Category: EVIDENZA

Ius Soli: “Nuovi italiani” picchiavano ragazzini per divertimento

Sei ragazzini dai 13 ai 16 anni sono stati individuati e denunciati dai carabinieri, a Milano, per due episodi di bullismo nei confronti di due ragazzini di 13 e 14 anni. Entrambi sono stati picchiati in un campo di basket vicino a una scuola media in via Bianca Milesi, nel quartiere Baggio. Il primo ha riportato una prognosi di 7 giorni mentre il secondo, aggredito per aver difeso l’amico nei giorni precedenti, una prognosi di 20 giorni e la rottura di un dente.
I bulli sono due 13enni (non imputabili), due 14enni, un 15enne e un 16enne, sono nati a Milano ma hanno cognomi sudamericani e arabi. Tutti frequentano la stessa scuola delle vittime. I due episodi sono avvenuti nel pomeriggio del 27 febbraio e del 17 marzo. Le indagini sono iniziate dopo la denuncia delle madri dei due ragazzi picchiati e sono state svolte in collaborazione con la scuola.

http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2016/03/19/baby-gang-fermata-a-milano2-aggressioni_f4a74d9b-f855-4e54-a077-dab99a290f85.html

Profughi beccati con 80 dosi di droga da spacciare

Tre giovani africani richiedenti asilo come profughi sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Alba Adriatica per concorso in detenzione a fini di spaccio di stupefacenti nel corso di un controllo antidroga nei pressi della stazione ferroviaria di Alba. I tre, tutti provenienti dal Gambia, tra i 23 e i 29 anni, sono stati sorpresi in possesso di oltre un etto e mezzo tra hashish e marijuana, parte ancora da suddividere e parte a formare circa una ottantina di dosi da un grammo, pronta per la vendita al dettaglio. I militari hanno anche sequestrato confezioni in plastica e tutto l’occorrente per preparare le dosi e hanno rinchiuso i tre stranieri in cella in attesa del giudizio per direttissima. I giovani africani sono ospiti a spese dello Stato di appartamenti gestiti da una cooperativa, nell’ambito del piano di ”accoglienza” organizzato dalle prefetture e loro in particolare sono in attesa della definizione del contenzioso con lo Stato italiano sulla concessione del permesso di soggiorno per motivi umanitari: hanno infatti fatto ricorso in tribunale contro la prima decisione negativa di rilascio. Nel frattanto, spacciavano droga.

http://www.ilnord.it/i-3261_POVERI_PROFUGHI_SPACCIATORI

Fuori controllo: Accoltellato da Africano davanti comando Polizia…

PRATO. Un grave fatto di sangue è avvenuto nel pomeriggio di oggi, 18 marzo, nel cuore del centro storico, dove un uomo apparentemente di origini nordafricane è stato accoltellato e si è accasciato davanti al posto fisso di polizia di piazza Duomo. L’aggressione è avvenuta intorno alle 16,30. A giudicare dalle testimonianze e dalle tracce di sangue lasciate dal ferito, l’uomo è stato accoltellato nell’ultimo tratto di via Pier Cironi, tra il muro e un’auto in sosta, a pochi metri dal Bar Andrei. Un passante ha raccontato di aver visto due uomini litigare e poi uno dei due tirare fuori un coltello o un punteruolo e colpire più volte l’altro all’addome.

L’aggressore sarebbe poi scappato a piedi, mentre il ferito si è trascinato per alcune decine di metri in via Magnolfi fino a piazza Duomo, dove si è accasciato proprio davanti al posto fisso della Questura. Tra i primi a soccorrere l’uomo sono stati gli agenti del posto fisso, che hanno chiamato il 118. Pochi minuti dopo, sotto gli occhi di decine di passanti impauriti da quanto era appena successo, è arrivata un’ambulanza della Pubblica Assistenza i cui sanitari hanno prestato le prime cure al ferito e poi l’hanno trasportato d’urgenza all’ospedale Santo Stefano.

http://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2016/03/18/news/accoltellato-in-centro-si-accascia-davanti-alla-polizia-1.13149315?ref=fbfti

Svaligia le case dove lavora: immigrato imbianchino finisce in prigione

Un imbianchino col vizio del furto, quello arrestato dai carabinieri di Rivoli e a cui è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Torino.

La sua strategia era grossomodo la seguente: l’uomo – tale Adriatik Zotaj, 37 anni e residente a Torino – prima si presentava in casa delle persone come lavoratore ed imbiancava loro i muri, dopodiché svaligiava le case e, infine, si ripresentava dalle vittime in veste di intermediario dicendo loro che sarebbe riuscito a recuperare il maltolto. Nello specifico, lo straniero aveva preteso da due donne rispettivamente 500 e 100 euro per restituire parte delle refurtive trafugate dalle loro abitazioni il 12 marzo e il 7 aprile 2015.

Al termine dell’indagine, condita dall’arresto del 37enne, il giudice – su richiesta della Procura della Repubblica – ha emesso nei confronti dell’uomo il provvedimento per il reato di estorsione.

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Disabile pestato (2 volte) da baby gang di immigrati

Picchiato e rapinato dalla baby gang nordafricana. La vicenda sarebbe già irritante di per sé, ma diventa spregevole se la vittima è un disabile. Il fatto è accaduto, per ben due volte, a Varese, sempre alla fermata dell’autobus sulla linea Varese-Luino che il trentatreenne portatore di handicap utilizza per recarsi al lavoro. La prima volta l’autista del mezzo pubblico si è accorto di quello che stava succedendo e ha aiutato l’uomo che è affetto da distrofia miotonica di Steiner, una grave malattia che colpisce i muscoli, e ha fatto scappare i due.

Pochi giorni dopo, stesso copione: gli stessi due minorenni lo hanno avvicinato un’altra volta con la scusa di chiedergli 50 centesimi. Di fronte al rifiuto dell’uomo lo avrebbero aggredito: lo hanno bloccato, gli hanno strappato lo zaino e hanno iniziato a frugarci dentro. Da quello zaino hanno prelevato cinque o sei euro, il contante contenuto nel portafoglio, e una dozzina di sigarette prelevate dal pacchetto del trentatreenne poi se ne sono andati. La vittima però ha sporto denuncia e ha fornito una precisa descrizione dei due, che sono appunto di origine nordafricana. La vittima ha identificato i due ragazzi che sono stati subito rintracciati dalla polizia – uno dei due aveva un cappellino vistoso al momento della rapina e lo aveva ancora indosso quando è stato fermato dalle forze dell’ordine – e denunciati alla procura dei minori di Milano per rapina.

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Romeno tenta di violentare una ragazzina: folla tenta linciaggio


Terranostra News (Comunicati Stampa)
Follia nel centro storico di Napoli, romeno tenta di violentare una
Terranostra News (Comunicati Stampa)
Follia nel centro storico dove un romeno tenta di violentare una studentessa in un ascensore, scappa e ferisce una persona nel tentativo di nascondersi. Poi solo grazie all’intervento della polizia sfugge al linciaggio, Una 21enne,nella serata di ieri
Romeno entra in ascensore e tenta di violentarla minacciandolaOttopagine
Tenta di violentare una studentessa, romeno rischia il linciaggioImola Oggi
Tenta di violentare una ragazza in ascensore: romeno arrestato, i Leggo.it
Napoli Fanpage –La Repubblica
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Piccoli zingari lanciano sassi contro auto in corsa

Il loro divertimento quotidiano consisteva nello scagliare pietre contro i veicoli che passavano nelle vicinanze, mediante l’utilizzo di alcune fionde. Quando gli episodi si sono fatti più frequenti, i carabinieri hanno deciso di intervenire.

I responsabili in questione erano alcuni ragazzini del campo rom di corso Unione Sovietica 655, all’interno del quale i militari di Mirafiori hanno eseguito un decreto di perquisizione – emesso dalla Procura dei Minori – in collaborazione con il 1° Reggimento Piemonte.

A finire denunciato è stato Giuseppe T., 44 anni, trovato in possesso di quattro targhe contraffatte e due pistole che, benché fossero dei giocattoli, erano tuttavia prive del tappo rosso. Contestualmente, in un’altra casa dell’accampamento è stata trovata una fionda in legno con elastici, probabilmente in uso ai minorenni.

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Di giorno lavora con i profughi, la notte ruba nelle case: è un ‘nomade’

Una cinquantina di furti accertati in un periodo di soli tre mesi, ma indizi che potrebbero portare al suo coinvolgimento in un numero ben maggiore di colpi. Quanto basta per una condanna emessa dalla procura generale presso la Corte d’Appello di Venezia (emessa lo scorso 8 marzo) a quattro anni e dieci mesi di reclusione e a 1800 euro di multa.
E’ per questo che la squadra mobile di Vicenza ha arrestato Davide Massaroni Gabrieli, 33 enne nato a Cittadella. L’uomo, nomade sinti, è stato rintracciato a Rosà in via Vecchia 31, dove possiede una casa e dove vivono altri famigliari in alcune roulottes. Attualmente lavora per una cooperativa del Bassanese che si occupa della gestione dei profughi. I furti sono stati commessi in diverse località del Veneto. Molti anche nel Vicentino (Schio, Valdagno, Barbarano Vicentino, Longare, Costabissara, Polesella, Villafranca Padovana, Feltre, Piazzola sul Brenta, Grantorto,…). I suoi obiettivi erano ristoranti, palestre, auto parcheggiate. Nel suo curriculum anche una tentata rapina a San Vito di Leguzzano (Vicenza).

http://www.tviweb.it/veneto-nomade-in-manette-per-decine-di-furti-aiuta-i-profughi-per-una-cooperativa

Profugo ‘minorenne’ arrestato più volte per aggressione

AFRICANO1MARSALA, 16 MAR – Nella giornata di lunedì 14 marzo, la Polizia di Stato ha tratto in arresto un cittadino di nazionalità nigeriana resosi responsabile dei reati di minacce, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali ai danni di un agente.

Tale vicenda rappresenta solo il culmine di una serie di episodi di violenza che, a partire dall’ingresso dell’uomo in Italia, ne hanno reso necessario il trasferimento in varie strutture recettive ubicate nel territorio marsalese.

In particolare, il soggetto, sbarcato in Sicilia lo scorso novembre, si dichiarava minorenne e veniva ospitato a Calatafimi, presso un centro di accoglienza per minori extracomunitari, dove, fin da subito, si evidenziava per la sua condotta rissosa e violenta, tanto da essere deferito all’Autorità Giudiziaria per una serie di reati commessi sia ai danni della struttura che nei confronti degli altri ospiti.

A seguito di detti eventi, il giovane veniva trasferito presso un centro di accoglienza di Marsala, ed anche lì replicava la medesima condotta violenta, giungendo a far divampare un incendio nella struttura ed a minacciarne di morte i titolari.

Veniva quindi disposto un ulteriore trasferimento presso un ennesimo centro di accoglienza marsalese, presso il quale il soggetto ha nuovamente posto in essere una lunga serie di atti violenti ed intimidatori, tanto da scatenare la sentita protesta degli altri ospiti, che ne chiedevano a gran voce l’allontanamento.

Solo il risolutivo intervento degli uomini del Commissariato di Marsala, in più occasioni chiamati a placare le ire del migrante attraverso una delicata attività di bonaria persuasione, ha più volte evitato che il clima di tensione creatosi potesse sfociare in conseguenze gravi.

Nel frattempo, a seguito di accertamento medico legale che, contrariamente a quanto dichiarato dal soggetto, ne stabiliva la maggiore età, la Prefettura di Trapani disponeva il trasferimento dell’ospite presso un centro di accoglienza per maggiorenni, cui, a dispetto dei tentativi di persuasione posti in essere dai poliziotti e dagli psicologi del centro accoglienza, seguiva il costante rifiuto da parte dell’interessato.

A seguito dell’ennesimo episodio di violenza commesso ai danni della comunità marsalese, nella giornata di lunedì 14 marzo gli uomini del Commissariato procedevano all’arresto in flagranza dell’uomo per i reati di lesioni personali, minacce gravi e resistenza a Pubblico Ufficiale.

In particolare, su richiesta della responsabile del centro presso il quale il nigeriano era da ultimo ospitato in attesa del suo trasferimento in altra comunità, la Volante del Commissariato si portava presso la struttura di accoglienza, dove la richiedente riferiva che il giovane l’aveva poco prima minacciata di morte ed aveva altresì tentato di danneggiarle la vettura con una grosso sasso.

Sul posto, gli operatori ceravano prontamente di sedare gli animi, ma l’ospite si dimostrava come di consueto insofferente, proferendo minacce sia all’indirizzo della stessa responsabile che nei confronti dei poliziotti.

Successivamente, il giovane si scagliava contro la responsabile del centro, ma veniva prontamente bloccato dall’efficace intervento dei poliziotti, ai quali, nel tentativo di divincolarsi, si opponeva violentemente, anche con energici spintoni, provocando lesioni ad uno degli agenti.

Per tali ragioni, l’uomo, dopo essere stato bloccato dagli operatori, veniva tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Trapani.
In data odierna, il magistrato giudicante del Tribunale di Marsala procedeva alla convalida dell’arresto.

http://www.campobellonews.com/cronaca/ps-marsala-arrestato-un-cittadino-nigeriano-per-lesioni-personali-minacce-e-resistenza-a-pubblico-ufficiale/

Rom razziano rame, treni a singhiozzo da ieri sera su Pisa-Roma

Circolazione ferroviaria rallentata dalle 20.50 di ieri alle 7 di stamani sulla linea ferroviaria Pisa-Roma a causa del furto di rame compiuto nella stazione di Tombolo (Pisa). Lo rende noto Rfi precisando che il taglio dei cavi ha danneggiato “il sistema di segnalamento”. Un treno Frecciabianca e nove Intercity, conclude Rfi, “hanno registrato ritardi fra 20 minuti e due ore, ma conseguenze ci sono state anche per 16 treni regionali, di cui 12 con ritardi fino a 80 minuti e 4 cancellati”.

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2016/03/16/furto-rame-treni-pisa-roma-a-singiozzo_e9e555b0-3156-41fd-bab5-2dd95849e4c2.html

Ringraziate le risorse che stanno arricchendo la nostra società.

Il parassitismo è una forma di simbiosi, ma a differenza della simbiosi per antonomasia (s. mutualistica), il parassita trae un vantaggio (nutrimento, protezione) a spese dell’ospite, creandogli un danno biologico.

Le proprietà che identificano in generale un rapporto di parassitismo sono le seguenti:

Il parassita è privo di vita autonoma e dipende dall’ospite a cui è più o meno intimamente legato da una relazione anatomica e fisiologica obbligata.
Il parassita ha una struttura anatomica e morfologica semplificata rispetto all’ospite.
Il parassita ha rapporti con un solo ospite. A sua volta questi può avere rapporti con più parassiti.
Questo comportamento si riscontra, ad esempio, in molti insetti ausiliari, le cui fasi giovanili si svolgono a spese di un ospite che viene ucciso al termine del ciclo di sviluppo.

O nell’immigrazione.