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Genova nella morsa sudamericana

Nel bar come al saloon, due denunciati

Genova – Rissa in un bar di via Walter Fillak. Il proprietario del bar, il quale ha raccontato alla polizia che un cliente, un cittadino dell’Ecuador di 40 anni in evidente stato di ebbrezza, dopo aver consumato alcune birre senza aver corrisposto alcun compenso, ne pretendeva ancora un’altra. Il proprietario si opponeva ed un altro cliente, un cittadino dell’Ecuador di 53 anni, si intrometteva per convincere il suo connazionale a pagare le consumazioni, ma in tutta risposta riceveva un pugno sul volto.
Dopo aver picchiato il cinquantatreenne, si scagliava anche contro il proprietario, colpendolo con un pugno al braccio ed uno alla testa. Subito dopo, con l’aiuto di alcuni clienti, il “pugile” è stato allontanato dal bar, ma una volta in strada, iniziava a prendere a calci la porta a vetri dello stesso bar. Il violento è stato denunciato per danneggiamento aggravato e segnalato per ubriachezza.
A carico del cliente che aveva cercato di mediare la situazione è risultato un rintraccio per la notifica di rifiuto del permesso di soggiorno, quindi invitato a presentarsi presso l’Ufficio immigrazione per regolarizzare la sua posizione.  

http://genova.ogginotizie.it/153735-nel-bar-come-al-saloon-due-denunciati/#.UAQKVRBhiK0

Stuprò nipote: lieve condanna

Stupra nipote: “tribunale etnico” lo assolve e quello italiano lo condanna a soli 6 anni

BIBBIANO (Reggio Emilia) – Sei anni di reclusione: finisce con questa dura condanna (a voi pare una “dura” condanna, per aver stuprata una bambina diverse volte?), per mano del gup Antonella Pini Bentivoglio, la vicenda di un bracciante indiano 47enne che, per almeno tre volte in due anni, avrebbe fatto violenza al nipote di dieci anni. Una vicenda sulla quale è calata anche una pesante ombra di omertà: prima che scattasse l’indagine, nel 2009, la famiglia aveva allontanato l’uomo e poi, ottenuta la sua confessione in una specie di “processo privato”; lo aveva perdonato e protetto. Una protezione che è continuata fino alla fine del processo.
Nonostante i tentativi della famiglia di non far trapelare nulla, però, lo stato psicologico e fisico del bambino non era passato inosservato: le insegnanti avevano notato qualcosa, e avevano avvertito i servizi sociali. Le conseguenti indagini dei carabinieri avevano portato infine ad accertare l’accaduto. Il bracciante era stato arrestato all’inizio dell’anno, e ieri si è svolta l’udienza preliminare con rito abbreviato. L’uomo ha negato tutto, per poi ammettere di aver sbagliato: ha confessato di aver raccontato tutto ai familiari per paura di ritorsioni, ma le sue dichiarazioni in aula piuttosto confuse.
Il pm Valentina Salvi (che ha sostituito, in aula, la titolare dell’inchiesta, Maria Rita Pantani) ha chiesto una condanna a 6 anni di reclusione, e il giudice ha fatto sua questa richiesta.

http://www.reggionline.com/it/2012/07/06/bibbiano-violento-il-nipote-sei-anni-di-carcere-14336

In Italia esistono “tribunali etnici” dove si applica la legge della comunità immigrata interessata. A volte la Shar’ia a volte la legge indù. Inutile ricordare che, per queste culture legali, la donna è un oggetto.

Campo Nomadi: continua la persecuzione della magistratura

Magistrati all’opera: agli arresti per aver danneggiato un campo nomadi abusivo. Perche’ i magistrati non indagano chi occupa suolo pubblico abusivamente, invece di chi, esasperato, lo libera?
Il fatto dello stupro si o no e’ poco rilevante, rilevante e’ che era abusivo.

Domiciliari per il raid al campo nomadi della Continassa

Due persone sono state sottoposte alla misura cautelare degli arresti domiciliari per il raid al campo nomadi della Contiassa avvenuto lo scorso dicembre a Torino. I Carabinieri hanno notificato le ordinanze ai responsabili, a vario titolo, di violenza privata, devastazione e altri reati con l’aggravante della discriminazione e dell’odio etnico.

Oltre ai due arresti domiciliari, per altre cinque persone è stato disposto l’obbligo di firma.

Il raid avvenne dopo la denuncia da parte di una ragazza di 16 anni di aver subito uno stupro da parte di un nomade. La sera del racconto sconvolgente, vicino all’abitazione della giovane venne organizzato un corto, dal quale però si allontanarono alcune persone per dirigersi verso il campo nomadi della Continassa per compiere il folle gesto. A indagini in corso e dopo l’orrore di quelle abitazioni bruciate, la stessa minorenne rivelò di essersi inventata tutto, subendo una denuncia per simulazione di reato.“

Potrebbe interessarti: http://www.torinotoday.it/cronaca/domiciliari-raid-campo-nomadi-continassa.html

USA: ragazza uccisa con un colpo di fucile alla schiena

USA, Schererville – Tre uomini sono stati accusati di aver ucciso la ventiquattrenne Jacqueline Gardner nel tentativo di rubarle i soldi che aveva guadagnato lavorando in un ristorante il 19 maggio.

Uno dei tre uomini, Stephen Lee Henderson, 25 anni, è ancora in libertà e considerato armato e pericoloso, ha detto la polizia Schererville Mercoledì.

In custodia presso il carcere di Lake County sono Michael A. Craig, 22 anni, di Merrillville, e William Blasingame III, 30, di Harvey, Illinois

Tutti e tre sono accusati di omicidio allo scopo di rapina.

In una dichiarazione, Craig ha detto che lui, Blasingame e Henderson hanno aspettato per circa 15 minuti che Gardner arrivasse a casa. A quel punto Blasingame è sceso dalla macchina e la ha seguita dentro la porta esterna del palazzo. Henderson è entrato con un fucile. Craig ha riferito di aver sentito urla e spari e di aver visto Henderson e Blasingame correre fuori dalla porta.

I vicini raccontano di aver sentito gli spari e di aver visto Gardner crollare al suolo sanguinante vicino alla porta del suo appartamento, dove il fidanzato e il figlio neonato stavano aspettando il suo ritorno dal lavoro.

Un altro testimone ha sentito le grida di aiuto e ha visto tre uomini entrare in una nera Oldsmobile Aurora e lasciare la zona. Il testimone ha copiato il numero di targa e lo ha consegnato alla polizia.

Timothy Sarcia, il fidanzato di Gardner, ha detto alla polizia che era all’interno del loro appartamento al terzo piano, quando ha sentito dei passi pesanti e una lotta nel corridoio fuori della porta del suo appartamento. Attraverso lo spioncino, ha visto un uomo strangolare Gardner. Ha chiamato il 911 e gridato aiuto, ha detto la polizia.

Quando ha aperto la porta, ha trovato la ragazza distesa sul pavimento del corridoio priva di sensi.

Fonte: http://posttrib.suntimes.com/news/lake/12726271-418/2-held-in-fatal-schererville-shooting.html

Marocchino tenta strage in un condominio

Doveva 5mila euro all’Aler, tenta di fare una strage nel condominio nel quale abitava.
Il marocchino di 29 anni padre di tre figli il 4 giugno è tornato nell’appartamento di cui era titolare, al 14° piano della Torre Cimabue e ha tagliato il tubo del gas. Da sette mesi se ne era andato, rifugiandosi in Francia con un debito di 5 mila euro all’Aler. Entrato in casa con un pretesto ha tagliato il tubo del gas dopo aver sigilalto ogni varco e se ne è andato. Il gas ha saturato le stanze. Solo l’intervento dei vigili del fuoco, quando l’ambiente era saturo di gas, ha evitato il peggio. A dare l’allarme al portiere la donna delle pulizie. Il nordafricano tornato il giorno dopo a San Polo e bloccato dalla Volante ha ammesso con gli agenti della Volante di aver tranciato il tubo che alimentava il forno della cucina, e di essere poi uscito. Non convincono polizia e magistrato le motivazioni che non state rese note.

Un altro stupro, un altro immigrato

GenovaUn Cingalese di 22 anni è stato arrestato dagli agenti del commissariato di Cornigliano a Genova per aver tentato di  violentare una cittadina sudamericana di 39 anni. I fatti sono avvenuti ieri  sera su un treno regionale alla stazione ferroviaria di Sampierdarena,  nel ponente genovese.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia, la donna sarebbe stata avvicinata  dal ragazzo che avrebbe tentato di aver un rapporto sessuale con lei  aggredendola.

La donna è riuscita a dare l’allarme correndo lungo il corridoio del vagone  ed è riuscita ad avvisare il capotreno il quale, a sua volta, ha chiamato la  polizia che è salita sul treno e ha bloccato il ragazzo.

Leggi l’articolo completo: Tentato stupro sul treno | Liguria | Genova | Il SecoloXIX

Nuovo stupro a Milano: modello “cinese”

MILANO – Un ragazzo cinese di 27 anni è stato arrestato dai carabinieri domenica notte con l’accusa di aver tentato di violentare una ragazza di 20 anni. I due si erano conosciuti durante una serata in discoteca in un locale di via Carlo Farini, e l’aggressore si era offerto di accompagnare la giovane a casa in via Collecchio. Qui, attorno alle 3, si sarebbe consumato il tentativo di violenza. L’approccio sarebbe iniziato in auto e al rifiuto della connazionale l’aggressore avrebbe reagito con violenza colpendola al viso con uno schiaffo. Approfittando di un attimo di calma del ragazzo, la vittima ha chiesto di poter scendere per vomitare. Dopo aver acconsentito il cinese ha tentato di violentarla sul cofano della vettura. Alla scena ha assistito un passante che ha chiamato il 112 così da permettere ai carabinieri di arrestare l’aggressore. La ragazza è stata visitata alla clinica Sant’Ambrogio dove le hanno riscontrato un trauma al volto guaribile in 5 giorni.

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_giugno_4/tentata-violenza-sessuale-cinese-discoteca-arrestato-via-collecchio-201463250821.shtml