Umbria, immigrato uccide un uomo

05-09-2012

Un ragazzo di 25 anni di origini polacche di nome Pawel Lozinski, ma conosciuto come Paolo, è stato ucciso a colpi di cacciavite (5 o 6 colpi al torace) nella sua officina per biciclette di via Saffi a Foligno. I carabinieri hanno trovato un macedone di 27 anni (U.R. le iniziali), che al loro arrivo si è chiuso nel bagno con gli abiti sporchi di sangue, lo stesso ragazzo che nel tardo pomeriggio, dopo una prima confessione resa a carabinieri e pm, è stato arrestato.

Il movente? Il macedone ha detto ai militari di aver ucciso il polacco per questioni di gelosia, legate alla sua fidanzata, precedentemente legata sentimentalmente alla vittima. Cadrebbe in questo modo  la ricostruzione della prima ora che voleva il movente in una questione di droga. Anche se la droga non è del tutto estranea alla storia, visto che proprio stamane i due uomini si erano chiusi nel negozio della vittima per fare uso di sostanze stupefacenti.

I fatti A sentire dei lamenti provenienti dall’interno della serranda mercoledì mattina intorno alle 10.30 sono stati alcuni vicini, che hanno subito chiamato i carabinieri. All’interno del negozio, la cui porta è stata sfondata,  c’era il corpo di del giovane senza vita, colpito presumibilmente con un cacciavite non ancora individuato.

Rilievi Sul posto sono intervenuti il magistrato di turno Mario Formisano insieme ai carabinieri di Foligno e del reparto operativo di Perugia. Il medico legale Sergio Scalise ha riscontrato 5 o 6 colpi presumibilmente di cacciavite al torace come causa della morte. L’arma del delitto non è stata ancora trovata, dato che il negozio era pieno di utensili da lavoro e quella usata per uccidere potrebbe essere stata pulita. Il cadavere del giovane è  stato invece riconosciuto da un parente che uscendo ha chiesto di essere lasciato in pace dalla stampa.

La vittima Il giovane ucciso era molto conosciuto a Foligno. Era un appassionato di biciclette e, in passato, prima di aprire il negozio viveva di lavori nell’edilizia. La mamma, polacca, pare sia da poco tornata in patria. Aveva lavorato duramente nell’ultimo mese per aprire la sua attività, anche se, secondo quanto appreso, circa venti giorni fa gli era stata danneggiata la saracinesca causando un ritardo nell’apertura del locale.

http://www.umbria24.it/foligno-ucciso-colpi-cacciavite-negozio-saffi-indagini-corso/116141.html

 

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