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DROGA: OPERAZIONE ‘CITY’, ARRESTATO ALBANESE – NewTuscia

DROGA: OPERAZIONE ‘CITY', ARRESTATO ALBANESE
NewTuscia
(NewTuscia) – VITERBO – In relazione agli arresti effettuati nella mattinata di ieri nell'ambito dell'operazione di polizia antidroga denominata “CITY”, a seguito di una incessante attività di ricerca realizzata in tutto il territorio della provincia

Maria, 86 anni: aggredita da Nordafricano

VITTORIO VENETO – Scippata in pieno giorno, davanti agli occhi (distratti) di tutti. Un’ ultraottantenne sabato pomeriggio stava passaggiando in via Antonello da Serravalle, zona Sant’Andrea, quando è stata improvvisamente afferata da un uomo, che aveva precedentemente notato stazionare appoggiato al ponte.
Afferrata, bloccata, e derubata. L’anziana è scivolata a terra, sotto schock. Il tempo di riprendersi, e ha chiamato il figlio. Trasportata al pronto soccorso, e medicata al ginocchio, ha aspettato la sera per sporgere denuncia. Secondo la descrizione della donna, lo scippatore è un nordafricano.

L’uomo comunque è riuscito a fuggire. Con sè, la borsetta dell’anziana signora. Contente pochi euro e piccoli effetti personali.

http://www.oggitreviso.it/scippata-centro-pieno-giorno-51578

Scandalo a Bari: 2 milioni di Euro agli Zingari

Niente soldi per i disoccupati, ma per i parassiti ci sono e neanche pochi

Pronti 2 milioni di euro dei fondi dall’Unione europea (o meglio, fondi che noi diamo alla Ue, e che la Ue “redistribuisce”.Solo che noi diamo 10 e riceviamo 7).

I fondi del piano europeo per l’integrazione dei rom, un vero e proprio “piano di imposizione della presenza zingara alle popolazioni locali”, potrebbero dunque rappresentare l’ennesimo spreco di risorse economiche.

Ieri mattina gli assessori al Welfare Ludovico Abbaticchio, all’Immigrazione Fabio Losito e ai Lavori pubblici Marco Lacarra hanno incontrato il direttore generale del Comune Vito Leccese per avviare un confronto.

Ora si aspetta che la ripartizione del Patrimonio indichi i suoli di proprietà comunale dove poter costruire i moduli abitativi da destinare ai rom. Il bando – a cui sono state ammesse anche le città di Catania, Napoli e Lamezia Terme – prevede che vengano realizzati dei prefabbricati al posto delle roulotte e sistemati i servizi igienici. L’obiettivo è quello di favorire l’inserimento lavorativo degli adulti e la scolarizzazione dei bambini e dei ragazzi. Obiettivo al quale, pur fra le ristrettezze economiche, sta lavorando da tempo l’amministrazione, senza essere riuscita a trovare un suolo per allestire un campo attrezzato. L’unico esistente è quello di via Santa Teresa a Japigia. Questa volta l’ostacolo non è il denaro. Può apparire un paradosso, ma l’Unione europea ha offerto aiuto prima allo Stato, poi alle Regioni, poi ai sindaci che hanno continuato a nicchiare e a lamentarsi per le difficoltà di dar vita al dialogo fra i residenti e i nuovi cittadini. La proposta è approdata infine al ministero dell’Interno. Così il Viminale ha fatto partire i solleciti.

I rom a Bari hanno insediamenti vicino al Canalone, nella zona industriale, a San Marco a Japigia e lungo tutto il litorale sud, dove hanno occupato abusivamente le palazzine ridotte a ruderi. Un’ipotesi al vaglio dei tecnici è quella di reperire terreni a San Giorgio, per evitare ennesime migrazioni, ma il Comune non è proprietario in quella porzione di città di suoli.
Insomma, dare una casa agli immigrati e agli Zingari, ai Baresi, quello che avanza. Se avanza.

Cittadini di Bari: OPPONETEVI. Opponetevi all’ennesimo scempio.

Qui, il modo indegno con il quale il giornale del gruppo Rcs controllato dal sistema bancario, quello che strozza gli Italiani con mutui da strozzini, tratta l’argomento:
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=552654&IDCategoria=1

Rissa in via Sicilia, reagiscono agli agenti: arrestati due stranieri – PerugiaToday


PerugiaToday

Rissa in via Sicilia, reagiscono agli agenti: arrestati due stranieri
PerugiaToday
All'arrivo degli agenti, però, il solito "fuggi fuggi" generale non ha permesso di fermare tutti i protagonisti della bagarre, ma nei pressi di un locale etnico, gli agenti hanno trovato due persone di origine nigeriana, un uomo dell'83 ed una donna

Rissa nel centro di accoglienza immigrati, in 4 agli arresti per… una … – Termoli Online

Rissa nel centro di accoglienza immigrati, in 4 agli arresti per… una
Termoli Online
Inevitabili sono scattate le manette per i quattro extracomunitari, accusati di rissa aggravata, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, con gli immigrati ad essere piantonati in stato di arresto nelle celle di sicurezza delle compagnie di Larino
08/09/2012 – RISSA NEL CENTRO DI ACCOGLIENZA, ARRESTATI Primonumero.it

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Dopo le polemiche la festa apre agli immigrati: ed e’ subito aggressione

LO SCORSO ANNO I LUNGIMIRANTI ORGANIZZATORI VIETARONO L’INGRESSO AGLI STRANIERI

Pestati da immigrato e xenofilo alla festa al Factory: «Pretendevano 500 euro»

PADOVA. Prima li hanno minacciati e presi a sberle, poi li hanno scaraventati a terra continuando a infierire su di loro. Li stavano persino colpendo con una bottiglia di vetro se non fosse stato per l’intervento di un addetto alla sicurezza. Gianluca Zirpoli e Fabrizio Bruno, entrambi diciannovenni di Padova, non hanno ancora capito il motivo per cui sono stati aggrediti al Factory Club di via Sarpi. «Volevano da noi 500 euro ma non li abbiamo mai visti prima». Sul fatto ora indaga la polizia.

È successo venerdì sera verso le 2 durante la festa Re-Fresh al circolo di via Sarpi, lo stesso in cui l’anno scorso i gestori avevano vietato l’ingresso agli stranieri.

«Stavamo festeggiando un compleanno», racconta Fabrizio Bruno, «qualcuno ha tentato di prendere il portafoglio che avevo in tasca. Erano in due: un ragazzo ‘italiano’ alto circa 1 metro e 90 e un nordafricano, entrambi sulla ventina. Si sono rivolti a me in modo minaccioso, pretendevano di avere subito 500 euro. Io non li avevo mai visti prima. Uno degli addetti alla sicurezza ha compreso la situazione e li ha allontanati. D’un tratto però lo straniero ha afferrato la collana che avevo al collo e ha iniziato a colpirmi con pugni, sberle e calci. Mi sono avvicinato al bar per chiedere aiuto, i miei amici sono venuti a soccorrermi ma i due sono tornati nuovamente alla carica con una bottiglia rotta».

«Quando hanno cominciato a chiederci insistentemente i soldi io pensavo che stessero scherzando», ammette Gianluca Zirpoli, «non capivo di cosa stessero parlando. Se la sono presa con il mio amico, ho cercato di proteggerlo ma mi hanno colpito con una sberla e poi spinto a terra. Si sono presi anche la bottiglia di birra che avevo in mano, utilizzandola come arma per colpire ancora Fabrizio».

La security del locale è riuscita a sedare la rissa e i due picchiatori sono usciti dandosi alla fuga. «Io ho telefonato subito alla polizia», riferisce ancora Gianluca, «quando mi sono reso conto che stavano cercando di fuggire ho iniziato a rincorrerli rimanendo al telefono con la centrale operativa della questura. Li ho seguiti a piedi fino a Ponte Molino, poi mi sono scappati». In via Sarpi è intervenuta una volante della polizia: sono state avviate le indagini.

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2012/09/02/news/pestati-alla-festa-al-factory-pretendevano-500-euro-1.5629148

Montecorvino Pugliano: cittadino marocchino agli arresti domiciliari … – Salernonotizie.it


Salernonotizie.it

Montecorvino Pugliano: cittadino marocchino agli arresti domiciliari
Salernonotizie.it
Nella serata di lunedì a Montecorvino Pugliano (Sa), i Carabinieri della locale Stazione, diretti dal Maresciallo Quirino D'Onise, hanno arrestato in flagranza del reato di evasione, un pregiudicato marocchino di 34 anni, operaio, coniugato. L'uomo
Evade dai domiciliari, direttissima per 34enneCampanianotizie

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Ancora agli arresti un rom già condannato 27 volte – PagineAbruzzo


il punto a mezzogiorno

Ancora agli arresti un rom già condannato 27 volte
PagineAbruzzo
Giulianova. I Carabinieri pongono fine ad un 'incubo' degli esercenti di commercio.
Estorsione continuata, arrestato un rom a Giulianovail punto a mezzogiorno
Giulianova, chiedeva il pizzo ai commercianti: arrestato romabruzzo24ore.tv
Arrestato per estorsioneabruzzo independent

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Accoltellarono connazionale, zia e nipote restano agli arresti – Genova24.it


Genova24.it

Accoltellarono connazionale, zia e nipote restano agli arresti
Genova24.it
Genova. Era idonea a provocarne la morte la ferita inferta all'addome di una peruviana accoltellata il 26 febbraio scorso da una connazionale, ma non c'é stato.

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Prete coraggio: vietato l’ingresso agli Zingari

MILANO – Possono andare in chiesa a pregare, ma non possono entrare in oratorio. L’altolà agli zingari da parte di don Alberto Sacco, 76 anni, parroco di Ronchetto sul Naviglio, alla periferia di Milano, arriva a malincuore dopo che due donne nomadi hanno tentato di rubare gli zainetti dei bambini che frequentano l’oratorio estivo della sua parrocchia, quella di San Silvestro. Una decisione drastica che si è tradotta oggi in un cartello appeso al cancello dello spazio ludico. “A causa di ripetuti furti, gli zingari non possono entrare”, recita senza mezzi termini il foglio di carta. Vietato l’ingresso anche in cortile e negli uffici. «La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il tentato furto ai danni dei miei ragazzini», sottolinea il sacerdote in un’intervista al Giorno. Non era la prima volta che i rom prendevano di mira la parrocchia, dove puntualmente scatta la caccia agli abiti usati, raccolti in appositi contenitori, «lasciando ammassi di roba “non gradita” in giro e disordine», spiega il prete. «A volte portano via interi sacchi di indumenti che noi siamo soliti distribuire al sabato. Ma su questi fatti abbiamo sempre chiuso un occhio», continua don Alberto. A metà giugno, in un giorno come tanti, due donne nomadi sarebbero entrate nel cortile dell’oratorio e avrebbero preso due zainetti, forse pensando di passare inosservate. Invece, racconta il religioso, «alcuni adulti della parrocchia le avevano notate e si sono messi a inseguirle, riuscendo poi a recuperare il maltolto». Per sua volontà le due malviventi non sono state denunciate, ma l’episodio lo ha mandato su tutte le furie: quando è troppo è troppo, insomma, e via alle misure pesanti. «Devo proteggere i bambini e i ragazzi che mi sono stati affidati, tutelando loro e i loro oggetti personali», si giustifica don Alberto. Una decisione, la sua, che non mancherà di scatenare qualche polemica, c’è da scommetterci. Intanto, arriva la sentenza del tribunale di Milano che ha condannato Pdl e Lega Nord per aver utilizzato il termine “zingaropoli” durante l’ultima campagna elettorale contro l’attuale sindaco meneghino, Giuliano Pisapia. La denuncia ai giudici era stata presentata da un’associazione che assiste i Rom in quanto il termine risulta essere “denigratorio”.

http://www.net1news.org/milano-parroco-caccia-rom-dalloratorio-troppi-furti.html