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Immigrato fa irruzione in associazione xenofila: “voglio più soldi”, al rifiuto pesta 4 carabinieri

Agrigento 04 mag 2013 – Nigeriano aggredisce e ferisce, facendoli finire in ospedale, quattro carabinieri della stazione di Racalmuto, fra i quali il comandante della caserma e il suo “secondo”. L’extracomunitario è stato arrestato. L’aggressione si è verificata nel tardo pomeriggio di ieri. L’immigrato, assieme alla moglie, e spalleggiato da un altro connazionale, si sarebbe dapprima presentato dai responsabili dell’associazione Acquarinto perché reclamava il pagamento del cosiddetto pocket money, pare pretendesse con minacce molti più soldi di quelli concordati. Cosi il responsabile dell’associazione si è recato in caserma per sporgere denuncia. All’uscita dalla caserma del responsabile è scoppiato l’inferno. I Carabinieri, in cerca di tutelare il responsabile dell’associazione hanno cercato di allontanare il nigeriano facendolo ragionare. A questo punto, il nigeriano ha incominciato ad aggredire, picchiando i militari che hanno riportato costole inclinate, lussazioni di spalle, ematomi ed altri traumi. Si è reso necessario l’arrivo della Tenenza di Canicattì nonché un’autoambulanza.

http://www.canicattiweb.com/2013/05/04/racalmuto-aggredisce-4-carabinieri-arrestato-un-nigeriano/

In base a quanto risulta dall’articolo seguente, l’associazione in questione si occuperebbe di “profughi” (richiedenti asilo e rifugiati), il nome moderno utilizzato per definire i clandestini:

Domani mattina, martedi’ 11 dicembre, ad Agrigento, al Palazzo Filippini, alle ore 10, l’ Associazione culturale Acuarinto, presieduta da Donato Notonica, presentera’ alla stampa e alla citta’ l’edizione 2012 del Black’s Christmas, in programma tra Agrigento, Santa Elisabetta, Favara e Racalmuto, nell’ ambito dei progetti attivi di accoglienza in provincia di Agrigento della Rete nazionale di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati. (10.12.2012)

http://www.teleacras.com/home_02/index.php?option=com_content&task=view&id=32627

 

Roma, ragazzina italiana stuprata da sei immigrati filippini: giudici riducono pena

Roma 02 mag 2013 – Lievi riduzioni di pena per i sei filippini processati perché ritenuti responsabili dello stupro di una romana di 17 anni avvenuto il 30 aprile 2011 nel parco della Pineta Sacchetti.  Lo ha deciso la III Corte d’Appello, che ha inflitto sette anni di reclusione a Jorel Perilla Palacol, e nove anni di carcere ciascuno Rangiel Ralf Florel, Bryan Alnas Labador, Patrick Kenneth, Navata Pancho, Stanley Samson e Roger Jasper Friedrich. Rispetto alla sentenza di oggi, i sei filippini (accusati, a seconda delle posizioni, di violenza sessuale e sequestro di persona) erano stati condannati in primo grado dal Gup a un anno di reclusione in più. Confermato anche il risarcimento del danno da stabilirsi in sede civile per le parti civili, nonchè i 50.000 euro di risarcimento al Comune di Roma, liquidati questi ultimi in via definitiva con destinazione vincolata al fondo antiviolenza del Dipartimento Pari Opportunità.

L’ episodio risale al 30 aprile 2011 quando, intorno all’1.30 di notte, arrivò al 113 una telefonata con la quale un ragazzo riferì di aver subito un’aggressione mentre si trovava in una costruzione abbandonata vicino al parco della Pineta Sacchetti, alla periferia della Capitale. Dopo l’aggressione, una ragazzina era stata portata via con la forza, trascinata in un punto e violentata da sei  immigrati filippini. Non fu facile individuare i responsabili. La svolta si ebbe con l’identificazione del primo degli aggressori, il quale crollò alle domande degli agenti, fornendo elementi utili alla ricostruzione dell’episodio e all’identificazione dei complici, poi incastrati anche dalle tracce di Dna trovate sugli indumenti della vittima.

http://www.romatoday.it/cronaca/stupro-pineta-sacchetti-condanne.html

 

Rissa tra filippini, 3 in ospedale Regolamento di conti con il machete – il Giornale


Il Giorno

Rissa tra filippini, 3 in ospedale Regolamento di conti con il machete
il Giornale
Ha deciso di chiudere i conti una volta per tutti con il suo coinquilino quindi è sceso in strada, è entrato in un'armeria di via Lunigiana, ha comprato una machete quindi è risalito in casa in via Ponte Seveso 42. Appena entrato l'uomo, un filippino
Milano: rissa con machete, fermato il presunto responsabileLiberoQuotidiano.it

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