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Brescia: mamma e bimba aggredite con spray urticante da tunisini

Gli agenti della Questura stanno verificando in queste ore l’eventuale coinvolgimento di due tunisini nell’aggressione subita la scorsa settimana da mamma e bimba di due anni in via Campo Marte, a Brescia.

Mamma e figlia erano state aggredite con dello spray urticante e derubate.

I poliziotti sono arrivati ai due tunisini indagando su un altro scippo messo a segno sabato in via Albertano da Brescia ai danni di una donna ucraina. In quell’occasione la donna era stata soccorsa da un ciclista che aveva memorizzato la targa dell’auto utilizzata per il colpo e descritto lo scippatore.

L’auto, una Lancia Y, è stata poi individuata in via Temistocle Solera, sempre in città, ieri mattina: proprietaria un 35enne bresciana con problemi di droga, rintracciata in uno stabile abbandonato in via Privata Terzulli in compagnia di due giovani tunisini di 29 e 31 anni.

I tre hanno ammesso la loro responsabilità per lo scippo ai danni della donna ucraina. Inoltre, addosso alla ragazza sono state trovate delle dosi di eroina, mentre uno dei due uomini aveva una bomboletta di spray urticante.

Da qui le indagini per chiarire se possano essere coinvolti nell’aggressione di mamma e figlia a Campo Marte.

http://www.giornaledibrescia.it/in-citta/mamma-e-bimba-aggredite-con-spray-due-sospettati-1.1838168

Catturati i “predoni dei cimiteri”: sono Zingari

Giù le mani

BOLOGNA – Tre giovanissimi, di cui due nati a Cattolica ed uno a Lugo, sono stati arrestati perché ritenuti autori di furti nei cimiteri emiliani. A condurre l’operazione i carabinieri della Compagnia di Molinella. I tre erano domiciliati in un campo nomadi: il lughese ha 18 anni, il riminese 27. Il terzo in manette è un diciottenne nato a Bologna.

Sono stati fermati a bordo di una Lancia Y in prossimità di San Martino, in provincia di Ferrara, dopo che la pattuglia dell’Arma di Molinella li aveva seguiti per diversi chilometri da San Martino in Argine (Bologna), dove erano stati avvistati con fare sospetto nei pressi del parcheggio del cimitero comunale, durante una cerimonia funebre. Durante la perquisizione veicolare sono stati rinvenuti diversi arnesi da scasso e una macchina fotografica digitale che si ritiene rubata.

Dalle indagini svolte è emerso che i tre avevano “visitato” un altro parcheggio cimiteriale, quello di Santa Maria Codifiume, sempre in provincia di Ferrara, dove avevano sfondato il vetro anteriore di una BMW X1 parcheggiata e si erano impossessati degli oggetti contenuti al suo interno. Nella circostanza criminosa, uno dei tre, il bolognese, durante lo sfondamento del vetro è rimasto ferito alla mano destra, procurandosi tagli e lesioni varie che lo stesso, nonostante l’invito dei carabinieri a recarsi in ospedale, ha rifiutato di farsi medicare.

La refurtiva è stata riconsegnata al legittimo proprietario. Una decina di giorni fa, lo stesso giovane era stato denunciato dai carabinieri di Baricella, in provincia di Bologna, che, al termine di un’attività d’indagine cominciata lo scorso novembre, lo avevano ritenuto responsabile di un altro furto aggravato in concorso ai danni di una Toyota Yaris parcheggiata nel cimitero di San Gabriele. Nell’occasione, il malvivente, assieme a un altro complice rimasto ignoto, era riuscito a impossessarsi della borsa di una vedova che era andata a fare visita al marito defunto e, credendo di trovarsi in un luogo “tranquillo”, aveva lasciato tutti gli effetti personali, compreso i soldi (un centinaio di euro) all’interno del veicolo.

http://www.romagnanoi.it/news/Cronaca/741138/Arrestati-i-predoni-dei-cimiteri.html

Maxi inseguimento in città poliziotti feriti, fermati i nomadi – Corriere della Sera


Corriere della Sera

Maxi inseguimento in città poliziotti feriti, fermati i nomadi
Corriere della Sera
PADOVA – Sono stati convalidati dal giudice i 4 arresti di altrettanti nomadi eseguiti giovedì dalla polizia a Padova durante un rocambolesco inseguimento in auto. Per tre di loro – i conducenti di una Lancia Y, e di una Jaguar che aveva investito una
Inseguimento in centro e auto della polizia speronate, poi la retata Il Gazzettino

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