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Roma: immigrati incendiano Cie e assaltano agenti, Vendola si schiera dalla loro parte!

ROMA –  Violenta rivolta al Centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria, alle porte di Roma, che ospita i clandestini – spesso criminali incalliti – in attesa di essere rimpatriati. Alcuni immigrati sono saliti sul tetto, altri hanno dato fuoco a coperte, materassi e vestiti e si sono asserragliati all’interno. L’incendio ha sprigionato una lunga colonna di fumo nero che ha reso inagibile una parte della struttura.

IMMIGRATI ASSERRAGLIATI – I vigili del fuoco hanno fatto fatica a farsi strada nel Cie per via del fumo. Solo dopo tre ore sono riusciti a spegnere l’incendio. Sul posto anche alcuni contingenti del reparto mobile della Questura e del commissariato di Fiumicino, che hanno tentato una mediazione con gli ospiti. Una funzionaria di polizia si è rotta una mano, ma la frattura non è da attribuire agli immigrati in rivolta.

L'intervento della polizia al Cie di Ponte Galeria (Proto)IL RIFIUTO DEL NIGERIANO – A originare la violenza, secondo la ricostruzione del garante dei detenuti, Angiolo Marroni, è stato «il rifiuto, da parte di un ospite nigeriano del centro, di essere rimpatriato per effetto di un decreto di espulsione. La sua resistenza alle forze dell’ordine ha causato la loro reazione e gli altri nigeriani che hanno assistito alla scena, hanno protestato e messo a ferro e fuoco il settore maschile, causando ingenti danni». I nigeriani sono gli immigrati più presenti al Cie: rappresentano il 40% della popolazione maschile, con 43 ospiti su 132. «Per tutta la durata degli incidenti – prosegue Marroni – gli ospiti delle altre nazionalità sono rimasti alquanto indifferenti all’accaduto. Alla fine il giovane nigeriano,Victor, di 29 anni, non è stato rimpatriato e otto suoi connazionali sono in stato di fermo».

LA TESTIMONIANZA – «I nigeriani sono entrati alle 10 e mezzo nelle celle e ci hanno preso tutti i materassi – racconta Hichar Abdendi, marocchino, da due mesi al Cie -. Si sono ribellati al decreto di espulsione. Ora però non abbiamo più niente nelle celle, tutti i materassi sono andati in fumo. E con i materassi anche le coperte e tutto il resto. La protesta è andata avanti fino alle 13.».

E subito arriva la presa di posizione di Pd-Sel che si schierano con i clandestini violenti

I vigili del fuoco costretti a intervenire per domare l'incendio (Proto)

«STRUTTURE DA CHIUDERE» – Immediate le polemiche: «La rivolta conferma l’emergenza e la drammaticità delle condizioni di detenzione all’interno del Cie di Ponte Galeria – attacca Gianluca Peciola, di Sel -. I centri di identificazione ed espulsione sono disumani luoghi di privazione delle libertà fondamentali. Persone che non hanno commesso alcun reato sono private della libertà personale, solo perché si trovano nel territorio del nostro Paese senza un permesso di soggiorno. Sinistra Ecologia e Libertà continua a battersi perché i Cie vengano chiusi e perché venga riformata la nostra legislazione sull’immigrazione».

 

 

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_febbraio_18/rivolta-cie-ponte-galeria-2114066572602.shtml

 

Milano, campo rom: sassaiola contro polizia e volante speronata con una Mercedes

Gli intoccabili

Milano, 29/01/2013 – Incredibile episodio di violenza a Milano. I nomadi che abitano nel campo rom di via Idro hanno posto in essere un fitta sassaiola contro le forze dell’ordine impegnate in un normale controllo dell’area. Diverse volanti sono state danneggiate e un “fratello” Rom, come li definirebbe il politico pugliese Nichi Vendola, ha anche cercato di speronare un’auto della polizia con la propria MERCEDES. Avete letto bene, una Mercedes. Nove zingari sono stati portati in questura e le volanti dovranno essere riparate con i soldi dei contribuenti italiani. Loro sono “poveri” e “bisognosi”, vanno in giro con le Mercedes.

Fonte: http://www.milanotoday.it/cronaca/sassaiola-campo-rom-via-idro-29-gennaio-2013.html