Tag: stata

Notte di paura a Monza: ragazze aggredite da immigrati

Vediamo Riccardi che si complimenta cn il 'migrante' per l'ennesimo atto di 'integrazione forzata'

Monza – Tre aggressioni, notte drammatica, sabato, in Brianza con numerosi interventi dei sanitari del 118. Il primo a Cesano Maderno, dove alle 23, in via Volta, un’ambulanza della Croce Bianca di Seveso è giunta a sirene spiegate per soccorrere una ragazza di 27 anni vittima di una aggressione ad opera di un Maghrebino.
Poco dopo mezzanotte un’altra ragazza, questa volta di 24 anni, è stata aggredita a Monza in via Monte San Primo da un Nigeriano. E’ stata trasportata all’ospedale San Gerardo.
Un’altra persona è stata soccorsa sempre a seguito di una aggressione in via Buccari, ancora a Monza, poco prima dell’una da parte di uno sconosciuto.

http://www.ilcittadinomb.it/stories/Brianza%20Sud/315872_due_ragazze_aggredite_da_ignoti_soccorse_a_monza_e_cesano/

Angri: Furto in abitazione, arrestata 23enne dal Campo Nomadi – Salernonotizie.it

Angri: Furto in abitazione, arrestata 23enne dal Campo Nomadi
Salernonotizie.it
La donna, con precedenti per reati contro il patrimonio, è stata individuata all'interno del Campo Nomadi di Napoli – Secondigliano. Durante il furto l'appartamento fu rovistato e vennero portati via soldi e gioielli. La 23enne è stata condotta nel

‘Nuovi Italiani’: Ragazzina aggredita da gang di immigrate

MANTOVA. Un pomeriggio a passeggio con l’amica sotto i portici Broletto. E mai avrebbe immaginato che ad un certo punto sarebbe stata accerchiata da una banda di ragazzine, più o meno della sua stessa età, minacciata e spintonata. Tanto da dover chiamare la madre e poco dopo anche la polizia.
È successo martedì poco dopo le quattro del pomeriggio. Una ragazza di sedici anni in compagnia di un’amica stava tranquillamente passeggiando sotto i portici Broletto. Un giro per negozi, nulla di più.
Ad un tratto la giovane è stata circondata da altre cinque ragazze, perlopiù coetanee, che con aria di sfida hanno iniziato ad inveire con frasi minacciose. Una in particolare, diciassette anni e di origine tunisina, con soggiorno regolare e residente in città, appariva la più agguerrita.
La sedicenne ha cercato di allontanarsi ma è stata subito raggiunta e il coro di insulti è proseguito. Anzi, la tunisina, stando ad una prima ricostruzione, l’avrebbe pure aggredita alle spalle, continuando con le offese, le minacce e gli sputi a terra.
Il normale sviluppo della vicenda ha preso la direzione della chiamata alle forze dell’ordine, tramite l’allarme lanciato dalla madre della ragazza aggredita.
In centro sono subito arrivati gli agenti della squadra volante che hanno proceduto all’identificazione della 17enne straniera, quella che non voleva saperne di abbassare la cresta. Era ancora lì, senza timori, bulla con la sua rivale e altrettanto bulla con le forze dell’ordine. Il suo bersaglio improvvisamente è diventata la divisa dei poliziotti. Quindi altri insulti, questa volta nei confronti degli agenti e ancora sputi a terra. La diciassettenne, G. A., è stata condotta in questura dove ha continuato il suo show con atteggiamenti irriverenti conditi da minacce. Inoltre ha continuato a rifiutarsi di rivelare la propria identità. Alla fine, visto che gli agenti non sono riusciti a farla tornare alla ragione, la ragazza è stata denunciata a piede libero per i reati di rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale.

Nel tardo pomeriggio nella caserma di piazza Sordello è stata convocata la madre con cui la giovane è tornata a casa.

http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2012/09/20/news/a-passeggio-in-centro-ragazza-aggredita-dalla-banda-di-bulle-cinque-teenager-accerchiano-una-sedicenne-insulti-e-sputi-1.5726452

Milano: 17enne stuprata da tre immigrati

Ragazza 17enne stuprata da tre immigrati in pieno centro a Milano

Ancora episodi di violenza a Milano che vedono come protagonisti extracomunitari. L’episodio più grave in via Marina, in pieno centro, a ridosso dei Giardini di Porta Venezia.

Una 17enne italiana, C.M., ha denunciato alla polizia di essere stata violentata da un uomo con la carnagione scura, mentre tre complici la trattenevano. L’episodio, secondo il suo racconto, sarebbe avvenuto tra la mezzanotte e la mezzanotte e 40 dello scorso sabato sera in via Marina. La giovane, pero’, e’ stata convinta a denunciare l’accaduto soltanto questa notte alle 2.30, dopo essere stata visitata al Fatebenefratelli e poi alla clinica Mangiagalli, dove non sono state rinvenute tracce che confermino con certezza la violenza. Gli accertamenti sono ancora in corso. Lungo e dettagliato il racconto reso dalla giovane alla polizia. La 17enne, sabato scorso, avrebbe trascorso la serata in compagnia di un gruppo di amici in un locale in zona Brera. A mezzanotte e’ uscita dal bar e ha telefonato al fidanzato, che al momento si trova all’estero per motivi di studio. Tra i due e’ scoppiata un’accesa lite telefonica, al termine della quale C.M. si e’ allontanata a piedi insieme a un’amica. Le due si sono salutate in piazza Cavour, dove la 17enne, rimasta di nuovo sola, avrebbe chiamato per la seconda volta il fidanzato camminando in via Palestro.

Al termine della telefonata avrebbe svoltato in via Marina, dove si e’ sentita pedinata da un gruppo di persone che ridevano alle sue spalle. Le stesse, all’improvviso, l’avrebbero afferrata da dietro e trascinata in un angolo buio in mezzo agli alberi. Qui un uomo dalla pelle scura e la barba incolta l’avrebbe violentata senza precauzioni, mentre i tre complici la tenevano immobile con una mano a tapparle la bocca. Tra le urla della giovane, i quattro sarebbero poi scappati verso corso Venezia, mentre la vittima si sarebbe diretta verso piazza San Marco, da dove ha chiamato un taxi per rientrare a casa. Decisa a non denunciare l’accaduto, nelle ore successive avrebbe raccontato tutto soltanto al fidanzato, che ha preso contatto con la sorella di lei, 20 anni, e il padre, 46, con cui abita in un appartamento in centro.

La giovane e’ stata cosi’ convinta a farsi visitare in ospedale e a chiamare la polizia. I medici della Mangiagalli non hanno riscontrato particolari segni di violenza e anche sul luogo dove sarebbe accaduto tutto non sono state trovate tracce. La 17enne ha inoltre spiegato di aver lavato subito i vestiti, una volta rientrata a casa, e di aver gettato le mutandine in un cassonetto di via Senato, dove pero’ non sono più state ritrovate.

Una 23enne marocchina, irregolare e incensurata, ha denunciato di essere stata vittima di una tentata violenza sessuale. Il responsabile sarebbe il proprio coinquilino, straniero di origini arabe, del quale ricorda soltanto il nome. Secondo il suo racconto, ieri alle 13.30 nell’appartamento di via Cavezzali 11, lo stabile già noto per occupazioni abusive ed episodi di spaccio, il coinquilino avrebbe tentato un approccio con la ragazza. Al suo rifiuto, la giovane sarebbe stata aggredita e presa a schiaffi dallo straniero, che si sarebbe poi allontanato. Alle 15 la marocchina ha chiamato lo zio, un connazionale regolare di 39 anni, che l’ha accompagnata alla clinica Città Studi per le cure del caso. Dall’ospedale ha chiamato la polizia, che sta ancora svolgendo accertamenti per verificare il racconto della 23enne.

Aggressione infine a scopo di rapina, sempre a Milano, in via Farini,  nei confronti di un pensionato di 66 anni a cui tre malviventi , probabilmente nordafricani, hanno sottratto portafoglio e bancomat. I malviventi hanno buttato a terra la vittima a terra e minacciato con un coltello alcuni passanti che si erano fermati per soccorrere l’uomo. Quindi si sono dileguati.

http://affaritaliani.libero.it/milano/ragazza-17enne-denuncia-stupro-in-pieno-centro-a-milano100912.html

Umbria, immigrato uccide un uomo

Un ragazzo di 25 anni di origini polacche di nome Pawel Lozinski, ma conosciuto come Paolo, è stato ucciso a colpi di cacciavite (5 o 6 colpi al torace) nella sua officina per biciclette di via Saffi a Foligno. I carabinieri hanno trovato un macedone di 27 anni (U.R. le iniziali), che al loro arrivo si è chiuso nel bagno con gli abiti sporchi di sangue, lo stesso ragazzo che nel tardo pomeriggio, dopo una prima confessione resa a carabinieri e pm, è stato arrestato.

Il movente? Il macedone ha detto ai militari di aver ucciso il polacco per questioni di gelosia, legate alla sua fidanzata, precedentemente legata sentimentalmente alla vittima. Cadrebbe in questo modo  la ricostruzione della prima ora che voleva il movente in una questione di droga. Anche se la droga non è del tutto estranea alla storia, visto che proprio stamane i due uomini si erano chiusi nel negozio della vittima per fare uso di sostanze stupefacenti.

I fatti A sentire dei lamenti provenienti dall’interno della serranda mercoledì mattina intorno alle 10.30 sono stati alcuni vicini, che hanno subito chiamato i carabinieri. All’interno del negozio, la cui porta è stata sfondata,  c’era il corpo di del giovane senza vita, colpito presumibilmente con un cacciavite non ancora individuato.

Rilievi Sul posto sono intervenuti il magistrato di turno Mario Formisano insieme ai carabinieri di Foligno e del reparto operativo di Perugia. Il medico legale Sergio Scalise ha riscontrato 5 o 6 colpi presumibilmente di cacciavite al torace come causa della morte. L’arma del delitto non è stata ancora trovata, dato che il negozio era pieno di utensili da lavoro e quella usata per uccidere potrebbe essere stata pulita. Il cadavere del giovane è  stato invece riconosciuto da un parente che uscendo ha chiesto di essere lasciato in pace dalla stampa.

La vittima Il giovane ucciso era molto conosciuto a Foligno. Era un appassionato di biciclette e, in passato, prima di aprire il negozio viveva di lavori nell’edilizia. La mamma, polacca, pare sia da poco tornata in patria. Aveva lavorato duramente nell’ultimo mese per aprire la sua attività, anche se, secondo quanto appreso, circa venti giorni fa gli era stata danneggiata la saracinesca causando un ritardo nell’apertura del locale.

http://www.umbria24.it/foligno-ucciso-colpi-cacciavite-negozio-saffi-indagini-corso/116141.html

 

Carceri: Sappe, rissa tra detenuti a Rimini – LiberoQuotidiano.it


RiminiToday

Carceri: Sappe, rissa tra detenuti a Rimini
LiberoQuotidiano.it
Roma, 5 set. – (Adnkronos) – Domenica scorsa, nel carcere di Rimini, "c'e' stata una violenta rissa tra otto detenuti tunisini, algerini e marocchini, alcuni dei quali sono rimasti feriti; la prognosi, per alcuni di loro, e' stata di otto giorni
Rissa tra magrebini al "Casetti", otto denunciatiRiminiToday
Carceri: sedata violenta rissa a RiminiAltaRimini

tutte le notizie (8) »

Allarme scippi violenti a Firenze: 70enne pestata e derubata da immigrato

Firenze: anziana picchiata, gettata in terra e scippata per 95 euro

E’ stata picchiata e scippata per appena 95 euro. La vittima e’ una donna di 70 anni, aggredita da un Maghrebino in via del Terzolle, ieri pomeriggio a Firenze. Il malvivente l’ha aggredita sferrandole un pugno in testa e gettandola in terra, quindi le ha strappato la borsa ed e’ fuggito.
La pensionata ha provato a inseguirlo, ma l’aggressore ha fatto perdere le sue tracce. Sull’episodio indaga la polizia. La vittima e’ stata medicata e dimessa con sette giorni di prognosi. Nella borsa, oltre ai documenti e agli effetti personali, c’erano 95 euro.

http://www.liberoquotidiano.it/news/1069831/Firenze-anziana-picchiata-gettata-in-terra-e-scippata-per-95-euro.html

Sotto assedio: immigrati scatenati a Genova

Genova. La crisi e l’effetto sanatorie di clandestini sta sicuramente influendo sull’aumento di reati predatori, come spesso hanno spiegato le forze dell’ordine. Nella ultime ore, infatti, sono state messe a segno ben 4 rapine per strada, alcune delle quali violente o a mano armata.  Una escalation che non conosce sosta, con le vittime quasi sempre donne anziane e gli aggressori, immigrati di varia provenienza.

Il primo colpo a Sampierdarena, dove ieri pomeriggio una donna di 39 anni, ha raccontato ai carabinieri di essere stata rapinata la mattina precedente in piazza Montano. La donna, accerchiata da 4 sconosciuti, è stata colpita ripetutamente per poi essere derubata della borsa. Subito dopo i malviventi sono scappati, facendo perdere le proprie tracce. La vittima, per fortuna, non ha riportato ferite.

Sempre ieri, un giovane di 18 anni che vive in Francia, ha denunciato presso i carabinieri di Cogoleto di essere stato avvicinato da due sconosciuti di nazionalità straniera, mentre camminava per strada. Dopo averlo picchiato con calci e pugni, gli hanno rubato il denaro e un cellulare. In questo caso, però, l’aggredito ha riportato lievi ferite.

Un tassista genovese di 72 anni, invece, è stato addirittura minacciato con la pistola da un ‘cliente’, che si è fatto consegnare 90 euro. L’ultima rapina, infine, è stata ai danni di una 66enne, che mentre percorreva a piedi via Sestri è stata improvvisamente avvicinata da un giovane sconosciuto, il quale, dopo averle stappato la collana dal collo, si è dileguato. Su tutte le rapine stanno indagando i carabinieri.

 

http://www.genova24.it/2012/08/accerchiati-picchiati-e-derubati-raffica-di-colpi-in-poche-ore-allarme-rapine-a-genova-38547/

Zingare: rapina e pestaggio a Roma

Zingara deruba e riempie di botte negoziante: paura in via Regina Elena

Nomade ruba 500 euro dal registratore di cassa di un negozio d’abbigliamento e prende a calci e pugni il proprietario, provocandogli lesioni al viso ed escoriazioni alla gambe guaribili in 20 giorni. Il fatto è avvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì in via Regina Elena, a Rimini. La responsabile, una 19enne bosniaca, già nota alle forze dell’ordine, è stata individuata ed arrestata dai Carabinieri di Miramare in flagranza di reato con l’accusa di rapina impropria.

Erano circa le 19.30 quando la zingara, insieme ad un complice, è entrata nel negozio di abbigliamento . Approfittando di un attimo di distrazione del titolare, ha rubato con una mossa fulminea parte dell’incasso della giornata, circa 500 euro che si trovavano nel registratore di cassa. La nomade e il complice si sono dati alla fuga, ma sono stati presto raggiungi e bloccati dall’esercente. L’uomo è stato però aggredito con calci e pugni.

Contemporaneamente sul posto sono intervenuti i Carabinieri, a seguito di una iniziale segnalazione di lite in strada tra più persone. La rapinatrice è stata bloccata, mentre il complice si è assicurato la fuga con il denaro. Martedì mattina la ladra è stata associata al carcere femminile di Forlì. Il negoziante è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari, che l’hanno giudicato guaribile in una ventina di giorni.

http://www.riminitoday.it/cronaca/rimini-zingara-rapina-negozio-e-picchia-esercenter.html

Pestata per il Burqa: la meticcia perdona il marito picchiatore

Porto Empedocle, Pace tra la ragazza aggredita per il velo e il marito picchiatore

Scongiurato il rischio di aborto e’ stata dimessa dall’ ospedale San Giovanni di Dio la ragazza 20enne di Porto Empedocle, figlia di un’empedoclina e un tunisino, che l’altro ieri pomeriggio e’ stata picchiata dal marito, un egiziano di 19 anni, soltanto perchè con il gran caldo si e’ tolta il velo dal volto. L’egiziano come si ricordera’ e’ stato denunciato dai poliziotti del Commissariato di Porto Empedocle, diretti dal vice questore Cesare Castelli. La ragazza nel frattempo si e’ riappacificata con il marito, ed e’ rientrata insieme a lui a casa della famiglia di lei, in via Francesco Crispi.

http://www.canicattiweb.com/2012/08/19/porto-empedocle-pace-tra-la-ragazza-aggredita-per-il-velo-e-il-marito-la-comunita-musulmana-condanna-l’aggressione/