Avevano ragione gli scafisti del selfie: oggi hanno patteggiato

20-03-2015

Furono incastrati dai selfie, trovato sui loro cellulari, che li immortalava alla guida dell’imbarcazione su cui erano giunti a Pozzallo con 442 migranti. Oggi i sette scafisti egiziani, arrestati dalla Squadra Mobile di Ragusa il 27 agosto scorso, hanno patteggiato la pena davanti al Gup del Tribunale di Ragusa. Sono stati condannati a 3 anni di reclusione e a 4 milioni di euro di multa.

 

Il viaggio fruttò agli organizzatori un milione di euro. I sette quando furono arrestati dissero di essere palestinesi in fuga dalla guerra. Ma sui loro cellulari c’era la prova che li ha incastrati: i selfi che li immortalavano nella cabina di comando dello yacht su cui viaggiavano 442 immigrati siriani e palestinesi, tra cui almeno un centinaio di persone effettivamente in fuga da Gaza, e il loro arabo chiaramente egiziano e non certo palestinese.

I sette (Abdel Aziz Hani Solah, 26 anni, Said Mohammad Abdallah, 24 anni, Mahmoud Marzok Fattoh, 46 anni, Hussam Bassam, 24enne, i 27enni Gabir Mohammad Hamiss, R. Hassan Rostum Hassan e Hani Monhammed) sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aggravato dal fatto di avere messo in pericolo la vita dei passeggeri sottoponendoli a trattamento inumano e degradante.

http://www.lasicilia.it/articolo/incastrati-dai-selfie-sui-cellulari-patteggiano-pena-sette-scafisti

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