Famiglia inseguita da africano armato di machete e martello: “Italia è casa mia”

07-09-2014

“Sembrava di essere in un film dell’orrore”. E’ ancora scioccata una donna residente a Morena mentre ricorda quanto accaduto nel primo pomeriggio di ieri a lei e alla sua famiglia di ritorno nella loro casa. Una storia surreale con la 51enne, il marito di un anno più piccolo ed il figlio di 27 anni in balia di un folle armato prima di sega e poi di martello e machete.

PRIVACY – Contattata da RomaToday la donna, ancora scossa, non ha timore di fare il proprio nome, ma per una scelta editoriale si è deciso di non usare né il suo né quello dei familiari, ed al contempo non indicare le vie del quartiere del VII Municipio in cui è avvenuta l’aggressione.

DI RITORNO A CASA – I fatti si sono verificati intorno alle 14.30 di sabato 6 settembre nella zona di Morena, quando i tre tornavano a bordo della loro automobile a casa. Davanti alla vettura ad un certo punto si trovano una Mercedes, con a bordo un uomo che zigzagava pericolosamente sulla carreggiata. Manovre pericolose segnalate con i fari lampeggianti dal marito 50enne della donna che, come tutta risposta, si è visto mostrare il ‘dito medio’, con improperi ed insulti non udibili dall’abitacolo rivolti a lui e ad i suoi familiari.

SEGA IN AUTO – La Mercedes svolta nella stradina dove abitano i passeggeri della Peugeot che la seguiva. Una volta fermata davanti il cancello di un’abitazione l’auto con i tre si affianca alla vettura tedesca con alla guida un giovane uomo nero, chiedendo spiegazioni. Poi il caos con lo stesso che invece di rispondere impugna una sega che teneva nell’auto per poi scendere e minacciare marito, moglie e figlio 27enne.

INSULTI – Sceso dalla Mercedes l’aggressore ha cominciato ad insultare il padre di famiglia, anche lui sceso per difendere la propria famiglia, senza fortunatamente tentare di colpirlo con la sega ma brandendogli l’attrezzo di lavoro incontro e gridando: “Bast…, pezzo di m…, figlio di p…, mign…, vi ammazzo tutti, ve ne dovete andare perché è casa mia”. Poi la calma con il ragazzo ad entrare in una palazzina di Morena.

MACHETE E MARTELLO – Una quiete prima della tempesta, per rovesciare le prosa, preludio a qualcosa di ben più pericoloso con l’aggressore ripiombato pochi minuti dopo in strada ma armato di una sega di medie dimensioni e di un machete.

FIGLIO INSEGUITO CON LE ARMI – Una vera e propria furia che ha ‘puntato’ il figlio 27enne costringendolo a fuggire per evitare una tragedia. “Scene di panico – ricorda la madre del giovane -. Chiedevo aiuto mentre parlavo con la polizia al cellulare, poi per fortuna un conoscente si è affacciato al balcone e gli ha aperto il cancello evitando il peggio”.

VERSO LA COPPIA – Persa la sua ‘preda’, il giovane armato e colto da raptus di follia è tornato minacciosamente armato di machete e martello verso la moglie ed il marito che, visto il figlio in salvo, per evitare possibili gravi conseguenze hanno pensato bene di salire in auto e fuggire dal folle aggressore.

AUTO DANNEGGIATA – Una scelta saggia, visto quanto perpetrato poi dall’uomo ‘disturbato sotto casa’, che si è avventato contro la Peugeot con a bordo marito e moglie dannieggiandola ad una fiancata e mandando in frantumi il vetro anteriore destro della vettura, prima che questa riuscisse a guadagnarsi la fuga.

ARRIVO DELLA POLIZIA – Attimi di panico che si sono svolti molto rapidamente, poi l’arrivo delle volanti della polizia che hanno raggiunto l’aggressore sottoponendolo a fermo di polizia giudiziaria. Domani mattina sarà processato per direttissima.

DENUNCIA IN COMMISSARIATO – L’aggressione è stata denunciata al Commissariato di Polizia Romanina, dove il padre 50enne ha dichiarato che sia lui, che il figlio che la moglie sono rimasti scossi per quanto subito, venendo per questo soccorsi e trasportati all’ospedale di Frascati per le cure del caso.

“VOGLIAMO GIUSTIZIA” – Una scena da film, dunque, con la moglie e madre che scossa e spaventata conclude: “Assurdo essere aggrediti in questo modo e con tale violenza sotto casa. Non ci posso credere che quell’uomo abita a 600 metri da casa nostra, non lo avevo mai visto. Deve essere punito, domani (lunedì 8 settembre ndr) ci sarà il processo per direttissima. Spero sia condannato in modo esemplare”.

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EVIDENZA, Roma

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