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I “predatori di Sondrio”: furti a catena

I Carabinieri della Stazione di Delebio (SO) hanno arrestato, all’alba del 1 giugno, due cittadini marocchini, Touati Miloud nato in Marocco il 1982 nullafacente, già conosciuto dalle FF.PP, e Labiad M’Aamed nato in Marocco l’’anno 1973, clandestino, residenti in Provincia di Lecco ad Osnago, responsabili quattro di furti (ma su altri si sta indagando), perpetrati nella notte a cavallo fra il 31 maggio e il 1 giugno nella zona di Sondrio e Caiolo (SO). Cantieri, abitazioni private, esercizi commerciali, officine, depositi ed altro, sono stati fatti oggetto delle attenzioni dei due stranieri che, dopo avere forzato porte e finestre, vi si sono introdotti impossessandosi di refurtiva, costituita da attrezzi agricoli e per costruzioni, materiali elettronici,elettrodomestici, capi di vestiario, etc, per un valore non inferiore a 40mila euro. I due che, tra l’altro  sono stati trovati in possesso di numerosi attrezzi da scasso e tute e passamontagna di colore scuro che probabilmente indossavano per celarsi nel buio, con l’ausilio di un camion su cui era stata caricata la refurtiva, all’alba, stavano tentando di allontanarsi dalla Provincia, ma sono stati fermati, mentre percorrevano la SS. 38 direzione trivio di Fuentes, da una pattuglia della Stazione di Delebio impegnata in uno dei tanti servizi straordinari disposti per far fronte al fenomeno dei furti notturni. Vi è stato anche un inseguimento visto che i due non hanno ottemperato all’ALT dato in Rogolo e sono stati intercettati solo in Delebio dopo un tentativo di fuga.
I militari non hanno creduto alle scuse addotte dai due cittadini marocchini e si sono insospettiti per il carico presente, inoltre, uno dei due risultava privo di documenti, pertanto, si è deciso di indagare sulla provenienza della merce. La notizia circa gli arresti è stata data solo nella mattinata odierna, poiché sino alla tarda sera di ieri 1 giugno, i cittadini derubati si sono recati presso la Stazione di Delebio (SO) per riconoscere quanto sottrattogli e solo dopo la fine di tali operazioni è stato possibile formalizzare le accuse nei confronti dei due stranieri accusati formalmente di concorso in furto continuato pluriaggravato.

All’operazione hanno dato il loro contributo anche i Carabinieri della Compagnia di Sondrio e la Polstato del predetto Capoluogo, avviando i cittadini che, durante tutta la giornata, segnalavano i furti subiti verso la Stazione di Delebio (SO) e rintracciando quelli assenti le cui proprietà erano state segnalate come violate da passanti e/o vicini di casa. I due cittadini sono stati tradotti presso il Carcere di Sondrio a disposizione della A.G. della locale Procura.

http://radiotsn.it/news.php?notizia=4436

Bergamo: i lavori che gli italiani non vogliono fare più

Bergamo, 04/06/2012 – Avevano messo in piedi un giro di prostituzione, per questo due intere bande di sfrtuttatori sono state arrestate in provincia di Bergamo. I membri di entrambe le bande erano perlopiù di etnia albanese o romena. Le giovani donne sfruttate come prostitute venivano fatte entrare in Italia con la promessa di un futuro migliore dalla Romania. Le ragazze venivano spesso “selezionate” da una connazionale, che prometteva loro di ottenere, una volta giunte in Italia, un posto come badante. Il gip di Bergamo ha quindi emesso per i componenti delle due bande ordinanze di custodia cautelare.

http://milano.ogginotizie.it/141981-bergamo-scoperto-giro-di-prostituzione-in-manette-due-bande/#.T8xmqRQid6k

Licata: immigrati tentano fuga e massacrano poliziotto

Licata, 04/06/2012Un poliziotto è stato picchiato da alcuni dei 39 immigrati che hanno tentato una fuga dal centro di accoglienza di via Panepinto, a Licata.L’agente è finito al pronto soccorso, dove medicato, è stato giudicato guaribile in dieci giorni. Uno dei protagonisti della rivolta è stato arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale. Degli altri 38 fuggitivi, 20 sono stati subito bloccati, gli altri hanno fatto perdere le tracce. I 39 immigrati fanno parte del gruppo di marocchini e tunisini sbarcati l’altro giorno sulla spiaggia di Ribera. Intanto sono stati trasferiti sempre a Licata i 43 nordafricani, approdati ieri mattina al porto di Porto Empedocle. Nel corso delle prime operazioni dal piazzale della struttura di accoglienza adiacente al porto empedoclino, gestita dalla Protezione civile ed attualmente inagibile, un giovane nordafricano è uscito dalla coda che conduceva al pullman ed è scappato, riuscendo solo per un momento a sfuggire al controllo delle forze dell’ordine. Dopo un breve inseguimento, è stato riacciuffato dagli agenti. Si era nascosto tra la sterpaglia e un muro di cinta di un terreno.

http://www.canicattiweb.com/2012/06/04/licata-immigrati-tentano-fuga-dal-centro-agente-picchiato-e-ferito/

Aggredisce ragazza e sanitari

Prima aggredisce una ragazza e poi si scaglia contro il personale del 118 che l’aveva soccorsa. Sono dovuti intervenire i carabinieri per calmare un 30enne ecuadoriano che ieri sera in via Tramello ha dato ripetutamente in escandescenze. Dopo aver litigato con una ragazza, sembra per futili motivi, l’avrebbe malmenata tanto che la stessa aveva richiesto l’intervento dell’ambulanza. All’arrivo dei sanitari il ragazzo si è scagliato anche contro di loro. Sul posto i militari del radiomobile, che dopo averlo identificato lo hanno condotto in caserma, da dove è uscito con due denunce: una per interruzione di pubblico servizio, e la seconda per porto abusivo di oggetti atti all’offesa. Nelle tasche dei pantaloni aveva infatti un cutter. La ragazza è stata medicata al pronto soccorso.

http://www.piacenzasera.it/app/document-detail.jsp?id_prodotto=23340

Rissa tra Nigeriani: uno è grave

Genova – Un 27enne nigeriano è ricoverato in gravi condizioni al pronto soccorso dell’ospedale San Martino di Genova dopo essere finito contro una vetrata al termine di una violenta lite con un connazionale per questioni sentimentali. Il giovane ha riportato un profondo taglio alla gola ed e ricoverato in prognosi riservata. Il tutto è avvenuto in un’ abitazione di via Cantore nel quartiere di Sampierdarena. Sul caso indagano i carabinieri che hanno denunciato per lesioni aggravata il suo connazionale di 34 anni che lo ha fatto spinto contro la vetrata. Anche lui e rimasto ferito ma in maniera lieve.

http://www.cittadigenova.com/Genova/Cronaca/Finisce-contro-una-vetrata-dopo-una-52103.aspx

 

 

Feccia peruviana: rissa a cinghiate. Donne ferite

Firenze, 3 giugno 2012 – Otto persono sono finite in manette dopo la maxirissa scoppiata nella notte a Firenze. Molte persone, di nazionalità peruviana, che prendevano parte a una festa in un locale nella centrale via Alamanni, non lontano dalla stazione di Santa Maria Novella, sono finite nei guai. Gli arrestati infatti sono tre donne e cinque uomini, tutti peruviani, che sono anche accusati di resistenza nei confronti degli agenti delle volanti della questura di Firenze che alle quattro di stamani sono intervenuti per sedare la rissa, nata per futili motivi.

Gli otto arrestati, e probabilmente anche gli altri partecipanti allo scontro, erano ubriachi. Quando la polizia è arrivata il gruppo, diviso in due fazioni, se le stava dando di santa ragione usando soprattutto le cinture con pesanti fibbie di metallo. Gli arrestati hanno tentato la fuga ma sono stati immobilizzati. A terra sono state trovate forbici, tenaglie e cocci di bottiglia usati come armi nella rissa.

http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2012/06/03/723159-maxi-rissa-in-centro-otto-arresti.shtml

Immigrato irrompe in casa di notte: terrore a Foggia

Foggia, 3 giu  – Aggredita di notte in casa da un ladro, che aveva colto di sorpresa, e minacciata con un coltello: e’ la disavventura capitata a una donna di Cerignola, in provincia di Foggia, dove i carabinieri della Compagnia hanno arrestato in flagranza R.F., 33 anni, olandese domiciliato a Trinitapoli. E’ stata la vittima a segnalare al 112 l’aggressione subita. La donna nella concitata richiesta d’aiuto aveva segnalato di essere riuscita ad opporsi alla furia del suo aggressore ma che questi le aveva comunque portato via documenti, soldi ed altri oggetti personali e, dopo averla minacciata di morte con un coltello, era fuggito.

La pattuglia dell’Arma di Trinitapoli ha raggiunto la vittima e all’altezza di via San Pietro si e’ imbattuta in un uomo che, vedendo giungere i militari, ha cercato di fuggire a piedi. L’uomo e’ stato bloccato e non ha saputo dare alcuna spiegazione circa il suo atteggiamento. I militari hanno notato che sotto il giubbino, R.F. cercava di nascondere vari documenti tra cui il permesso di soggiorno, il libretto sanitario ed alcuni certificati rilasciati dal Comune, oltre a un telefonino cellulare completo di sim card, un mazzo di chiavi e la somma di 77 euro, tutti di proprieta’ della donna.

L’appartamento di quest’ultima era completamente a soqquadro. I carabinieri hanno trovato il coltello con cui R.F., secondo quanto denunciato dalla donna, l’avrebbe minacciata di morte. L’uomo deve rispondere di rapina e tentata violenza sessuale. I documenti, il denaro, il telefonino e gli altri oggetti soo stati restituiti alla vittima.

http://www.liberoquotidiano.it/news/1030650/Foggia-donna-aggredita-in-casa-da-un-ladro-arrestato.html

E’ ovvio che l’aggressone non può essere “Olandese”, altrimenti non avrebbe avuto il Permessino necessario invece agli Extracomunitari. Ma per i giornalisti, la precisione è un “optional”.

“Profughi” a 4 Stelle

Segrate, 2 luglio 2011
«Nelle camere dei miei alberghi a quattro stelle dormono 42 profughi libici in fuga da fame e guerra. I miei clienti abituali sono uomini d’affari, atleti e ricchi turisti da tutto il mondo. Non ospito questi disperati per fare un favore allo Stato che non sa dove metterli. Faccio del bene, ma ho anche un guadagno economico». Chi parla è Claudio Novelli, 57 anni, nato a Lucca, albergatore. Nove giorni fa ha firmato un contratto in Prefettura per la gestione, pagata dalla Protezione civile, dei 36 profughi libici alloggiati in 12 stanze triple nel suo Eur hotel di Trezzano. Cinquanta euro a persona al giorno, fino al 30 settembre.

Gli altri sei sono nell’Air hotel di Segrate dal 18 maggio. «Ne avrei accolti anche di più a Segrate, su richiesta del viceprefetto Guido Chiodi – aggiunge Novelli -. Ma il sindaco, Adriano Alessandrini, si è opposto. I comuni vicini non hanno ascoltato il suo appello e lui non ha voluto ricevere altri profughi». Ma serve lo status di rifugiato e ci vuole un anno.

Profughi ospiti del Governo in albergo, mentre tanti italiani soffrono la povertà. Non è un paradosso? «No. I profughi sono arrivati fuggendo alla morte. È un’emergenza umanitaria, temporanea. Meritano un occhio di riguardo».

Lei trae un guadagno da questa situazione? «Sì. Giugno, luglio e agosto sono per me bassa stagione, quindi ci guadagno»*.

Questo accadeva un anno fa. Personaggi come questo sono i nostri principali nemici, individui che speculano sul futuro della loro terra per trarne profitto: il trionfo dell’idea fenicia di società.
Basta leggere l’intervista per cogliere la pochezza di chi cerca “appigli” morali come scusanti per la propria sete di denaro.
Ovviamente nessuno dei suoi “ospiti” era Libico, provenivano da paesi come il Ghana dove non c’è alcuna guerra e dove, dovevano essere spediti il giorno dopo il loro arrivo.

E’ un anno che manteniamo migliaia di falsi profughi in strutture lussuose e versiamo loro una paghetta di 46€ al giorno. Più di 1.300€ al mese: quanti precari hanno uno stipendio simile? Dove sono i Sindacati e le coorti dei Santoro? Dove sono le associazioni dei consumatori, e i grillini? Dormono il sonno della ragione.

Agli individui come Novelli che ammantano la loro ingordigia con la solita fasulla nenia della solidarietà “faccio del bene”, no, lei non ha fatto del “bene”, ha fatto i suoi interessi e ha fatto male alla sua terra. Qualcuno non lo scorderà.

E lo stesso principio, la stessa falsa ipocrisia dell’accoglienza, viene usata da tutte le associazioni xenofile: da Sant’Egidio alla Caritas passando per le Arci. Usata per nasconde un interesse economico dietro il business immigrazione. La bontà rende. Soldi. E a volte, la “bontà” ti fa diventare ministro e incassare un lauto stipendio.

Ma ovviamente, è tutto a fin di bene. Il loro.

Allarme stupri: in cerca di soluzioni. Sbagliate

La Spezia – Chi attraversa il tunnel di Valdellora lo fa con paura e timore:  pochi giorni fa, una giovane di 26 anni è stata violentata  in questo sottopasso pedonale collega il quartiere di Valdellora con l’ospedale  e il centro del capoluogo che molte donne, a causa della scarsa illuminazione e  delle condizioni di generale degrado, cercano di evitare.

Dopo l’episodio di aggressione, il vicesindaco Cristiano Ruggia ha  fatto un sopralluogo in zona insieme con i consiglieri comunali e regionali  Maria Grazia Frijia e Luigi Morgillo.

Tutti si sono detti d’accordo sulla necessità di installare telecamere a scopo dissuasivo, su una generale riqualificazione, che possa garantire  anche il passaggio in bicicletta attraverso uno scivolo, e sul potenziamento  dell’illuminazione: «Vogliamo facilitarne l’accesso, potenziare  l’illuminazione e installare telecamere – ha detto Ruggi – Dunque, intervenire  con azioni molteplici». Per l’intervento, Morgillo suggerisce l’utilizzo di  fondi regionali destinati alla sicurezza delle persone.

«Il problema della sicurezza, soprattutto per le donne, non può essere  sottovalutato», ha concluso Frijia, che ha sollevato un’interpellanza dopo  l’aggressione.

Leggi l’articolo completo: Valdellora, allarme sicurezza | Liguria | La Spezia | Il SecoloXIX

Potete mettere tutte le lucine e le telecamere che volete, il problema è più profondo: si chiama immigrazione.

Italiano salva Marocchina da stupro

È stata la telefonata di un cittadino che non ha voluto girare la testa dall’altra parte a salvare una giovane marocchina da una quasi certa violenza sessuale. In manette un 40enne, già in passato rimasto coinvolto in episodi simili. La giovane stava raggiungendo una amica sulla passeggiata che si trova sotto il lungomare di Taranto quando è stata puntata dal malintenzionato. Il figuro ha iniziato a seguirla, a braccarla, sino a quando si è abbassato i pantaloni e si è mostrato nudo alla ragazza. Spaventata questa ha cercato in un primo momento di far finta di nulla, di tirare avanti e arrivare presto al luogo dell’appuntamento. Per fortuna però la scena non è sfuggita a un Italiano che ha chiamato il 113. Giusto in tempo: l’uomo – stando ad una ricostruzione dei fatti – sempre con i pantaloni a mezza coscia stava per avventarsi sulla ragazza che prontamente, con un salto dettato dalla disperazione, aveva cercato rifugio su uno scoglio. In contemporanea sul posto sono arrivati gli agenti in borghese del Commissariato Borgo diretti dal vicequestore aggiunto Francesco Salmeri e i poliziotti delle Volanti (diretti dal vicequestore aggiunto Carla Durante). I primi hanno raggiunto l’uomo mentre i poliziotti delle Volanti hanno subito soccorso la ragazza, visibilmente spaventata. Il losco figuro così ha tentato di darsi alla fuga dopo essersi rialzato i calzoni: ha inforcato il motorino e ha tentato di scappare salendo le scale che portano dalla passeggiata sul lungomare. Pochi gradini ed è caduto rovinosamente. A quel punto il fermato è stato prima condotto in ospedale, dove è stato medicato, e poi negli uffici del Commissariato Borgo e successivamente tratto in arresto. Al termine delle formalità di rito il 40enne straniero, su disposizione del pm Daniela Putignano è stato accompagnato in carcere. Ieri l’uomo (assistito dal legale Fabrizio Lamanna), dopo l’interrogatorio di garanzia che si è tenuto davanti al gip Martino Rosati ha lasciato la casa circondariale Camelo Magli e ha raggiunto la sua abitazione dove si trova agli arresti domiciliari.

Allora, rimaniamo sconvolti dal fatto che, un individuo già in passato rimasto coinvolto in episodi simili, potesse essere libero di commetterne altri. Ma la rabbia aumenta alla notizia che, il molestatore seriale, è stato rimandato a casa propria.

La domanda che facciamo ai Magistrati responsabili è: volete uno stupro?

http://www.corrieredelgiorno.com/2012/06/02/una-ventenne-sfugge-alla-stupro-36143/