PADOVA. Ore 23 di sabato sera, piazza dei Signori e piazza Capitaniato stracolme di persone a passeggio e giovani con il bicchiere in mano. Improvvisamente scoppia una rissa tra un gruppo di giovani nordafricani: tunisini o forse marocchini, stranieri di seconda generazione. Sono meno di una decina, urlano, strepitano, si rincorrono. Attraversano il Volto dell’Orologio e decidono di regolare i conti in piazza Capitaniato. Da rissa tra dieci diventa una disputa a due, con tutti gli altri intorno a guardare. Un ragazzino poco più che ventenne viene preso a pugni in faccia e quando cade a terra l’aggressore continua a infierire su di lui.
Tutti intorno guardano spaventati e allo stesso tempo incuriositi. C’è chi si allontana, chi impugna il telefonino per richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Il regolamento di conti non è concluso. Dopo qualche minuti il gruppo ricomincia a darsele di santa ragione. Si rincorrono in via da Carrara, in via San Nicolò, in via Livello, sbucano in corso Milano e giù botte ancora tra la gente che sul marciapiede schiva i ragazzi con la faccia insanguinata.
Dopo corso Milano proseguono in via San Pietro ma a quel punto si sentono solo le urla da lontano. Tutto questo è accaduto in quello che sembrava un normale sabato sera di primavera, con il centro preso d’assalto da giovani e famiglie. Accadrà ancora ma non può diventare “normale”.
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