazione lampo che è iniziata a Albignasego nella notte tra il 19 e il 20 luglio: tre giovani rumene hanno fermato, lungo la strada statale, una pattuglia dei carabinieri, chiedendo aiuto. Accompagnate in caserma le ragazze hanno raccontato di essere state costrette a prostituirsi da due connazionali, che vivevano un piccolo paese vicino a Brescia. Quella notte erano state portate nel Padovano da uno dei loro sfruttatori.

I militari, dopo i primi accertamenti, hanno immediatamente trasmesso tutte le informazioni acquisite ai colleghi di Gardone Val Trompia che sono riusciti a localizzare l’appartamento indicato dalle giovani e a rintracciare gli sfruttatori. Un’operazione svolta con la massima urgenza proprio perché una delle ragazze ha un figlio di 4 anni che gli sfruttatori hanno tenuto in ostaggio per esercitare una maggiore pressione nei confronti della madre: la fuga della donna avrebbe potuto indurre i due romeni a vendicarsi sul bambino o a sparire con lui.

Il blitz nell’abitazione degli aguzzini ha consentito di rintracciare uno dei due sfruttatori e di trovare il bambino. Le giovani romene hanno raggiunto i carabinieri nel Bresciano dove la madre ha potuto riabbracciare il proprio figlio.

Il secondo sfruttatore è stato intercettato a bordo della sua Audi A4 mentre era sull’autostrada A4 all’altezza di Desenzano. Il tribunale di Brescia ha convalidato il fermo dei due rumeni, disponendo per entrambi la custodia cautelare in carcere.

Rubavano carburante ai camion fermi nelle aree di sosta della A4: due arresti

Rubavano il carburante ai mezzi in sosta usando una pompa elettrica e un lungo tubo di gomma sistemati in un furgone. Per questo due romeni, un 38enne e un 32enne, sono stati arrestati dalla polizia stradale, colti in flagranza di reato.

 

http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=207680&sez=NORDEST