Le favelas di immigrati lungo le sponde del Tevere: così Renzi e Marino hanno ridotto Roma – FOTO

28-01-2015

Purtroppo, o per fortuna, le foto non riescono a raccontare la realtà. Il disastro si intuisce, ma non si vede. La realtà è che la sponda sinistra del Tevere è ormai un enorme unico accampamento abusivo a partire da Ponte Testaccio (proprio di fronte all’Università) in giù, verso il Gazometro. Questa zona potrebbe essere un contesto paesaggistico e naturale di prim’ordine. E’ invece una gigantesca bidonville impressionante. Con autentici villaggi a pelo d’acqua abitanti da decine di persone, dai quali colate di immondizia finiscono nel fiume per un danno ambientale clamoroso. La sporcizia è ovunque e gli accampamenti si trasformano in villaggi, in piccoli paesini di baracche coperti dalle frasche. Appena cala l’oscurità, al pomeriggio, iniziano i roghi per scaldarsi e per riciclare in maniera abusiva rifiuti tossici e l’aria diventa acre e irrespirabile.
Non troverete nessuna città del mondo dove si lasci che tutto questo accada senza fare nulla. Nessuna città del mondo.

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Crimini Immigrati, Roma

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