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Gli antirazzisti chiccosi non vogliono immigrati, nelle loro spiagge

 GLI ANTIRAZZISTI NON VOGLIONO AFRICANI, NEI LORO LUOGHI DI VACANZA

Blitz anti-abusivismo sulla spiaggia di Capalbio nel mirino i vu’ cumprà

Operazione contro l’abusivismo commerciale nel Grossetano. Due ambulanti sono stati fermati: durante le operazioni, alcuni vu’ cumprà hanno dato in escandescenze e si sono registrati momenti di tensione

Firenze, 4 agosto 2012 – Ma chi l’ha detto che i blitz turistici se la prendono sempre e solo con i vip? Certo, dopo il famoso maxi-controllo di Cortina, qualcuno aveva lamentato una certa tendenza a infierire sulle località più  frequentate dal bel mondo, ma in realtà i blitz ci sono stati un po’ ovunque.

Due ambulanti sono stati fermati: durante le operazioni, alcuni abusivi hanno dato in escandescenze e si sono registrati momenti di tensione.E di sicuro questo controllo sulle blasonate spiagge di Capalbio – per la verità messo a segno dalla Guardia Costiera e non dalla Finanza – non aveva nel mirino i ricconi, anzi: sulla spiaggia dei Vip sono stati sequestrati 5.000 pezzi tra teli da mare, indumenti, materiali gonfiabili, costumi e bigiotteria tutti venduti dai vu cumprà.

Sono stati sequestrati centinaia di pezzi anche a Punta Ala. Rinvenuti anche depositi di merce abusiva ricavati nelle pinete a ridosso delle spiagge. Una cinese è stata denunciata per i massaggi che praticava abusivamente tra gli ombrelloni ai villeggianti. Nelle pinete sono stati rinvenuti anche accampamenti abusivi in cui dormono i venditori senegalesi.

http://qn.quotidiano.net/cronaca/2012/08/04/754121-vu-cumpra-capalbio-guardia-costiera-abusivismo-commerciale.shtml

Hanno ragione, ma non predichino l’accoglienza. Non solo i ricchi xenofili devono avere il diritto di vivere in luoghi non degradati.

Trento ostaggio degli Africani: scontri etnici nel centro

Scene di guerriglia urbana in centro a Trento

Due feriti a coltellate e a colpi di bottiglia, risse da via Verdi fino a piazza Dante. Un centinaio di immigrati di diverse nazionalità hanno tenuto in scacco le vie del centro storico

Un nordafricano ferito a colpi di bottiglia e un tunisino ferito a coltellate: è questo il bilancio di alcuni scontri fra extracomunitari avvenuti nel pomeriggio a Trento, un vero caos, scene da guerriglia urbana nelle vie del centro storico, da via Verdi fino a piazza Dante. Gli scontri si sono protratti è per alcune ore, spegnendosi e poi improvvisamente riaccendendosi. Gli scontri avvengono dopo una settimana difficile, con risse sia nella giornata di mercoledì, nella notte di giovedì, nella giornata di sabato, con le proteste e la richiesta di controlli da parte dei residenti delle vie attorno a Torre Vanga. Secondo quanto si è saputo in questura, gli scontri tra gruppi di stranieri sono stati causati da contrasti per il controllo dello spaccio locale di droga. Per sedare le risse sono intervenuti in forze polizia e carabinieri.

http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2012/07/22/news/scene-di-guerriglia-urbana-in-centro-a-trento-1.5441080

Rissa tra immigrati a Fiumicino

Roma, 15 lug. – I carabinieri della stazione Roma Flaminia hanno arrestato tre cittadini stranieri di 29, 39 e 45 anni, con l’accusa di rissa aggravata. La violenta lite, scaturita a causa di qualche bicchiere di troppo, e’ accaduta a Piazza Manila. Tra i tre, un russo, un tedesco e un bulgaro. Prima sono volate parole pesanti e poi si e’ passati alle vie di fatto, dandosele di santa ragione, provocando il panico tra i passanti.

In quel momento i carabinieri, durante un servizio di controllo del territorio, hanno notato la zuffa e si sono precipitati riuscendo con fatica a calmare gli animi. Sedata la rissa, per i tre senza fissa dimora sono scattate le manette. Gli arrestati sono stati accompagnati presso l’Ospedale Santo Spirito per le cure del caso riportando ferite guaribili in 7 giorni. Tutti saranno processati con il rito direttissimo.

http://www.liberoquotidiano.it/news/1057851/Roma-rissa-tra-stranieri-al-Flaminio-tre-arresti.html

Sfruttatori: condanne ridotte in appello

PROSTITUZIONE: IN APPELLO PENE RIDOTTE PER MEMBRI
AGI – Agenzia Giornalistica Italia
(AGI) – Genova, 10 lug. – Gli arresti erano stati effettuati nell'ambito dell'operazione 'Corvo' della polizia coordinata dal pm Federico Panichi. Gli… PROSTITUZIONE: IN APPELLO PENE RIDOTTE PER MEMBRI BANDA ROMENA (2). Condividi: RSS

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Liberano spacciatore di morte: poverino, sta male

ARTIGOLO AL LIMITE DEL DISGUSTOSO

Gli hanno salvato la vita il suo avvocato e il giudice per le indagini preliminari. G.F., 28 anni, un ragazzo albanese arrestato nei giorni scorsi in merito a un’indagine per droga, è ammalato gravemente ai reni e deve essere presto sottoposto a un’operazione chirurgica di trapianto, donatore di un rene il papà.

Costretto a sottoporsi a dialisi tre giorni la settimana e ad assumere farmaci salvavita, era stato messo in carcere ad Asti.

La sua è stata una sorta di odissea giudiziaria perché il perito che doveva visitarlo per fornire un parere al gip, si è ammalato e non è stato possibile nominare un nuovo consulente esperto di medicina legale. Alla fine il gip del tribunale di Imperia Fabio Favalli, ricevuta un’stanza d’urgenza dal difensore dell’indagato, l’avvocato Mario Leone, istanza completa di documentazione medica, ha concesso i domiciliari senza attendere la relazione peritale.

Il giovane ora può essere seguito a casa dai parenti, preoccupatissimi che le sue condizioni peggiorassero irreversibilmente a causa dell’incompatibilità con il carcere.

http://edizioni.lastampa.it/imperia-sanremo/articolo/lstp/10915/

Quando si tratta dei loro amichetti immigrati che spacciano morte davanti alle nostre scuole, i magistrati sono pronti anche ad aggirare le leggi. Quelle leggi delle quali si fanno invece scudo, quando liberano gli stupratori.

Tutti preoccupati per la salute dello spacciatore di morte, in galera perché parte di una banda di trafficanti.

Questo è il giornalismo italiano oggi. QUesta è la magistratura in preda a contorsioni xenofile. Nel loro mondo orwelliano la vittima è il carnefice e il carnefice è la vittima.

E’ ovvio che lo scandalo non sta tanto nel rilascio del delinquente per farlo curare ( anche se qualcosa dentro di noi , vorrebbe veder morire chi spaccia morte agli altri) quanto nella solerzia con la quale giudici giornalisti e avvocati agiscono, quando si tratta di un delinquente d’importazione.

Gorizia: sommossa degli immigrati al Cie, cariche delle forze dell’ordine. Lanciati lacrimogeni.

GRADISCA, 04/06/2012 – Ancora una volta il Cie di Gradisca è stato al centro di un episodio di violenza. Nel tardo pomeriggio di ieri è andata in scena l’ennesima protesta di un gruppo di extracomunitari. Non ne volevano sapere di rimanere nella struttura di via Udine e per manifestare il proprio dissenso sono saliti sul tetto da dove, secondo un piano ripetuto già in precedenti occasioni da altri ospiti, avrebbero tentato di scappare.

Ma la protesta non ha fatto altro che provocare l’intervento delle forze dell’ordine: agenti di Polizia e carabinieri sono intervenuti per placare quella che, con il trascorrere dei minuti, ha assunto i contorni di una vera e propria sommossa.

Poliziotti e militari hanno cercato di fermare i rivoltosi anche, da quanto si è appreso, facendo uso di lacrimogeni. E, alla fine, le due fazioni sono venute allo scontro: due agenti sono rimasti feriti, per fortuna in maniera lieve.

Gli extracomunitari si sono visti costretti a ritornare sui loro propositi, ma alcuni non si sono arresi e, per disperazione, si sono resi protagonisti di gesti di autolesionismo. Il personale sanitario è accorso per medicare ospiti che si sono tagliati le vene. Dopo la confusione iniziale, le forze dell’ordine sono riuscite a prendere in mano la situazione e a sedare la rivolta. Alcuni immigrati sono finiti in manette.

Già nei primi giorni della settimana scorsa, tre stranieri erano riusciti a fuggire dal Cie e altri sei avevano ingerito dei bulloni in maniera da poter essere trasferiti in ospedale. E questi sono soltanto gli ultimi di una lunga serie di fatti che si sono accavallati negli ultimi mesi, tutti con lo stesso canovaccio: il tentativo di ribellarsi alla permanenza nella struttura, da cui gli extracomunitari hanno tentato di evadere.

Nel bene o nel male. E, in quest’ultimo caso, ricorrendo anche a gesti estremi. Anche sul tentativo di evasione di ieri va registrata la presa di posizione del Sap, il sindacato di Polizia che più volte è intervenuto su episodi analoghi. «Se a Gradisca – ha sottolineato il sindacato – contuinuano a essere dirottati i soggetti più pericolosi di altri Cie disseminati nella Penisola, da questa situazione sarà molto difficile uscire».

http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/06/04/news/sommossa-al-cie-arresti-e-contusi-1.5201211

IL PRECEDENTE: POCHI GIORNI FA C’E’ STATA UN’ALTRA SOMMOSSA DEI “MIGRANTI”

LA RIVOLTA DEI BULLONI

GRADISCA, 30/05/2012 – Sette immigrati ricoverati all’ospedale per episodi autolesionismo. Tre evasioni riuscite anche se in due casi i protagonisti sono stati riacciuffati. Ingenti danni al sistema anti-fuga appena ripristinato. E uno stato di massima allerta 24 su 24. È il bilancio dell’ultima rivolta al Cie di Gradisca. La struttura isontina di espulsione per stranieri non ha fatto neanche in tempo a vedere nuovamente incrementata la sua capienza che già è ripiombata nel caos.

La miccia che ha innescato nuove tensioni sono i recenti trasferimenti all’ex Polonio di immigrati provenienti da altre strutture italiane, stracolme, e in particolare da Trapani. Le presenze sono aumentate da 24 a 104, complice l’avvenuto restauro della “zona blu”, l’ala più capiente rimasta inagibile per oltre un anno. I nuovi arrivati, in massima parte maghrebini, si sono dimostrati subito inclini alla rivolta. E un contingente di altri 19 nordafricani è atteso per le prossime ore.

Una prima avvisaglia si è avuta nel weekend quando diversi ospiti si erano arrampicati sul tetto delle camerate. Divisisi in sei gruppetti nel tentativo di spezzettare il contingente di forze dell’ordine deputato alla sorveglianza esterna, gli immigrati hanno tentato la fuga. Quattro hanno utilizzato una camionetta dell’esercito come trampolino per scavalcare l’alto muro di cinta e dileguarsi nella campagna. Due sono stati intercettati dopo poche ore.

Meglio è andata a un compagno che, ingeriti alcuni bulloni reperiti nel cantiere esterno, ha ottenuto il ricovero all’ospedale di Gorizia. Dà lì sarebbe fuggito nella notte. Già l’altroieri gli immigrati avevano preparato un altro tentativo di evasione, ma la pioggia li aveva scoraggiati. Ieri, attorno alle 13, ci hanno riprovato in 15. Arrampicatisi sul tetto hanno fatto bersaglio gli agenti di insulti e bulloni. Oppure hanno ingoiati questi ultimi per cercare il ricovero ospedaliero. La situazione è ritornata alla normalità solo dopo tre ore ma per una dozzina di nordafricani si è reso necessario il trasferimento in ospedale, dove sono piantonati: si temono nuovi tentativi di fuga. Nessun ferito fra le forze dell’ordine. Ma un primo bilancio parla di danni «ingenti» alla struttura, dal tetto al sistema anti-fuga appena ripristinato.

Giovanni Sammito, del direttivo nazionale Siulp, è convinto sia appena l’inizio: «Questa è la struttura più grande e pericolosa d’Italia ma il contingente di forze dell’ordine impiegato è ridicolo. Senza contare che il territorio rimane sguarnito. Ieri tutte le volanti della provincia sono state impegnate al Cie, più gli agenti distolti per i piantonamenti in ospedale». Sammito chiede pertanto «un protocollo nazionale che dia uniformità di regole ai Cie: sicurezza, gestione, servizi agli ospiti. Non è possibile che a Trapani non vi siano restrizioni sull’ora d’aria, le sigarette o i telefonini mentre qui vigono disposizioni molto più rigide». Una miscela micidiale anche per il fatto che il tempo di permanenza degli “ospiti” è salito a 6 mesi. «Se questa è la situazione ora che la capienza è dimezzata, figuriamoci quando il Cie tornerà a regime con 248 posti – commenta Angelo Obit, segretario provinciale Sap – . Agli agenti servono sistemi efficaci per la sicurezza di tutti. E nel rispetto delle leggi».

http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/05/30/news/la-rivolta-dei-bulloni-sette-feriti-al-cie-1.5174592

Feccia peruviana: rissa a cinghiate. Donne ferite

Firenze, 3 giugno 2012 – Otto persono sono finite in manette dopo la maxirissa scoppiata nella notte a Firenze. Molte persone, di nazionalità peruviana, che prendevano parte a una festa in un locale nella centrale via Alamanni, non lontano dalla stazione di Santa Maria Novella, sono finite nei guai. Gli arrestati infatti sono tre donne e cinque uomini, tutti peruviani, che sono anche accusati di resistenza nei confronti degli agenti delle volanti della questura di Firenze che alle quattro di stamani sono intervenuti per sedare la rissa, nata per futili motivi.

Gli otto arrestati, e probabilmente anche gli altri partecipanti allo scontro, erano ubriachi. Quando la polizia è arrivata il gruppo, diviso in due fazioni, se le stava dando di santa ragione usando soprattutto le cinture con pesanti fibbie di metallo. Gli arrestati hanno tentato la fuga ma sono stati immobilizzati. A terra sono state trovate forbici, tenaglie e cocci di bottiglia usati come armi nella rissa.

http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2012/06/03/723159-maxi-rissa-in-centro-otto-arresti.shtml