Immigrato ruba e pesta militari, magistrato lo libera: “Arresto esagerato”

27-09-2019

http://www.ilgiornale.it/news/milano/clandestino-ruba-e-pesta-militari-pm-libera-arresto-1759507.html

Il riassunto che fa una fonte del Giornale.it è più o meno questa: se provi a rubare due bottiglie di vino, pesti prima un vigilantes e poi due carabinieri non meriti il carcere perché provare a sgraffignare un po’ di alcol non è un reato grave.

L’aggressione? Per il pm sembra essere solo un dettaglio.

Siamo a Milano, viale delle Forze Armate 312. Ore 21 circa. Un cittadino iracheno, irregolare sul territorio italiano, entra nel Carrefour per fare la spesa senza pagare il conto. Il vigilantes lo blocca e gli chiede di mostrare cosa nasconde sotto il giubbotto: a quel punto il malvivente “inizia sclerare”, spiega la fonte, e “prendo il paletto divisorio del supermercato e lo usa per colpire il testa la guardia giurata” che riesce nel parapiglia a recuperare una bottiglia. L’iracheno scoperto se la dà a gambe e si infila nel parco delle Cave. I carabinieri, avvertiti dal vigilantes, si mettono sulle sue tracce. “Dopo pochi istanti” viene acciuffato, “capisce di essere stato scoperto” e invece di arrendersi aggredisce pure i militari. Non c’è due senza tre. Solo alla fine la pattuglia riesce a caricarlo in macchina e a portarlo via, non senza difficoltà.

E qui viene il bello. L’immigrato, K.A., “proveniente dalla Germania”, viene denunciato per rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale. Il suo curriculum dice che è un clandestino che, dopo aver presentato richiesta di asilo all’Italia, si è visto respingere al mittente la domanda di accoglienza. In teoria dovrebbe essere altrove, invece si trova a bighellonare per la città meneghina. Direte: l’avranno arrestato. E invece no. Come fanno sapere fonti militari al Giornale.it, infatti, la toga di turno ha deciso di non farlo arrestare perché “secondo il pm per due bottiglie di vino l’arresto è esagerato”. Il fatto è che ha preso in considerazione “come metro di valutazione la merce e non il gesto”. Cioè l’aver opposto resistenza al pubblico ufficiale e aver ferito il vigilantes. Certo, la guardia giurata ha preferito non farsi medicare al pronto soccorso e questo forse ha influito. Ma è inevitabile che i carabinieri storcano il naso: si gettano all’inseguimento, faticano a fermare il bandito e dopo cinque minuti se lo ritrovano nuovamente in strada. Altre volte, sussurrano i militari, “ce li fanno arrestare anche solo per uno spintone”. Stavolta invece no. Tecnicamente si dice: denunciato a piede libero. Ovvero, una beffa.

EVIDENZA, Milano

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