Mare Nostrum: tunisini spaccano la testa a bengalesi, uno in coma

16-08-2014

(ANSA) – FERRARA, 16 AGO – Gli spaccano una bottiglia in testa e finisce in coma. E’ successo giovedì sera in un negozio di alimentari in corso Porta Po a Ferrara, durante una tentata rapina che rischia di trasformarsi in tragedia perché la vittima, un 36enne bengalese, amico del negoziante, è ricoverato all’ospedale con un’emorragia cerebrale. La rapina fatta da tre tunisini, uno è stato bloccato e arrestato. Gli altri due ricercati dalla polizia. Il 36enne aveva cercato di difendere il gestore, suo connazionale.

 

http://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2014/08/16/tentata-rapina-ferrarain-coma-bengalese_9e239757-03f6-40be-803d-140a2fa77642.html

EVIDENZA, Ferrara

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One comment on “Mare Nostrum: tunisini spaccano la testa a bengalesi, uno in coma

  1. ECATOMBE “ MARE NOSTRUM “
    Dall’inizio dell’anno ad oggi sono più di 70 mila i profughi arrivati nel nostro paese, di cui 50 mila sono rimasti. Lo sforzo finanziario finora sostenuto è di circa 600 milioni, il Viminale ha previsto che con questo ritmo per il 2014 saranno accolti oltre 100 mila immigrati per un spesa di circa un miliardo.

    Aldilà degli irrazionali costi, esclusivamente a carico di un’Italia abbandonata dall’Unione Europea, quest’’ondata inesorabile, continua e senza tregua di sbarchi, comporta per la società un carico in realtà molto più ampio.

    Per gestire l’emergenza dell’accoglienza, sono stati stanziati extra 260 milioni di euro, che serviranno anche per il trattamento di chi chiede il diritto di asilo e 30 euro al giorno per dare alloggio e vitto a ogni persona.

    I recenti fatti di cronaca seppur limitati, da parte di una “ corrotta informazione mediatica “, testimoniano l’emergenza sanitaria ( TBC – Vaiolo – Ebola sono ormai alle porte ), non da meno bisogna sottovalutare le conseguenze delle attività illegali delle organizzazioni criminali e rischio terrorismo.

    Per questo e per tante altre ragioni, Movimento Base Italia, nonostante ritiene che non sarà facile, in un Paese come questo, dove gli ostacoli al referendum sono massimi, ha comunque firmato e depositato in Corte di Cassazione un quesito referendario teso all’abrogazione della legge che ha autorizzato la Missione Mare Nostrum.

    Pertanto, confidiamo in tutte le forze sociali e cittadine per affrontate in maniera più pregnante il tema sull’immigrazione selvaggia.

    Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la Cancelleria della Corte Suprema di Cassazione, in data 7 luglio 2014, ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da dieci cittadini italiani, muniti dei certificati comprovanti la loro iscrizione nelle liste elettorali e di attestato comprovante la qualità di Senatrice della XVII Legislatura, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall’art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito:

    “Volete Voi che sia abrogato l’art. 1 del decreto legge n. 120 del 15 ottobre 2013 convertito in legge 13 dicembre 2013, n. 137 pubblicata su G.U. n. 293 del 14.12.2013, titolata “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 15 ottobre 2013, n. 120, recante misure urgenti di riequilibrio della finanza pubblica nonché in materia di immigrazione”?”
    Dichiarano altresì di eleggere domicilio presso Comitato Promotore Referendum di Movimento Base Italia presso Avv. Valeria Sanfilippo, Via Massimo D’Azeglio n. 2/C , 90143 Palermo – cell. 3200860704 – studiolegalesanfilippo@gmail.com

    L’atto completo è pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.156 del 8-7-2014

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