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Pestata e accoltellata da un tunisino nell’hotel degli immigrati

L'integrazione "funziona"

Una escalation di litigi e violenze, episodi continui che lo scorso sabato hanno raggiunto il loro apice. E’ così che il tentativo disperato di un uomo di rimettere insieme i pezzi di un matrimonio finito si è trasformato in un’accusa di tentato omicidio ai danni dell’ex moglie. E’ quanto accaduto nel primo pomeriggio del 2 febbraio scorso, nel centro di accoglienza e albergo diffuso per lavoratori immigrati in contrada Torre Guiducci, sulla Statale 89. Vittima dell’aggressione è una 27enne tunisina, originaria di Sfax, colpita con un fendente all’addome dal connazionale Abdel Monem Badrani, arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Il fatto è avvenuto all’interno della cucina, spazio comune per gli ospiti del centro. I due, sposati senza prole, fino a pochi anni fa vivevano in Francia; poi nel 2010 la decisione della donna di porre fine a quel legame e trasferirsi in Italia dove – da ultimo – è stata ospite della struttura di Torre Guiducci. Il marito, però, non ne ha mai perso le tracce, seguendola a distanza e facendo in modo di alloggiare nella stessa struttura, seppure in un altro plesso. Il movente del gesto – come confermato dalla vittima e dai testimoni dell’accaduto – è da rintracciare nel desiderio dell’uomo di riallacciare i rapporti con l’ex moglie e di tornare a vivere insieme, in Francia. Ma all’ennesimo rifiuto della donna l’uomo ha reagito con violenza, nonostante in quel momento fossero presenti anche altri ospiti del centro. La malcapitata è stata prima schiaffeggiata, poi attinta all’addome con un coltello che l’aggressore aveva con sé. Fortunatamente, l’inaspettata e pronta reazione della 27enne – che ha prima scagliato una sedia contro l’ex marito e poi ha cercato di schermare il colpo con la mano sinistra – ha parzialmente deviato il fendente che è penetrato nel basso ventre, ma senza provocare gravi conseguenze. Trasportata d’urgenza al pronto soccorso, la donna è stata medicata dai sanitari e se la caverà con una quindicina di giorni di prognosi. L’uomo, invece, ha tentato la fuga dileguandosi nei campi circostanti, separati dalla struttura da una recinzione alta circa due metri. Grazie al tempestivo intervento delle volanti, però, è stato rintracciato ed arrestato nel giro di mezz’ora. Subito dopo, gli agenti hanno proceduto ad una accurata perquisizione della stanza dove alloggiava l’uomo rinvenendo un grosso coltello da cucina, lungo complessivamente 40cm, nascosto sotto il materasso. Non è stata, invece, trovata l’arma utilizzata per il ferimento della donna, molto probabilmente abbandonata nelle campagne circostanti durante il suo breve tentativo di fuga. E’ stato associato alla casa circondariale di Foggia, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

http://www.foggiatoday.it/cronaca/accoltellamento-torre-guiducci-arresto-tentato-omicidio.html

 

Segregava e picchiava la convivente: arrestato

I Carabinieri della Stazione di Apice, questa mattina, hanno dato esecuzione ad un provvedimento restrittivo emesso dall’Autorità Giudiziaria. Si tratta di un ordine di espiazione di pena detentiva, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento a carico di un uomo romeno residente ad Apice. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato intercettato dai militari, i quali hanno proceduto alla notifica del provvedimento all’interessato, dovendo espiare la pena di due anni e nove giorni di reclusione poichè riconosciuto responsabile di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e sequestro di persona, fatti verificatisi ad Apice nel 2010. Nell’occasione l’uomo fu arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della locale stazione che riuscirono a fare irruzione nella sua abitazione dove teneva segregata la convivente, una connazionale 51enne. I Militari lo fermarono mentre, incurante del loro intervento e delle grida della donna, stava continuando a sferrare calci all’addome della vittima riversa a terra che dovette ricorrere alle cure mediche e ad intervento chirurgico d’urgenza per le gravi lesioni riportate ad un polmone in seguito alle percosse. Oggi al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Benevento.

http://www.ilquaderno.it/apice-arrestato-operaio-romeno-violenza-sulla-propria-compagna-74662.html