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Zingaro ospite di Pisapia: esce da carcere alle 11, alle 13 rapina appartamento

PAVIA. E’ uscito dal carcere alle undici del mattino e, nemmeno due ore dopo, ha rubato in un appartamento. Niko Jovanovic, un ragazzo di 20 anni, domiciliato in un campo nomadi di Milano, è stato bloccato dai carabinieri dopo un lungo inseguimento terminato in una risaia di Rognano. Durante la fuga il giovane ha anche rubato un’auto e ha tamponato una seconda vettura a Marcignago. Una vicenda movimentata che, per fortuna, si è conclusa senza feriti. Ieri mattina è stato accompagnato in tribunale dove il giudice Pietro Balduzzi ha accolto le richieste del pubblico ministero Antonella Santi. Niko Jovanovic resterà in carcere sino al 31 ottobre, il giorno del processo. E’ accusato di furto in appartamento, resistenza a pubblico ufficiale, possesso ingiustificato di arnesi da scasso, ricettazione e guida senza patente. Il giovane rischia una pesante condanna.
Ecco la ricostruzione della movimentata vicenda. Niko Jovanovic è uscito dal carcere di Torre del Gallo per fine pena (era stato condannato per una serie di reati contro il patrimonio) mercoledì mattina verso le undici. Probabilmente si è subito procurato dei piccoli arnesi da scasso ed è arrivato in viale Canton Ticino davanti all’abitazione di Mariateresa Albini: è entrato passando da una finestra aperta. Ha iniziato a rovistare in camera da letto ma la proprietaria dell’appartamento ha sentito alcuni rumori e si è avvicinata per capire cosa stava succedendo. Si è trovata davanti il ladro e si è messa a urlare. Niku Jovanovic non si è scomposto e ha continuato a rovistare ed ha trovato una collana. Poi ha arraffato un orologio ed è uscito dalla finestra. Una vicina di casa ha lanciato l’allarme. Sono arrivati i carabinieri e la padrona di casa ha descritto un giovane alto e magro con capelli neri e lunghi. Intanto Niko Jovanovic è arrivato sull’Alzaia dove è salito sulla Ford Fiesta di Elisa Negri, l’ha messa in moto ed è fuggito. Nuova telefonata ai carabinieri che hanno capito che era la stessa persona. Le pattuglie del nucleo radiomobile e della stazione di Bereguardo si sono messe alla caccia della Fiesta. Intanto il giovane ha tamponato un’auto guidata da una donna a Marcignago. E’ sceso dalla Ford forse per prendere la vettura tamponata. Ma l’automobilista si è spaventata ed è fuggita. I carabinieri di Pavia, coordinati dal capitano Gennaro Cassese, erano a poche centinaia di metri. Hanno raggiunto la Fiesta ma Niko Jovanovic ha tentato una fuga disperata. E’ arrivato a Rognano dove ha perso il controllo dell’auto rubata (intanto aveva anche forato una gomma) ed è finito in un fosso. Poi la fuga a piedi in una risaia con i carabinieri che hanno proseguito l’inseguimento. Lo hanno raggiunto e, dopo un breve corpo a corpo, lo hanno ammanettato. Al polso aveva l’orologio rubato, la collana era in una tasca dei pantaloni. Sull’auto c’erano gli arnesi da scasso.

http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2013/09/13/news/esce-dal-carcere-e-va-a-rubare-arrestato-1.7740325

Perugia, espulso spacciatore: era sbarcato a Lampedusa in qualità di “profugo”

Perugia 31 agosto 2013 – Da rifugiato della Primavera Araba con tanto di rilascio del permesso di soggiorno all’espulsione dopo l’arresto per spaccio avvenuto a meno di 20 giorni dal suo arrivo a Perugia dopo lo sbarco da Lampedusa. Il provvedimento è stato preso a tempo di record dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Perugia che ha evitato il suo ritorno in libertà nel capoluogo umbro dopo la fine del periodo detentivo maturato nell’ambito dell’inchiesta Termopili portato avanti dalla Squadra Mobile. Durante il suo periodo di detenzione gli agenti dell’Ufficio Immigrazione, con la collaborazione dei colleghi della Polizia Penitenziaria, hanno avviato le procedure per l’allontanamento dello straniero dal territorio nazionale ottenendo, dalle Autorità Consolari tunisine, la esatta identificazione. Per la sua scarcerazione, avvenuta ieri per fine pena, erano già state  accuratamente pianificate le  procedure per il suo rimpatrio: in prima mattina la scarcerazione  e il trasferimento, con  scorta, in Questura presso la Polizia Scientifica per il fotosegnalamento. Subito dopo presso l’ Ufficio Immigrazione la notifica del provvedimento di espulsione; quindi il trasferimento, con scorta, presso il Palazzo di Giustizia per l’ udienza dal Giudice di Pace per la convalida. Al termine la partenza per Roma, con adeguata scorta, fino al Consolato Tunisino per il ritiro del Passaporto e quindi all’Aeroporto per la partenza, in tarda serata, per Tunisi, dove è giunto verso mezzanotte.

Espulso anche un altro tunisino più volte è stato denunciato in città per resistenza a pubblico ufficiale e per il reato di immigrazione clandestina. Recentemente era stato espulso ed accompagnato ad un C.I.E. del Sud Italia ma era fuggito prima del rimpatrio, facendo rientro a Perugia. Nel giugno scorso era stato tratto in arresto dai Carabinieri, nel corso di un controllo straordinario in Centro Storico, per la esecuzione di un Ordine di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal G.I.P. di Perugia per atti persecutori nei confronti di una giovane donna residente in Città. Due agenti lo hanno scortato in Tunisia.

http://www.perugiatoday.it/cronaca/ufficio-immigrazione-espulsione-pusher-stalker.html