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Effetto Kyenge – Rifiuta ‘estorsione del carrello’: “Rassista!” e la insegue con bottiglia rotta

ABANO TERME. Momenti di paura venerdì pomeriggio sul parcheggio dell’Aliper di Abano dove un giovane extracomunitario di colore ha rincorso, impugnando una bottiglia di vetro rotta, una cliente che stava caricando la spesa nel baule della macchina e l’addetto alla sicurezza del supermercato.
La donna, vista la malaparata, si è infilata in tutta fretta nell’abitacolo dell’automobile ed è uscita dall’area di sosta, mentre il vigilante si è rifugiato all’interno del supermercato, da dove, col telefono cellulare, ha chiesto l’intervento dei carabinieri.
Tutto è nato perché C. S., una giovane donna di Treponti di Teolo, la quale si era recata, come tutti i venerdì, al centro commerciale a far provviste, si è rifiutata di dare l’euro del carrello al nordafricano. Un ragazzo dalla pelle scura, alto e magro, che, stando al racconto della cliente indossava bermuda, t-shirt e berrettino.
Sembra si tratti della stessa persona che il 23 marzo scorso ha aggredito un addetto alla sicurezza del centro commerciale, provocandogli la distorsione della mano sinistra dopo averlo minacciato di tagliargli il collo (nella foto proprio quell’episodio). «Stavo mettendo la spesa nel bagagliaio della macchina quando si è avvicinato questo personaggio a chiedermi l’euro che blocca il carrello», spiega la donna, «gli ho risposto che non glielo avrei dato e a quel punto mi ha gridato: “Sei una razzista”. Poco lontano, ad assistere alla scena», continua la cliente, «c’era uno degli addetti alla sicurezza dell’Aliper che ha intimato all’africano di andarsene altrimenti avrebbe chiamato i carabinieri. Non l’avesse mai fatto. Dopo aver inveito nella sua lingua contro la guardia, il giovane è corso verso uno dei cestini dei rifiuti che sono posizionati nell’area di sosta. Nello spazio di pochi secondi è tornato con fare minaccioso brandendo il coccio di una bottiglia di vetro. A quel punto abbiamo avuto paura e siamo scappati per evitare il peggio. La guardia mi ha riferito che non è la prima volta che succede e che questo personaggio di colore è da un po’ che bazzica in zona. Non è possibile andare a fare la spesa con il rischio che al momento di tornare alla macchina, con il carrello pieno, succedano questi episodi. Gli addetti alla sicurezza ce la mettono tutta, ma anche loro rischiano grosso e di più non possono fare».
Su tutta l’area esterna del supermercato sono posizionati dei cartelli che vietano qualsiasi forma di accattonaggio. La frase dove si proibisce di chiedere l’euro del carrello è stata però cancellata.

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2013/08/04/news/nega-l-euro-del-carrello-donna-aggredita-all-aliper-1.7527507

Importante definirlo ‘di colore’, non vorrete anche voi essere accusati di ‘razzismo’ ed essere inseguiti con una bottiglia rotta. E’ l’effetto Kyenge. Perché ovviamente si arresta qualcuno se chiama l’aggressore ‘negro’, e non l’aggressore negro.