Category: EVIDENZA

Studente marocchino terrorizzava i compagni

Borgo di Terzo (Bergamo) – Era il terrore degli studenti della scuola media di Borgo di Terzo che, secondo quanto accertato dai carabinieri di Clusone, per sette mesi, dallo scorso settembre alla fine di marzo, sono stati costretti a consegnargli piccole somme di denaro, tra i 5 e i 10 euro, e in alcune circostanze sono stati aggrediti e picchiati per convincerli a mollare i soldi. In manette, su ordine del tribunale dei minori di Brescia, è finito un immigrato marocchino, 15 anni fra pochi giorni, anch’egli studente dell’istituto scolastico, che adesso si trova agli arresti domiciliari in una struttura protetta fuori dalla provincia di Bergamo. L’arresto dei militari della caserma di Clusone è stato effettuato ieri mattina, prima dell’inizio delle lezioni.

A dare il via alle indagini, all’inizio di marzo, sono stati il padre e la madre di uno dei sette giovani presi di mira dal 15enne, che hanno notato l’eccessivo nervosismo del figlio e sono riusciti a fargli confessare quello che lo preoccupava. Con la collaborazione della scuola, i carabinieri sono risaliti alle altre vittime, che hanno confermato il racconto del compagno. Stando a quanto accertato dagli investigatori dell’Arma, il marocchino in più occasioni, sempre minacciando di picchiarli, aveva costretto gli studenti ad accompagnarlo con il loro motorino in vari posti. Il giovane è accusato anche di aver ceduto alcune dosi di sostanza stupefacente, pochi grammi di marijuana.

http://www.ilgiorno.it/bergamo/bullismo-1.864326

Rom prende a pugni neonato

Un gruppo di “zingari” è sceso da bus e ha aggredito un coppia. La donna aveva in braccio un neonato che, purtroppo, ha ricevuto un cazzotto durante lo scontro fisico. Botte da orbi e fuggi-fuggi sotto gli occhi terrorizzati di mamme che a quell’ora stavano accompagnando i loro figli in una scuola che è situata nella zona. I passanti preoccupati per la sorte del piccolo colpito nella rissa hanno subito chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Al momento non si conoscono le cause della zuffa.

L’episodio di ieri è il segnale di un degrado assoluto. Da tempo viene denunciata la presenza di “zingari” in tutti i quartieri , accattoni che fermano ripetutamente i passanti ad ogni angolo. I cittadini, esasperati, sono quasi inseguiti e le loro segnalazioni esasperati trovano conferma . In centro rom e accattoni, negli altri quartieri e nei rioni periferici giovani africani col cappellino in mano che chiedono l’elemosina si appostandosi soprattutto davanti ai market.

http://www.tarantobuonasera.it/taranto-news/cronaca/364385/news.aspx

Autista chiede biglietto a Rom: “Come ti permetti?” – VIDEO CHOC

Autobus linea Vicenza/Padova ore 8:44 di questa mattina. Autista minacciato perche' chiede il biglietto a questa "portatrice di sapere e conoscenza"

Posted by Forza Nuova Vicenza on Venerdì 17 aprile 2015

MINACCE ALL’AUTISTA. Sono le otto e trenta di venerdì mattina quando un passeggero riprende la scena: una signora, con in braccio un bambino piccolo, sale sul mezzo senza biglietto. L’autista le chiede di pagare, ma la donna non vuole sentire ragioni. La ricerca di un “biglietto a prestito” tra i passeggeri dura poco e quando il conducente le chiede di scendere arrivano le minacce.

IL VIDEO SU FACEBOOK. Il video ha superato le mille visualizzazioni in pochissimo tempo. Pesanti alcuni dei post: “C’è solo una cura. È verde e costa 1,5 euro al litro”, scrive qualcuno. “Il problema siamo noi”, prova a spiegare una ragazza. Unanime, comunque, la solidarietà all’autista minacciato.

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Algerino passa le giornate a picchiare moglie e figlie

ACQUAPENDENTE – Arrestato dai carabinieri 52enne, di origine algerina, per maltrattamenti in famiglia.
L’uomo a seguito di un litigio per futili motivi ha aggredito la moglie colpendola violentemente. Le urla hanno fatto sì che i vicini, preoccupati, chiedessero l’intervento dei militari che giunti sul posto hanno trovato la donna dolorante con traumi e nella circostanza, giunta all’esasperazione, ha denunciato le violenze che si protraevano da ormai quattro anni sia nei suoi confronti che verso le due figlie di 23 e 21 anni.

Alla luce di ciò i carabinieri hanno dichiarato l’uomo in stato di arresto dopo aver soccorso la donna che è stata refertata presso l’ospedale di Acquapendente con una prognosi di 20 giorni. Dopo le formalità di rito l’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Viterbo a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.

http://www.viterbonews24.it/news/da-quattro-anni-picchia-la-moglie-e-le-due-figlie_50965.htm

Lite tra abusivo pachistano e xenofilo: bottigliate in testa

Bologna – A farne le spese è stato un 30enne siciliano che, intorno alle 3, si è messo a discutere per motivi imprecisati con un venditore ambulante pachistano, dal quale voleva acquistare una birra. I due sono venuti alle mani e nella zuffa che è seguita è intervenuto un amico dell’ambulante, che avrebbe colpito il siciliano con una bottigliata in testa. L’uomo è stato soccorso dal 118 e portato al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Orsola, con una ferita lieve. È intervenuta la polizia.

http://www.ultime-news.it/la-lite-col-venditore-pachistano-finisce-a-bottigliate_480012.html

Uomo che minaccia di lapidare le donne libero a Parma

Una vicenda che ha dell’assurdo. Una giovane bengalese per mesi è stata minacciata e ricattata dall’ex fidanzato, suo connazionale, che abita a Parma con quale ha avuto una relazione sentimentale e che ha successivamente avuto come fidanzato un amico e compagno di squadra di cricket del suo ex.
Sta di fatto che il fidanzato lasciato ha iniziato ad importunare la ragazza con messaggi. Si è anche rivolto ai familiari dicendo che erba sua essendo stata con lui e che non avrebbe avuto marito.
Ha anche distribuito, come accertato dalla polizia, immagini che ritraggono la ragazza che ha poco più di 20 anni in atteggiamenti intimi con l’ex e con il successivo ragazzo. Immagini che proprio quest’ultimo ha consegnato all’ex fidanzato.- l culmine quando la giovane e i familiari sono stati minacciati da amici bengalesi dell’ex fidanzato. “Da noi chi ha rapporti e non si fa sposare va lapidata“. Provvidenziale l’intervento della polizia che, a Brescia due, ha arrestato l’ex fidanzato. Ma è già libero. Unico obbligo quello di non lasciare Parma. La ragazza e i suoi familiari vivono nel terrore.

http://www.bresciaoggi.it/stories/Home/1136144_se_non_torni_da_me_ti_faccio_lapidare/?refresh_ce#scroll=600

Obbligo di non lasciare Parma: saranno felici i parmensi. Rimandarli tutti in Bangladesh no?

Non paga parcheggio abusivi: uomo pestato da ‘profughi’

VILLARICCA. I carabinieri della locale stazione hanno arrestato per tentata estorsione e lesioni Kyere Peter, 35 anni e Kwaku John, 27 anni, entrambi del Ghana e senza fissa dimora. I due sono stati bloccati sul Corso Europa (circumvallazione esterna) immediatamente dopo aver picchiato a calci e pugni un 35enne di Qualiano che si era rifiutato di pagarli dopo aver parcheggiato la sua auto nei pressi di esercizio commerciale. La vittima è stata medicata dai sanitari dell’ospedale di Giugliano in Campania per lesioni guaribili in 10 giorni. Gli arrestati sono stati tradotti nel carcere di Poggioreale.

http://www.internapoli.it/33447/villaricca-si-rifiuta-di-pagare-il-parcheggio-a-2-abusi-pestato

Immigrato aggredisce donna a colpi di accetta

Si tratta di un rumeno 38enne bracciante agricolo arrestato dai carabinieri. La donna aveva difatti trovato il modo di divincolarsi dalla stretta del marito, chiamando il 112. Sono quindi intervenute due pattuglie dei carabinieri che hanno sorpreso lo straniero in flagranza di reato e, pertanto, immediatamente lo hanno bloccato, riuscendo a disarmarlo e quindi a scongiurare un possibile femminicidio.

Il rumeno è stato dunque arrestato con l’accusa di atti persecutori, minaccia aggravata e porto ingiustificato di strumenti atti all’offesa.

http://www.corrierediragusa.it/articoli/cronache/ispica/30201-aggresdisce-la-moglie-con-una-accetta-nel-corso-di-una-violenta-lite-domestica-38enne-arrestato-dai-carabinieri.html

Tunisini rapinano disabile italiano

PERUGIA – Due tunisini aggrediscono e rapinato un disabile, per uno di loro subito arresto si cerca il complice.

E’ durata un’ora scarsa la latitanza di un noto pluripregiudicato tunisino, particolarmente attivo nel settore dello spaccio di stupefacenti ma anche, di recente, nelle rapine a Perugia, nello specifico in zona “Fontivegge”, resosi responsabile, insieme ad un complice, di una violenta rapina ai danni di un giovane disabile perugino. Siamo nel tardo pomeriggio di giovedì 16 aprile, sono le 1900 circa e la povera persona offesa, un giovane disabile residente in zona, attraversa il sottopassaggio di collegamento tra Via Del Macello e la Stazione Ferroviaria Centrale. All’interno del sottopasso, viene fermato da due giovani maghrebini con la scusa della richiesta di una sigaretta, ma le loro reali intenzioni vengono rapidamente rivelate e i due gli intimano di consegnare loro il borsello che porta a tracolla, al cui interno vi sono il portafogli ed il telefono cellulare.

La povera vittima chiede disperatamente aiuto ai passanti e i due rapinatori si danno da fare per accelerare l’operazione: uno dei due gli strappa di dosso il borsello, mentre l’altro lo colpisce con inaudita violenza al viso, facendogli quasi perdere i sensi. Per fortuna, le grida del ragazzo giungono all’orecchio di un giovane, di passaggio, il quale, compresa la gravità di quanto stava accadendo, si lancia in difesa della povera vittima mettendo in fuga i due rapinatori e recuperando l’oggetto della rapina, del quale si erano intanto disfatti.
Ma per i due malfattori non finisce qui: sia la vittima della rapina, sia il giovane testimone oculare del fatto, difatti, sono perfettamente in grado di riconoscerli, e non hanno alcuna difficoltà, a seguito dell’intervento delle Volanti e della Squadra Mobile, a indicare sui soliti “album” fotografici i due soggetti nei quali si erano pocanzi imbattuti. Scattano le ricerche: viene “battuta a tappeto” tutta Fontivegge e, verso le ore 2000, un equipaggio della Sezione Seconda “Criminalità Diffusa”, diretti dal Dott. CHIACCHIERA e coordinati sul campo dal Sostituto Commissario ROSCIOLI, individua uno dei due rapinatori su Via Campo di Marte.

Alla vista dei poliziotti della “Mobile” il tunisino, che li conosce molto bene, cerca disperatamente di darsi alla fuga imboccando le scalette che portano al parco della Verbanella, ma la prontezza operativa degli agenti permette loro di bloccare il rapinatore, il quale, nonostante un ulteriore tentativo di divincolarsi, è costretto ad arrendersi. Il pregiudicato individuato, KALECH Belhassen, ventiquattrenne tunisino (ma ha diversi “alias”), accompagnato in Questura per i rilievi fotosegnaletici ai fini della più compiuta identificazione, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per la rapina consumata ai danni del povero disabile, in concorso con un connazionale ancora ricercato.
All’esito della formalizzazione dell’arresto il rapinatore, d’intesa con il Pubblico Ministero di turno, Sost. Proc. Dott. P. ABBRITTI, è stato accompagnato a Capanne. Numerosi i suoi trascorsi giudiziari a Perugia: sbarcato a Lampedusa nel 2011, dal giugno 2011 è stato arrestato in diverse occasioni per svariati ipotesi delittuose che vanno dallo spaccio di droga all’evasione, in una vera e propria “escalation” criminale che culmina nella rapina perpetrata ieri, ulteriormente aggravata non solo dalle violenze perpetrate a carico della vittima, ma soprattutto dalla sua condizione di disabilità, della quale i due rapinatori hanno evidentemente approfittato. Gli investigatori della Squadra Mobile, anche grazie al coraggioso testimone intervenuto, stanno svolgendo degli approfondimenti investigativi volti ad accertare quali fossero i ruoli dei due aggressori nell’episodio descritto, se ai due soggetti possano essere riferite e collegate precedenti rapine perpetrate di recente nella stessa zona, ma soprattutto ad individuare e localizzare l’altro rapinatore il quale, si spera presto, potrà raggiungere il suo complice a Capanne.

http://www.umbriajournal.com/cronaca/aggredito-e-rapinato-un-disabile-a-fontivegge-catturato-un-tunisino-ed-e-caccia-al-complice-157583/

Studentessa sale su treno di sera: marocchino tenta stupro, la spoglia

E’ una vicenda tremenda quella accaduta nella serata di giovedì 16 aprile sulla tratta ferroviaria tra Milano e Piacenza, e che ha visto come vittima una studentessa universitaria 26enne di Piacenza: è scampata per miracolo a un tentativo di stupro sul treno grazie a due passeggeri che sono intervenuti per salvarla. Il presunto aggressore è invece sceso alla stazione di Santo Stefano Lodigiano ma è stato subito bloccato dai carabinieri della Compagnia di Codogno. I dettagli della vicenda non sono ancora chiari del tutto e ci stanno lavorando in sinergia i militari lodigiani insieme ai colleghi della stazione Levante di Piacenza. La giovane infatti è stata portata in ospedale per essere visitata, mentre l’uomo fermato è stato interrogato per tutta la notte ma alla fine è stato arrestato. Si tratta di un marocchino di 24 anni residente nella Bassa Lodigiana.

Secondo i primi accertamenti, stando a quanto la ragazza – che abita a Piacenza – ha riferito in ospedale, tutto è avvenuto durante il viaggio. Era salita sul treno a Milano poco prima delle 21, ma ad un certo punto sarebbe stata avvicinata da un individuo, straniero, che approfittando dello scompartimento vuoto, ha iniziato a molestarla, arrivando al tentativo di violenza vero e proprio: dopo essersi calato i calzoni e aver provato a masturbarsi davanti a lei, l’ha bloccata con violenza palpeggiandola e tentando di spogliarla.

Le grida di aiuto della 26enne hanno però attirato l’attenzione di due uomini che erano nello scompartimento accanto e che sono intervenuti bloccando l’aggressore. Il quale è sceso alla prima fermata dileguandosi. Quando la giovane è arrivata a Piacenza ha avvertito i carabinieri, e le ricerche dello sconosciuto sono state diramate ai colleghi di Lodi, permettendo a una pattuglia di bloccare vicino alla stazione di Santo Stefano un individuo che corrispondeva alla descrizione. La giovane invece, sotto choc, è stata portata in ospedale a Piacenza per essere visitata: per le lesioni riportate alle braccia (per la violenza con cui il marocchino ha tentato di bloccarle le braccia) e lo stato ansioso, è stata giudicata guaribile in qualche giorno.

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