L’incontro casuale in discoteca venti giorni fa e una notte d’amore: è iniziato così l’incubo di una ragazza marocchina di vent’anni. Z. K., un connazionale di 32, pluripregiudicato, l’ha costretta a restare chiusa nel suo appartamento in via Salomone, a Milano, picchiandola a ogni tentativo di reazione.
Poi, alle 19 di venerdì, la ragazza lo ha convinto a farsi accompagnare alla stazione per andare a trovare la madre a Belluno, ma durante il tragitto è scoppiata una nuova violenta lite all’interno dell’auto.
Alla scena hanno assistito alcuni passanti che hanno chiamato i carabinieri, a cui la giovane, nullafacente e residente a Milano, ha raccontato la sua storia. Spiega di aver molta paura dell’uomo perché è uno spacciatore di cocaina e di hashish.
La cosa è stata poi confermata dalla perquisizione nell’appartamento in via Salomone, dove i militari hanno trovato 84 grammi di hashish, 170 euro in contanti e il coltello utilizzato durante l’aggressione dall’uomo che è arrestato per violenza privata e detenzione di sostanza stupefacente.